Il sonno polifasico raccontato da chi lo sta sperimentando.
Nota dell’autore: pubblico oggi un articolo di Stefano, autore di Mindcheats.net. Stefano ci parlerà della sua esperienza di sonno polifasico. Articolo da non perdere per tutti quelli che vorrebbero giornate da 40 ore. Buona lettura.
Ah, 24 ore al giorno sono troppo poche per fare tutto! Con i vari impegni che si accumulano e accavallano nel corso delle settimane e dei mesi, moltissime persone si trovano a pensare una frase del genere. Purtroppo le giornate da 40 ore sono destinate a rimanere nella fantasia popolare, ma per fortuna c’è una soluzione alternativa che garantisce più o meno gli stessi risultati: il sonno polifasico.
Cos’è il sonno polifasico?
Come si può intuire dal nome, è la pratica di dormire più volte al giorno. Come è stato difatti dimostrato da diversi studi negli ultimi anni (cit. Processes underlying sleep regulation – Alexander A. Borbély, Peter Achermann, Beat Geering, and Irene Tobler), il cervello umano non ha affatto bisogno delle canoniche 8 (o 6-7 per i più fortunati) ore di sonno per rigenerarsi dalle fatiche quotidiane, ma di molte meno.
Il riposo si divide in tre fasi fondamentali: sonno leggero, sonno pesante e fase REM, che si susseguono in quest’ordine quattro o cinque volte durante l’arco di una nottata. Tutto molto interessante, ma ancora più interessante è sapere che secondo gli studi (cit. Buckminster Fuller) il sonno leggero e quello pesante sono assolutamente inutili, una perdita di tempo per noi e il nostro cervello. Non si sa ancora bene perché queste fasi esistano, fatto sta che se non ci fossero basterebbero 2 ore a notte e non un minuto di più. Ed è qui che il sonno polifasico entra in azione.
Il metodo
Un altro fatto molto interessante è che il cervello aumenta la durata della fase REM nello stesso periodo di sonno se sa di dover dormire poco (cit. Processes underlying sleep regulation – Alexander A. Borbély, Peter Achermann, Beat Geering, and Irene Tobler).
Isomma il nostro cervello sa benissimo come migliorare il sonno, dormendo meno. In questi casi infatti, la fase REM inizierà immediatamente e non dopo oltre un’ora, e questo principio può essere sfruttato in diversi modi.
Il sonno bifasico (detto anche siesta o napping) suddivide il riposo quotidiano in due fasi, anziché una. Per dirla in parole più semplici, è il caro e vecchio metodo del riposino con una nuova e sgargiante accezione (e c’è ancora chi crede che la crescita personale l’abbiano inventata gli americani… tze!)
Andate a dormire di giorno, magari dopo pranzo, per un’ora e venti minuti circa; questo permetterà al cervello di riposare a sufficienza per recuperare le forze. Grazie a questo riposino pomeridiano potrete dormire di notte molto di meno: quando vi coricate puntate la sveglia a quattro, massimo quattro ore e mezza di distanza.
I primi giorni sono senza dubbio i più difficili: il cervello ci mette un po’ ad abituarsi al nuovo ritmo, e soprattutto a capire che notte e dormire non sono sinonimi. Per questo non è il caso di iniziare con il sonno bifasico durante un periodo particolarmente intenso, o se avete programmi imponenti nelle due o tre settimane successive. Vi capiterà occasionalmente di non sentire la sveglia e dormire più del previsto: nessun problema, è normale e può capitare all’inizio. L’importante è non demordere, e aspettare che la naturale flessibilità della mente assimili il nuovo piano.
Una cosa che dovrete evitare il più possibile sono le sostanze che interferiscono chimicamente con il sonno: sì, sto parlando proprio di nicotina e caffeina! Se veramente ci tenete a dormire meno, dovrete rinunciare a qualche cattiva abitudine.
Provate questa tecnica per qualche settimana, e sono sicuro che ne rimarrete soddisfatti anche voi. Senza contare che è anche molto flessibile e si adatterà perfettamente alle vostre esigenze.
Se ad esempio lavorate e la vostra pausa pranzo è molto breve, potrete sempre andare a dormire una volta tornati dal lavoro, verso le sette di sera. L’importante è lasciare almeno quattro ore fra la siesta ed il riposo notturno, altrimenti rischierete di non addormentarvi o di abbassare la qualità del sonno.
Questo metodo offre numerosi vantaggi, vi permetterà infatti di:
- Ridurre il tempo dedicato al sonno (abbastanza ovvio).
- Migliorare la qualità del sonno.
- Aumentare la concentrazione e ridurre la stanchezza.
- Facilitare un’eventuale dieta, bruciando più calorie nella fase di veglia.
La mia esperienza diretta
Ho iniziato ad utilizzare il sonno polifasico dalla primavera scorsa, e ne sono rimasto così soddisfatto da scriverci un post per il Blog EfficaceMente ;) Nella mia esperienza non ho riscontrato particolari effetti negativi o contro-indicazioni, se non una di tipo sociale: il mondo si basa sul classico ciclo giorno / notte, e potreste trovare difficile incastrare un’ora e mezza di sonno in una giornata particolarmente piena. Ma secondo me, ne vale la pena per guadagnare due ore di veglia!
