Si può creare ricchezza in piena crisi? La risposta è sì: tutto sta nel conoscere i segreti del gioco.
“La ricchezza è, in gran parte, un’attitudine.”
Sue Patton Thoele.
Crisi economica, Spread, Default, Disoccupazione, Manifestazioni di protesta, Povertà, Crollo della borsa. Ogni giorno siamo bombardati da decine di questi messaggi mediatici. Parlare di Ricchezza in questo periodo può sembrare una lontana fantasia, se non addirittura un insulto per chi lotta ogni giorno per la propria sopravvivenza.
Personalmente non credo né agli uccelli del malaugurio, né agli ottimisti che negano l’evidenza: non vi è però alcun dubbio che stiamo vivendo un’epoca di profondi cambiamenti.
Il sistema in cui sono cresciuti i nostri genitori, ed in cui noi siamo nati, si sta sgretolando per lasciar spazio ad un nuovo ordine sociale ed economico. Alcune persone rimarranno schiacciate, altre genereranno più ricchezza di quanto potrebbero oggi immaginare.
Io non ho la presunzione di avere una risposta semplice ed immediata per quello che stiamo vivendo, ma riflettendo sulle conoscenze che ho maturato negli ultimi 10 anni e sulle esperienze pratiche che ho vissuto, ho messo a fuoco alcuni punti fermi riguardanti la ricchezza, che mi piacerebbe condividere con te.
‘mazza oggi come sei serio André: weekend pesante?! Dai va… raccontami ‘ste tue seghe mentali!
Il tempo migliore e il tempo peggiore
Era il tempo migliore e il tempo peggiore,
la stagione della saggezza e la stagione della follia,
l’epoca della fede e l’epoca dell’incredulità;
il periodo della luce, e il periodo delle tenebre,
la primavera della speranza e l’inverno della disperazione.
Avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi.Charles Dickens.
Questo brano, tratto dal romanzo storico di Charles Dickens “Racconto di Due Città“, è stato scritto nel 1859, ma in realtà ben si adatta all’epoca che stiamo vivendo: un’epoca di grandi progressi scientifici e tecnologici e di forte instabilità economica e sociale. Un’epoca di disastri climatici ed ambientali e di affermazione dei paradigmi dell’eco-sostenibilità. Un’epoca di analfabetismo di ritorno e di amplissima disponibilità di informazioni.
Insomma: un’epoca di grandi sfide e di grandi opportunità.
Per quanto mi riguarda, mi ritengo moderatamente ottimista e a quanto pare non sono l’unico.
Recentemente Peter Diamandis ha tenuto una conferenza TED, sostenendo che la parola d’ordine per il nostro futuro sarà abbondanza (niente altro che un sinonimo di ricchezza). Se hai tempo, guardati il video con i sottotitoli in italiano; è davvero interessante:
link al video.
André… ma non dovevamo parlare di ricchezza?! Bellissimo il pippone socio-economico-new-age, ma a me interessa la ricchezza. Hai presente? Money, cash, sghei, dané, soldi!!!
Condivido quanto dice Diamandis, ma il mio essere ottimista è dettato in particolare modo dai risultati ottenuti da un gruppo trasversale di persone in tutto il mondo, che hanno deciso che la crisi economica non può essere una scusante per non mettersi in gioco, ma soprattutto hanno capito una differenza fondamentale…
La differenza tra economia globale ed economia personale
A quanto pare le cose non stanno andando e non andranno poi così male a livello globale, ma… siamo sicuri che l’andamento dell’economia globale sia così importante per noi?
Conosco persone preoccupatissime per l’andamento giornaliero dello spread, ma che non si curano minimamente di come sviluppare la propria carriera, magari differenziando le fonti di reddito. Senza dubbio, le variabili macro-economiche e le decisioni prese da chi ci governa hanno un impatto sulla nostra vita, ma muovendoci in anticipo e fuori dagli schemi classici, questo impatto può essere molto meno rilevante di quanto potremmo pensare.
Insomma, è di fondamentale importanza poter distinguere tra economia globale e personale:
- L’economia globale dipende dalle politiche nazionali ed internazionali, dalle scelte delle banche centrali, dalle strategie dei grandi istituti finanziari e delle grandi multinazionali. Io e te non ci conosciamo direttamente, ma ho il vago sospetto che la tua (come la mia) capacità di influenzare l’economia globale sia alquanto…scarsa.
- L’economia personale dipende invece dalle tue scelte: dalla formazione che scegli di avere, dai progetti e dagli obiettivi su cui intendi investire, dalle scelte economiche e finanziarie che decidi di fare. Esiste un legame tra i due piani (economia globale e personale)? Certo che sì, ma più le tue scelte anticipano le dinamiche globali e più la tua economia personale ne trarrà benefici.
Se vuoi generare ricchezza, devi quindi concentrarti sulla tua economia personale.
E questo sarebbe il segreto della ricchezza?! Sti razzi André: ‘sta volta ti sei proprio superato!
Mi è capitato di confrontarmi su questo punto nei commenti ad un precedente articolo: se vuoi fare soldi, scordati la formuletta magica passo-passo. Devi innanzitutto assimilare le regole del gioco, i principi base e poi mixare questi ingredienti per creare la tua ricetta unica ed inimitabile.
Vediamo alcuni esempi pratici tratti dalla mia esperienza personale.
La mia esperienza personale ed alcuni consigli pratici
Il mese di novembre, grazie al lancio della nuova guida sullo studio e ad altri progetti di crescita finanziaria, è stato senza dubbio il mio miglior mese in assoluto dal punto di vista economico: ho superato una soglia di fatturato mensile per me molto importante e ho posto le basi per un ulteriore sviluppo futuro.
