Aumentare l’autostima e la fiducia in sé stessi non ci rende automaticamente dei supereroi, ma rappresenta il primo passo per affrontare al meglio le sfide di tutti i giorni e i nostri obiettivi più ambiziosi.
Una bassa autostima può rappresentare un enorme ostacolo nel percorso verso i nostri sogni ed obiettivi. Quando smettiamo di credere in noi stessi, nelle nostre potenzialità e nelle nostre capacità, il mondo esterno e chi ci circonda inizia a prendere decisioni che spetterebbero soltanto a noi.
La buona notizia è che il nostro livello di autostima non è scritto nei nostri geni. Non puoi scegliere di che colore sono i tuoi occhi o i tuoi capelli, ma puoi sempre imparare a rispettarti maggiormente, a riconoscere i tuoi limiti e ad apprezzare i tuoi pregi. Proprio così, si può imparare ad accrescere l’ autostima.
Già in passato ti ho parlato di 5 lezioni per accrescere la fiducia in te stesso; questa volta voglio parlarti di 5 azioni pratiche che, nel mio caso, si sono dimostrate particolarmente efficaci per aumentare l’autostima:
Cura il tuo aspetto.
Ho sempre preferito l’essenza all’apparenza, ma curare se stessi, migliorare il proprio aspetto fisico e il modo in cui ci vestiamo può avere un importante impatto sulla nostra autostima. A volte, quando ci sentiamo giù di corda e fuori forma, un po’ di attività sportiva, una bella doccia ed il nostro capo di vestiario preferito sono un toccasana per aumentare la fiducia in noi stessi.
Ripensa il modo in cui ti pensi.
Curare il proprio aspetto non solo ci fa sentire meglio, ma ci aiuta a creare una nuova immagine di noi stessi. Gran parte del nostro livello di autostima è legato all’immagine che proiettiamo di noi stessi nella nostra mente. Non sempre questa immagine è reale e spesso tendiamo a dare maggior peso ai nostri difetti piuttosto che ai nostri pregi e ai nostri punti di forza. Questa immagine non è scolpita nella pietra: per scoprire come avere autostima, modificala come se avessi a disposizione uno di quei programmi di ritocco digitale. Non si tratta di mentire a se stessi, ma al contrario di equilibrare i nostri pregi e difetti per una maggiore stima di sé e del proprio valore.
Impara a definire i tuoi obiettivi.
Un’altra importante componente della nostra autostima è legata agli obiettivi che riusciamo a centrare.
In alcuni periodi la nostra vita sembra costellata da continui fallimenti che ci fanno perdere autostima; le cause possono essere molteplici: la dannata sfortuna (molto meno di quanto crediamo), la nostra mancanza di auto-disciplina (spesso, ma non sempre), la procrastinazione continuargli inevitabili ostacoli che non avevamo preventivato.
Eppure, spesso non riusciamo a centrare i nostri obiettivi a causa di come li definiamo. Obiettivi migliori possono condurci a risultati migliori e di conseguenza ad una maggiore autostima.
Scrivi un diario personale.
Il più delle volte ricordiamo benissimo i nostri fallimenti e tendiamo a dimenticare i nostri successi e i nostri punti di forza; per questo motivo un diario personale, in cui raccogliere quotidianamente i nostri pensieri e le nostre esperienze (positive e negative), può aiutarci ad avere un’immagine più oggettiva dei risultati che abbiamo raggiunto nel passato e ad avere una percezione diversa della stima di sé e del proprio valore.
Conoscere te stesso, quello che hai già affrontato ed il modo in cui ne sei uscito, può essere una spinta fondamentale per aumentare la fiducia in te stesso.
Parla lentamente.
Non smetterò mai di sorprendermi di come il nostro corpo e la nostra gestualità influenzino la nostra mente e viceversa. Un famoso detto americano dice “fake it till you make it” (fai finta, finché non ci riuscirai): questo significa che ancor prima di avere un’elevata autostima dovresti fingere di comportarti come qualcuno molto confidente.
Qualche esempio pratico? Prova a parlare lentamente: chi parla in modo fermo e pacato dimostra di avere piena padronanza dell’argomento e di non doversi precipitare per esprimere la propria opinione.
“Quando crediamo in noi stessi possiamo sperimentare la curiosità, la felicità, la sorpresa e tutte quelle emozioni che ci rendono profondamente umani.”
E.E. Cummings.
Nella tua esperienza, quali azioni ti hanno permesso di aumentare la fiducia in te stesso? Se ti va, condividile nei commenti, beh… sempre se credi di esserne all’altezza! ;-)
Ps. Mi auguro che le strategie che ti ho proposto ti aiutino davvero a riconquistare un po’ di “centimetri” per i tuoi livelli di autostima. Vorrei però essere estremamente chiaro su un punto: l’autostima non è una torta preconfezionata che possiamo preparare in un quarto d’ora mescolando 3-4 ingredienti.
Per tornare a credere in noi stessi dobbiamo intraprendere un percorso graduale fatto di sfide quotidiane. Per rispondere ai lettori che vogliono migliorare l’autostima e che mi hanno chiesto di approfondire queste tematiche, ho pubblicato APP – Autostima Passo Passo, un vero e proprio (per)corso digitale che ti accompagnerà, passo dopo passo, alla riconquista della fiducia in te stesso. Puoi scoprire di cosa si tratta e scaricare la tua copia cliccando qui.
Andrea Giuliodori.
bella, mi aiuti a leggere qualcosa di concreto durante Italiano :)
Ma dai!!! Segui italiano… questo blog lo puoi leggere sempre, le lezioni che impari in questi anni di scuola difficilmente le riprenderai in futuro.
Andrea.
Se potessi ritornare indietro studierei di più! Durante le lezioni di italiano ero spesso distratto perchè non ne riconoscevo l’importanza e adesso mi ritrovo a studiare il triplo di più e ancora non ho colmato pienamente le mie lacune. Anche io quando i “grandi” mi consigliavano di studiare dicevo “si si va bè” e poi continuavo a fare come mi pareva. Ero molto orgoglioso e un pò egocentrico ma se potessi ritornare indietro studierei di più.
A me è successa la stessa cosa con storia..quanto l’ho rimpianto all’università..
La fiducia in se stessi, riveste un ruolo decisivo nell’evoluzione della propria personalità, con tutti i benefici positivi per la propria vita privata e professionale.
Ciao Giovanni,
grazie del commento.
Ti devo chiedere di non postare il link all’interno del commento altrimenti i tuoi preziosi commenti finiscono sempre nello spam.
Andrea.
Ho un piccolo deficit dell’attenzione, che certo non mi aiuta a raggiungere rapidamente e con sicurezza gli obiettivi prefissati, spesso leggere e scrivere mi portano via più tempo del normale, un problema che nella vita ha creando difficolta sia a scuola che a lavoro e hanno sicuramente generato periodi di bassa autostima. Periodi, più o meno lunghi in cui hai la continua sensazione di non “apparire” agli altri esattamente per quello che si é, sembrare sempre inferiore rispetto alle proprie capacitá. Per molti anni ho superato l’insicurezza convincendosi che farsi condizionare dall’apparenza é una cosa sciocca, per cui considerare coloro che non riuscivano a riconoscere le mie qualità inespresse come degli idioti, come persone superficiali, mi ha aiutato nel mantenere una dignitosa autostima. Inoltre cercando di non soffermarmi alle apparenze alle apparenze , mi ha aiutato a vedere oltre quello che le persone, specialmente più deboli, riuscivano a dimostrare. Ma i primi 2 punti dell’articolo mettono in luce una cosa che anche io ritengo importante, così come é stupido fermarsi alle apparenze é perso anche vero che le apparenze sono qualcosa che inevitabilmente condiziona il giudizio delle persone, non so perché, ma é così, e non parlo solo degli altri ma anche di noi stessi. A volte l’immagine che diamo agli altri di noi stessi, attraverso la cura del nostro aspetto, convince anche noi, e questo ci fa star meglio, é proprio quello di cui avevamo bisogno, cioé di credere di piu in quello che vorremmo realmente essere; anzi, forse ne abbiamo più bisogno noi che delle persone che abbiamo di fronte.
Non ho mai avuto molta autostima ed ora che ho lasicato il mio compagno, mi ritrovo nuovamente a pormi mille quesiti su dove e cosa ho sbagliato. Questa attitudine nel corso della mia vita è ripetiva ma sempre e solo nel privato. Perché?
La mancanza di fiducia ha condizionato la mia vita fino ad arrivare a quella che sono oggi. Diciamo che non sono stata neanche tanto fortunata nell’incontrare le persone giuste che potevano aiutarmi in questo percorso. Adesso, che sono adulta e ho due figli solo ora mi rendo conto che anch’io valgo e che ho delle qualità sulle quali puntare.
Brava Alessandra :)
Ciao mi chiamo Lucilla ho 41 anni e la mia vita non va bene ma lo sapevo a cosa sono andata incontro ho voluto sposare mio marito anche se c’erano delle lacune che ora sono diventate la mia priorità,il fatto che lui sia sempre depresso,stanco,non ha mai voglia di fare niente un uomo apatico,sono 13 anni che patisco adesso ho detto basta e sono tornata da mia madre.Mi dispiace da morire per le mie due bambine e un dolore dentro che non si rimarginerà mai…poi il lavoro ho ritrovato un lavoro da cameriera ai piani sono 1 mesi che lavoro,ma prima ho lavorato per delle famiglie per 4 anni poi per via del coronavirus ho perso…
Poi ho avuto un’attività con mio marito per tanti anni e anche lì ho dovuto sopportare per tanti anni volevo scappare ma non potevo avevamo debiti,ed io che non potevo lasciare il locale perché lui se veniva ad aprire alle 6.00 ci stava fino alle 11.00 poi doveva riposarsi…quando io avevo i bambini piccoli che allattati per tanti anni
..Devo dire più che di autostima ti cade il mondo addosso,ti chiedo per quanto ancora dovrò patire?non credo più nell’amore…e pensare che l’ho sempre sognato.ti chiedo che fare?