Se vi è piaciuto questo articolo di Stefano potrete essere interessati a leggere: come addormentarsi velocemente e come dormire due ore al giorno. :)
Disclaimer: il sonno è una cosa seria e come sempre nel blog non sono contenuti consigli di carattere medico, ma le esperienze dirette dell’autore o dei suoi ospiti. Ho chiesto a Stefano di inserire citazioni puntuali agli studi scientifici che ha utilizzato come riferimento, ma voi non dimenticate di approfondire e sperimentare… sempre.
Foto di mpisti
Mi complimento sinceramente per la chiarezza, la semplicità e l’essenzialità di questo articolo.
Benché io sia molto molto molto scettica riguardo tutte le teorie che sostengono che si possono ridurre le ore di sonno (e malgrado resti scettica anche dopo la lettura di questo articolo), quello che è spiegato qui è molto credibile e verosimile. Ottima l’idea di fornire i link ai riferimenti scientifici di quanto si afferma.
In realtà l’importanza del “riposino” o “siesta” o “pennichella” è abbastanza risaputa: io non ho mai praticato questa abitudine perché mi è letteralmente impossibile dormire durante il giorno. Credo principalmente per uno stato di “ansia sotterranea” dovuto forse a quell'”ostacolo” di natura sociale di cui parla Stefano.
Comunque grazie: a breve sperimenterò il nuovo metodo.
Ciao Ilaria, sono felice che ti sia piaciuto l’articolo. Ho parlato con diverse persone del sonno polifasico, e le risposte sono state delle più varie: alcuni l’hanno ritenuto interessante, altri l’hanno ignorato completamente.
Bisogna mettere sul piatto i pregi e i difetti di questo metodo, poi ognuno valuterà se è il caso di adottarlo oppure no. Personalmente lo utilizzo più intensamente durante le sessioni di esami, in questo modo posso studiare prevalentemente di notte e svagarmi di giorno. Allo stesso tempo, però, capisco bene che si tratta di una rottura non indifferente dover rispettare degli schemi più rigidi. :)
Se ho ben letto, viene suggerita un’ora e mezza di pisolino pomeridiano, per guadagnare due ore da sveglio (cosi é scritto a fine articolo).
120 min da sveglio – 90 min di siesta = 30 min in più da sveglio.
Tenendo anche conto che la siesta suggerita é in un arco della giornata di solito intenso, non credo che il gioco valga la candela. A meno che non mi sbagli!
In tal caso ogni chiarimento é più che ben accetto!
:)
Se non ho capito male e la matematica non mi inganna, 4 ore e mezzo di sonno più una siesta di un’ora e mezzo nel pomeriggio, fanno un totale di 6 ore di sonno contro le 8 canoniche, è corretto?
Esattamente Marco. ;)
In segiuto, dopo essersi abituati a questo ritmo, è possibile cercare di ridurre la durata di una delle due fasi del riposo: in questo si va molto a fortuna, perché alcune persone si sentono naturalmente più stanche di altre. Io ad esempio sono più sfortunato, perché con quel metodo non riesco ad andare sotto le sei ore. :P
Comunque, l’obiettivo di dormire sei ore senza nessun problema a lungo termine è raggiungibile da tutti.
Stefano , secondo te anche io potrei riuscirci ?? Ho 20 anni e dormo più di 12 ore al giorno ..
mah premesso che ogni cosa andrebbe provata e adattata al proprio organismo e che quello che va bene per qualcuno potrebbe non andare altrettanto bene per qualcun altro, questa tecnica non mi convince affatto; troppo macchinosa, difficilmente adattabile alla vita reale (a meno che non si è studenti), labile da un punto di vista scientifico; per me ad esempio non potrebbe mai funzionare, ho 36 anni e non ho MAI dormito il pomeriggio in vita mia, sono certo di non riuscirci manco con una scatola di sonniferi!
Anch’io non ho mai dormito in pomeriggio…… ma quando ero a Militare dopo un mese che dormivo 4 ore a notte, dopo pranzo andavamo a fare il sonnellino pomeridiano…… e li appena toccavo il letto mi addormentavo. Ero talmente stanco che se non mi sdraiavo a dormire mi sarei addormentato anche in piedi…..
sono tutti interessanti i tuoi articoli… complimenti
sono uno studente e quando ho un pò di tempo libero mi soffermo sempre a legggerne alcuni.
Toglimi una curiosità ma quanto guadagni facendo questi articoli???
Ciao Tennista,
grazie per i complimenti.
Non mi paga nessuno per scrivere i miei articoli: ci tengo a tenere separati i contenuti del blog dalla pubblicità.
La pubblicità genera buone entrante, ma per il momento non ci si “campa”! ;-)
tra 2 settimane non avreò impegni quindi lo proverò!! speriamo funzioni :)
piccolo OT:se possibile mi potresti fare un articolo su come sconfiggere la timidezza? :) grazie!!
Ciao Giulio, fammi sapere come va il tuo esperimento. Per il resto non è che sia un tuttologo! ;-) nel blog parlo delle mie esperienze di crescita personale e quindi preferisco affrontare quelle tematiche che mi hanno riguardato da vicino.
