Al termine di questo articolo imparerai come memorizzare un mazzo di carte, ma soprattutto scoprirai perché questo esercizio è così importante (indizio: non ha nulla a che fare con la tua memoria!)
“La felicità non è altro che una buona salute e una pessima memoria.”
Albert Schweitzer.
Fermi tutti! Questa André ce la devi spiegare!
Per anni ci hai scartavetrato gli zebedei con la storia che memorizzare un mazzo di 52 carte o un numero di 727.434 cifre era roba da fenomeni da baraccone, del tutto inutile per chi studia all’università, e oggi te ne esci con un articolo intitolato: “Come memorizzare un mazzo di carte“?!
Mr. Coerenza, eh?!
Come spiego all’interno di “Studia meno, Studia meglio (Sm2)” pensare di dover diventare un campione di memoria per essere uno studente efficace è come allenarsi al Monopoly per diventare un imprenditore di successo.
Vediamo di non confondere passatempi da nerd con la vita reale.
Ti dirò di più… io ho una pessima memoria (i miei amici mi ci prendono in giro da anni!)
Eppure sono riuscito a laurearmi alla Facoltà di Ingegneria in meno di 5 anni e col massimo dei voti.
Non solo.
Le tecniche di studio che ho ideato e di cui parlo in Sm2 hanno aiutato più di 15.000 studenti universitari a raggiungere lo stesso risultato.
Insomma, Metodo batte Memoria ogni singolo giorno della settimana.
Perché allora un articolo sul come memorizzare un mazzo di carte?!
Beh, innanzitutto perché è un trucchetto divertente da fare con i tuoi amici! :-D
Ma, cosa ben più importante, perché per impararlo dovrai esercitare un’abilità fondamentale per il tuo successo (nello studio e nella vita in generale).
…un’abilità infinitamente più importante della banale memoria.
L’attentional control (ovvero il controllo dell’attenzione)
L’attentional control, o “controllo dell’attenzione” in italiano, è la capacità di un individuo di concentrarsi su una specifica attività (ignorandone deliberatamente altre) per un tempo sufficientemente lungo.
Con la diffusione massiccia dei social media e di contenuti digitali sempre più brevi, sempre più trash e sempre più “usa e getta” (vedi Snapchat), questa abilità sta letteralmente sparendo nelle nuove generazioni.
E probabilmente la stai perdendo anche tu.
Pensaci: quando è stata l’ultima volta che sei rimasto concentrato su un’unica attività (utile) per più di 30 minuti?
Cristo santo, probabilmente non riuscirai neanche a completare la lettura di questo articolo senza distrarti!
Eh già… siamo sempre più assenti.
Viviamo la nostra vita in superficie, inondati quotidianamente dall’overload informativo e incapaci di andare in profondità, di raggiungere quel livello di eccellenza indispensabile per realizzare degli obiettivi davvero ambiziosi.
In passato ti ho già proposto numerosi esercizi e strategie per migliorare la tua concentrazione: dalla tecnica del mandarino alla tecnica del cuore (e molte altre ancora).
Oggi vedremo come migliorare il tuo controllo dell’attenzione, imparando a memorizzare un mazzo di carte! Ecco le istruzioni dettagliate.
Come memorizzare un mazzo di carte: istruzioni pratiche
“I ricordi non sono la chiave del passato, ma del futuro.”
Corrie Ten Boom.
Ok André, tutto molto interessante, ma mi sono perso un passaggio: cosa diamine significa nella pratica memorizzare un mazzo di carte?!
Ooops, avevo dato per scontato questo piccolo aspetto!
L’obiettivo del nostro esercizio è il seguente: partendo da un mazzo di carte da poker, mescolato, dovrai memorizzare in pochi minuti l’esatto ordine delle 52 carte.
Per intenderci: dopo averlo memorizzato, puoi dare il mazzo di carte ad un tuo amico e chiedergli di estrarre le singole carte senza mostrartele.
Tu naturalmente dovrai essere in grado di “prevedere” quale carta verrà estratta di volta in volta, utilizzando solo la tua memoria.
Tutto chiaro? Iniziamo!
Passo #1: la passeggiata
Parte dell’esercizio che vedremo oggi si bassa sulla tecnica dei loci (te ne avevo già parlato in questo articolo).
Per preparaci a memorizzare un mazzo di carte, dovremo quindi innanzitutto costruire nella nostra mente un’immagine estremamente chiara di 5 stanze della nostra casa.
Visualizza te stesso mentre passeggi in queste stanze, seguendo un preciso percorso.
Puoi ad esempio partire dal:
- corridoio d’ingresso,
- andare nel soggiorno,
- poi in cucina,
- passare poi in una camera da letto
- e infine andare in bagno.
Cerca di avere un’immagine quanto più vivida possibile di queste 5 stanze e degli oggetti presenti al loro interno.
Nello specifico, per ogni stanza dovrai individuare almeno 10 oggetti.
Ti consiglio di immaginare oggetti di grandi dimensioni: meglio un tavolo, piuttosto che una graffetta!
Stabiliti 10 oggetti per ognuna delle 5 stanze, decidi un ordine sequenziale con cui osservare mentalmente ognuno di questi oggetti.
Per intenderci: quando entri nel corridoio, il primo oggetto che immaginerai potrebbe essere lo zerbino, poi il portaombrelli, subito dopo l’attaccapanni, e così via.
Decidi l’ordine degli oggetti per tutte e 5 le stanze.
Così facendo avrai una sequenza di 50 oggetti (10 oggetti x 5 stanze).