Ciao, ho spesso degli attacchi di panico e sono causati il più delle volte dalla scarsa autostima, sono inferiore alle altre sia mentalmente che fisicamente e per quanto io cerchi di migliorarmi non ci riesco, neanche seguendo i tuoi consigli…. mi consiglieresti qualcos’altro? Grazie mille??
Tu non sei inferiore a nessuno, puoi raggiungere i tuoi obiettivi anche se hai questo problema. Cerca di capire cosa ti far stare meglio, anche piccole cose che ti possono sollevare di più il morale. Noi siamo degli esseri speciali e valiamo molto di più di quello che pensiamo, dobbiamo soltanto crederci e superare quei blocchi mentali che ci limitano ad andare avanti.
La fiducia in se stessi, riveste un ruolo decisivo nell’evoluzione della propria personalità, con tutti i benefici positivi per la propria vita privata e professionale.
Ecco… appunto, non mi ero accorto. Senza link lo avevo già approvato :-)
Autostima? Mi aiuta sempre molto ricondurre le mie azioni e le mie scelte ai valori fondamentali della mia vita.(..du palle). Pensavo questo:
qualcuno un giorno mi ha detto “Io non voglio essere coerente e odio chi lo è. Chi è coerente non è portato allo sviluppo e al cambiamento”.
Oltre alla grave mancanza di vitamine A, B, C, D, F al cervello del mio interlocutore, saltava all’occhio il suo bisogno di “aggrapparsi” a curiose e creative giustificazioni morali per darsi a bere di essere “always on”, di avere il controllo sulla sua vita, di essere pronto a farsi spazzare via dal vento, tanto sarebbe caduto sempre in piedi.
Si stimava? Credeva davvero in se stesso? Non saprei.
(su questo esempio, ho costruito un pezzo di corso sulla leadership e, per questo lo ringrazio..).. però io penso che quanto più si è vicini all’idea che si ha di se stessi, tanto più il livello di self confidence aumenta.
Credo che “l’aderenza al testo” sia coadiuvante nel trattamento delle turbe legate all’autostima…
Il che non vuol dire essere “immobile” o retrogrado o bacchettone.
… magari solo un pò … furbo …
Mi piace molto l’immagine dell'”aderenza al testo”, credo anche io che più l’immagine che abbiamo di noi si avvicina a quello che facciamo e siamo quotidianamente e più la nostra autostima ne beneficia.
Andrea.
Grazie Andrea, non è un percorso facile, ma non è impossibile. Dopo periodi costellati da delusioni, inevitabilmente la propria autostima subisce degli scossoni. Inizierò seguendo i tuoi consigli. Cercherò di metterli in pratica. Grazie per il prezioso aiuto che fornisci alle persone.
Per aumentare la propria autostima è importante vivere in base al “principio del piacere”, cioè fare cio’ che ci piace e non cio’ che dobbiamo fare.
E questo sia a livello “esistenziale”, cioè vivere la vita che vogliamo, sia a livello di quotidianità: scegliere ogni giorno di fare qualche cosa che ci gratifichi e ci appaghi appieno.
Grazie per il contributo Ilaria!
Andrea.
Caro Andrea,
non sono riuscito a completare i miei amati studi in Scienze
Naturali ( per un solo esame ) ; in famiglia tutti mi ripetono
di spararmi, che sono un fallito, con gli occhiali, con pochi
denti e pochi capelli . Solo io conosco le difficolta’ superate dopo la morte di mio padre … e ora tutti dicono che saro’ un
perdente per tutta la vita . MA IO NON CREDO A NULLA, PIU’ VENGO
UMILIATO E PIU’ VADO AVANTI PER LA MIA STRADA, CONVINTISSIMO
CHE RIUSCIRO’ A FARCELA .
Ciao a Tutti. Ezio
Il mio fallimento professionale mi ha portato e mi porta ancora ad avere una bassa autostima e inevitabilmente mi porta ad avercela con tutte le donne che sono riuscite invece a “farcela”. La cura dell’ aspetto aiuta molto ma non del tutto!
Hai qualche consiglio per me?
Ciao Ilaria…
ti avevo perso e ti ho ritrovata in uno
dei tuoi tanti preziosi consigli !!!
Grazie .
Teresa
Sono a zero con l autostima…. Nn ne ho nemmeno più un briciolo….
Curioso l’ultimo aspetto “Parla lentamente”…
Effettivamente ci possono essere degli aspetti positivi nell’avere una voce ferma e convinta. Sul punto 2 invece penso che sia importante ma sinceramente non so in che modo si possa “fissare” l’immagine vincente che abbiamo di noi.
Complimenti Andrea e buon lavoro!
Grazie a te Matteo per il commento.
Per il punto 2 i latini direbbero “repetita iuvant”: prova a visualizzare una nuova immagine di te ogni giorno, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Andrea.
Ciao a tutti;)
Grazie Andrea per aver condiviso le tue 5 azioni.
Bellissimi tutti i punti!
1.Cura il tuo aspetto. (Qui ho da lavorare parecchio)
5.Parla lentamente (Mi ha particolarmente colpito, da provare assolutamente)
Viviamo in una società dove l’apparenza è importante ma molti ne sono schiavi. Penso che curare il proprio aspetto sia importante nella misura in cui non diventi un motivo di ossessione.
Mi spiego meglio.
Molti stanno così attenti all’estetica che si precludono un’uscita al mare o in qualche locale un pò più “serio”.
Es. a mare, in base al fisico.
al pub “serio”, solo se hanno capi firmati.
Curare il proprio corpo e il proprio vestiario se viene fatto, deve essere fatto per se stessi e non solo per piacere agli altri.
Nel contesto in cui tu hai incluso il messaggio, ovvero quello dell’autostima, condivido pienamente che curare il proprio aspetto ricopra un ruolo importante, sebbene secondario rispetto a tanti altri.
Continua così Andrea!!!
P.S. I Feed RSS sono tutti sistemati nel mio Google Reader.
Ormai è impossibile non leggere un tuo articolo!
Ciao Giovanni,
grazie del commento.
Hai ragione, spesso l’aspetto fisico ed esteriore diventa una trappola per la nostra autostima e, paradossalmente, chi cura troppo certi aspetti è chi ha una bassa fiducia in se stesso.
Andrea.
Parla lentamente ed E F F I C A C E M E N T E !!!
Working in progress. Abbiate pazienza…
Scrivo sempre tanto. :(
Buon pomeriggio a tutti.
E’ giunta l’ora di immergersi nello studio ;)
Ottimo articolo, lo trovo veramente interessante!!!! penso anche io che il primo punto sia importante,ma non determinante..è vero anche che mi capita spesso quando sono giu di corda di mettermi cio che capita e non essere al top… questo si riflette forse inconsciamente su me stessa e questo non mi aiuta…è come se cio fosse un circolo vizioso non so se mi spiego… ma l’apparenza come già qualcuno nei commenti ha detto non deve essere un ossessione…gli altri punti li trovo davvero interessanti e proverò a mettere in pratica quanto hai consigliato Andrea..
grazie.
Ciao a Tutti!
in un tratto della via che è immersa nella splendida isola di san Giulio sul lago d’Orta, un pò di anni fa delle scritte su lastre di ferro battuto, avevano dipinte frasi molto significative. Ne ricordo una in particolare: “Se riesci ad essere ciò che sei, sei tutto.”
Un caro saluto!
Andrea, sarebbe bello poter avere un pulsante per stampare direttamente l’articolo: si può fare? :-D
Me lo sono segnato, vedo cosa riesco a fare.
Grazie del suggerimento.
Andrea.
Ok, ho messo il link per la stampa… purtroppo non sono riuscito a togliere la pubblicità dagli articoli più vecchi di una settimana!
Grazie mille Andrea! ;-)
Un bel giorno scopri di averla, l’autostima, e ti accorgi che i passi più importanti li hai fatti quando ti sei trovato in situazioni inattese e hai tirato fuori risorse impensate. C’è sempre un notevole margine di rischio nel tentare di cambiare volontariamente, ci si manda un sottile messaggio di disapprovazione per come si è…
io sono l’incarnazione della mancanza di autostima………..e soprattutto in questo periodo sono in una vera e propria crisi..nel senso k mi sento proprio bloccata nel definire i miei obiettivi…e quindi mi riferisco al punto 3 dell’articolo e poi mi rispecchio anche tantissimo nel punto 5 e quindi nella difficoltà di parlare lentamente e in maniera efficace..help me……salutoni
Se non prendi tu le decisioni pertinenti alla tua vita, il modo esterno le prende per te. Questa è una grande verità…e il mondo esterno non si ferma (per fortuna…), va avanti sempre, incessantemente, indipendentemente da te che ti blocchi, per paura, per scarsa autostima, per “riprendere fiato”. Così come altri lettori che mi hanno preceduta nei commenti, sono stata molto colpita dal punto 5. PARLA LENTAMENTE: disarmante nella sua semplicità. Presuppone una riflessione su quello che si sta per dire e la consapevolezza di quello che si dice. Le parole sono importanti..certo i FATTI lo sono di più…ma anche le parole hanno il loro peso.
Grazie Andrea!
ciao Andrea…per me è la prima volta che scrivo sul tuo blog l’ho scoperto pochi giorni fa…cercando la parola autostima….credimi sono rimasta davvero affascinata dal tuo blog e su come cerchi di aiutare le persone a fare qualcosa per migliorarsi ma soprattutto a cercare di dare un senso positivo alla propria vita…quello che scrivi su questo blog mi fa capire che alla fine ciò che sto passando io è una cosa comune,mettersi in discussione…il problema secondo me è agire…mettere in pratica ciò che hai capito…io cado spesso in un errore…riesco a capire e prendere consapevolezza di ciò che non va in me o nella mia vita ma poi quando si tratta di mettere in pratica…non faccio niente o molto poco…cmq…io voglio farcela e leggere le cose che scrivi mi aiuterà sicuramente!!!
grazie!!!
L’ultimo punto è molto interessante, è una tecnica che uso spesso. Confermo la sua utilità. Purtroppo siamo circondati da tante persone che parlano molto velocemente o a voce alta per dimostrare di essere sicure di sè, in realta dimostrano l’esatto contrario.
