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Per migliorare l’autostima devi lavorare su alcuni aspetti chiave del tuo carattere. Per scoprirli può bastare anche una semplice poesia.

come migliorare l'autostima

“Passi 24h al giorno con te stesso: cerca di goderti la compagnia.”

D. Von Furstenberg.

Sbaglio o gli ultimi articoli di EfficaceMente sono stati piuttosto… “pregni“: tra le impegnative sfide 90-90-1, i modelli a diamante per inventarsi un lavoro da zero e le strategie anti seghe mentali, come minimo dovresti prenderti almeno 3-4 mesi di ferie per mettere il tutto in pratica ;-)

Per questo motivo, oggi ho deciso di pubblicare un post più leggero, ma che mi auguro ti aiuti a riflettere. Niente sfide da affrontare, obiettivi da inseguire o risultati da ottenere. Questa settimana vorrei che ti ritagliassi 5 minuti per la lettura di una semplice poesia: una poesia che parla di autenticità, rispetto per sé stessi e maturità, ma soprattutto una poesia che può aiutarti a comprendere quale sia la giusta direzione da intraprendere per migliorare l’autostima e la fiducia in te stesso. Leggila con calma, soffermati sui punti che ti colpiscono maggiormente e, se lo desidererai, condividi i tuoi pensieri nei commenti di questo articolo.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero

La poesia che ho deciso di condividere con te oggi è stata spesso attribuita (erroneamente) a Charlie Chaplin, uno dei più grandi attori della storia cinematografica. Il testo in realtà è stato scritto da Kim McMillan e per anni è stato diffuso grazie al passaparola, per essere poi incluso in un libricino intitolato “When I Loved Myself Enough“. Intendiamoci bene, la poesia, dal punto di vista letterario, è piuttosto infantile, eppure ha il pregio di mettere in evidenza quasi tutti gli ingredienti necessari per rafforzare e migliorare l’autostima. Ma di questo avremo modo di parlare nella parte conclusiva del post. Per il momento buona poesia.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva
servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama autenticità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare una vita diversa
e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama maturità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto
e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato.
Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
non ho più rinunciato al mio tempo libero
e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità,
ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama semplicità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni
e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso.
All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma
oggi so che questo si chiama amor proprio.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama umiltà.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato
o di preoccuparmi del futuro.
Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama benessere.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore,
l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama saggezza.

Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e
i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama vita.

Mi auguro che questa poesia ti sia piaciuta, se te la cavi bene con l’inglese ho trovato anche un video molto carino con la versione del testo in lingua originale.

link al video.

Prima di salutarti, vorrei lasciarti con 5 brevi riflessioni ispirate da questa poesia per aiutarti ad iniziare la settimana EfficaceMente.

5 parole chiave per migliorare l’autostima

Detto tra noi non concordo su tutto ciò che ha scritto McMillan, ma è indubbio che molti passaggi di questa poesia siano gli ingredienti essenziali che devono essere interiorizzati da chiunque voglia migliorare l’autostima e la sicurezza nelle proprie capacità. Non è quindi un caso che in questo scritto abbia ritrovato alcune di quelle parole chiave attorno alle quali ho costruito il mio (per)corso digitale APP – Autostima Passo Passo.

  1. Autenticità. Il Principio di Autenticità è uno dei pilastri di quella che è la mia concezione di autostima. Il termine “autentico” deriva infatti dal greco autentikòs e condivide la stessa radice della parola “autore”. Rispettare il principio di autenticità significa smetterla di interpretare il ruolo di comparse, per divenire finalmente autori della nostra vita. Questa frase ti sembra un po’ fumosa? Te la metto giù molto chiara: essere autori della propria vita significa smetterla di assumere questi 5 atteggiamenti tipici del frignone.
  2. Maturità. Il passaggio della poesia in cui si parla di maturità può essere facilmente mal interpretato. Da una parte l’autore ci suggerisce di non desiderare una vita diversa, dall’altra però ci invita a migliorarci. Un’apparente contraddizione. In realtà, ciò che è davvero contraddittorio è il nostro abituale comportamento: ci lamentiamo di continuo e desideriamo una vita diversa, ma non facciamo nulla di concreto per cambiare. Impara ad invertire questa trappola mentale: parti dall’accettare la tua attuale condizione, fallo con crudo realismo, ed individua poi la più piccola azione che puoi compiere oggi stesso per migliorarti, per intraprendere un nuovo percorso.