André: vuoi l’applauso?! Vuoi sentirti dire che sei fico?! Sinceramente dei tuoi risultati me ne frega tanto, quanto… è la mia ricchezza a starmi a cuore.
Sono sempre molto restio nel condividere i miei traguardi, ma personalmente non ho mai accettato lezioni da chi non avesse raggiunto prima determinati risultati e credo che lo stesso valga per te. Prenderesti consigli sulla tua dieta da un medico obeso?!
I risultati avuti nel 2012, annus horribilis per l’economia europea ed italiana, mi hanno ulteriormente confermato la predominanza dell’economia personale sull’economia globale.
Cosa puoi fare dunque per uscire dagli schemi classici e creare ricchezza anche in tempo di crisi? Se vuoi aumentare la tua ricchezza personale, devi imparare a rispettare alcune regole d’oro:
- Concentrati solo sulla tua economia personale. Questo principio va ben oltre la crescita finanziaria e si applica a qualsiasi tipo di obiettivo. Se vuoi raggiungere un traguardo ambizioso non puoi sprecare tempo ed energie cercando di cambiare ciò che è al di fuori della tua portata. Devi focalizzarti esclusivamente su quella che si definisce la tua sfera d’influenza. Tradotto: fregatene dello spread e pensa a come risparmiare e fare soldi.
- Osserva con distacco televisione ed informazione mainstream. Bacheche Facebook piene di post politicizzati, pause caffè dedicate alla crisi economica, interminabili discussioni sull’ultima puntata dai Ballarò o Servizio Pubblico. Credi davvero di cambiare lo stato delle cose con le tue chiacchiere e con un like? Intendiamoci, non c’è nulla di male nel voler essere informati, ma nel momento in cui ti fai condizionare da questo bombardamento mediatico, magari rinunciando ad un progetto imprenditoriale per paura che il momento sia quello sbagliato, stai delegando a qualcun altro la decisione sul tuo futuro. In questi casi, la soluzione più efficace è quella di adottare una sana dieta mediatica.
- Rispetta ed onora la legge del valore. Non c’è crisi, spread o crollo di borsa che possa opporsi alla legge del valore. La legge del valore è un principio tanto semplice, quanto efficace, e sostiene che: “se vuoi generare ricchezza, devi creare valore“. Valore e soldi sono infatti paragonabili ad energia e massa: così come la massa è energia allo stato solido, così i soldi sono valore allo stato solido. Se crei un prodotto/servizio che aiuta le persone a raggiungere i propri obiettivi, quelle stesse persone ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi. Non chiederti dunque come poter fare più soldi, chiediti come poter creare più valore per le persone a cui ti rivolgi. I soldi non sono altro che una conseguenza del valore che hai generato.
Certo, a parole sembra sempre tutto così semplice.
I para-guru non fanno altro che ripetere fino alla noia le stesse filastrocche: “creare valore”, “seguire le proprie passioni”, “generare reddito passivo”, ma alla fine la realtà è fatta di “stipendio fisso”, “mutuo da pagare”, “lavoro da cercare”.
Te l’ho detto all’inizio di questo articolo: io non ho la risposta per tutto ed i principi di cui ho parlato in questo post non sono certo rivoluzionari; ma c’è stato un tempo in cui continuavo a leggere articoli e libri su questi argomenti, manifestando quasi un senso di nausea di fronte ad una realtà che si ostinava a non cambiare.
Non sono state nuove nozioni a fare la differenza nel mio caso, ma solo un cambio di attitudine. Assimilare, praticare e vivere costantemente questi principi è stato l’unico modo per iniziare ad intravedere dei cambiamenti concreti. Sono sempre più convinto che, come avviene nello sport, anche i campioni della ricchezza sono coloro che hanno saputo eccellere nei fondamentali.
Tu cosa scegli di fare oggi?
Foto di Jeff Belmonte
mi piace l’invito che fai in questo post. Due aspetti mi risuonano particolarmente e mi piace metteerli bene in luce:
1) Dopo la notte sorge il giorno. Dopo questo periodo possiamo aspettarci solo miglioramenti
2) Pensare alle finanze personali. “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” diceva Ghandi… Non lo avevo mai applicato alla sola area finanziaria, ma dopo avere letto il tuo articolo vedo che ci sta benone.
ciao e grazie
Ciao Claudio,
grazie del commento.
Hai evidenziato 2 punti molto importanti: non solo “dopo la notte sorge il giorno”, ma anche “se volgi lo sguardo nella direzione giusta, già si intravedono i primi raggi del sole”.
In merito poi al secondo punto, alcuni potrebbero considerare l’approccio dell’economia personale, un approccio egoista. E’ esattamente il contrario: (s)parlare di problemi che non possiamo risolvere direttamente è quanto di più egoista si possa fare. Mettersi in gioco, agire, intervenire laddove possiamo dare un reale contributo… questo sì può innescare cambiamenti molto importanti.
A presto,
Andrea.
bello: “se volgi lo sguardo nella direzione giusta, già si intravedono i primi raggi del sole”. Devo dire che è uno stimolo che trovo spesso nei tuoi post.
Uno stimolo a guardare verso il bicchiere mezzo pieno per fare realizare la forza di attrazione, che in psicologia chiamano: “la profezia autoavverante”.