Ciao Andrea
Ciao Andrea! E’ un po’ che leggo il tuo blog e devo dire che nei momenti difficili mi ha aiutata! Io invece SONO L’INCARNAZIONE DELL’AUTOSTIMA ed il mio motto è…..PER ASPERA AD ASTRA!!!!!! Sono convinta che se una persona vuole qualcosa deve fare un mondo di fatica ma poi la ottiene. La maggior parte della gente che conosco si lamenta..si lamenta… si lamenta… ma poi non fa niente per cambiare la sua situazione! E allora diventa veramente pesante da sopportare!! Bisogna agire, non lamentarsi!
A parte questo ho però potuto constatare che non sempre ti vengono riconosciuti i tuoi meriti e purtroppo alle volte la sfortuna arriva (tanto quanto la fortuna, poi) e se gli eventi vanno in un modo, alle volte, non si può fare nulla per cambiarli…
In tutti i modi è stato difficile avere un’idea oggettiva di me e crearmi la mia autostima. L’ho fatto superando periodi bui e difficili. RAGAZZI… NON MOLLATE M-A-I!!!!!!!!!!!!
ciao Andrea
che magnifica foto hai scelto…
e l’articolo è molto bello. complimenti per la tua consueta capacità di sintesi efficace
Paola
Ciao Andrea,
complimenti per i tuoi articoli, molto chiari ed utili.
Penso che l’autostima sia come il funambolo, percorre la sua strada con molto equilibrio, sa quali sono i suoi limiti, ha capito che non deve dare eccessiva importanza a tutto ciò che gli succede intorno ma deve solo guardare primariamente davanti a sè; solo in questo modo raggiungerà con ‘equilibrio’ i suoi obiettivi.
Un saluto
Ezio
Il punto 5 è MOLTO interessante, credo anche che rallentare le azioni che si fanno quotidianamente sia un modo per generare “felicità” e meno stress…
ma dal punto di vista proprio fisico avere una camminata elastica, sciolta e lenta (ma non tanto) sia sicuramente un modo per aumentare l’autostima.
Infatti ci sono un sacco di esempi che non cito, comunque anche qui ci vuole un pò di pratica (per avere una camminata alla James Bond:-))
Interessante questo articolo ma ho da porvi una domanda: supponiamo che mi trovo a parlare in un gruppo di ragazzi e che tutti mi stanno ascoltando; io parlo molto lentamente, gesticolo in maniera pulita e precisa in base a ciò che dico. Tutto ad un tratto mentre parlo un ragazzo che mi sta ascoltando, facciamo finta che è un mio amico, mi dice di finirla di parlare lentamentee di gesticolare. Io come devo comportarmi con questi ragazzi che durante il nostro cammino per aumentare l’ autostima ci intralciano la strada e ci fanno abbassare drasticamente l’ autostima, limitandoci nel parlare e nel fare determinate cose?
Grazie in anticipo per eventuali risposte.
Buona serata!
Ciao Lorenzo,
parlando sempre “ipoteticamente”… non è che per caso ha a che fare con il più classico degli stronzi?
Dai una letta a questo articolo: 4 metodi antistronzi.
L’autostima è legata all’immagine che abbiamo di noi stessi: comportarci “come se” avessimo già autostima, prima di averne veramente è uno dei metodi migliori per raggiungere un sano rispetto di noi stessi. Il punto 5 è un esempio di questo come se, ma non può essere l’unico elemento…
Chiediti quindi come ti comporteresti con questi “minatori di autostima”, se in realtà fossi già alla fine del tuo percorso. Come li tratteresti? Che risposte gli daresti?
Un supereroe dell’autostima si farebbe zittire dal primo stronzo qualunque? Prenderebbe le sue decisioni sulla base di quello che dicono e pensano gli altri?
Sono sicuro che ti sei già risposto.
Andrea.
Andrea grazie 1000 innanzitutto per la risposta.
Il problema è che non riesco a “fingere” di avere molta autostima.
Mi risulterebbe tutto molto più semplice se qualcuno mi dicesse come devo comportarmi per far finta di possedere tanta autostima, ovviamente applicando anche tutto ciò che hai detto in questo bellissimo articolo. CIoè la domanda è:”Come devo comportarmi per dimostrare di avere tantissima autostima sia parlando con gli altri e sia senza nemmeno il bisogno di parlare con gli altri?”.
Grazie ancora in anticipo per eventuali risposte e buona giornata.
Ciao a tutti!
Intanto inizio il mio commento sottolineando l’importanza che ha la sensazione che dà ogni articolo di questo blog: “innocente sincerità”..
Io sono un appassionato di Psicologia..posso azzardare ‘un appassionato di Neurologia’?? ..o peggio, ‘Neurologia della comunicazione’??
Una delle varie cose che ho imparato documentandomi e soddisfando questa mia passione è di ‘meditare’ sul significato delle parole, delle situazioni, delle sensazioni ‘ecc’.
Per quanto riguarda la parla “Autostima”, la mia ‘meditazione’ mi ha portato ad osservare (almeno per quando mi riguarda) essa oscillasse tra valori “alti e bassi”, valori condizionati dai Pensieri (che a seconda del carattere possono risultare discordanti con la realtà oggettiva che ci circonda, occhio! =P ) e dalla circostanza che li induce.
Il chè ci porta ad una conclusione molto semplice: la nostra autostima è come una barchetta senza remi in mare aperto in balia del mare ‘di pensieri e situazioni’ in tempesta..
E’ come se i nostri pensieri stessi ci rendessero infelici! ..Il chè è un bel guaio.. Fortuna che Andrea ha fornito la soluzione al riguardo, ovvero il Punto2, il più importante a mio avviso!
Il punto2 andrebbe approfondito, sicuramente è già stato fatto in un altro articolo, io mi sono iscritto oggi quindi non so indirizzarvi.. =P
Per farla breve insomma:
Il Punto1 lo conoscevamo tutti penso, ma andava menzionato ovviamente! =P
Il Punto2, ve ne ho già parlato! =D
Il Punto3 (a mio avviso) rientra in una possibile soluzione alla figura allegorica della “barchetta in balia della tempesta” di cui parlavo prima..
magari dopo obbiettivi avrei messo una virgola e avrei aggiunto le parole: capacità, modi di reagire ala specifica situazione, carattere! ;)
Il Punto4 sfogliando un articolo quà e là, è già la seconda volta che trovo questo consiglio, lo ‘approfondirò’! =)
Il Punto5 è ‘Auto-comunicazione inversa’.. Pensiero –> Linguaggio del corpo, se agiamo in maniera inversa, agiamo sui nostri pensieri (che condizionano l’autostima in una certa percentuale! =) )
Per tutti coloro che hanno trovato il Punto5 sensazionale, vi comunico che ci sono molti altri piccoli gesti utili..
Ve ne dico solo uno giusto per condividere ciò che so come Andrea..
“Evitate di tenere sia braccia che gambe incrociate quando siete in pubblico, perchè trasmette all’/gli interlocutore/i un messaggio di chiusura, quindi evitate a meno che non sia quello il vostro obbiettivo ( =P ), le prime volte sarà scomodo ve lo assicuro, ma con la pratica verà naturale! ;)”
Per concludere.. Faccio i miei più calorosi e sinceri complimenti ad Andrea! Uno dei pochi uomini che vogliono davvero condividere il proprio sapere per aiutare gli altri GRATUITAMENTE con pensieri, riflessioni e consigli realmente utili ed efficaci se messi in atto..
Eh anche io c’ho provato, dico dico ma non inizio mai a provare a migliorare, faccio solo piccoli passi, ma ora con questo blog mi metto d’impegno, ho tutto ciò che mi serve sapere per migliorare e per come farlo nel migliore dei modi! =D
Grazie Andrea! =D
Ps: Scusate se ho scritto tanto, e se sono sembrato “sbruffone” o “ho deviato il discorso”, chiedo scusa, non era mia intenzione! =)
Ciao Lorenzo,
c’è un detto americano che mi piace molto: “fake it, ‘til you make it” – “fai finta, finché non riesci”.
Nel tuo commento hai scritto che non ti piace “fingere” e che ti sarebbe più semplice se qualcuno ti dicesse come comportarti per filo e per segno.
Alla prima parte ti ho risposto con il detto: è apprezzabile che tu non voglia essere ipocrita, ma se ti risulta più facile da digerire, usa il concetto del “come se”; devi comportarti come se fossi già la persona che vuoi essere. Nel dubbio chiediti sempre cosa farebbe il tuo “io modello”. Fidati: funziona.
Per quanto riguarda la seconda parte del commento: e chi ha detto che deve essere semplice?! ;-) Sei tu che devi vivere la tua vita, non qualcun altro. Credi che una persona con una radicata stima di se stessa lascerebbe agli altri dirgli cosa deve fare e come?
Per molti anni ho cercato un mentore, ma sono sempre più convinto che l’esperienza sia l’unico mentore di cui abbiamo bisogno.
Se cerchi nel blog la parola chiave “autostima”, ottieni una serie di articoli con esercizi pratici: insomma il famoso libretto delle istruzioni, ma ricordati il tutto si può sintetizzare con quanto ti ho detto in questo commento ed in quelli precedenti:
1. comportati come se fossi già la persona che vorresti diventare… e non raccontarmi balle, perché sono certo che sai benissimo come vorresti comportarti e quali sensazioni vorresti provare, non te le devo dire io.
2. fai esperienza di questi nuovi comportamenti: solo se vivrai questi nuovi modi di essere e fare la tua mente inizierà a convincersi realmente di quella che è la semplice verità, ovvero che sei una persona unica nei suoi pregi e nei suoi difetti che si merita di essere apprezzata esattamente per quello che è dagli altri e… da se stesso.
Buon we.
Andrea sei stato chiarissimo ma prima ho detto che che non riesco a fingere di avere tanta autostima, non ho detto che non mi piace fingere!
Comunque proverò a fare come mi hai detto tu il problema però è che nella vita ci sono tantissime situazioni nelle quali incappi e non riesci in pochi millisecondi a pensare e quindi a comportarti “come farebbe il tuo io modello”. Perciò non è una cosa semplice secondo me, il carattere potrebbe essere un ostacolo oppure no..chi lo sa..
Complimenti Andrea. Cercavo giusto qualche breve consiglio per accrescere l’autostima e tu hai colpito nel segno.