A presto.
Ho deciso di introdurre questa abitudine
Testala con cautela Francesco e facci sapere come sarà andata: considera che serviranno almeno 2-3 settimane di adattamento.
Che bello:)! puo essere un buon metodo per avere più ore di studio:)…mi stavo ora interessando dell’autoipnosi, in quanto si pensa che il suo utilizzo porti a un riposo molto più efficace:)…ma questa è una soluzione più pratica:)
Ciao Andrea
posso sapere come sta andando il tuo esperimento con il sonno bifasico?
Ciao Salvatore, l’articolo è un guest post del nostro amico Stefano: io personalmente non ho mai condotto esperimenti di sonno polifasico. ;-)
A me succede una cosa strana. Dopo pranzo mi prende un pò di sonnolenza sempre, mi metto un pò sul divano e chiudo gli occhi cercando di appisolarmi e spesso entro subito in una fase rem brevissima, faccio dei micro sogni strampalati, alle volte sono solo immagini senza capo ne coda che mi si parano davanti agli occhi e arrivano senza preavviso. Altre volte sono suoni o voci che mi rimbombano vivide nelgli orecchi. Entro ed esco da queste micro rem tre quattro volte. Dopo di ciò so con tutta certezza che il sonno mi è passato posso rialzarmi e continuare il lavoro con rinnovate energie fisiche e mentali. Davvero strano.
Io invece sbagliom dormo molto poco… Non vado mai a letto prime dell’una di notte e mi devo svegaliare alle 6.30, a volte me ne sto fino alle 4 di notte a studiare.
Anche io ho una curiosità sui sogni…
Generalmente non sogno niente, ed ecco cosa mi succede:
-Le volte che sogno (qundo dormo di più) mi capita di rifare o continuare un sogno che ricordavo essere iniziato anni prima.
-Quando sono nel sogno sono perfettamente conscio del fatto che stia sognando, parlando con la mente mi dico “toh, sto sognando, questo sogno l’avevo fatto tempo fa, ora penso positivo così il sogno si metterà meglio” arrivando al punto da decidere quando svegliarmi.
Sono normale o un pazzo da ricovero?
Daniele, non sei pazzo, lo riuscivo a fare anche io a 20 anni, poi ho perso quest’abilità….(ne ho 30)
Ho letto il vostro articolo e lo trovo interessante ma ho letto anche altri articoli sul sonno polifasico (e sul sonno in generale) e trovo alcune differenze che cambiano completamente il significato di questa tecnica.
Per esempio, qui si legge che l’obiettivo è aumentare la fase R.E.M. per riposarsi meglio e migliorare la qualità del sonno. Cosa contraria in altri articoli dove la fase R.E.M. è descritta come la più impegnativa per il cervello oltre che causa principale di depressione e malinconia.
Inoltre alcuni consigliano la caffeina per i primi periodi proprio per evitare la fase R.E.M. mentre qui la caffeina è vietata…
Mi piacerebbe approfondire questo metodo ma per ora sono molto confuso…
Ciao Crow,
grazie del commento. Mi auguro che l’autore possa risponderti con tutti i dettagli di cui hai bisogno. Ma anche io, pur non essendo un esperto, mi sento di dire che caffeina e sonno non vanno assolutamente d’accordo.
Andrea.
Ciao Crow, sono l’autore del post, hai sollevato dei dubbi legittimi e cercherò di risponderti meglio che posso.
Che la fase REM sia la più impegnativa per il cervello è vero: è infatti in questa fase che l’attività neuronale raggiunge il picco massimo, come dimostra ad esempio la presenza di sogni e il movimento oculare. Tuttavia l’aumento dell’attività non corrisponde per forza ad un affaticamento maggiore, anzi è il contrario. Sinceramente non ho mai sentito di una sua correlazione con la depressione e la malinconia. Anzi, un sano riposo (e quindi una più lunga fase REM, fra le altre) tende a migliorare questi parametri. Puoi per favore citarmi le fonti? In questo modo potrei risponderti con più precisione. ;)
Sull’argomento caffeina: qui potrebbero esserci effettivamente delle persone che preferiscono usarla, ma io resto contrario dopo la mia esperienza. Non dimenticare che la caffeina crea dipendenza, e il rischio è quello di non poterne più fare a meno se si vuole continuare con il sonno polifasico. Per questa ragione io la sconsiglio.
Ciao, mi è arrivato oggi il libro di Timothy Ferriss: The 4 Hours Body.
Parla della nuova avanguardia del sonno polifasico ossia il sistema Uberman.
In pratica dormi OGNI 4 ore per 20 soli 20 minuti. Risultato? Recuperi BEN 6 ore di vita…. assurdo.
Inizio oggi stesso a testarlo tuttavia ho un dubbio Stefano, spero tu possa aiutarmi. Se bastano le sole 2 ore della fase REM perchè DIAVOLO il nostro corpo dorme 8 ore? Convinzione di massa che rende tutto questo reale?
E se fosse così in che momento storico sarebbe accaduto? Si dormiva 8 ore anche nel medioevo? Mah..
