Elogio della pigrizia, ovvero come la mentalità di un pigro può renderti più produttivo.
“Sceglierò sempre un pigro per fare un lavoro difficile, perché troverà sempre un modo facile per farlo”.
Bill Gates.
Devo farti una confessione: io sono pigro.
Lo avresti mai detto? L’autore di un blog dedicato alla produttività personale… pigro! Un controsenso! Oppure no…?
Nella mia guida Start! racconto quella che è stata la mia storia di procrastinatore seriale e le strategie pratiche che ho adottato per sconfiggere la “rimandite“, ma in questo articolo voglio farti vedere la pigrizia da un altro punto di vista…
Pigrizia ed efficacia sono due facce della stessa medaglia. Essere produttivi, lavorare EfficaceMente, raggiungere i propri obiettivi non significa necessariamente lavorare duro, ma piuttosto lavorare in modo intelligente.
Potresti lavorare 16 ore al giorno, saltare la pausa pranzo, dormire poco e continuare a non raggiungere gli obiettivi desiderati. La quantità di lavoro non è una condizione sufficiente per l’ottenimento dei risultati.
Se vuoi veramente aumentare la tua produttività dovresti iniziare a pensare come un pigro. Ecco allora 6 buoni motivi per i quali la mentalità di un pigro può renderti più produttivo.
- Un pigro è furbo. Per quanto tu possa sforzarti, non riuscirai mai a far lavorare un pigro più del dovuto. Un pigro ricerca costantemente il modo per non lavorare più di quanto strettamente necessario. Adottare la mentalità di un pigro per completare la tua to do list significa raggiungere i tuoi traguardi con lo sforzo minore.
- Un pigro è efficace. Un pigro cerca sempre di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo: come un gatto, un pigro concentra le energie necessarie per raggiungere il suo obiettivo in un lasso di tempo ristretto e poi torna ad oziare al sole.
- Un pigro sa definire le priorità. Se un pigro è costretto a completare 100 attività, inizierà sempre dalle 3 che gli possono garantire l’outcome maggiore. Un pigro non spreca tempo con le attività di scarso rilievo: se costringete un pigro a lavorare andrà subito al sodo, impegnandosi sulle attività di maggiore impatto.
- Un pigro conosce il valore del tempo. Non c’è cosa che infastidisce di più un pigro di chi approfitta del suo tempo; per questo motivo un pigro è un artista delle tecniche di gestione del tempo. Per un pigro ogni minuto di lavoro è unico e prezioso, ma soprattutto, ogni minuto di lavoro è un minuto rubato all’ozio.
- Un pigro sceglie sempre il sentiero più breve. Di fronte all’inevitabile, un pigro sceglie sempre il sentiero più breve: un pigro non procrastina i propri doveri, perché sa che procrastinare i propri doveri significa procrastinare gli adorati momenti di piacere.
- Un pigro conosce e sfrutta la leva. Archimede è il santo protettore dei pigri. Date ad un pigro una leva e solleverà il mondo… comodamente seduto sulla poltrona di casa. Che si tratti di sfruttare il potere della delega o di utilizzare la leva finanziaria, un pigro troverà sempre il modo per ottenere i risultati desiderati con il minimo impegno possibile… il suo naturalmente.
Tu cosa ne pensi? Adesso non essere pigro! Lasciami un commento.
Avviso ai commentatori: l’articolo potrebbe contenere frasi deliberatamente provocatorie! ;-)
Foto di ~fb~
ahahaha grande Andrea! Beh, ci credo che sei pigro: solo che non tisei seduto sulla tua pigrizia bensì hai deciso di “muovergli battaglia” cercndo di aumentare la tua produttività. E secondo me, così facendo, ti godi di più sia i momenti di lavoro – dove sei più concentrato ed attento a ciò che fai – sia quelli di totale relax – perchè quando è il momento di riposarsi uno si riposa davvero, totalmente! :)
E sono totalmente d’accordo sul fatto che lavorare 15 ore al giorno, specialmente in ufficio, sia altamente improduttivo, autodistruggente, non stimolante… insomma negativo sotto ogni punto di vista, roba da pazzi malati!
Buon pigro proseguimento! :)
Ciao Lorenzo,
ti ringrazio.. credo che qualsiasi appassionato di produttività personale, in fondo in fondo, sia un inguaribile pigrone! ;-)
Infatti esistono studi in base ai quali la maggiore produttività si realizza non in otto ore bensi’ in 6 ore….e facebdo delle pause.