“Solo dopo aver accettato i nostri limiti siamo in grado di superarli.”

B. Francis.

  1. Amor proprio. Nel secondo modulo di Autostima Passo Passo c’è un passaggio in cui sottolineo che “per poter dare in modo incondizionato agli altri, dobbiamo innanzitutto investire su noi stessi“. Diffida dal falso altruismo, spesso non è altro che una spasmodica ricerca dell’approvazione altrui, un chiaro segnale di bassa autostima. Se vuoi rafforzare la fiducia in te stesso devi imparare a far a meno delle “pacche sulle spalle” e concentrarti solo su ciò che ritieni giusto per la tua vita e che non rechi danno agli altri; se poi qualcuno storce il naso per le tue scelte, vai avanti come un treno.
  2. Umiltà. Nell’immaginario comune chi ha molta autostima, il classico spaccone per intenderci, è tutto fuorché umile. Un’eventuale ammissione di colpa è vista come un’inaccettabile debolezza. Ma non è forse questa una palese dimostrazione di una scarsa stima di sé? Che autostima può avere un individuo che si vede minacciato se una sua opinione viene messa in discussione? La vera umiltà, che non dobbiamo confondere con la sottomissione, è una delle più concrete dimostrazioni di fiducia nel proprio valore intrinseco.
  3. Benessere. Ti ricordi quando qualche anno fa ti ho parlato della quiedora? Se permetti al tuo passato (i rimpianti) o al tuo futuro (le preoccupazioni) di condizionare la tua vita e di prendere decisioni al tuo posto, quale pensi che sia l’effetto sulla tua autostima? Credi davvero che ripensare agli errori del passato ti renda più sicuro di te stesso? Credi davvero che vivendo nella continua attesa di eventi catastrofici ti aiuti ad avere fiducia nelle tue capacità? Vivere nel momento presente richiede una pratica costante, ma i benefici che puoi trarne vanno ben oltre il semplice miglioramento della tua autostima.

Mi auguro che la poesia ti sia piaciuta e spero che queste riflessioni conclusive ti aiutino ad intraprendere con nuovo slancio il tuo percorso di crescita personale, un passettino alla volta :-) Buona settimana. Andrea.

Foto di Route66

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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A. Ambra

Caro Andrea, vero vero, la pratica richiede tempo ed energia ma è l’unica via valida!
Grazie per la poesia, io non la conoscevo. In verità tutti i passaggi sono degni di attenzione. Semplicità è molto bello, Amor proprio anche, e Benessere: sono anni che cerco di spiegare a chi mi circonda che il Tempo a mio avviso non è come è inteso comunemente (nella direzione passato-> presente-> futuro), ma è tutto insieme qui e adesso, e noi non dobbiamo pensare al passato, ma piuttosto renderci conto che siamo un risultato di esso, e lavorare su quel che abbiamo ora, per la nostra felicità presente e quella a venire.. forse sbaglio ma per me è così, che ne pensi?