Voglio dire, cavoli 6 ore sono tante. Perchè il corpo avrebbe dovuto “inventarsi” questo sistema di perdere tempo?
In ogni caso sono troppo entusiasta, oggi inizio a prescindere da tutto :) :) ho già in mente cosa farò in queste 6 ore extra
Ciao, grazie delle informazioni ;)
Ciao Sebastian, ho utilizzato il metodo Uberman per un po’ di tempo quindi se vuoi chiederemi dei consigli fai pure. :)
Il grande vantaggio del sonno di 8 ore è quello di essere estremamente duttile e adattabile a qualsiasi bisogno: non devi andare a dormire sempre alla stessa ora e alzarti sempre alla stessa ora, puoi variare a tuo piacimento. Pensa inoltre al fattore biologico: l’uomo non è fatto per vedere al buio, quindi tanto vale dormire!
Diversi esperimenti hanno dimostrato che anche in situazioni estreme, il sonno monofasico di 8 ore riesce ad adattarsi egregiamente. Questo ovviamente non succede nel metodo Uberman. Tecnica che presenta anche dei rischi, dei quali dovresti essere a conoscenza dopo aver il libro (anche se personalmente non lo conosco).
Per sicurezza, ti consiglio questo articolo che approfondisce l’argomento controindicazioni: http://www.sonno-polifasico.it/controindicazioni.php ;)
Ammetto di aver seguito metodi simili per seguire ritmi incalzanti di lavoro,congressi,etc e di esserne rimasta relativamente soddisfatta,nel senso che non ho sentito la stanchezza e ho mantenuto buoni livelli di prestazioni.
Lo considero un metodo ben poco fattibile per donne che tengono ad avere un aspetto sano e riposato,una pelle rigenerata e senza rughe;persone ipotese (di solito donne :)), persone che convivono e non possono disturbare chi dorme etc.
Preferisco di gran lunga organizzarmi bene la giornata, concedermi le mie tot ore di sonno/relax e svegliarmi con un bell’aspetto :)
Salve a tutti. Ho letto questo articolo a Gennaio 2011 e da quel periodo in poi ho incominciato a sperimentare il sonno bifasico. Siccome stavo preparando la tesi già di mio non dormivo molto la notte. All’inizio non riuscivo ad essere costante con i periodi di sonno indicati ma alla fine sono riuscito ad applicarlo per due settimane fino al giorno della discussione. Gli effetti erano notevoli: concentrazione, efficienza, positività ecc ecc… Successivamente non sono più riuscito ad abituarmi (forse per il rilassamento avuto dopo la discussione ) e sono tornato al classico sonno monofasico e effettivamente non mi faceva sentire bene. Ho tentato varie volte di riprendere ma duravo un massimo di 5 giorni e poi crollavo. A settembre, con l’inizio dell’università, ho ripreso ma con molta fatica. Ad oggi sono tre mesi che cerco di riposare con il sonno bifasico {(00:30 – 5:00 ) e (18:00 – 19:00)} ma ancora non mi sembra naturale e quindi molte volte succede che dormo le classiche 8 ore ( alcune volte 9 ) con il risultato di sentirmi malissimo sia fisicamente che psicologicamente.
Le mie conclusioni? Per abituarsi bisogna :
1) andare a dormire possibilmente sempre alla stessa ora. Ho capito che al mio corpo non interessa il tempo relativo ma il tempo assoluto cioè l’ora esatta in cui si va a dormire. Infatti nel pomeriggio capita che nonostante abbia dormito otto ore mi addormento cmq.
2) Avere delle forti MOTIVAZIONI. Andare a dormire con il pensiero di dormire e basta non ti aiuterà a svegliarti.
Inoltre volevo chiedere a Stefano se non c’era il rischio di danneggiare i cicli circadiani. HO parlato di questa cosa con una mia amica dottoressa e mi ha detto che secondo lei questo sonno bifasico porta ad una scompenso della secrezione di insulina e cortisolo. Tu che ne pensi ?
Francesca -> Dormire di meno porta sempre ad avere le famose borse sotto gli occhi, e quindi si assume un’espressione poco riposata. È un problema che ho avuto quando ho sperimentato il metodo Uberman, che prevede di dormire due ore al giorno, e purtroppo ci si può fare ben poco.
Riccardo -> In bocca al lupo con l’università! :) In molti Paesi come il Messico il sonno bifasico viene applicato regolarmente (la “siesta”), e se ci pensi anche qui in Italia molte persone fanno il riposino pomeridiano per ricaricarsi. Si perde un’ora e mezza di luce, sì, ma se ne prende a sufficienza durante il resto della giornata. Le ragioni della tua amica possono valere comunque nel sonno polifasico più spinto (metodi Everyman e Uberman), che comunque ho personalmente sperimentato senza grossi problemi.