Fior fiore di multinazionali illuminate hanno commissionato tali studi le mettono in pratica (ovviamente con proprio tornaconto).
Fare lo straordinario in questo senso diventa improduttivo…..
@stefano: esistono multinazionali che applicano questi studi? :) Meno male! Nell’azienda dove lavoro io, anch’essa multinazionale affermata nel suo settore, vige invece la regola inversa: chi fa più straordinari è più bravo! Situazione dalla quale mi tengo ampiamente ben distante :) con tutti i contro del caso! Ma d’altra parte per me è un discorso da minchioni… che ci posso fare? :)
..infatti se tutte le multinazionali fossero “illuminate” non ci trovaremmo nelle condizioni in cui ci troviamo….;-)))
Spesso, soprattutto in alcune multinazionali si sente l’esigenza di dimostrare di lavorare sodo e l’unico modo per farlo è “apparire” per molte ore in ufficio, salvo poi passare molte di queste ore davanti alla macchinetta del caffé! Non è un caso che le persone più produttive siano spesso gli imprenditori o i liberi professionisti che ben conoscono il valore del proprio tempo.
Andrea.
Avete presente idee geniali, soluzioni semplici a problemi complicati, memorie ritenute perse per sempre? Bene. In quali momenti vi sovvengono? Quando NON ci stavate pensando. Anzi. Ci avete provato a farvi venire di proposito il guizzo, il lampo, lo squarcio… niente da fare. Imparare a far lavorare la mente da sola è fondamentale per funzionare al meglio…
Grazie Sergio,
credo che tu voglia sottolineare l’importanza dell’ozio. Oggi questa parola ha assunto un’accezione negativa, in realtà gli antichi romani davano all’otium la stessa rilevanza del negotium, proprio perché la mente per essere produttiva al 100% ha bisogno dell’alternarsi di lavoro e… ozio.
Andrea.
@Stefano: dammi il nome che mando il CV al volo…
Che poi potrei anche aggiornare il CV dove invece che mettere cose del tipo “Capacità di gestire carichi di alvoro e priorità” ci metto un bel “decisamente pigro”… secondo voi quanto ci mettono a NON chiamarmi? ;-p
Ad ogni modo l’articolo è verissimo.
@Stefano: dammi il nome che mando il CV al volo…
Che poi potrei anche aggiornare il CV dove invece che mettere cose del tipo “Capacità di gestire carichi di lavoro e priorità” ci metto un bel “decisamente pigro”… secondo voi quanto ci mettono a NON chiamarmi? ;-p
Ad ogni modo l’articolo è verissimo.
Oh, se è per questo anch’io sono pigra…persino il vino lo è!
wwww.vinopigro.it
ciao!
Lizzy
Grazie per il link Lizzy.
Andrea.
Carissimo Andrea,
ti ringrazio per avermi descritto, è un onore per me. ;-D
Ti faccio un esempio, senza aver frequentato corsi o altro sono diventato un mago di excel perché nel mio lavoro è uno strumento importantissimo.
A presto
Grazie a te del commento Paco! ;-)
L’articolo lo trovo molto interessante anche se per il punto 5 non penso sia proprio così, anzi è il problema maggiore del pigro il procrastinare visto che per oziare appunto lo reinvia fino a quando non diventa un qualcosa da fare nell’immediato =)
Beh Martins l’articolo è volutamente provocatorio :-)
Grazie del commento.
Andrea.
Non estremimizziamo, impegnarsi a fondo è uno degli elementi necessari per raggiungere i propri obiettivi.
Purtroppo non sempre e sottolineo purtroppo.
Non c’è cosa peggiore di fare efficientemente il lavoro sbagliato. Non conta quanto ti impegni se ti stai impegnando sulle cose sbagliate.
A presto Giancarlo.
Andrea.
Bellissimo post, in pratica mi descrive in pieno!! Però anche secondo me il punto 5 non è vero, infatti tendo sempre a procrastinare (oziando..) finchè il lavoro che ho tanto cercato di evitare non diventa priorità assoluta e allora, quando mi trovo “con l’acqua alla gola” lo svolgo.
Ciao buone feste!!
Grazie Fà.
Come detto alcuni punti sono chiaramente provocatori ;-)
Grazie del commento.
Andrea.