Personalmente ritengo che ci sia proprio una politica culturale nel cercare di focalizzare la massa (e quindi noi tutti) verso il bicchiere mezzo vuoto, parlandoci di crisi in continuazione, anzichè indicare laddove spunta il sole. Tu lo fai. Aiuti ad orientare il pensiero verso il bicchiere mezzo pieno!
grazie ancora per questa riflessione
@Andrea
ancora non sei un genio al 100% pronto a fare un mitico discorso su TedTalks ma ci stai lavorando egregiamente, di seguito un discorso storico di un autentico genio sul tema crisi:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
by Albert Einstein
Ciao!
Fab
Ciao Fab,
ti ringrazio.
Per quanto riguarda la citazione di Albert Einstein, è stata una delle prime che ho postato sulla pagina Facebook del Blog.
Il video ha una forza di comunicazione straordinaria, ben si lega con le tue riflessioni, che condivido quasi integralmente, riportandole nel contesto che dal fare si ottengono risultati, tanto più se il fare è efficace (in grado di raggiungere l’obbiettivo) ed efficiente (in grado di farlo con il minor impiego di risorse in relazione al risultato ottenuto) e con la passione visionaria di chi pensa che esistano anche altre strade oltre quelle segnate sulle mappe. La parte che condivido meno è quella che fa trasparire una sorta di anatema sullo stare partecipati nel mondo, secondo me non è l’evitamento la soluzione per concentrarsi sui propri obbiettivi, la soluzione per me sta nel conoscere e non annegare nel catastrofismo, la paura che frena.
Mi sento di accodarmi a tutti quelli che ti fanno i complimenti per come conduci EfficaceMente ed aggiungo che per me è stato uno strumento utilissimo, ho affrontato un fallimento aziendale e personale di dimensioni catastrofiche e ho utilizzato anche le tue riflessioni come catalizzatore per riflettere e non sprofondare. Grazie.
Ciao Claudio,
grazie davvero di questo commento.
Come detto, non sono un talebano dell’isolazionismo informativo, ma un certo tipo di informazione presenta la realtà in modo sempre più distorto: sono convinto che ogni volta che sostituiamo 1 minuto di questa informazione con 1 minuto di informazione utile ed efficace (come ad esempio le conferenze TED), ne beneficiamo immensamente.
Molti credono di essere immuni all’informazione mainstream, ma le decisioni che prendono ogni giorno dimostrano il contrario.
A presto,
Andrea.
@Andrea
ti sei scordato di segnalare il suo libro:
Abundance: The Future Is Better Than You Think
Peter H. Diamandis (Author), Steven Kotler (Author)
The most meaningful review:
“Abundance provides proof that the proper combination of technology, people and capital can meet any grand challenge.” — Sir Richard Branson, Chairman of the Virgin Group
C’è pure il sito dedicato sul quale si può scaricare gratis il primo capitolo:
http://www.abundancethebook.com/
Ciao!
Fab
Grazie del suggerimento Fab.
Ho messo il link per chi vuole acquistarlo su Amazon.
Andrea.
Oddio Andrea, il tema dell’articolo di oggi ha scatenato Fab. La prossima volta ti propongo di scrivere la nuova ricetta per la torta Sacher, così vediamo di metterlo nell’angolo ;). Comunque concordo, sono ottimista anch’io, la storia lo dice, la vita lo dice. E lo dico io che non credo proprio di aver sentito la “crisi globale” quest’anno, anche perché sto vivendo una crisi personale (no, non psicologica o esistenziale-fliosofica) di quelle che danno una svolta all’esistenza. Ed è abbastanza potente da rendere ininfluente la crisi “grande”. E’ stata solo una coincidenz e la crisi”grande” agisce un po’ sullo stato d’animo, facendo una sorta di “grande minestrone”. Per questo sto imparando ad applicare molti semplici antidoti pratici all’invasione di pessimismo. Nella mia crisi certo ci ho messo del mio, anzi, “me la sono cercata”. Un dato positivo? La vera vittoria? Come dicono Fab e il suo amico Albert, la crisi ti mette così in crisi che alla fine quando ti alzi al mattino sai per certo che cosa devi fare: ti vesti e già ti arrotoli le maniche. La sensazione di potere che provi dopo una settimana che ti dài da fare nel concreto per trovare la via d’uscita è impagabile.
Ilaria, Fab, i vostri scambi sono sempre molto divertenti.
Ho attraversato anche io un periodo di crisi profonda, non legata all’ambito finanziario, ma concordo con quanto dici. La crisi ti mette alla prova e alla fine hai 2 sole alternative: o ne esci spezzato, o ne esci più forte.
Andrea.
Parole sante. Condivido parola per parola quanto hai scritto nell’articolo. Forse manca solo una cosa: il tuo solito, graditissimo invito a…. ENTRARE IN AZIONE!! Io l’ho fatto, anche grazie a te, e alle tue guide, e ne sono oltremodo felice!
Ciao Andrea,
sì, forse l’ho sottolineato meno del solito:
Sono sempre più convinto che, come avviene nello sport, anche i campioni della ricchezza sono coloro che hanno saputo eccellere nei fondamentali.
Lo sottolineo nuovamente: praticare, praticare ed ancora praticare i fondamentali.
A presto Andrea.
@Ilaria
tranquilla, non mi è scappato l’embolo!!
Solo che detesto i mass media italiani ( che non li guardo mai, leggo online solo alcuni articoli di economia) ufficiali che parlano sempre di crisi in tutte le salse e non indicano mai soluzioni operative, si limitano solo e sempre a denunciare il peggio!! Mai proporre, mai costruire, solo e sempre gusto dell’orrido!!
Sai benissimo che poi le profezie si autoavverano!!
Sempre a parlare di sfiga e sfigati, insomma è come chiamarsela!!