Ciao Andrea, son finita per caso nel tuo blog, forse non per caso visto che ho intrapreso un mio percorso di crescita e ho trovato questo articolo interessante perche’ mi riguarda da vicino. E’ un paio di anni che faccio il part time e quindi ora posso permettermi di dormire un po’ al pomeriggio (prima stavo via da casa tutto il giorno) e alla sera in effetti mi addormento molto tardi…riesco finalmente a leggere tanto senza crollar sul libro…dormo circa 5/6 ore. Mi sveglio che non ho sonno, al contrario di una volta, e non ho bisogno neanche di prender il caffe’ ….Pensavo di iniziar a soffrir di insonnia, ma forse e’ proprio come dici te, merito del riposino, anche perche’ poi al lavoro sono reattiva e per niente stanca…Quindi sto sperimentando i benefici del sonno bifasico a quanto pare! Grazie dell’informazione!
Di nulla Rox!
Sono 50 euri, può passare dalla segretaria per la ricevutina ;-)))))
A presto,
Andrea.
Eh pero’ l’articolo e’ di Stefano…ve li dividete? Non vorrei farvi litigare…:-). Vorrei aggiungere che non ho le borse sotto gli occhi e rughe aumentate…sento il mio cervello piu’ attivo e piu’ pronto all’ apprendimento….quindi per il momento tutto positivo! Ciao a tutti!
Rox, guarda che Andrea intendeva 50 a testa. :D
Le borse sotto gli occhi sono una conseguenza naturale del sonno polifasico: visto che stai sdraiata per meno tempo, il corpo fa più fatica a riassorbire il sangue che si deposita sotto gli occhi (formando le note borse).
Buona continuazione con il metodo bifasico!
Tutto molto chiro, si! Io però mi chiedo fino a che punto sia giusto farsi condizionare dalla nostra società. Faccio parte di quelle fortunate a cui bastano 6 ore per dormire, quindi non ho particolari esigenze…anch’io svolto una vita frenetica e sto imparando a dire basta quando il mio fisico non mi accompagna. Il problema è che corriamo corriamo corriamo. Ma per andare dove? molte volte il gioco non vale la candela…e tutti i problemi dell’uomo si risolverebbero se imparassimo a vivere la vita secondo i suoi ritmi naturali e non secondo quelli sforzatissimi che la società ci impone per restare al passo verso una competizione senza fine. Benchè si possano fare diversi studi, secondo me la posizione conservatrice secondo cui dobbiamo seguire il ciclo naturale delle cose, è la migliore sempre e comunque. Se arriviamo a condizionare anche i ritmi del corpo (gli sforzi iniziali di cui parli nell’articolo sono semplicemente sforzi affinchè quei ritmi divengano un’abitudine) in base a quelli che ci vengono imposti dalle cosiddette “cose da fare” è la fine! Dovremmo esigere una vita più umana!
Ciao Margherita,
ma ti sei mai chiesta quali siano i ritmi naturali?
No, perché, il sonno monofasico di 8h è il frutto delle convenzioni sociali che si sono sviluppate a partire dall’era industriale (8h di lavoro, 8h di svago, 8h di sonno) e non ha nulla di naturale. L’uomo, come molti animali, per migliaia di anni ha seguito un sonno polifasico, in cui si coricava prima del pasto serale per circa 2h, mangiava e poi si coricava nuovamente per 3-4h nella tarda serata, per poi tornare a caccia alle prime ore del mattino.
A presto,
Andrea.
Ciao Margherita, il tuo post mi porta ad una considerazione: finora chi dorme poco è sempre stato considerato fortunato, ma… E se invece si trattasse di un’abilità che si può allenare? Il mio prossimo esperimento è proprio su questo. :P
Per la seconda parte, direi che Andrea mi ha rubato le parole di bocca!
E’ vero che alle 23 max bisognerebbe andare a letto e che dall’ una fino alle 3 il sonno è più profondo e si è collegati con la luna e frequenze vibrazionali a ritmo dell’universo?Ci sono sostanza di notte che di giorno non vengono emanate.Alle 6 o 7 di mattina sarebbe meglio svegliarsi.
Nel pomeriggio dopo mangiato specialmento ho sentito anche io che sarebbe meglio evitare di andare a dormire.
Bisogna avere l’abitudine di andare a letto agli stessi orari per seguire il nostro ritmo interiore naturale?
Chi dorme poco invecchia prima?
Qualcuno può fare chiarezza in merito?
Grazie mille.
Buon sabato a tutti.
Ciao Juri, allora veniamo un po’ alle tue domande!
L’ideale sarebbe seguire il ritmo del sole, sì, quindi tendenzialmente andare a dormire presto e alzarsi all’alba. Ma per qualche ora di sfasamento non muore nessuno. Poi io non credo alle “vibrazioni dell’universo”, quindi non mi addentro nello specifico.
Sarebbe meglio evitare di andare a dormire di pomeriggio se vuoi fare il sonno monofasico, quello che prevede le classiche 8 ore notturne. Ovviamente se vai a dormire dopo pranzo non riuscirai a dormire tutta la notte; ma è proprio questo il principio del sonno polifasico. In sostanza, questo consiglio suona un po’ come un “non fare il sonno polifasico, a meno che tu non voglia fare il sonno polifasico”. Dagli studi citati nell’articolo è dimostrato che dormire 2 volte al giorno è il ritmo ideale per la mente.
Infine, non ho mai sentito di studi definitivi sulla relazione fra sonno e invecchiamento.