Complimenti Andrea, un’ottima analisi :)
complimenti anche per il Blog ricco di consigli utili, continua così ;)
Ciao Omar,
è un piacere averti tra i miei lettori: se non sbaglio siamo conterranei e magari ci siamo incrociati anche tra i corridoi di ingegneria a Bologna ;-)
Grazie e a presto.
Andrea.
ciao andrea, l’articolo è molto simpatico ma trovo molto irritante il fatto che tu risponda ad ogni singolo commento, per non parlare poi della firma ad ogni messaggio.
Fortissimo questo articolo.In parte lo vedo calato su di me.Sono in costante studio per ottimizzare il mio lavoro e sopratutto evitando l’errore.Quando lavoro i miei colleghi sempre mi criticano dicendo che non faccio niente, chissa perchè quando ci sono io stanno tutti più tranquilli (in senso professionale e umano)…
Fuori dal lavoro invece è il contrario non so cosa fare per primo e ogni programma che faccio non riesco a rispettarlo vorrei giornate di 36 ore.Ciao Gianni
Forse non lo sai ma il tuo sito sta facendo crescere le potenzialità e la produttività della mia azienda.
Volevo ringraziare per la passione con cui porti avanti questo blog.
Complimenti.
Lo seguo con attenzione e catturo molte situazioni vere e reali che cerco di applicare alla vita quotidiana familiare e aziendale.
Ancora Complimenti
Cristiano Di Corato
Salve Cristiano,
commenti come il tuo mi danno una gran carica per portare avanti questo piccolo progetto.
Andrea.
Fantastico! sembra la mia descrizione. Io sono proprio così, ma a volte vorrei avere una bacchetta magica con la quale far sparire questa mia pigrizia che non mi lascia un istante. Spesso penso che se non fosse stato per pigrizia avrei sicuramente fatto molte più cose nella mia vita. Chissà, magari riesco a recuperare!
uaaaaaaaaaa che bellooooo sapevo di avere qualcosina in più ma alla PIGRIZIA non avevo mai pensato ho sempre pensato fosse un grande limite, che bello ;-)
Bisogna ricordarsi anche che:
http://lastanzadellemeraviglie.nova100.ilsole24ore.com/2009/09/fuoriclasse10000-ore-di-duro-lavoro.html
E comunque anche gente di strepitoso successo, si è allenata duramente per arrivare dove è arrivata!!
La chiave, secondo me è un’altra:
“La felicità e il denaro sono solo la conseguenza di un ottimo servizio reso” by Henry Ford
E’ ovvio che bisogna scegliere il mercato giusto e sapere ottimizzare tempi e risorse!!
Ma un impegno continuo e costante rimane cruciale!!
Anche perchè, non è che gli altri dormono e non sanno inventare niente perchè è gente con gli anelli al naso!!
Tutt’altro!!
Ciao!
Fab
Mitico come sempre! Ti leggo sempre e ti commento quando ho tempo (gulp! sto procrastinando!!! ;)
La verita’ e’ che ti leggo spesso dal telefono e commentare non e’ cosi’ facile con nessun tipo di tastiera (anche se il riconoscimento vocale sta migliorando molto e forse sara’ la soluzione, commette ancora troppi errori).
Divagazioni a parte comunque e’ bellissimo… io sono pigro!!! (e’ vero!!!) Assolutamente! Da sempre trovo il modo piu’ efficace per fare le cose. Soprattutto le cose ripetitive!!! E’ uno spasso farle fare al computer (quando possibile)!!!
Assurdo lavorare tantissimo quando fermandosi a ragionare un attimo forse c’e’ un modo EFFICACE per farlo.
Sei un consulente aziendale Andrea?!?! Ti devo mettere in contatto con i vertici della mia azienda dove la parola EFFICACE non ha significato oltre un certo livello. Pare che in caso di modifiche alla normativa sia piu’ EFFICACE far fare MANUALMENTE una nuova cosa a migliaia di persone che pagare un programmatore per modificare le procedure informatiche…
Sfogo a parte il tuo blog e’ utilissimo per chi svolge un lavoro autonomo. Chi deve sottostare ad ASSURDE normative, regole e procedure, in molti casi non potra’ metterle in pratica…
Mi dirai che ognuno, nel suo “piccolo” puo’ fare qualcosa… e questo e’ certamente vero. Per questo ti ringrazio per i consigli che ogni tuo post illustra in modo EFFICACE!!!