Però forse quel che mi ha colpita di più è Saggezza: mi colpisce perché mi viene molto naturale far non solo dialogare, ma anche “Collaborar”e il pensiero e il cuore (io li chiamo invece la razionalità e l’intuito), con effetti assolutamente straordinari!
Tornando all’Amor Proprio, certo che se non si pensa prima a se stessi, poco si può combinare per qualsiasi altra cosa/persona. Se non vado errata mi pare che anche i missionari -posso dire anche una fesseria, non sono molto ferrata, ma credo di averlo letto tanto tempo fa- devono stare perfettamente bene nel corpo e nella mente, per avere il permesso di andare in missione, altrimenti non possono: e mi sembra logico, come si aiutano gli altri se si è bisognosi a nostra volta?
Mi piace che tu aggiunga, sempre a proposito di Amor proprio, quella frase “che non rechi danno agli altri”. Cioè liberarsi sì da cose e persone e situazioni nocive, ma non cadendo in eccessi opposti, che non ci rendono delle persone granché degne. Mi spiego meglio. Sono la prima a pensare (e mettere in pratica per mio carattere naturale) che sia necessario allontanarsi da ogni cosa/ persona mi faccia star male.
Al contempo questo concetto, che io applico costantemente in verità, inevitabilmente mi fa sempre pensare a un episodio di vita di cui sono stata testimone, ormai anni fa (ma episodi del genere probabilmente accadono frequentemente): un vicino di casa, un bel ragazzo davvero, sposato da poco, ebbe un incidente con la moto, e si è trovato paraplegico su una sedia a rotelle, da un giorno all’altro. La moglie, fino a un attimo prima innamoratissima, lo ha lasciato poco dopo andandosene con un altro. Evidentemente lei ha lasciato una situazione per lei fastidiosa, scomoda. Ma CERTE situazioni “fastidiose” bisogna metterle in preventivo nella vita, specie quando ci si prende un grossa responsabilità, come affrontare una vita a due. E avere gli zebedei per gestirle: in quel caso quella moglie non mi è sembrata e non mi sembra tutt’ora una tipa piena di amor proprio, ma una vigliacca che è scappata, e anche una Frignona, poiché ha reagito a caldo..fuggendo! Lui al contrario, dopo un comprensibile periodo di prostrazione (e probabilmente anche di riflessione), s’è rimboccato le maniche, ha ripreso in mano la sua vita, ha preso un’altra compagna..
Ma tornando alla poesia e alle tue 5 parole chiave, personalmente devo lavorare sulla Maturità, senz’altro; e sulla Fiducia in me stessa.
Grazie, buona giornata e buon inizio di settimana :)

A. Ambra

PS- Urca, m’era sfuggito il tuo post sulla quiedora, e sì che c’è il link nel post… chiedo venia. E’ che hai scritto tanto Andrea, io sto leggendo man mano, ancora mi mancano tanti articoli.. ^_^

Andrea

Ciao Ambra,
grazie davvero per il tuo contributo, ho trovato dannatamente interessate il passaggio riguardante il tempo. In passato ho scritto un post in cui ho riportato alcuni recenti studi sul tempo (sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista psicologico) e ti assicuro che la tua percezione del tempo è tutto fuorché sbagliata. Anzi, m piace proprio l’idea che il passato non sia altro che una lezione di cui dobbiamo tenere conto per migliorare il nostro futuro e che il presente è l’unico momento reale che abbiamo a disposizione.

Andrea.

Claudio

Ciao Andrea e tutt*
solo per dire che oggi c’è una bella giornata di sole, con il tepore sulla pelle.
Negli occhi mio figlio che entra a scuola, un saluto e il pensiero della sua autonomia che impara giorno dopo giorno.
E mi rendo conto di come imparare sempre, anche attraverso gli occhi di un bambino.
Oggi, nel presente.
Buona vita
Claudio

Andrea

Grande Claudio,
spesso siamo persi a fantasticare su come saremo felici in un futuro ipotetico, perdendo l’occasione di godere dei momenti che hai descritto. Niente, oggi c’è più “ciccia” nei commenti che nel post! XD

Bravi ;-)

Angela L.

Per fortuna doveva essere un post “leggero” ;-)
Come sempre, il n.1!
Thanks

Andrea

Grazie Angela :-)

Ambra

E’ un poesia bellissima.
E’ giusto lavorare su se stessi e inseguire i nostri obiettivi, ma forse ultimamente mi stavo prendendo un po’ troppo sul serio. Queste parole semplici mi hanno riportata alla realtà e all’importanza di vivere ogni istante.
Grazie.

Andrea

Brava Ambra, quello che hai scritto in questo commento è un rischio che corrono molti di quelli che si avvicinano alla crescita personale: prendersi troppo sul serio. Per questo motivo cerco sempre di alleggerire i miei post, magari anche con qualche battuta deficiente ;-)

A presto,
Andrea.

debora

Ciao Andre, ho conosciuto questa poesia un mesetto fa grazie a mia cugina..che si è resa conto che il mio bisogno di autostima era alto..e pensavo di inviartela proprio qualche giorno fa insieme a ad altre poesie e scritti importanti..posso inviartele? Grazie per avermi ricordato queste parole che in ogni momento riescono a tirare su la mia autostima.

Andrea

Ciao Debora,
certo, inviamele pure.

Grazie!

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