Spero di aver risposto alle tue domande. ;)
Io sono un dormiglione e per cui se dormo al pomeriggio dormo anche di notte!Potrei dormire anche 15-20 minuti?Max Calderon( fa attraversate del deserto impossibili per molti), lui dorme a cicli di 15 minuti ogni tot ore.Dice di provare ad addormentarsi per svegliarsi dopo poco tempo.Nelle spedizioni usa questi cicli più brevi.In vita sua normalmente dorme 3-4 ore al giorno max.
Andare a letto alle 23 o l’una di notte come la vedi tu?Io di solito vado a letto e tardi e sveglio tardi e se faccio il contrario comunque faccio fatica.Anche quando mi svegliavo alle 6 e andavo a letto alle 24 circa, non mi sono abituato a quel ritmo.A volte capita che sono stanco e a volte no.Se alle 16 non dormo 1 ora o più sento che non ho le forze per operare in borsa.L’orario non è ideale visto che sarebbe meglio alle 17 o 17:30 farlo.Un pò è anche un mio modo naturale quando ne ho il bisogno.Noto che se dormo 3 ore sul divano e poi vado a letto e ne dormo altre 4 o 5, in questo modo mi sento più cotto!Prima non riuscivo a fermare i pensieri, invece da 2 settimane non mi vengono neanche se vado a letto alle 3 o 4.Sto controllando l’alimentazione e da 7 anni e mezzo sto facendo un percorso interiore di quelli forti.Grazie.
Io sono un dormiglione e per cui se dormo al pomeriggio dormo anche di notte!Potrei dormire anche 15-20 minuti?Max Calderon( fa attraversate del deserto impossibili per molti), lui dorme a cicli di 15 minuti ogni tot ore.Dice di provare ad addormentarsi per svegliarsi dopo poco tempo.Nelle spedizioni usa questi cicli più brevi.In vita sua normalmente dorme 3-4 ore al giorno max.
Andare a letto alle 23 o l’una di notte come la vedi tu?Io di solito vado a letto e tardi e sveglio tardi e se faccio il contrario comunque faccio fatica.Anche quando mi svegliavo alle 6 e andavo a letto alle 24 circa, non mi sono abituato a quel ritmo.A volte capita che sono stanco e a volte no.Se alle 16 non dormo 1 ora o più sento che non ho le forze per operare in borsa.L’orario non è ideale visto che sarebbe meglio alle 17 o 17:30 farlo.Un pò è anche un mio modo naturale quando ne ho il bisogno.Noto che se dormo 3 ore sul divano e poi vado a letto e ne dormo altre 4 o 5, in questo modo mi sento più cotto!Prima non riuscivo a fermare i pensieri, invece da 2 settimane non mi vengono neanche se vado a letto alle 3 o 4.Sto controllando l’alimentazione e da 7 anni e mezzo sto facendo un percorso interiore di quelli forti.Grazie.
Max Calderon è un mostro, non è un esempio da seguire! Porta il suo corpo così vicino al limite che serve un allenamento intensivo per raggiungere i suoi livelli. E anche così, non so quanto a lungo termine le sue scelte siano salutari. Di certo voglio fare un viaggio con lui in futuro. ;)
L’ideale per il sonno sarebbe seguire il ciclo solare: dormire di notte e svegliarsi all’alba. Ma finché non si fanno orari fuori di testa, “sgarrare” di qualche ora non è il massimo. È invece dimostrato che il sonno bifasico è il migliore per l’attenzione soprattutto durante la fase finale della giornata, quando di solito si è più stanchi. Gli orari puoi variarli come vuoi, basta che mantieni un certo equilibrio. I riposi brevi falli almeno da 20 minuti (meglio 30), altrimenti sono poco efficaci.
Dormire sul divano e poi andare a letto abbatte nettamente la qualità del sonno, e lo sconsiglio vivamente. E da quanto dici, te ne sei già accorto con l’esperienza.
Infatti Stefano Max è un mostro.
Io noto che se dormo 7-8 ore sto bene spesso anche senza dormire al pomeriggio.Comunque quando sono stanco oppure mi sono svegliato presto, al pomeriggio 1 o 1 ora e 20 li dormo in modo naturale!Anche 20 minuti possono bastarmi come dici tu.
Grazie 2012.
Buon weekend!
Io tenendezialmente sono abiutato a dormire 9 ore di notte, oppure 7 di notte e 2 dopo pranzo. Nonostante questo ritmo sono spesso stanco, occhi gonfi, spossato, ecc. Oltre a migliore quindi questi aspetti negativi con i quali convivo ormai quotidianamente ormai da anni, vorrei tanto diminuire le ore di sonno anche per intensificare la mia vita sportiva (hobby) inziando con escursioni in bici+corsa dalla durata di 4 ore al giorno (tranne quando piove). Attualmente l’attività fisica è di 1 ora al giorno ed esculsivamente corsa. Avrei l’intenzione di provare il metodo del “sonno bifasico”.
Volevo chiedere se ci possono essere controidicazioni seguire un ritmo simile? >>> 1a fase 1h20m (14.00-15.20); 2a fase dopo 10 ore 4h (1.20-5.20). Attività fisica escursione in bici+corsa per 4 ore (6-00-10.00). Inizio giornata di studio/lavoro e impegni vari.