Bella la citazione che hai messo su FB (Sceglierò sempre un pigro per fare un lavoro difficile, perché troverà sempre un modo facile per farlo) Grande Bill Gates… ci sara’ un motivo se e’ arrivato a certi livelli… e’ davvero lungimirante sotto ogni punto di vista…
Ciao Alessandro,
sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Mettimi pure in contatto, sai mai che mi becchi una promozione se riusciamo a far un bel lavoro! Ahahah ;-)
A presto,
Andrea.
Questo sono io!!! È il mio elogio!!!!
Il mio ritratto!
Andrea mi hai ritratto come un genio! GRAZIE XD
vallo a dire a mio padre ora XD
Interessante :) sono anni che seguo un maestro che mi insegna proprio queste cose: minimo sforzo, economia di movimento, leva adatta ecc. anche se… io sto parlando di aikido, arte marziale giapponese!
Insomma, alla fine sono meno pigra di quanto credessi … solo che ora me ne dispiaccio … :P
ciao andrea
è possibile essere pigri e “perfezionisti” allo stesso tempo?
pigrizia+perfezionismo= PROCRASTINAZIONE.
Questa è stata la mia risposta..secondo te quali sono gli errori(sono ovvi,ma difficili da correggere) e le soluzioni di questa equazione matematica?
Tony
Non avevo mai pensato alla “pigrizia” in questi termini.Molto interessante l’articolo.In effetti fa riflettere :)
Commento poco scientifico, ma assai – per me – romantico. Mi ricorda la mia città adottiva per qualche anno, Brema. Famosa per una via, la Faulenstrasse, strada dei Pigri. 7 fratelli, disastro dei genitori contadini, che non volendo lavorare nei campi (forse pochi nella zona, al tempo oltremodo paludosa) decisero di andare in giro per il mondo. Al ritorno costruirono sistemi di irrigazione e sistemi per prevenire le esondazioni del fiume Weser, pavimentarono strade per evitare la fatica dei trasporti e costruirono case con comfort, come l’acqua corrente: pigri, non volevano andare al pozzo.
Ma la gente continuò a chiamarli “pigri”.
Saggia pigrizia….
Eh, no! Stavolta no! Non sono mai stato d’accordo con questa citazione di Bill Gates, perche’ i pigri non sono cosi’ (quelli sono i pigri smart), al potere della delega preferiscono quello dello scaricabarile. Conduco una battaglia personale da anni sul fare le cose bene (non perfette), facendo solo il minimo e solo quando si e’ costretti a farlo non porta ad obiettivi ambiziosi.
Purtroppo nel mondo agile devi fare quello che puoi con i collaboratori che hai, pero’ che fatica. Lo so che SAI di cosa sto parlando vero? Detta EfficaceMente non sono contro i pigri ma sono a favore delle persone smart.
Non raccolgo mai le provocazioni :P
Aahhahaah! è il più bel post sui pigri che abbia mai letto! Così tanto interessante che, nonostante non abbia mai “tanta voglia” di commentare, qui un “congratulazioni” dovevo lasciarlo! Condividerò il tuo verbo!
Va e condividi Dario…
Grandioso!
Mi sono fatto quattro risate leggendo il tuo post, ma devo dire che rispecchia perfettamente la MIA realtà.
Ora avrò qualche arma in più da usare contro chi mi dice che sono sempre troppo diretto e che vendo poca fuffa per ingioiellare quello che faccio!
:) :) :)
Bravo!
Mirko
descriva se stesso con due parole:
Pigro!
Mi sa che l’hanno capita in pochi. lol
Sono pigra… pigrissima … e mi adoro così. Però quando parto sono un diesel … massimo rendimento con il minimo sforzo questo è il mio motto. Ed odio chi mi fa perdere tempo. Ho 53 anni ed ho smesso da tempo di combattere con la mia pigrizia anche perchè in fondo … mi piace. Allo stesso tempo quando faccio qualcosa cerco di farlo ottimizzando tempo e risorse perchè … non vedo l’ora di tornare a pigreggiare ahahahahah.
Grazie Andrea come sempre per le tue parole, mi hai fatto il ritratto!
Sono della prov. Di catania mi sento alla deriva, vuota, smarrita, la ripetitivita delle mie giornate mi logora…sono arrivata al punto di Sos!!!.. X iniziare un percorso di crescita personale e seguirti con ordine x i consigli cosa fare su qsto blog.?