Ovviamente manco fare finta di niente, insomma una via di mezzo e quindi il discorso storico di Albert Einstein cadeva a pennello!!
L’altro post era solo un’integrazione che magari può essere utile a chiunque!!
Comunque prometto che farò molti meno post,altrimenti i lettori a vedere sempre ” Fab” fra i post si possono rompere gli zebedei!!
E Andrea merita varietà di lettori e di scrittori di post!!
Ciao!
Fab
Dai Fab, che i tuoi commenti sono sempre apprezzati: lo sai. ;-)
Caro Andrea, questo tuo articolo capita proprio a fagiolo!
Condivido con te un approccio ottimista-realista e pragmatico, che porto avanti anche nel mio sito, e per quanto alcuni lo considerano “aria fritta” la maggior parte lo apprezzano, trovandolo ispirante e di stimolo a portare avanti un atteggiamento positivo, costruttivo e attivo! (quanti aggettivi :P!)
Dicevo che questo articolo capita a fagiolo perchè dopo aver visto la puntata di superquark dedicata alla crisi economica globale e alla situazione italiana in particolare (v. il video qui: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-02f85722-b629-45a4-b252-b9875461b1db.html) e gli ultimi sviluppi politici, mi stavano sorgendo cupi dubbi sulle possibilità di “riuscita” e di cambiamento dell’Italia…
Ecco che il video di Ted e le tue riflessioni mi cambiano la prospettiva, la ampliano: siamo in un’epoca di abbondanza, in cui le possibilità, grazie alle nuove tecnologie e all’interconnessione delle menti, si stanno ampliando a vista d’occhio, abbiamo un livello di benessere mai toccato dall’umanità prima, internet, la più grande invenzione da quando esiste l’uomo, a mio avviso, consente di produrre e di diffondere conoscenza, prodotti e servizi come mai prima d’ora!
Ma per vedere le possibilità che ci sono, dobbiamo prima cambiare la nostra mente! Il cambiamento può e deve partire dal basso, come dici tu, dall’economia personale, per poi innescare (in modo indiretto e a lungo termine, certo) cambiamenti anche a livello sociale prima e globale poi!
Ma per cambiare la nostra economia dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento, pensare che sia possibile avere successo, nel senso di riuscire a portare avanti il nostro progetto personale, seguire le nostre passioni, creare valore…..e per fare questo dobbiamo focalizzare il nostro obiettivo, nutrire la nostra motivazione ed essere disciplinati nella pratica: saper gestire bene la nostra mente!
Andrea, anche io come te ho un’esperienza personale positiva che tutto questo sia possibile! Certo non è facile aiutare gli altri a trovare la propria strada perchè ciascuno, come dici tu, ha la sua ricetta personale da trovare: noi li affianchiamo a trovare gli ingredienti, e questo non è poco :D!
Che l’abbondanza sia con noi!
Ciao Mariangela,
ma che bel commento “de core” ;-)
Grazie mille!
Molto apprezzato.
Andrea.
Santapolenta, Fab! La mia era una battuta! Spero che tu l’abbia capita. O te la devo spiegare? :D
Ciao Andrea! Ti segnalo un piccolo refuso, verso la fine dell’articolo. “Muto da pagare” (a meno che tu abbia un collega particolarmente logorroico e lo voglia sostituire con questa nuova figura professionale a pagamento). :D
Ciao Ale: sistemato, grazie mille! :-)
Santaterronia, Ilaria!Tranquilla, l’avevo capita al 100%!!
Ma la mia era una promessa che avevo fatto a me stesso tempo prima e che approfittando dell’ocasione ho voluto renderla pubblica!!
Tutto qua!! Nothing special, business as usual!!
Ciao!
Fab
PS certo se professionalmente fossi un coach di un certo standing come te e allora fare dei post con una certa regolarità in altri blog avrebbe molto più senso ma non lo sono e nel breve termine non lo sarò!! Può essere nel medio e lungo termine!! Who knows…!!
Bah, non lo so caro, questa storia del “se fossi” mi suona strana e non è la prima volta che di riffa o di raffa la tiri fuori… Io dico che tu saresti un ottimo blogger fin da subito. Perché al di là degli argomenti e della passione che non ti mancano, hai anche energia e personalità della voce. E considera che un blog è una grande scuola di coerenza e di disciplina personale. Ecco, ho detto quel che penso. Un abbraccio.
@Ilaria
grazie mille dell’incoraggiamento, troppo generosa e gentile!!
Ma tu e Andrea avete un cv di un certo standing che subito vi ha dato credibilità!
Non che il mio faccia schifo ma non è così autorevole come il vostro!
A parte questo, già fatte a suo tempo le mie analisi (e controanalisi ) su costi/benefici ( anche troppe!! ) e il coaching lo farò solo dopo aver messo su un online business ( ci sto lavorando !! ) di successo come si deve!!
In quel caso allora proponendosi come Business Coach si parte subito con una credibilità di un certo standing!!
E quindi la strada non sarà in completa salita!!
Un caro saluto!
Fab
Ehilà Fab, non voglio occupare troppo spazio nei commenti del blog di Andrea. Ci tengo a precisare che mettersi online è navigare da subito in mare aperto e ti posso garantire che i cv del mondo offline o valgono poco (a meno che non si sia persone che hanno una enorme visibilità su altri media, ad esempio come Grillo) o vengono ridiscussi. Online le persone ti valutano per quello che dici e per come lo dici ogni giorno, in base alla risonanza e alla utilità che crei. In sostanza, è un po’ come se si ricominciasse da zero, e questa è una grande opportunità. E quel che conta di più, come direbbe Andrea è “iniziare”: l’espereienza e gli errori personali in questo ambito valgono mille volte rispetto a tutti gli altri.