In attese di risposta, buona notte a chi va a dormire! :)
Salve volevo porre una domanda: come agisce il sonno polifasico con le occhiaie? Dormiamo meglio quindi se ne vanno o dormiamo meno e quindi vengono?
Grazie, Jimmy
ciao ti volevo dire che nel mio caso non sia possibile utilizzare questo metodo io vado a dormire alle 6 o 7 di mattina per lavoro e qiando non lavoro verso le 5 o 6 se mi dice bene e mi sveglio verso le 15 16 quindi se io vorro avere una vita normale di sicuro con questo metodo non funziona….mettiamo che io faccio questo metodo vado a dormire alle 7 e mi sveglio alle 11 e 30 e poi verso le 6 di pomeriggio faccio un riposo di 1 e 20 e mi sveglio all’ora di cena mangio sto un po a casa e poi al lavoro nn credo sia una bella vita….
Ciao a tutti!
Volevo portarvi la mia esperienza: da quando convivo ho preso l’abitudine di mio marito di fare una siesta dopo il pranzo, siamo fortunati che i lavori che abbiamo ce lo permettono, ma solo circa 40 minuti. La differenza enorme tra me e lui è che lui come si appoggia crolla e se la dorme di brutto, io, che ho sempre avuto un pò di difficoltà ad addormentarmi velocemente, sono capace di starmene li anche la metà del tempo a mia disposizione cercando di addormentarmi per poi dormire 10 minuti perchè, ovviamente, lo stress del pensiero che dopo devo alzarmi per andare al lavoro mi fa svegliare da sola 10 minuti prima della sveglia. Questo si ripete spessissimo ( e spessissimo non mi riesco nemmeno ad addormentare perchè “sono piena di pensieri” ), tenete presente che se invece vado a fare la pennichella dopo pranzo durante il weekend questo non succede mi addormento tranquillamente e me la dormo per più di un’ora. Spesso e sovente quindi mi arrabbio perchè quando è ora di tirarmi su mi sento più stanca di prima, mio marito ha ragione, dice che non riesco a rilassarmi ed è questo il mio problema, io penso troppo :-D
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
Federica
io dormo da parecchio tempo in modalita’ bifasica ed ho imparato a variarla al variare dei miei orari lavorativi (che sono strani di per se)…. il metodo bifasico e’ facilmente raggiungibile da tutti con poco sforzo!
Iniziato oggi; non riesco ad addormentarmi nel pisolo dell’ora e mezza… e ho sempre nausea o fame nervosa. Spero si sistemi
Io ci andrei molto cauto Enrico,
Stefano, l’autore del post ha riportato la sua esperienza, però mi raccomando, sul sonno non si scherza.
Ti ringrazio, vedo domani che è il secondo giorno se riesco ad addormentarmi. Cmq ho fatto: 1.00-5.00 (addirittura mi son svegliato naturalmente, finito un sogno!!!) e poi ho provato ad andare a dormire alle 11.30: sarò entrato forse nel sonno leggero, ma zero REM. Domani provo alle 14.00.
-Provai quest’inverno un paio di giorni di everyman che dicevano di dormire circa 3 ore e mezza/ 4 ore alla notte più 3 riposini equidistanziati. Sta di fatto che il metodo BIFASICO che sto provando ora è molto più impegnativo, perchè devo stare sveglio molto di più da quando mi alzo alla “mattina” (dormendo sempre poco alla notte = 4 ore).
Sbaglio? (1.00-5.00 —–> 14.00-15.30 —–> 1.00-5.00 ecc)
dove —-> sono circa 9 ore!!!
Dite che se vado a letto alle 14.00 per il pisolo puo’ migliorare la situazione?
Ciao Enrico. Ho provato sia Everyman che bifasico, personalmente ho trovato il bifasico più semplice e fattibile: dormi di più, ma è più flessibile. Se tieni fisso il sonno principale di notte, puoi fare il riposo pomeridiano quando preferisci dopo pranzo e prima di sera. Volendo puoi anche dormire dalle 3 alle 7 e riposare quando torni dal lavoro.
L’unico vero difetto del bifasico, secondo me, è che il corpo ci mette di più ad abituarsi al nuovo ritmo. Come giustamente ti dice Andrea un buon sonno e fondamentale e ti consiglio di ascoltare il tuo corpo, perché dormire male significa avere dei problemi anche da sveglio. Tuttavia, non ci sono effetti nocivi a lungo termine una volta che torni a dormire bene (secondo una ricerca di William Dement su Randy Gardner, un uomo che non ha dormito per 264 ore di fila).
In bocca al lupo con il polifasico. :)
ti ringrazio, come hai detto “l’abituarsi” è la barriera più difficile. Ho annullato perchè , non riuscendo a dormire di pomeriggio, alla sera ero nervosissimo e non riuscivo ad addormentarmi quasi neanche alla notte. Paura di questo circolo vizioso.