Ultimamente la mancanza di autostima, unita ad una sensazione di timidezza e soggezione estrema, mi sta bloccando e cambiando. Immagina che: mi mancano solo due stupidissimi esami per la laurea, ma non riesco a portarli avanti da oltre 6 mesi.
Invidio tantissimo gli “sbruffoni”, che con immensa faccia tosta vanno avanti senza problemi, pensando solamente ai loro interessi.
Ora proverò a seguire questi semplici consigli in modo sistematico.
Ciao Andrea.
PS . Ovviamente non riesco ad inserire la foto :-)
PPS. Tutti i complimenti rilasciati dai lettori, aumentano la tua autostima? :-)
Ciao Dar,
mi fa molto piacere che l’articolo ti sia stato di aiuto. Mi raccomando, fammi sapere come vanno i tuoi “esperimenti”.
Per quanto riguarda la timidezza, in altri articoli sull’autostima ho pubblicizzato nel blog una guida di Marco alias Rebor intitolata “Vincere la timidezza in 30 giorni“. Dacci un occhio, magari ti è utile: io l’ho trovata molto efficace.
Beh certo, sapere che il tuo lavoro è apprezzato indubbiamente ha un impatto positivo sulla tua autostima: per quanto proviamo a nasconderlo, tutti noi ricerchiamo l’approvazione di chi ci sta intorno!
A presto,
Andrea.
Parla lentamente…se avessi qualcosa da dire!
Scherzi a parte è proprio una delle cose che dovrei imparare a fare. Ho poco da dire e quel poco lo dico anche male, di fretta e ingarbugliandomi parecchio. Che frana eh?
Ho scoperto questo blog da poco e devo ancora leggerlo tutto.
Oggi ho avuto un illuminazione… e l’ espressione che è andata creandosi nella mia mente e stata: “… ho fatto una cosa stratosferica, c…. (acciderbolina)”.
Pensare alle cose difficili, che abbiamo superato con naturalezza (e non con facilità perchè credetemi è stata dura) credo possa aiutarci a risollevare, e di molto, la nostra autostima. Vi dirò di più: pensare a queste azioni passate, piccole o grandi che siano, penso possa far sentire più forti fisicamente oltre che mentalmente.
Un altro accorgimento che mi ha aiutata è convincermi, finalmente, che io, nei pregi e nei difetti, sono unica; come ognuno di noi. E’ la cosa più bella che ci sia e essere me stessa, fare ciò che voglio per esprimere me stessa, la mia anima e la mia indole mi aiuta ad aumentare la mia autostima.
il solo fatto di dover ricorrere a 5 azioni x aumentare la propria autostima denota mancanza di autostima :D
quando non dovrete più ricorrervi… bè allora sì sarete dei guru dell’autostima :D
Grazie: sono commosso, dopo aver letto il tuo commento ho visto una luce intensa che mi ha mostrato la via e all’improvviso tutto era chiaro.
sono sicuro che molti non illuminati troveranno utili le 5 azioni :D a parte gli scherzi complimenti x il sito!
Ciao Bugs, commento acido a parte (il mio), capisco che molti titoli dei miei articoli possano apparire banali, (5 modi per, 5 azioni per, etc.), ma sono fermamente convinto che per migliorarsi sia necessario farlo attraverso azioni pratiche, non filosofeggiando.
Buona serata,
Andrea.
Io ,nei momenti in cui la mia autostima viene colpita dagli eventi e resa insicura, ho il “kit d’emergenza” ovvero..libri,film e canzoni che mi sollevano il morale e mi ridanno la sicurezza che era stata resa incerta…mi sento meglio e riprendo a combattere gli eventi negativi con atteggiamenti più positivi!
Avvolte è la paura di perdere, di fallire che ti immobilizza.
Sapere di incominciare tutto da capo e analizzare le mie emozioni mi provocano grande ansia.
Sono sempre stata una ragazza allegra che riesce a vedere il lato positivo delle cose, una che si adatta facilmente.
Da quando ho lasciato il mio vecchio lavoro per stare a casa con la famiglia sento di aver perso in parte la mia identità, e perdere l’identità e ricreare da zero una strada (con eventuali fallimenti) mi terrorizza e mi rende succube degli avvenimenti altrui.
Vorrei essere completamente padrona della mia vita, ma forse la verità è che non amo lottare.
Per una vita ho dato la colpa ai miei genitori per nn avermi aiutato ad accrescere la mia autostima. Chiedevano sempre di più, quello che facevo nn era mai abbastanza. Mai una parola affettuosa o una gratificazione…Quando glielo facevo notare mi dicevano (e lo fanno tuttora) “che il piatto in tavola nn mi è mai mancato”. Sono arrivata a 32 anni e ho capito che nn devo cercare l’approvazione degli altri, se poi sono io la prima a “non approvarmi”. C’è ancora tanta strada da fare, ma lo devo a me stessa e a mio figlio. Perché lui nn dovrà mai sentirsi un fallito…Grazie per aver condiviso la tua strategia, si è rivelata molto preziosa!
io autostima non ne ho mai avuta,poi ci si metteva il fatto che,ogni volta che provavo a farmi forza,non me ne andava bene una… ho una situazione disperata in casa e devo restarci perché sono una ragazza madre e non sono mai riuscita a crearmi nulla…bloccata dalle incertezze,dalle paure,dal senso di inadeguatezza…persino quando faccio qualcosa che ho già avuto modo di fare e in cui non me la sono cavata male,dopo ho paura di rifarla(cerco di spiegarmi meglio:ad esempio quando,tra i miei mille lavori,ho fatto la cameriera,ogni sera mi sentivo insicura come se stessi x combinare qualche guaio)…mi viene sempre da scappare e il più delle volta mi ci vuole uno sforzo enorme x non farlo,e a volte non ci riesco…poi più scappo più mi accorgo di sbagliare e più non so tornare indietro…tutto quello di cui avrei bisogno sarebbe un “punto in mio favore”,potermi dire:in questo sono brava,lo so fare. Lo devo non a me ma a mio figlio.se sono debole io lo sarà anche lui. e come esempio ha solo me,non posso essere debole,non può essere mio figlio quello forte. ora ho trovato un uomo meraviglioso,ma la mia sfiducia sta rovinando tutto,perché lui vuole ke trovi un po’ di forza e autonomia,lo vuole x me,ma io ho sempre bisogno di qualcuno a cui appoggiarmi.
però,oltre al mio sfogo,c’è un piccolo consiglio che vorrei dare:allontanarsi dalle persone “negative”:se già quando cominciamo qualcosa temiamo di non farcela,avere persone così accanto è solo peggio. meglio qualcuno che ci trasmetta entusiasmo,qualcuno che non stia lì solo a dirci i lati negativi,e a raccontarci i suoi guai…evitiamo persone del genere e cerchiamo anche noi di non essere così… forse è la volta buona che riesco a combinare qualcosa nella mia vita…
P.S. sono logorroica,sarà difficile parlare lentamente :) oltre al fatto che la cura di me stessa in una scala da 1 a 10 sta sul 2 (altra cosa in cui il mio fidanzato cerca di spronarmi,il più delle volte inutilmente!)
Anche la mia ragazza ha poca autostima e ha una situazione difficile a casa, inoltre cerca da anni un lavoro ma senza risultato.
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Io sto male per lei, vorrei fare qualcosa, ma non so come aiutarla, riesco al massimo a tirarle su il morale ma questo non risolve i problemi …
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Vorrei solo che credesse in se stessa almeno tanto quanto io credo in lei
cerca solo di starle accanto,e magari di capirla se reagisce male…io mi sono fregata con le mie stesse mani:il giorno in cui ho scritto quel lungo messaggio,lui aveva deciso di lasciarmi…avevamo avuto una discussione,una stupidissima discussione,xò in un suo momento difficile non mi sono accorta di quanto stesse male,pensavo solo di non essere alla sua altezza,così non gli ho detto ke l’importante x me era stargli accanto,ke l’avrei appoggiato,ke avevo paura di tante cose…gli ho detto solo cose stupide…credevo ke avremmo avuto il modo di kiarirci,ke il nostro amore fosse indistruttibile,ma quando ho cercato di chiarirmi,lui ormai non mi credeva più,non si fidava più di me… ha avuto tante bruttissime esperienze nella vita e quando perde la fiducia non la ritrova più… tutti mi dicono ke se ha perso così in fretta la fiducia in me,forse in fondo non ne aveva poi tanta,forse il suo amore non era così forte…ma io non faccio altro ke pensare ke sia stata colpa mia,lui ha fatto di tutto x me,non faceva ke dirmi quanto fosse orgoglioso di me, ma io ero seppellita dalle mie paure…ora cerco di farmi forza,di mandare avanti dei progetti,ma mi sembra ke nulla abbia + senso,nn riesco a vedere questa come una “esperienza di vita” xkè avevamo deciso di sposarci,e il mio sogno era con lui,ora sono a pezzi,non ho + lui con cui condividere le mie giornate e oltretutto vedo mio figlio giù di morale xkè era l’unico pseudo padre ke avesse mai avuto. devo inventarmi una nuova vita ,ma l’unica cosa a cui riesco a pensare è ke se mi desse un’altra possibilità,sarei capace di fare tutto,stavolta sarei forte,ma adesso anche respirare mi sembra un’impresa…
scusate lo sfogo,dovrebbe essere un blog x aumentare l’autostima,non x deprimersi :) beh,magari un giorno verrà fuori il lato positivo della situazione,sarò una persona + forte,e potrò comunicarvelo…dopotutto,si deve sempre vedere il lato positivo delle cose…
Condivido con Fiorellina, a 40 anni riconosco (con la mente, per farlo con tutto il resto, incluso il cuore, ci vorrà ancora qualche momento) che sono ancora, e sempre, alla ricerca di approvazione. E più la cerco e meno ne trovo (anche in chi dice di volermi molto bene). Sono ferma in un cul de sac ma ora intravedo una lucina. Sono una ragazza intelligente, che ha dovuto affrontare sfide non di poco conto, eppure ricordo i miei fallimenti (molto bene) e non i miei successi. Male. Da oggi, con piccoli passi, cercherò di “visualizzare” la donna che voglio essere, più sicura, e consapevole di ciò che vale. Non sarà un traguardo che taglierò domani forse, ma conterei che questo percorso possa dare presto i suoi frutti :-) Grazie Andrea.
