Le ultime 2 mosse per imparare a costruirti un capitale partendo da 0.
Nella prima parte di questo articolo ti ho fatto vedere le prime 2 mosse per iniziare a costruirti un capitale. Possiamo sintetizzarle in due concetti: imparare a risparmiare e costruire un Capitale di Sicurezza (CdS).
Queste prime due mosse ti serviranno per abituarti a costruire il tuo capitale e per evitare di perderlo in momenti di crisi: le prime due mosse servono a consolidare lo zoccolo duro del tuo capitale.
Se vuoi creare un vero capitale non puoi tuttavia ragionare solo in ottica difensiva, ma dovrai imparare anche a farlo crescere: è arrivato il momento di rischiare un pochettino…
3. Genera cassa con il Capitale di Crescita (CdC)
Se la matematica non è un opinione abbiamo ancora a disposizione il 50% dei nostri risparmi mensili, che cosa ne facciamo? L’idea è utilizzare questa parte di risparmi in investimenti ad alto o altissimo rischio.
Come avrai notato non ho parlato di strumenti finanziari, ma di investimenti. Questo significa che per creare il tuo capitale di crescita dovrai adottare una mentalità impreditoriale:
- hai deciso di avviare un business on-line?
- sei pronto ad investire in quell’attività che hai sempre sognato?
- magari vuoi fare trading in borsa?
- hai deciso di partecipare ad un seminario che ti permetterà di acquisire nuove competenze?
A differenza del Capitale di Sicurezza (CdS), il Capitale di Crescita (CdC) deve diventare il tuo generatore di cassa. Devi sforzarti di cercare continuamente nuove opportunità per investire.
Diversi investimenti si dimostreranno fallimentari, non scoraggiarti, e peggio ancora non pensare neanche per un istante di utilizzare il Capitale di Sicurezza (CdS) per appianare eventuali perdite. Se saprai continuare ad immaginare nuovi investimenti, arriverà il momento in cui i rendimenti si moltiplicheranno ed una semplice idea si trasformerà in flussi di cassa reali.
Quando il Capitale di Crescita (CdC) avrà iniziato a generare cassa per te sarà arrivato il momento di dare solidità al tuo patrimonio con il quarto ed ultimo passaggio.
4. Realizza i tuoi sogni
Cosa fare con i soldi generati dal Capitale di Crescita? semplice, reinvestili… o quasi:
- deposita 1/3 dei profitti realizzati nel Capitale di Sicurezza (CdS)
- reinvesti 1/3 degli utili in nuove iniziative del Capitale di Crescita (CdC)
- infine utilizza quello che ti rimane per realizzare i tuoi sogni: siii… finalmente puoi comprarti una Ferrari fiammante!
Come hai avuto modo di leggere, quelle che ti ho proposto non sono tecniche finanziare esoteriche ne metodi per diventare miliardari in una settimana: si tratta di buon senso applicato alla gestione delle finanze personali.
Se conosci altri metodi per investire i tuoi soldi in modo efficace, e il tuo cognome è Buffet, descrivili nei commenti. Grazie!
Foto di aldoaldoz
Regole molto, molto sagge. Disarmanti nella loro semplicità….farò meglio a metterle in atto al più presto!!!
Ciao Paola,
fammi sapere come va poi.
Andrea.
Ma possibile che sia così difficile trovare consigli “realistici” sul web? Finalmente qualcuno che parla di questi argomenti con la testa sulle spalle e i piedi per terra..
Grazie!
Grazie a te Roberto,
alla prossima,
Andrea.
Grazie, ho letto con attenzione l’articolo… molto diretto :)
Semplice efficace efficiente,merita attenzione.
Complimenti per l’ottimo post.
gran bell’articolo che unisce la sitesi all’analisi profonda.Io vorrei suggerire gli investimenti immobiliari tra il capitale di crescita che se fatti con le dovute accortezze sono dei capitali di sicurezza.Si tratta di rilevare immobili ben a sconto alle aste o prima delle aste.Di questo io sono esperto e tra poco pubblicherò pure un libro (senza però promettere illusioni, sia chiaro!).Io mi trovo molto spesso che ho l’affare ma non i soldi per farlo.
c’è un passaggio che non riesco a seguire:
“Se la matematica non è un opinione abbiamo ancora a disposizione il 50% dei nostri risparmi mensili, che cosa ne facciamo? ”
dove prendi quella percentuale? nella prima parte citi solo il 20% del CdS.
inoltre, poniamo che io sia un impiegato che guadagna 1.500€ al mese.
700 vanno per l’affitto (se sei fortunato un mutuo, ma non è il mio caso).
300 per la rata della macchina.
150 per le bollette.
150 per mangiare.
avanzano 200€, diciamo 50€ alla settimana, una pizza e poco più… e non ho considerato eventuali “disgrazie” come il dentista, tagliandi, assicurazioni, bolli, ecc ecc…
eh… il problema non è risparmiare, è arrivare a fine mese…
Provo a ricapitolare le percentuali di cui parlo nell’articolo per fare chiarezza: suggerisco di risparmiare il 20% delle proprie entrate. Se guadagni 1500€, la quota di risparmio sarà di 300€. Di questi 300€ suggerisco di dedicarne metà al Capitare di Sicurezza (50%), ovvero 150€ nel nostro esempio; e l’altra metà, ovvero un altro 50%, dedicarlo al Capitale di Rischio.