Adesso proverò a dormire sulle 7 ore circa alla mattina e fare pisolo di pomeriggio, come ho sempre fatto alle superiori =)
questa tecnica mi è proprio nuova ! peccato che non posso applicarla perchè almeno 3 giorni la settimana sono in giro dalle 8:30 alle 23:00
Ciao Sabner. Purtroppo nel tuo caso il sonno polifasico è difficile da applicare, come hai detto tu.
Ma, in sostanza, al di là del tempo risparmiato, meglio il sonno polifasico o quello monofasico (6/7 ore)? E’ lo stesso?
Buongiorno :) Posso variare le fasi con 3 ore e mezza di sonno a notte e il pisolino di 1 ora e mezza così da dormire 5 ore? Non posso provare l’Everyman.
Grazie!
Intendo rimanendo fresca ed energica per affrontare mesi di studio :)
Ciao, io ho 20 anni, fino a 14 anni ho dormito otto ore a notte, poi sono passata di colpo a sette l’estate tra la terza media e la prima superiore, ho fatto il passaggio quasi da un giorno all’altro ignorando i colpi di sonno dei primi giorni. Poi l’estate tra la quinta superiore e l’Università sono passata a sei ore, sempre di colpo e di nascosto dai miei che vorrebbero dormissi almeno sette ore.
Dormire quattro ore a notte, a letto dall’ 01:30 di notte, sveglia alle 05:30, inoltre dormire 25 minuti dopo pranzo e 25 minuti dopo cena, è un programma di sonno fattibile? Vorrei provare questo anche perché non m’intralciq e durante la giornata e so di poterlo rispettare
Il sonno bifasico è la tipologia di sonno polifasico più naturale e meno rischiosa. La “cadenza” del sonno bifasico prevede un blocco di 5-6 ore durante la notte e almeno 30 minuti nel primo pomeriggio.
4 ore alla notte e 2 nap da 25 minuti sono un po’ “strani”: non è ne bifasico puro, ne polifasico (più estremo).
Prova col bifasico “puro” per 1-2 settimane e poi se vuoi tentare, passa al tuo “programma” ad hoc tenendo traccia dei tuoi livelli di energia quotidiani.
Inoltre io da tempo facevo sempre 20 minuti dopo pranzo, anzi dalle 10 ai 20 minuti, non ho problemi ad addormentarmi, mi addormento subito e mi sveglio sempre ristorato dopo questo piccolo sonnellino
Questo sistema l’ho provato oggi per il primo giorno, oggi mi sento bene ma spero che non mi stravolga le giornate nei giorni seguenti
Ciao Andrea, mi chiamo Mirko. Ho 17 anni e frequento l’ultimo anno della scuola. Oltre allo studio, associo uno sport da 7 allenamenti settimanali e pertanto, per necessità di tempo, ho cercato qualcosa sul web. Trovando questa tecnica di sonno, mi sono letteralmente illuminato; tuttavia mi è sorti il dubbio che 6 ore totali di sonno possano risultare comunque sufficienti ed efficaci.
Grazie
Il sonno polifasico è sicuramente un’alterazione del nostro sonno e quindi va testato con estrema cautela. Sentirsi stanchi nel primo periodo (i primi giorni) è naturale, ma se la stanchezza prosegue è necessario tornare al normale ritmo sonno-veglia.
Ciao, ho 17 anni, sono uno studente e vorrei sapere se 4/4 e mezza ore a notte siano sufficienti anche per uno come me, che fa sport 7-8 volte a settimana. Grazie
C’è un aspetto di cui non si parla nel vs articolo: molte persone (io fra quelle) non hanno molta scelta in merito al sonno polifasico: io dormo così da anni, ma non x il super-lavoro, ma perchè il mio organismo funziona così! Vado a dormire verso mezzanotte e mezza, ho un primo risveglio verso le 3.30; di solito a quest’ora sto sveglio non più di un 15 min – mi risveglio verso l’alba, qui sto sveglio tra mezzora e un’ora e ritorno a dormire, se posso, per risvegliarmi con la sveglia tra le otto e le nove, a seconda degli impegni. Nel pomeriggio, se posso, riposo 20/30 min – Più o meno è da sempre che faccio così, x me è naturale e credo che il problema di molte persone è di non accettare il loro sonno polifasico
O semplicemente si tratta di nocturia, ovvero la tendenza di andare in bagno di notte. Nel caso, parlane col tuo medico.
Grazie per la risposta, ma è una cosa legata proprio al ciclo del sonno, più che all’esigenza della minzione.
“secondo gli studi (cit. Buckminster Fuller) il sonno leggero e quello pesante sono assolutamente inutili, una perdita di tempo per noi e il nostro cervello. Non si sa ancora bene perché queste fasi esistano, fatto sta che se non ci fossero basterebbero 2 ore a notte e non un minuto di più”
Questo presupposto va contro ciò che è appurato scientificamente, da quando in qua il sonno pesante non servirebbe a niente.. Il sonno polifasico inoltre si basa su meccanismi assai più complessi
Uno studio recente sconsiglia dormite al di sotto delle 7 ore, tra l’altro è lo studio più grosso è fatto nella vita reale più vasto mai eseguito.
Io sconsiglierei caldamente di usare questo metodo che non riscontra nessuna base scientifica ne, studi annessi