Ciao Fiore,
in bocca al lupo per il tuo percorso: sono certo coglierai i tuoi frutti.
Andrea.
mi sono sempre chiesto se fosse possibile superare i propri limiti, migliorare la propria personalità oppure se avessimo la possibilità di aumentare stima e fiducia in se stessi; a queste mie domande ho cercato di rispondere facendo molte ricerche online, alcume positive altre un pò meno!
come prima cosa voglio ringraziare tutti i blogger che incondizionatamente lavorano ogni giorno per migliorare se stessi e gli altri: te compreso!!
inoltre volevo dare il mio contributo e condividere le mie conoscenze:
da un pò di tempo pratico la tecnica delle AFFERMAZIONI POSITIVE, cioè quella tecnica che ti permette di trasformare alcune lacune della personalità in qualcosa di estremamente positivo, faccio un esempio: ho sempre avuto difficoltà nel approcciare belle ragazze… e con questa tecnica ho finalmente risolto il mio inconveniente, adesso sono SCIOLTO, e non teso, INTRAPRENDENTE, e non emarginato, FELICE, e non più triste… ecc…
è semplice: credi di essere insicuro? allora ripetiti decine di volte al giorno: IO SONO SICURO DI ME!!
queste affermazioni positive hanno una forza mostruosa sul proprio incoscio!
ps
è importante che le affermazioni POSITIVE prendano per sempre il posto a quelle negative (se un insuccesso nella vita ti ha colpito, non piangerti addosso dicendoti cattiverie su te stesso, es. “che stupido che sono stato”, ma guarda avanti e ripetiti: “io sono capace di superare l’ostacolo”)
Ottimi i cinque punti. La tecnica del “come se” è da sempre la migliore.
Consigli pratici e blog davvero ricco di contenuti! Bravo Andrea!
Chiedo prima scuse per presentarmi con uno pseudonimo, ma ci sono affezionato, lo uso sempre per firmare ciò che scrivo sul web. Trovo davvero interessanti questi spunti, ma credo che riguardo a scrivere un diario non ci sia bisogno di farlo nel senso classico, di certo con una cadenza continua, tutti i giorni o lasciando un giorno, ma l’importante per me è imprimere i miei pensieri così come affiorano, di primo acchito, fino alla prossima volta che scriverò. Farlo ogni giorno, anche due volte al giorno, o a volte lasciando un giorno, mi permette libertà d’espressione al di là di una certa ora e data. Certo può sembrare discontinuo ma farlo assiduamente porta anch’esso i suoi frutti. Bon, questo è ciò che umilmente penso. Complimenti per il post!
Ciao AS ;-)
in realtà ho provato anche io ad alternare l’utilizzo del diario in un’ora prestabilita o quando ne sentivo l’esigenza.
Alla fine ho scelto la prima via. Credo che molta dipenda dal proprio carattere e non esista una via corretta in assoluto.
A presto e grazie dell’ottimo commento.
Andrea.
ci credereste che sono al giorno 1 del libro e sono già migliorato notevolmente?
Io ci credo, la guida di Marco è molto valida ;-)
Quale libro?
Io ho poco e niente di autostima.. Un po’ di tempo fa ho avuto il piacere di provarlo.. Direi che conta molto anche l’insicurezza.. Ho letto molto di queste cose ma nulla mi tocca.. nulla.. Alla fine, da dove bisogna tirarlo fuori l’autostima, la sicurezza, la fiducia in se stessi? Mi cambierebbe la vita. Grazie
Rena 22
il problema dell’ autostima è come consolidarla
Ci provo spesso a ricordarmi dei miei successi, ma non li considero troppo importanti. Vedi, se solo riuscissi a fare qualcosa che per la società è considerato da “persona che vale”, qualcosa che non saprebbero fare tutti, allora guarirei dalla mia depressione. Invece noto che le poche cose di mia competenza, le fanno praticamente tutti e molto spesso, pure meglio di me. Mi sento una nullità, deriso da tutti, sono brutto… come posso migliorare la mia condizione?
Sei brutto? Nah! Non esistono i brutti. Esistono quelli che non applicano il punto 1). Quello che sai fare bene, o benino, lo sanno fare tutti? Che bravo! Beato! Io non so fare quasi niente di quello che gli altri fanno normalmente! Però mi trovo adorabile! Adorabilmente inetta, se vuoi. Son sicura che lo sei anche tu!
Comunque leggendo i tuoi commenti, fatti dire che apprezzo ciò che fai per la gente insicura. Sei un grande.
io sono una insicura cronica, ma quello che mi ha sempre aiutato e’ il buttarmi nelle cose e vedere come me la cavo. Un libro fantastico che al tempo mi ha aiutato tantissimo e’ ‘Feel the fear and do it anyway’di Susan Jeffers. Molto american style, vero, ma indubbiamente valido. Ho paura si, sento e riconosco la paura, mi CAGO SOTTO, ma mi butto nella situazione comunque, e generalmente ne esco vincitrice. Sono riuscita a combattere l’insicurezza? Ma non credo proprio, tuttavia SO di avere una forza inimmaginabile dentro che mi fa risollevare dal fondo. E non e’ poco.
Andrea, ti seguo da un paio di mesi…sei davvero incredibile
Grazie davvero di questa testimonianza Lucia: sintetizza perfettamente quello che è l’ingrediente essenziale per sviluppare una maggiore autostima.
Penso che il diario sia una buona cosa anche se mai testata, in quanto nei momenti di maggiore sconforto, se andremo a scrivere il positivo in blu e in rosso il negativo (o a proprio piacimento) potremo leggere velocemente le parti positive per dare una spinta alla nostra mente. Per quanto riguarda il parlare lento è verissimo, mi rendo conto che parlando lento la gente ascolta più piacevolmente e più facilmente, aumentando il ritmo tendono invece a non ascoltarti e a perdere la concentrazione non essendo nemmeno attratti dai tuoi argomenti.
Ciao Andrea, ho una domanda da porti, io ho il problema di diventare rosso, come faccio a risolverlo ?
Articolo sintetico ma che entra nel cuore dell’argomento. Ottimo il discorso del curare il proprio aspetto, aggiungerei curare anche la propria forma fisica:)
Il discorso del parlare lentamente è molto importante e fenomeno dello ”specchio” è dannatamente vero, cioè ottenere uno stato che si desidera comportadosi appunto come se ci trovassimo già in quello stato.
Bello, però ci sono altre guide oltre a quella che hai citato che funzionano, per esempio un percorso che dura un anno intero che si chiama Inner Game Power (quello italiano!) davvero completo e funzionale.
Complimenti ancora per l’articolo
Io aggiungerei: fai quello che ami.
Fare ciò che amiamo e riconoscere la nostra capacità di farlo accresce l’amore per noi stessi.
Ciao Andrea, complimenti per il sito!
Ecco un esercizio che per me e’ stato magico: scrivere i miei obiettivi sognando in grande, come se tutto fosse possibile.
L’ho fatto a vent’anni, quando ero una ragazza indecisa e insicura, con una relazione tira e molla, grosse difficoltà negli studi, e un profondo senso di inadeguatezza e paura.
Mi sono laureata con 110 e lode a 24 anni con il professore più prestigioso dell’ateneo, ho trovato subito lavoro, lasciato lo sfigato con cui stavo.
Ho fatto carriera e girato il mondo, in posti che non sapevo nemmeno esistessero. Sono sposata da 12 anni con un uomo che amo e ho due bellissimi bambini.
Tutto questo non è arrivato per caso o per fortuna. Ho dovuto affrontare difficoltà enormi, mi sono vista passare avanti figlie/mogli/amanti e raccomandati vari, sono stata umiliata da gente arrogante e scorretta, ho fatto grandi sacrifici e passato tante notte insonni. Ho visto soffrire e morire la persona ame più cara al mondo, ma non mi sono mai arresa, perché la vita e’ una, e non ci verrà data un’altra possibilità!
Devo ancora lavorare su di me, perché a volte ricado nei vecchi errori. Ma il bello della vita e’ che c’è sempre la possibilità di migliorare e fare qualcosa di buono.
Grazie ancora per aver creato questo spazio di condivisione.
Ciao
@Boccadirosa Che bella storia che hai raccontato. L’ho letta tutta d’un fiato e con piacere.
E’ stata una boccata d’aria fresca e una ventata di ottimismo (…e sano e crudo realismo!). Una testimonianza di chi “ce l’ha fatta” è di grande incoraggiamento per quei momenti di inadeguatezza e paura che talvolta capitano. Soprattutto in questo periodo storico in cui i “frignoni”, come li chiama Andrea, sembrano prevalere.
Grazie di averla condivisa.
Ambrosia.
Grazie Ambrosia :)
In effetti la mia storia può sembrare una bella favola, ma ci sono stati tanti momenti in cui era facili avvilirsi e piangersi addosso.
La lezione piu’ grande e’ stata affrontare la malattia. Ti senti la persona piu’ disperata del mondo e poi in certi reparti dell’ospedale ti accorgi che ci sono realtà che nemmeno immagini, che c’è sempre qualcuno che sta peggio di te e non hai alcun diritto di lamentarti. Vedere da vicino la sofferenza ti mette fretta di vivere appieno, smetterla di piangersi addosso, perché il dolore e’ così grande che se ci pensi troppo ti inghiotte. È allora ti dai una svegliata, ti viene voglia di rimboccarti le maniche, ed affrontare con coraggio e a testa alta le situazioni. Certo, col nodo alla gola, ma col coraggio di un leone.
C’è un’immagine emblematica che si usa nei training, di un gattino che si guarda allo specchio e nel riflesso e’ un leone. Per me e’ sbagliata: ci dovrebbe essere un leone che si guarda allo specchio e si vede leone!! Perché siamo leoni, non ci manca niente per esserlo al 100%, come in tutte le cose, dipende solo da noi!