Per il resto Federico ognuno sceglie le proprie priorità: per me, pagare me stesso e la mia libertà finanziaria prima del concessionario è una priorità. Naturalmente questo vale anche per altre cose: diamo per scontato che abitare in centro, avere una macchina, il televisore, internet super veloce, etc siano necessità e vengano sempre prima del risparmio… ognuno faccia le sue scelte e ne sia responsabile al 100%.
A presto,
Andrea.
Dopo la notizia ricevuta oggi, i tuoi consigli sono utilissimi, ho meglio, mi fanno credere che ci sia una speranza anche per me. Studentessa e lavoratrice part time!
Ciao Luisa,
non so di che notizia si tratti: immagino positiva.
Ne sono molto felice ;-)
A presto,
Andrea.
dopo i dovuti complimenti per i contenuti del blog, una domanda,,,stipendio da 1500 euro al mese, ammettiamo di riuscire a risparmiarne il 20% e di ripartirlo a sua volta per il 50% in un conto deposito (150 € al mese – 1800 € annui…una vacanza di 2 settimane),,,mi servirebbe un indicazione di qualche valida alternativa per il rimanente 50% che non sia un investimento di tipo finanziario (pac su fondi, eft o trading online)
ps.ritengo molto valido questo metodo se il risparmio mensile parte da un importo minimo di 500 / 700 euro, altrimenti per avere soddisfazioni a 5 zeri le tempistiche si aggirano sui 20 anni circa!
Ciao Manuel,
per quella che è la mia esperienza ci sono 3 modi per costruirsi un capitale:
Da quello che ho capito tu sei interessato all’ultimo punto.
Io personalmente quel rimanente 50% dei miei risparmi li investo in borsa e in quello che è il mio piccolo progetto imprenditoriale: il blog su cui stiamo scrivendo.
Visto che non ti interessano gli investimenti finanziari, il mio consiglio è quello di trovare il modo di trasformare in fonte di reddito (passiva se già sei impegnato con il lavoro) una delle tue passioni. Lo so… più facile a dirsi, che a farsi!
Per quanto mi riguarda, ho trovato molto utili i consigli di Cerchia Ristretta, una sorta di università online che ti insegna a trasformare la tua passione in un piccolo progetto imprenditoriale.
In precedenza ho utilizzato parte di quei fondi per l’acquisto di libri o guide. Li per lì non ti rendi conto che la formazione è un investimento, poi magari ti accorgi che quell’idea che hai letto su quella guida, adesso che l’hai applicata ti frutta 700€ al mese.
Spero di averti dato qualche spunto utile.
Naturalmente ti ho riportato la mia esperienza.
Magari qualche lettore riesce a darti altri suggerimenti utili.
Andrea.
fantastico Andrea, sebbene sia solo 1 mese che ti seguo più di qualcosa é già cambiato nella mia vita!
Gentilmente ti chiedo se e’ possibile avere un aggiornamento sul link Cerchia RIstretta?
Ringraziandoti ti saluto
Lucia
tutto di una semplicità disarmante…..da questo mese inizierò a mettere in atto “il piano”..:-)
Ciao e grazie dei tuoi consigli!!!
Ahahahahahahahahahahah! Sei davvero un grande! Di una semplicità che disarma ma è proprio così! Complimenti davvero, geniale!
Andrea una curiiosità: da quali autori/libri hai appreso i concetti di capitale di sicurezza e di crescita?
Ciao Ago,
il CdS e il CdC sono una mia personale elaborazione dei concetti di finanza personale discussi da Tony Robbins nel suo corso “Get The Edge”. Se non ricordo male Robbins parla di buckets.
Andrea.
Andrea, tutto l’articolo (nelle due parti) è estremamente interessante. In tutto ciò, secondo te, un mutuo non è già da considerarsi di per se un CdS?
Un mutuo un CdS? Un mutuo è una passività grossa come una… casa! (“ahahah… ha fatto la battuta”)
Immagina di comprare una casa del valore di 200k€ e di chiedere un prestito di 200k€ (so perfettamente che i prestiti non te li daranno mai sul 100% del valore immobiliare, ma semplifichiamo).
Tra ventanni (se ti va bene), la casa forse, e dico forse, avrà mantenuto il suo valore o magari si sarà apprezzata anche un pochettino. Ma visto che con la tassazione continuano ad aggredire il patrimonio (leggi: “casa” in Italia), dubito che da qui a 20 anni il mercato immobiliare schizzi in alto; ma naturalmente non ho la sfera di cristallo.
In compenso, una certezza ce l’hai, ovvero che dovrai restituire alla banca almeno 400k€: i 200k€ iniziali più una quota di interessi, che con il giochino del tasso di interesse composto, può superare tranquillamente l’importo del prestito iniziale.
In poche parole, tra 20 anni ti ritrovi con una casa che vale 200k€ o poco più e hai dovuto dare alla banca quasi 400k€.
No: un mutuo non è neanche lontanamente un CdS.
Ormai è qualche anno che ti seguo e il tuo è il blog dove trovo le cose più interessanti in assoluto. Forse perchè come me sei ingegnere e la fuffa sappiamo che ci piace poco. Mi aggancio al discorso mutuo. Supponi che uno il mutuo (prima casa) ormai ce l’abbia e che sia a metà degli anni di pagamento. secondo te conviene puntare ad estinguerlo con i risparmi o farci altro. Ovviamente lo so che puoi darmi una risposta solo in senso generale.
Ciao Nunzia, non mi sento abbastanza preparato sull’argomento per darti una risposta puntuale. Mi spiace :-(
ottimo consiglio