Concordo appieno con Ilaria.
Personalmente tendo a tenere molto separate la mia attività lavorativa ed EfficaceMente che è un progetto personale.
Se EfficaceMente sta crescendo nulla ha a che fare con il mio cv.
Andrea, condivido assolutamente il discorso sulla finanza personale e sul gestirla senza farsi troppo influenzare (per lo meno emotivamente) dalla finanza globale.
Quali potrebbero essere, però, gli strumenti per farsi una cultura di base sui fondamentali, che tu giustamente indichi come l’unico vero “segreto” per aumentare le proprio risorse?
Libri, corsi…?
grazie mille,
ciao
Elena
Ciao Elena, nella sezione RISORSE del blog, trovi quelli che considero i pilastri per i diversi ambiti della crescita personale.
Ho inoltre affrontato molti di questi principi base della crescita finanziaria negli articoli del blog dedicati ai soldi: li trovi seguendo questo link.
Andrea.
Salve a tutti! Innanzi tutto faccio i miei complimenti ad Andrea per i risultati raggiunti con il suo impegno e per l’articolo attuale.
Mi piace molto seguire questo blog ed è per me fonte di motivazione, spesso e volentieri.
Oggi vorrei fare l’avvocato del diavolo però. E’ giusto dare ottimismo ma è sano guardare la realtà.
Non condivido molto il discorso nel video, in quanto si confonde la crescita intesa come evoluzione, dall’economia in senso pratico e attuale. E’ normale che siamo più ricchi di 100 anni fa, ma se andassi a vedere i numeri nel breve termine vedo che il mio potere d’acquisto è fortemente diminuito, l’inflazione è fortemente aumentata e la sopravvivenza è diventata più ardua.
Io sono d’accordo con l’idea di Andrea di mettersi in gioco considerando solo l’economia personale, tuttavia, oltre ad essere gli autori del proprio destino credo ci sia bisogno di una buona dose di fortuna. Conosco diversi scrittori indipendenti che a mio modesto parere creano opere degne di nota che pur “autopubblicandosi” non riescono a generare ricchezza perché denigrati dalle grandi case editrici che li sotterranno.
Io ad esempio lavoro nel web, oggi sembra essere diventata quasi una moda, tutti fanno web, addirittura ti propongono in televisione di farti il sito con mezzo click, non posso diventare un altra persona buttando tutto quello che ho studiato solo perché qualcuno ha inventato il “web surgelato”.
Quindi va bene mettersi in gioco ma non tutti riescono e non tutti reagiscono al fallimento delle proprie fatiche con idee vincenti.
Sono dell’idea che bisogna sempre provarci, ma spesso siamo anche sottomessi all’economia globale.
Vedevo SuperQuark sere fa che portava l’esempio di un ragazzo laureato in filosofia che decise di mettersi in gioco e aprire la pizzeria nel locale lasciatogli dal nonno. Le grosse spese burocratiche alla fine, dopo mille peripezie, lo hanno fatto desistere ed è stato costretto ad investire altrove. Questo per dire che non sempre dipende al 100% da noi stessi ma anche dagli eventi che ci gravitano attorno (vedi economia globale).
Non prendetemi come bastian contrario, la mia è solo una riflessione.
Scusate per il lungo commento.
Saluti
Ciao Fiorenzo,
grazie del commento.
Perché sarebbe normale l’essere più ricchi di 100 anni fa?
Nell’articolo l’ho detto con molta chiarezza: io non concordo né con gli uccelli del malaugurio, né con gli ottimisti per forza. Però sono moderatamente ottimista.
Per quanto riguarda l’esempio del ragazzo e della pizzeria, capisco molto bene: sugli introiti di EfficaceMente pago ca. il 60% di tasse. Sapere che questi soldi vengo sperperati per finanziarie una macchina pubblica estremamente inefficace è un insulto ed una beffa. Devo ammettere di esser stato preso anche da un minimo di sconforto: mi dicevo “ma chi me lo fa fare di alzarmi presto al mattino e di lavorare durante il weekend, per portare avanti un progetto imprenditoriale i cui frutti, in maggioranza, sono destinati a finanziare un sistema marcio ed iniquo”. Beh, non è questo l’atteggiamento mentale corretto: ho deciso che più mi tassano con balzelli e aliquote irragionevoli e più intendo crescere, ho deciso di fregarmene altamente della burocrazia (delegandola completamente a dei professionisti) per concentrarmi esclusivamente sul lettore, ho deciso che sono io ad avere il coltello dalla parte del manico e trattandosi di un business online quando sarò stanco di parlare di efficacia per finanziare l’inefficacia, semplicemente mi sposterò in un paese dove c’è maggior rispetto per chi crea valore.
@Andrea, Ilaria
A me non risulta che una persona offline è Mr Jack e online diventa Mr Hyde!!
In altre parole, Be, Do, Have e questa legge, almeno per la mia esperienza di vita, vale sia online che offline!!
A parte questo ( ad Andrea qualcosa ho detto ) avevo un grosso progetto online di finanza democratica ( il mio background è nella finanza indipendente ) ma per una serie di motivi non ha visto la luce!!
Ora non è che all’improvviso mi apro il Blog di Online Life Coaching o chessò io di Solution Focus Coaching oppure di Creativity Coaching, la gente ti fa i raggi x prima di darti credibilità come si deve!!