A presto!
ciao a tutti anche io ho questo problema di autostima molto grave per me.. quest’anno sono stato bocciato a scuola e questa è la terza volta che mi capita.. ora ho 18 anni e penso che a quest’età non si dovrebbero avere certi problemi.. di autostima non ne ho mai avuta molta perchè non riesco la maggior parte delle volte a raggiungere i miei obbiettivi.. in passato mi bocciarono 2 volte alle medie e non sono riuscito nemmeno a prendere il patentino.. ora sono arrivato ad un punto che non riesco più a prendere le mie decisioni per qualsiasi cosa io debba fare.. sono sempre arrabbiato con me stesso.. vorrei tanto ritrovare l’autostima per fare tutto,contiunare la scuola con successo, prendere la patente e qualsiasi cosa sia importante per un ragazzo della mia età.. vorrei dei consigli molto utili da parte di qualche persona di buon cuore perchè così mi sto rovinando la vita con le mie mani..
-Alessio-
Secondo me, un colpo all’autostima e fiducia in se arriva quando riesci ad esprimere quello che sei veramente in questo preciso momento, può essere una compilation con le canzoni che stai ascoltando in quel periodo, perchè riflette proprio quello che senti nella determinata fase della tua vita.
L’Autostima è una componente fondamentale per qualsiasi persona che vuole portare avanti un percorso di miglioramento personale. In quest’articolo ci sono dei consigli validi, complimenti :)
buona sera mi chiamo roberto e sto frequentando da diversi anni una psicologa avendo avuto problemi di depressione,di durata elevata,volevo solo dire che sono contento perche’ questo articolo sull’autostima l’ho trovato olto interessante,penso che ognuno di noi possa migliorarsi con il tempo anche se in passato si sono subiti dei torti forti,io ad esempio ho subito delle cose brutte ma oggi guardo avanti con fiducia in me stesso e ocn piu ‘serenita’,ho piu’consapevolezza delle mie forze,saluti.
Ciao Andrea,
ho iniziato il percorso personale da una settimana.
Ho iniziato ad agire , ho cominciato a lavorare sulle prime abitudini, insomma sto iniziando bene.
Mi sono fermato su questo capitolo in quanto considero questo argomento uno dei punti cardini dei miei problemi.
Esco da poco più di un mese da una storia molto importante che ha tirato fuori le mie peggiori paure e sopratutto mi ha fatto rendere conto di quanto mi “limitassi” , insomma anche se finita è stata sinceramente molto costruttiva.
Ora però , mi ritrovo con l’autostima e il “me stesso” completamente da ricostruire, alla soglia dei 30anni :(
Dopo questa premessa ecco il punto… Lei… io ho cominciato a tagliare tutti i ponti (anche quelli informatici , per capirci chattine e social network .. la buona e salutare dieta mediatica) .. ma una parte di me soffre di questo in quanto è come se la considerassi una fuga.. quindi tutto focalizzato sulla paura che ho “del suo possibile giudizio” o di quello degli altri .. una fuga un debole… pensandoci non mi sento ancora pronto ad affrontare Lei o tutto quel che le riguarda… penso che dovrei prima ricostruirmi , ricostruire me stesso , e con questa botta di autostima poter tornare ad affrontare lei e il mondo. Tutto questo mi sembra il succo della questione. Senza fare questo primo passo mi sento bloccato.
Quale sarebbe il vero gesto di “forza” per affrontare questa paura ?
Non riesco a identificarlo..affrontarla o cancellarla … questa cosa mi confonde.
Mi piacerebbe avere un tuo pensiero a riguardo.
Più mi inoltro nel percorso e oiù mi rendo conto che le relazioni sono un mio grosso problema.
Grazie per l’ascolto e per la tua opinione o di chiunque voglia dire la sua :)
Buona giornata!
Michele.
Ciao Michele, tagliare tutti i ponti con una persona che ci fa vivere male, che ci limita non è una fuga è un modo per affrontare il problema. Penso che tu abbia agito nel migliore dei modi.
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Se fosse una fuga il problema resterebbe sempre una minaccia e potrebbe ripresentarsi invece tu ti sei staccato e hai iniziato a “ricostruire la tua vita” senza di lei. Col tempo il legame emotivo con lei sarà sempre minore finché non avrai alcun problema ad affrontarla (dubito che fra 2-3 anni tu abbia ancora qualche motivo per incontrarla, comunque se dovesse succedere sarai una persona diversa).
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Il gesto di forza lo hai già fatto staccandoti da lei e stai continuando a farlo perché ti stai ricostruendo la tua vita
Grazie mille per le belle parole.. voglio credere.anche io in questo… visto che essendo io il lasciato (nom so se si capiva) ora sono io quello che probabilmente soffre di piu di questo problema.. e quindi è proprio io che faccio il gesto piu “doloroso” di staccarmi.. visto che probabilmente per lei andrebbe bene anche vederci… le voglio bene.. con lei ho imparato tante cose di me stesso.. ma ora devo mettermi nelle condizioni di costruire… pensare questo è una bella botta di autostima… perchè adesso sento che è un gesto scelto da me e non imposto… già… funziona ;-)… grazie!
Ciao Andrea.. ho letto il tuo articolo e penso che quello che hai scritto debba essere nella nostra mente tutti i giorni.. io volevo farti una domanda.. come posso usare la mia autostima per combattere la gelosia? hai qualche consiglio?
Grazie
Samuele
Sto per perdere il lavoro . Ho una moglie e una bimba di 1 anno e questo mi fa andare avanti. Il mio sogno vivere sereno magari con un lavoro e riuscire ad affrontare la realtà , ovvero dare un futuro alla mia famiglia . Chissà cosa farò da grande . Ho 40 anni
Ok.. Curare l’aspetto, Ripensare se stessi,
Parlare lentamente…
Tutto chiaro e concreto…
Ma sto Benedetto Diario personale.. che appare in 2postsu 3… PERCHE?
Che scopo ha? Chi mai lo rilegge il proprio diario?
Non riesco proprio a farmelo diventare “simpatico” sto Diario
Prima di tutto ti faccio i miei complimenti per i bellissimi articoli che scrivi e che condivido pienamente.
Colgo l’occasione per chiederti se effettivamente parlare piano fa aumentare la tua autostima… purtroppo io ho un gran difetto.. parlo velocissimamente e le persone che mi sono davanti non capiscono oppure fanno finta di aver capito.. E questo mi crea particolare ansia.. Mi sembra che tutti abbiano fretta e che l’unico modo per poter raccontare ciò che vorrei dire è farlo più velocemente possibile… ma alla fine penso che sia contro pruducente…
Ho provato a parlare piano.. ma mi sembro un idiota… o che parlo troppo forzato..
Tu cosa ne pensi ?
Grazie
Ciao Andrea. La mia autostima praticamente è sotto lo zero, non vedo nulla di positivo in me, non so che fare. Ho una famiglia splendida, un fidanzato che mi ama, eppure io come persona mi sento sempre sbagliata.
Ciao Andrea,
Volevo solo dirti Grazie.
E’ la prima volta che ti scrivo, mi sono registrato oggi, ma ti seguo da sempre. Ho letto quasi tutti i tuoi articoli ed è stato grazie a te che ho rimesso la mia vita sui giusti binari.
Non è un esagerazione, ma la verità.
Sto quasi per finire Ingegneria, manca l’ultimo esame, ma se non fosse stato per te mi sarei fermato alla triennale, traguardo che avevo raggiunto con enorme sforzo e tra mille indecisioni, perchè non avevo fiducia in me stesso.
Poi ho cambiato università per la specialistica, ed ho conosciuto il tuo blog e i tuoi suggerimenti, piano piano ho iniziato ad applicarli, piano piano ho cambiato me stesso ed il mio modo di vedere il mondo, e sono riuscito a raggiungere tanti obiettivi. Ho vinto una borsa di studio per sviluppare la tesi all’estero, in un settore che mi piace tantissimo. Sono stato 7 mesi in Giappone ed ho imparato tanto. Quando sono tornato, lo scorso Ottobre mi sono rimesso a studiare per finire gli esami che mi mancavano, ma adesso che il traguardo si avvicina ho paura.
Non sapere quello che mi aspetta, non sapere se riuscirò a trovare un lavoro che mi piaccia, mi sta facendo rallentare…proprio adesso che avrei bisogno di tutte le mie forze per finire. Prendere la laurea a 30 anni suonati mi fa sentire un fallito…non credo di meritarla, e penso che sarà frustante scoprire che non riuscirò a fare quello per cui mi sono impegnato tanto…
Ciao Salvatore,
grazie per questo tuo commento.
Ricordo perfettamente come a 3 esami dalla fine ho vissuto anche io questo momento di sconforto e paura (prima o poi dovrò scriverci un post).
E’ paradossale: ci siamo quasi ed è come se mollassimo la presa.
Questo solo per dirti che è naturale, ma spetta a noi decidere se mollare o andare avanti.
Io mi auguro che tu prenda la decisione giusta :-)
Quello che ti aspetta dopo non lo so neanche io, ma sarebbe un peccato non scoprirlo… vero?
A presto,
Andrea.
Grazie Andrea,
io ho sempre portato a termine ogni mia iniziativa, so che riuscirò a laurearmi.
Anche se ho paura di sapere cosa ci sarà “oltre la siepe”…
Non so se hai letto uno dei miei ultimi post Salvatore: ho parlato del mio recente “cambio di vita”. Ho lasciato un ottimo lavoro, con un ottimo stipendio, per dedicarmi full time ad EfficaceMente. Sono spaventato anche io per quello che ci sarà “oltre la siepe”, però mi sta aiutando molto questa convinzione: “qualsiasi cosa ci sarà, posso affrontarla, voglio affrontarla“.
Ciao,
Andrea.
Ciao Andrea,
Ti leggo sempre via email, i tuoi post sono molto motivanti per me.
Sono una ragazza di 25 anni, studentessa fuoricorso di 3, e mi mancano parecchi esami prima della laurea. Io vorrei riuscire a sentirmi “capace di”, e non rimandare più gli esami (per paura di non essere all’altezza!), ma ho sempre vissuto, e vivo tuttora, con una persona (mio padre) che non perde occasione di criticarmi e farmi sentire fallita, incapace etc, per via degli anni persi. E’ un circolo vizioso terribile da cui devo uscire!! Cerco di non ascoltarlo, ma la paura che smetta di pagare le tasse universitarie (anche se improbabile) c’è sempre. Mi aggrappo al mio ragazzo, che mi aiuta tantissimo, anche nello studio, e i risultati si vedono… Ma non riesco a sbloccarmi definitivamente e marciare dritta ai 100/h come vorrei!
Devo imparare ad infischiarmene di ciò che sento dire in casa, e nutrire ogni giorno una buona percezione di me stessa. Tornare ad essere produttiva. Tu cosa mi consigli?
Musica nelle orecchie e libro davanti? :-D
Grazie, davvero.
Ligeia
Ciao Ligeia,
io non mi limiterei solo a “far finta di niente”: nel judo si utilizza la forza dell’avversario per raggiungere la vittoria. Lungi da me definire tuo padre come “avversario”, ma io utilizzerei quelle critiche proprio per trovare la forza di dimostrare quanto vali.
A questo proposito ti consiglio di leggere questo post.
A presto,
Andrea.
Ti rispondo (con giusto un po’ di ritardo, mi ero persa il link di questa pagina tra le tante del tuo blog) per dirti grazie!
A volte mi sento ancora vulnerabile quando sono sotto attacco verbale, ma dura molto poco. Ora so che ce la farò, a piccoli passi, quindi riesco ad essere serena e a studiare con impegno. Non m’importa di quel che immagina ora mio padre. A tempo debito dovrà rimangiarsi tutto!
Grazie per il continuo sostegno (anche via newsletter!)
Ligeia
:-)
Ti seguo da circa un anno e trovo i tuoi consigli molto utili.
Sei il primo blog motivazionale che ho seguito, ma ora sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e vagando sulla rete ho trovato questo articolo che sembra un po’ copiato dal tuo. Istintivamente appena mi è parso sullo schermo mi è tornato in mente che la foto era in tuo post, poi ho visto anche che l’argomento è simile. Ho voluto soltanto informarti.
Grazie Grazie Grazie e buon lavoro!
Grazie… diciamo che copiare è una forma di adulazione: prendiamola con filosofia ;-)
Mi sono permesso di togliere il link… fargli anche pubblicità mi sembrava troppo.
Grazie ancora per la segnalazione!
Andrea.
Ciao una domanda a me sembra che creare una idea di sè buona che poi non trova riscontro nella realtà sia deleterio e causi frustrazione, che ne pensi? siamo sicuri che coltivare una idea di sè positiva bello aitante etc.. non crolli quando poi si scontra con la realtà?
Devo dire che la mia autostima e’ sempre stata vacillante ma da quando mi sono trasferita all’estero e’ proprio sotto i piedi.
Quando consigli di parlare lentamente mi viene da sorridere pensando a me che con tutte quelle supermamme che parlano inglese devo eccome parlare lentamente ahahah…il problema e’ che non e’ per niente facile essere se stessi in una lingua che non e’ la tua…
Comunque voglio provare a fare questi esercizi perche’ vedo che anche mio figlio inizia a risentire della mia bassa autostima e voglio aiutarlo.
Ciao e grazie
Stefy, io non ti conosco, ma già sentirti dire che ti sei trasferita all’estero ti attribuisce un grande valore dal mio punto di vista.
Insomma lasciare tutto, inserirsi in un contesto nuovo, parlare un’altra lingua, affrontare tutte le sfide che ciò comporta e oltre a questo, preoccuparti così a fondo per tuo figlio, fanno di TE una supermamma!
Poi quelle supermamme che se la tirano tanto, non conoscono di certo due lingue e non avranno mai le palle di fare quello che hai fatto tu.
Ciao e continua così che sei una grande.
Caro Andrea,
grazie per questo articolo, che trovo – come sempre – pieno di spunti interessanti :) Per quanto riguarda la mia esperienza, mi sento di consigliare a tutti di OSARE! Viaggiare, fare piccole pazzie, lanciarsi in nuove attività: anche cose apparentemente piccole, ma che non ci saremmo mai aspettati di poter vivere in passato, che ci consentono di andare oltre i nostri limiti un passettino alla volta. Da uno scambio culturale all’uni ad una serata al karaoke, sono queste le cose che mi aiutano giorno dopo giorno a sentirmi più sicura di me stessa (nonchè più viva)
:)
Emma
Io sono riuscita ad avere piu autostima solo con persone piu deboli di me..e quindi mi son dovuta fare forza io ed essere un esempio per loro! e questo mi ha aiutato moltissimo nella mia autostima..infatti ero proprio felice di me stessa!
Tra tutti i consigli che ho letto qui sul tuo blog per migliorare l’autostima quello che ho applicato fin da subito è stato, scrivere un diario. Ho un taccuino Moleskine fucsia in cui appunto qualsiasi cosa. Idee, cose da fare quando ho la mente intasata, cose da dire e a chi dirle, ansie, gioie, ringraziamenti, riflessioni ecc… E’ terapeutico sotto tanti punti di vista. A distanza di qualche mese mi chiedo come facessi prima, senza la mia moleskine.
Altro consiglio che trovo utilissimo è occuparsi di se stessi e aggiungerei anche della propria casa.
APP è nella mia “lista dei desideri”
Un articolo molto interessante!
Al lavoro ho aggiunto una regola: 10 minuti di pulizie in magazzino ogni giorno. Ma nessuno la rispetta perché non c’è mai stata e non piace. Come faccio per farmi ubbidire senza ricatti e senza insulti? Ho già provato con la crescita personale
All’univesità. Esame di laurea e presentazione della tesi sperimentale davanti alla commissione (puoi bocciare 1 volta sola poi sei revocato dalla possibilità di essere fisioterapista in svizzera) e davanti ai miei amici 8 e genitori. Ho preso il massimo con una confidenza granitica. O muori o vai avanti al meglio di te. Poi ho capito che non cè bisogno di sapere che puoi morire ma basta stabilire un tuo standard.
Io lotto tutti i giorni con la mia autostima e a volte arrivo a sera o con buoni risultati o con la devastazione più totale. Ma mi riprometto ogni sera che il giorno dopo ci riproverò. Non è facile ma prima o poi passo passo arriverò alla soluzione di me stessa. Condivido in pieno l’intento di curare l’immagine e fare sport. perché ci fa sentire meglio. Per il resto mi sento di dire che quando si raggiunge la soddisfazione di amarsi e di accettarsi si aprono le porte verso l’infinito.
Andrea, complimenti per APP! Guida semplice, essenziale ed efficace. E’ stato un ottimo strumento per capire un bel po’ di cose di me!
Grazie Lucia, mi fa davvero piacere. Autostima Passo Passo è stata l’ultima nata in casa EfficaceMente, ma i feedback che sto ricevendo sono davvero ottimi ;-)
Inizialmente la mia autostima non è mai stata molto alta, ma da quando ho iniziato il liceo mi sono dovuto rivoluzionare,fino a quel momento non mi ero mai curato dell’aspetto fisico nonostante praticassi molti sport che però non svolgevo con il giusto impegno senza conseguire alcun risultato,inoltre non tenevo nemmeno al mio modo di vestire ,non avevo un mio stile, in poche parole,seguivo la massa!!!
Purtroppo prima del liceo non avevo nemmeno molto carattere e mi facevo mettere i piedi in testa.
Ma da quando ho iniziato il liceo ho conseguito uno sviluppo pazzesco,ho iniziato a praticare 2 sport a livello agonistico(Enduro in mountain bike e Motocross) conseguendo molti risultati che hanno alzato molto la mia autostima,oltre a questa ho iniziato a curare seriamente il mio fisico iniziando ad andare in palestra riuscendo ad avere un fisico scolpito,con questo ho contribuito altrettanti risultati alla mia autostima,un’altra cosa che ha aumentato l’autostima è il completo rivoluzionamento del mio guardaroba,così disponendo di molte risorse economiche ho potuto comprarmi vestiti molto eleganti delle migliori marche e trovare il mio stile vestendomi periodicamente elegante differenziandomi dalla massa, oltre a questi tre grandi sviluppi ho scelto di acculturarmi e costruire le vere fondamenta per una vita piena di successi, ho iniziato a perfezionare il mio galateo per sapermi comportare perfettamente in ogni occasione e differenziandomi ancora una volta dalla massa che non ha un minimo di educazione e non sa mai come comportarsi; con quest’ultimo la mia autostima è salita ai massimi livelli portandomi anche a conoscere molte ragazze ed avere altrettanti successi anche in quel’ambito.
Sono sicuro di poter sfruttare la mia grande autostima per avere grandi successi nella vita e di poter aiutare anche altre persone che purtroppo non hanno ancora trovato la loro autostima e il loro modo di essere .
Come fai a parlare così? Pare che sai tutto di tutti, è evidente che conosci 1/1000000000000000000000000000 di parte di umanità e di mondo e pensi già di aver trovato la soluzione.
La scarsa autostima è facilmente superabile in realtà. Esiste una sola cosa che ti ha impedito di avere autostima. Questa cosa prende il nome di pigrizia. La differenza tra una persona che ha autostima e una che non ce l’ha dipende unicamente dal numero di volte che una persona si è trovata in situazioni di disagio. Chi ha autostima ne ha passati tanti di momenti in cui non voleva agire ma ha agito comunque, chi non ha autostima ha sempre procrastinato, aumentando la scarsa considerazione di sé, fino ad allargare paure che di fatto di pericoli reali non esistono. Chi è pigro e non vuole fare cose nuove, diverse, fare qualcosa per migliorarsi, fare piccole azioni costanti è destinato a diminuire l’autostima.
.Si ma non bisogna avere TROPPA autostima, te alla fine chi cazzo sei per appurare tutto ciò? vivete e basta senza farvi problemi dio cancaro
mi sento sempre la piu brutta, che il mio compagno possa sostituirmi co un soffio di vento, e automaticamente soffro di una gelosia patologica, ache se a pensarci bene, quello geloso dovrebbe essere lui. come uscirne?