Uno a passatempo ste robe le potrebbe fare ma come ho detto in un precedente post sto facendo ben altro ( più impegnativo ) che tempo libero per Blog a passatempo sulla creatività ( tematica che mi piace molto ) ad esempio non ne ho!!
E non credo ( oggi come oggi ) che la maggior parte dei Blogger di un certo standing iniziano a passatempo!!
Ovviamente non metto la mano sul fuoco sulle mie analisi, però seguo il mio istinto con fiducia!!
And that’s all from me!!
Ciao!
Fab
PS se ad esempio Andrea fosse un anonimo ragioniere lombardo, non gli avrei dato un minimo di credibilità e quindi non avrei mai frequentato il suo Blog!!
Ovvaimente era: Dr. Jekyll e Mr. Hyde!!
Andavo di fretta!
Ariciao!
Fab
Ciao Andrea! Ho 17 anni e grazie a te mi sto appassionando di crescita personale! Amo davvero tantissimo il tuo blog, mi dai sempre nuovi spunti su cui lavorare e non finirò mai di ringraziarti! Ok, non c’entra molto con il tuo ultimo articolo, ma visto che è il più recente lo metto qui: magari a qualcuno interessa, segnalo la tecnica del pomodoro XD (http://www.mkltesthead.com/2012/03/pomodairo-cute-way-to-stay-on-target.html) ed il social network motivazionale Goalize Me (http://www.goalizeme.com/)! Ciao e ancora grazie! :3
Ciao Erica,
grazie del commento e delle risorse che hai fornito.
Ti segnalo che ho già parlato della tecnica del pomodoro in questo articolo: “time management: 3 tecniche che dovresti provare”
Ho anche linkato l’ebook gratuito in italiano in cui viene approfondita.
A presto,
Andrea.
Bellissimo articolo Andrea! Well Done!
Non puoi immaginare quanto mi è stato motivante leggere questo articolo e vedere il video di Peter Diamandis.
A presto!
Rubel
Ciao Rubel,
grazie.
Fai leva su quella motivazione per portare avanti i tuoi progetti.
A presto.
Andrea.
Io penso che stiamo affrontando un periodo non di crisi, ma di grandi cambiamenti, i vecchi sistemi dovranno far posto ai nuovi! In questo internet e’ un mondo molto generoso e ottimista e’ per questo che molti come noi sono ottimisti, perché ci siamo spostati dalla tv al computer ! Come diceva il grande Einstein e’ dalla crisi che nascono le vere idee, vi lascio con questa sua citazione che mi rileggo nei miei momenti di crisi! “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. “
“Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.”
Ma che bella l’ultima frase Elisa… lo sai vero che sarà riproposta in qualche salsa qui sul blog?! ;-)
Io è da un pò che cerco di dare una svolta alla mia vita, non che vada male….però vorrei provare la sensazione costante di essere soddisfatta di come sono e in quello che faccio….lavoro nella pubblica amministrazione….e…come hobby adoro scrivere, perchè non lo faccio? Probabilmente perchè ho paura di non essere in grado…
Già troppe persone ci dicono cosa siamo o non siamo in grado di fare: dircelo da soli è un po’ come darsi la zappa sui piedi, non trovi Lina?
Piccola aggiunta se posso permettermi.
”Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo.
La #crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso.
La #creatività nasce dall’#ansia, come il #giorno nasce dalla #notteoscura. E‘ nella crisi che nasce l’#inventiva, le #scoperte e le grandi #strategie.
Chi supera la crisi supera #se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce le sue #sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio #talento e rispetta più i #problemi che le #soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell’#incompetenza. Lo #sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. E‘ nella crisi che il #meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza.
Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, #lavoriamo duro!
L’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler #lottare per superarla.”
Albert #Einstein !!!!
Scusate gli # prima di alcune parole ma l’ho preso dal mio blog.
Molto interessante! Ne farò tesoro, anzi DEVO farlo! Non c’è crescita più grande dell’essere capaci di mantenere promesse con se stessi! :) Grazie come sempre Andrea!
@Elisa e Angelo
Ma veramente il discorso storico completo di Einstein è già stato riportato integralmente (per la prima volta) nel quarto post ( fatto da me) a questo articolo!!
In ogni caso: Repetita Juvant!!
E comunque, di seguito un’altra chicca sull’argomento:
“When written in Chinese, the word “crisis” is composed of two characters. One represents danger and the other represents opportunity”
by John F. Kennedy
Ciao!
Fab
Sì ma in alcuni punti l’economia globale non puoi sottovalutarla.
Quando ti aumenta le tasse… o le inserisce, tipo sull’IMU non puoi mica farci qualcosa.
Ciao Marco, non fraintendermi, non credo nelle soluzioni semplicistiche e ho cercato di sottolinearlo in più parti dell’articolo, ma non sono d’accordo sull’atteggiamento di ineluttabilità:
– non sei disposto a pagare l’IMU? Vendi casa e vai in affitto: con il crollo delle compravendite ed un mercato immobiliare previsto in picchiata per i prossimi 10 anni, capitalizzare il proprio immobile oggi che è sui massimi potrebbe essere una scelta non da sottovalutare.
– ritieni che le tasse siano troppo alte in Italia rispetto alla qualità dei servizi offerti (io su questo punto sto riflettendo molto attentamente): cambia paese. Mai come oggi è semplice lavorare senza necessari legami territoriali.
– non sei d’accordo con le scelte politiche fatte finora: tra 2 mesi scegli una nuova forza politica coerente con i tuoi ideali.