Grazie Andrea, potrebbero sembrare cose banali per chi ne ha ma ricordarsi spesso cosa fare per aumentare il proprio valore aiuta a reggere meglio la vita e a stare bene, ci voleva un articolo del genere che scrivesse nero su bianco il “cosa fare” :)
Molto interessante. Io per esempio mi sento molto meglio anche rispetto agli altri e quindi credo di aver aumentato la mia autostima grazie alla corsa. Ho perso 20 kg non da 89 ora peso 70 kg e sono alto 1.82 … questo mi ha permesso di rimettermi in gioco e di conseguire anche la laurea dopo 4 anni che avevo abbandonato l’idea……
Penso comunque che credere in se stessi significa avere una chiara idea delle proprie capacita Poi ce da dire che purtroppo influenzati dalla media,la moda,le credende moderne e l induvidualismo piu sfrenato ci si perde in un bicchier d acqua.Io penso che bisogna realizzare nella nostra coscienza che i traguardi che prefissiamo o le nostre aspettative devono essere equivalenti alle nostre capacita.Non siamo tutti George Clooney o Madonna,come non siamo tutti presidenti o uomini d affari di successo ma possiamo essere tutti cio che vogliamo in base alle nostre capacita ed interessi che ci stanno piu a cuore…
Ciao Andrea. Questo articolo sull’autostima mi è piaciuto veramente tanto, in quanto a mio avviso i contenuti che hai trattato sono veramente validi.
Mi sono veramente piaciute le azioni pratiche che hai proposto per poter accrescere la nostra autostima, e condivido queste azioni pratiche che hai proposto, soprattutto il fatto che magari quando ci sentiamo un po giù di morale, quello che veramente ci può aiutare è semplicemente fare un po di sport, farsi una bella doccia e magari indossare il proprio capo di abbigliamento preferito. Inoltre anche secondo me è importante curare il nostro aspetto fisico e il modo in cui ci vestiamo. Poi Andrea voglio farti delle domande, ovvero: in che modo posso scrivere in modo efficace un mio diario personale? Inoltre visto che come hai detto tu la nostra autostima dipende anche dall’immagine che noi abbiamo mentalmente di noi stessi, praticamente la mia domanda è questa: come posso far aumentare la mia autostima attraverso l’immagine che io ho mentalmente di me stesso? Praticamente mi può essere utile fare delle visualizzazioni mentalmente, inerenti all’immagine di me stesso? In particolare posso magari visualizzare mentalmente la mia immagine ideale che io vorrei per me stesso?
Aspetto una tua cortese risposta.
Ciao Andrea!
Elia
L’unica cosa che m permette di compiere tutte queste cinque azioni è: respirare profondamente e col diaframma. Cosa tanto scontata quanto dimenticata.
ciao caro, complimenti intanto per il blog. Un paio di domande:
Curando l’aspetto vieni preso per il c… ovvero “vai ad un matrimonio?” “non hai soldi” “vai ad un concerto?” Ovvero non va mai bene chiunque tenta di intaccare costantemente e minare l’autostima altrui per prevalere in termini retorici in qualsiasi minchiata di discorso. Però sono d’accordo con te. E’ con la gente che non sono d’accordo, bisognerebbe eliminare la spazzatura.
Punto 3 gli obiettivi. se nei piccoli obiettivi incontri sempre enormi casini inutili la cui probabilità di accadimento rasenta la probabilità che i fotoni vibrino in senso contrario talvolta non credi alla sfortuna, ma al destino e purtroppo agli inganni di cui punto precedente possibili da evitare?
Parlare lentamente. c’ho provato, suadendo le parole. Pensiamo in 2 situazioni diverse:
la tipa che all’esame sciorina tutta la sbobina come se non ci fosse un domani e pare sappia ogni cosa se allorquando venga interrotta durante il discorso da una domanda bruciapelo, ma prenderà sempre piu’ di chi parla lentamente, almeno in veneto.
Lavoro: se spieghi piano le cose ascoltano, se le ripeti pure, non ricordano, non danno importanza alle parole altrui. Mi viene in mente di demolirmi il setto nasale per ravvicinare il vocalizzo a quello di luca ward. Ha senso?
Ps vorrei diventare bravo come te ed avere il coraggio di scrivere un blog. Non potrei farlo, perché non ho niente di costruttivo da dire piu’ di altri. Solo un consiglio: resettare la società e l’attuale sistema economico tramite un’azione pacifica collettiva basata sulla espletazione simultanea del proprio diritto di fermare le cose che non vanno bene. Purtroppo esistono due brutte situazioni: omertà figlia della paura e inerzia.
Ci vediamo dall’altra parte! Big
Ciao a tutti! Io spesso per aumentare la mia autostima faccio qualcosa per gli altri, mi fa stare bene e mi dona quella dose di “adrenalina” che mi cambia la giornata. A volte basta un sorriso ! Grazie Andrea per tutti i tuoi consigli!
Grazie a te Maria Laura
Caro Andrea,
il credere in me stesso è cominciato, quando il primo neurologo che mi visitò per la prima volta, prima della fisioterapia, dopo aver effettuato l’autottapianto a gambe e piedi disse a me ed altri bimbi della mia stessa età, ero un bimbo di sette anni, questa frase: “Bambini ricordatevi che nel vostro vocabolario, ne in quello dei vostri genitori, ne in quello dei vostri terapisti, e se lo fanno me lo dovete dire, non deve esistere la parola non ce la faccio; perché voi diventerete grandi uomini, io mi fido di voi e sono convinto di quello che dico”. (Prof, Di Gennaro).
Da allora questa sua frase mi accompagna, mi ha fatto scoprire e vivere la mia Disabilità con serenità; facendomi capire che si possono combattere tutte le battaglie che la vita ci fa incontrare sul nostro cammino, consapevole che se ne può perdere qualcuna per rialzarsi e andare a vincere quella più importante: quella dela VITA. Quando capita di perdere una delle poche battaglie, mi leggo i tuoi fantastici libri che mi ricordano di ripartire per affrontare altre sfide e raggiungere obiettivi che in. quel momento crediamo di non poter raggiungere e…. alla fine mi dico: “caspita ce l’ho fatta anche questa volta. A risentirci presto.
Massimiliano.
grazie Andrea!
proprio ieri ho usato un po di autostima per chiarire a un mio collega che il tecnico informatico e’ un pallone gonfiato: sminuiva le mie competenze senza conoscermi… mi ha risposto che quello e’ un ingegnere informatico… io non lo sono, tutt’altro (diploma di segretaria…) pero’ mi sono ricordata di una cosa egliel’ho detta: io nel ’92 ho fatto parte di un Team internazionale di studio per l’applicazione di un software di project management, che a mia volta insegnavo agli ingegneri… (e non ho piu’ smesso di migliorarmi) quindi la finisca di parlare come se fosse l’oracolo, visto che non sa chi ha davanti…
concordo molto sulla cura di se… in questo non sono molto brava, pero’ cerchero’ di migliorarmi.
grazie mille!
Ciao. Non so neanche perché scrivo visto che sono un caso perso. Credo sia iniziato tutto quando i miei genitori andarono all’estero a cercare lavoro. A me non era permesso di stare con loro, ma essendo piccolina (3 anni) mi tenevano nascosta in casa. Sono stati anni di “non gridare” “non fare rumore” ecc e qualche volta mi nascondevano nell’armadio per paura di essere vista, cosa che avrebbe comportato il mio rimpatrio in Italia. Per tutta la vita mi sono sempre sentita inferiore, ho sempre avuto paura di disturbare, di essere di peso, ho sempre cercato di passare inosservata. Adesso sono grande – molto grande – e dopo aver attraversato la vita in punta di piedi credo sia troppo tardi per tentare di aumentare la mia autostima. O forse anche no. Proverò a mettere in pratica i tuoi consigli. Grazie!
Forse a scrivere questo commento Maria è stata quella parte di te che è stufa di certe cose che ti sono state inculcate fin da piccolina e ha voglia di riprendersi la scena…
… penso sia stato un po’ di sano amor proprio a farmi recuperare l’autostima e, soprattutto, cominciare finalmente a vivere la MIA vita, uscendo dai binari di una vita preimpostata e da un matrimonio senza amore, n’è rispetto. È stato un percorso lungo, faticoso, ma la volontà di diventare la migliore versione di me stessa ha prevalso e continua a farlo ogni giorno. Un grande aiuto sono state anche le sfide quotidiane di 365: anche solo il decidere di affrontarle mettendosi in gioco mi ha aiutato ad uscire dalla “sindrome di Calimero” e capire che ho molte più risorse di quanto pensassi. Ogni tanto me ne dimentico…ma per fortuna arrivano i “ripassini” come questo, davvero provvidenziale! Grazie Andrea!
Grazie a te.
Ciao Andrea, ti ho conosciuto attraverso gli Audible e sono rimasta molto soddisfatta. Da anni investo sulla mia crescita personale e quest’anno ho deciso di iscrivermi a efficacemente .E’ bello condividere questo percorso con voi . Grazie .
Ma che bello Daniela, mi fa davvero piacere!
Benvenuta.
Io ho sempre avuto autostima di me stessa da ragazza ora da quando sto con mio marito, cioè 18 anni non riesco più. Lui ha la capacità di buttarmi a terra anche se sono 3metri sopra il cielo e così anche quel briciolo di autostima che recupero lui lo frantuma.certe volte non siamo noi ma chi ci sta affianco
In alcune fasi delle vita sembra avere la sensazione di fare fatica a riconoscere le proprie qualità, talenti e pregi. E siccome penso che alcuni di noi, come me, hanno una tendenza ad essere pessimisti, la bassa autostima prende il sopravvento. Sono consapevole che per poter fare alzare l’asticella dell’autostima è importante ricordarsi di quanto valiamo, e io lo sento dentro di me, so quanto valgo e sono sicura che valgo tanto e posso fare tanto, ma mi rendo conto di essere così “scarica” in questo periodo che faccio fatica a riconoscere e soprattutto “sfruttare” tutta la mia potenzialità. Ho fiducia in me, e so che questa fase è preparatoria per grandi cose, ma penso sia giusto anche circondarsi di (e quindi non smettere di cercare) energia positiva attraverso chi e cosa ci circonda.
Sono sensibile a tutti quelli che dicono gli altri . Se mi dicono che la mia idea non ha senso allora ci credo . Alla fine non riuscendo a fare niente perché mi faccio influenzare . Se trovo qualcuno che invece mi dice cosa devo fare , lo seguo e allora mi accorgo più tardi che non era veramente quello che volevo fare ! Ahah help !