Marco, non ho nessuna intenzione di aprire flame su questi argomenti: non conosco la tua situazione, i tuoi vincoli e le tue convinzioni, ma per quanto pensiamo di essere senza scelte, abbiamo sempre alternative.
Buona giornata,
Andrea.
Ma infatti chi vuole creare flame? Per me questo si chiama discutere civilmente, non so che nome gli dai tu.
E comunque essere relativamente costretti a vendere casa o a trasferirsi… non è nemmeno questo sinonimo di libertà. :)
Io non lo farei e quindi non lo faccio…
Riguardo le scelte politiche non c’è nessun partito che presenti idee “normali” e umane. Ed anche in questo caso, libertà non significa votare il movimento 5 stelle o nulla.
Personalmente non ho mai citato il termine libertà: anzi, credo che sul termine libertà molti facciano confusione.
Paradossalmente credo che i limiti, e non la libertà, siano i nostri migliori alleati.
Ci ho scritto anche un articolo a riguardo:
I migliori amici del tuo successo: i limiti.
A presto Marco,
Andrea.
Senti questa Andrew – per ora per sommi capi, mi riprometto di documentarmi meglio, anche per mia curiosità -: stamane mia madre mi chiama entusiasta per un regalo di Natale appena ricevuto.
Mi dice: “Ti ricordi del signore da cui compro i formaggi?” (Si tratta di un banco del mercato coperto della cittadina dove vive la mia mamma). Va beh, confesso che non è che mi ricordassi, a parte il fatto che lei quando mi ospita e serve in tavola il formaggio dice immancabilmentte “Ed ecco i gioielli del mio gioielliere preferito” ;). Per farla breve: il signore, venditore di formaggi al mercato, appunto, è un appassionato e un cultore di lingua e di letteratura inglese. Tu vai da lui a comprare mezzo chilo di taleggio? Lui ti incarta il taleggio e ci mette sopra un post it con una citazione di Shakespeare. Due etti di gorgonzola? Latticini, fermenti, muffa e un post it con una poesia di Emily Dickinson. Morale: il “gioielliere” ha avuto una vita interessante e – udite udite – è stato anche ricevuto dalla Regina Elisabetta. Quest’anno ha pubblicato un libro con le sue storie, le sue citazioni e i suoi racconti sugli incontri con i personaggi famosi che ha conosciuto. Un’amica di mia madre oggi le ha portato un pezzo di ricotta freschissima con accluso il libro di memorie (genere peraltro che di questi tempi va per la maggiore). Ecco :)
Ma che bella storia! Ecco, io ho una particolare ammirazione per queste persone che fanno della propria vita qualcosa di unico e che sono in grado di creare e trasmettere valore in modo non convenzionale.
Capita a volte che chi legge i miei articoli sulla crescita finanziaria mi dica: “quindi dovremmo fare tutti i blogger e vendere infoprodotti?” Sia mai! Ma per carità!
Io sono appassionato di crescita personale + scrivere + nuove tecnologie, quindi è stato naturale sviluppare un progetto di questo tipo, ma la combinazione di passioni e progetti da sviluppare è praticamente infinita: più creiamo qualcosa di valore e di unico e più questo progetto può avere successo.
Grazie del commento Ilaria.
Ma e’ una storia bellissima! Posso sapere il nome del “gioiellere”? :)
ottimo Andrea!…ottimo articolo…mi hai fatto venire un paio di idee, che si ricollegano ad un vecchio post sui redditi passivi…poi ti scrivo in priv.
grazie per questi articoli :)!
UAU….
Semplicità, concretezza e VERITA’!!
Spesso ci nascondiamo dietro uno stelo d’erba, invece di rimboccarci le maniche e AGIRE!
Grande….
Grazie molte per queste utili parole!
Mattia
beh…, partendo dal presupposto che “toccato il fondo si può sempre iniziare a scavare” rimango fermamente convinta che il mondo è un’agglomerato di individui, di conseguenza l’iniziativa dei singoli rappresenterà la ripresa del futuro. Pertanto tanta PNL a tutti…
Grazie per aver postato un video così positivo ed ottimista, in effetti a tali osservazioni da solo non c’ero ancora arrivato!
Per quanto riguarda la creazione di ricchezza in tempo di crisi (sono d’accordissimo con te) ho la vaga sensazione che la gente non abbia tanta voglia di lavorare, forse distratta dal multitasking che oggi il nostro cervello deve processare, presa male dalla negatività che ci propinano in continuazione e che per sua natura “vende”, ho la vaga sensazione che negli ultimi 10-20 anni noi (italiani e non solo) ci siam messi troppo comodi sui nostri divani ed ora che qualcuno si sta dando da fare nelle competizioni internazionali ci risulta difficile rialzarci e rimetterci in moto!
I nostri cervelli sono ormai in stand-by da tempo e le nostre articolazioni arrugginite! Dobbiamo muoverci, in tutti i sensi! Questi video “motivatori” come d’altronde lo è anche il tuo blog sono il giusto antidoto per riprendere coscienza!
Non posso mettere in dubbio che la crisi economica abbia avuto delle ricadute negative anche in Italia un pò in tutti i settori e molta gente si ritrova ad arrivare a fine mese con fatica, ma sinceramente non riesco a capire perchè tanti miei amici e conoscenti preferiscano uno stipendio di 900€ al mese lavorando in giacca e cravatta in uno store di smartphone/elettronica rispetto a 1500€ mensili che ti danno svolgendo lavori manuali (magari un pò più duri) come l’idraulico o il muratore…
A volte l’italiano medio mi da l’impressione di rivendicare gli stessi diritti di quelli di un “panda in via d’estinzione”, mentre in un periodo come questo e con un mondo così globalizzato dovremmo rimboccarci le maniche, essere dinamici e pensare a come creare nuovo valore mettendo un po’ da parte giornali e telegiornali che in fondo in fondo non fanno altro che sparare … … … notizie inutili a mitraglietta!!!
Un saluto a tutti!
A
Ottimo post! Complimenti…
Ciao Andrea,
sempre efficace e preciso nei tuoi articoli, ma una domanda sorge spontanea. Come fare a creare qualcosa a partire dalle tue passioni se passi almeno 9 ore al giorno a lavorare? Un’altra domanda è: che valore aggiunto possono dare quei servizi in abbonamento per sapere la percentuale di affinità tra due persone? Non si tratta solo di business? Tu parli sempre di non procrastinare e ti assicuro che non sono certo il tipo che rinvia le cose se si pone un obiettivo, però, io, mi pongo sempre il problema di fare le cose in un certo modo, per creare veramente qualcosa che sia utile e non semplicemente cercare di fare cassa anche con prodotti o servizi di basso livello.
La domanda quindi nasce spontanea. Dovrei agire fregandomene del valore aggiunto? Il detto “Dream Big, Start Small, Act Now” come si applica quando sei l’unico a credere in un futuro migliore ed hai la sensazione e la consapevolezza che divulgare le tue idee prima di averle messe in pratica sia un modo semplice per far arricchire qualcun’altro?
Grazie ancora.
Danilo
Ciao Danilo negli ultimi 5 anni ho lavorato mediamente 60-70h a settimana e sono comunque riuscito a ritagliarmi circa 10h a settimana da dedicare ad EfficaceMente. Ho dovuto sacrificare alcune cose? Sì. Ne è valsa la pena? Sì. Credo che il problema non siano le 9-12 o 14h al giorno, quanto piuttosto la passione che abbiamo per un determinato progetto. Io non avrei mai portato avanti EfficaceMente se non avessi nutrito reale interesse per queste tematiche.
Io credo molto nel business etico: fare soldi mi piace, ma poter guadagnare grazie a qualcosa che mi appassiona e che so essere utile a qualcun altro è una soddisfazione unica. Sì, esistono modi per fare solo cassa, ma sfido chiunque a seguire questi sistemi con la passione necessaria per realizzare qualcosa di davvero grandioso. Torniamo lì: trova qualcosa che ti appassiona davvero, qualcosa di maledettamente utile per gli altri, qualcosa in cui puoi distinguerti. Il tempo che ci dedicherai non ti sembrerà lavoro ed i soldi che guadagnerai sarà una diretta conseguenza del valore che avrai creato.
Andrea.
Ciao Andrea,
innanzitutto grazie per la risposta. Quello che affermi è maledettamente giusto. Forse in fondo le mie sono solo scuse perché ancora non ho bene in mente ciò che veramente mi appassiona. Avrei una domanda però. Se ciò che mi appassiona va contro, per esempio, la famiglia? Io amo gli Stati Uniti per esempio, ma mia moglie proprio non vuole nemmeno venirci in vacanza. Come ci si deve comportare per esempio? Io vorrei far diventare i viaggi in USA una consuetudine e magari trovando i giusti mezzi, un lavoro. In questi casi tu cosa consigli? Ho bisogno di qualcuno che ha una mappa diversa dalla mia, perché a volte mi accorgo di non riuscire a vedere le cose oggettivamente. Grazie ancora.
Danilo
Ciao Danilo, la tua domanda non è delle più semplici. Quello che mi stai chiedendo potrebbe essere letto anche in questo modo: “è più importante la mia famiglia o la mia passione per gli Stati Uniti?”. Detta così, la risposta sembrerebbe scontata, giusto? Se non lo è, se la tua passione per gli Stati Uniti è qualcosa a cui non senti e non vuoi rinunciare, allora affronta il discorso in modo schietto con tua moglie: spiegale cosa significa per te questa passione, i tuoi progetti i tuoi sogni e cerca di capire cos’è invece che frena lei, e magari quali sono le sue passioni alternative. Affronta questo discorso quanto prima, e non lasciar depositare altri sedimenti. Magari scoprite che state cercando la stessa cosa, ma in maniera differente.
A presto,
Andrea.
Sei un grande Andre’
Grazie e spero di poter parlare più spesso con te.
Dirti che sei una persona intelligente sarebbe scontato e noioso, inoltre le persone intelligenti vengono troppo spesso assimilate al paradigma del secchione. Guardare le evidenze con un pochino di malizia è forse il comburente del nostro intelletto, il valore aggiunto non è quantificabile, background e “fortuna” fanno la differenza. In tema economico-finanziario (personale) noto una esagerata disinformazione, parallelamente ad “esperti” di economia mondiale. Bell’articolo. Un saluto da un (accademicamente) collega
Bell’articolo anche se sono cose a cui già pensavo. Forse perché non fa altro che confermarle.
Comunque, Andrea, volevo chiederti: cosa si intende per “eccellere nei fondamentali” proprio come hai scritto tu alla fine?
Ciao Andrea, un bellissimo articolo e il video di vera ispirazione…condivido a pieno la Tua idea e quella di Peter Diamandis, viviamo in un’epoca piena di possibilità, la differenza sta nel saper cogliere queste possibilità e farne tesoro.
Buona giornata
Ciao Andrea! bellissimo articolo! Soprattutto la parte in cui specifichi che per fare soldi bisogna imparare a creare valore! proprio così… molto spesso si tende a tralasciare questo punto che in realtà forse è la cosa più importante!