Immagina altri 2 oggetti, magari in giardino, così da ottenere i 52 oggetti a cui potremo poi collegare le 52 carte del nostro mazzo…
Mi raccomando: ripassa mentalmente la tua “passeggiata” tra le varie stanze, finché non avrai memorizzato la sequenza dei 52 oggetti (1. zerbino 2. portaombrelli 3. attaccapanni 4. … 50. lavandino 51. annaffiatoio 52. rasaerba).
Bene, vediamo il passo #2…
Passo #2: le persone memorabili
La seconda parte del nostro esercizio consiste nell’associare una persona memorabile ad ognuna delle 52 carte del mazzo.
Non so… potresti associare quella ragazza / ragazzo che ti ha spezzato il cuore al 2 di Picche, Pablo Picasso al Re di Quadri, Margherita Hack alla Regina di Fiori e così via.
Esercitati in questo secondo passaggio finché non sarai in grado di prendere una carta a caso dal mazzo e ricordare immediatamente la persona memorabile che le hai associato.
Ps. prima di iniziare questa seconda parte dell’esercizio, ti consiglio di mettere in pratica il trucco della memoria immediata.
Passo #3: lo show
I due passaggi che abbiamo visto finora devono essere completati una sola volta.
Nel momento in cui li avrai perfezionati, ovvero avrai costruito la tua sequenza di 52 oggetti e individuato i 52 personaggi memorabili da collegare alle singole carte, potrai ripetere il “trucchetto” tutte le volte che vorrai.
In questo terzo ed ultimo passaggio impareremo invece come memorizzare un mazzo di carte vero e proprio!
Che lo show abbia inizio! ;-)
Estrai la prima carta
Prendi un mazzo di carte da poker, mescolalo per benino e poi estrai la prima carta.
A questa carta naturalmente corrisponderà uno dei tuoi personaggi famosi.
Ipotizziamo ad esempio che la prima carta sia proprio quel 2 di Picche a cui avevi associato la fidanzatina del liceo che ti ha spezzato il cuore.
Associala al primo oggetto
Dovrai ora associare mentalmente questa prima carta al primo oggetto che compare nella tua “passeggiata” (ricordi? Le 5 stanze, i 10 oggetti, etc.). Nel nostro caso lo zerbino.
Come si effettua questa associazione mnemonica?
Beh, naturalmente utilizzando uno dei principi della formula segreta della memoria: le emozioni!
Per creare l’associazione tra carta (ovvero persona memorabile) e oggetto andremo a creare nella nostra mente un’immagine buffa o comunque un’immagine che abbia una forte carica emotiva.
Potresti ad esempio immaginare la fidanzatina bastarda mentre ti chiede umilmente perdono, strisciando ai tuoi piedi come uno… zerbino.
(Prima che il PdB – Partito dei Buonisti – si scandalizzi per questa immagine, ci tengo a precisare che creare un’immagine “forte” è parte essenziale dell’esercizio).
Ripeti il procedimento per tutte le carte
Completata la prima associazione tra personaggio memorabile e oggetto, dovrai ripetere lo stesso procedimento per tutte le altre 51 carte.
Se ad esempio la seconda carta è una Regina di Fiori (la nostra Margherita Hack), puoi immaginare la scienziata sbucare dal portaombrelli (il secondo oggetto).
Se la terza carta è un Re di Quadri (Pablo Picasso), puoi immaginare il pittore spagnolo mentre appende uno dei suoi famosi quadri all’attaccapanni.
E così via per tutte le altre carte che estrarrai dal mazzo.
Per essere sicuri che le associazioni si cementino per benino nella tua mente, terminati i 10 oggetti di una stanza, ripeti mentalmente i link personaggio-oggetto un paio di volte, e solo dopo passa alla “stanza” successiva.
Vai in scena!
Terminato il lavoro di associazione sei pronto ad andare in scena!
Dai il mazzo di carte al tuo amico (naturalmente mantenendo l’ordine originale) e inizia a ripetere a memoria, senza bisogno di guardare il mazzo, la sequenza di estrazione delle singole carte: 2 di Picche, Regina di Fiori, Re di Quadri, etc.
Per riuscirci non dovrai fare altro che ripercorrere mentalmente le tue 5 stanze ed i rispettivi 10 oggetti (+2) a cui avevi associato le 52 carte.
That’s it!
La prima volta naturalmente impiegherai diverso tempo per completare l’intero esercizio.
Con la pratica e il tempo, però, potresti riuscire a raggiungere quel livello di attentional control necessario per memorizzare un intero mazzo in pochissimi minuti.
Sì, ma… a che serve memorizzare un mazzo di carte?!
Come spiegato nell’introduzione di questo articolo, lo scopo principale di questo “trucchetto” non è quello di impressionare i tuoi amici o diventare un campione di memoria (a meno che questa non sia la tua massima aspirazione nella vita).
La verità è che questo esercizio, e in particolare modo le tecniche della “passeggiata” e delle “persone memorabili“, sono una vera e propria palestra mentale per il tuo controllo dell’attenzione.
Come scoprirai esercitandoti, queste attività mentali richiedono un livello di concentrazione a cui non siamo più abituati.
Insomma questo divertente giochino ti aiuterà a togliere un po’ di ragnatele da alcune parti del tuo cervello che hai smesso di utilizzare da troppo tempo!
Beh… a patto naturalmente che tu lo metta in pratica!
Che aspetti: prendi un mazzo di carte ed inizia ad allenarti ;-)
Ti auguro una settimana vissuta in profondità. Andrea.
A presto.
Foto di Vasilchenko Nikita
Come al solito geniale.
Ma io che ho Sm2 da tempo immemore avrò pure la mia bella e nuova edizione oppure sono nel gruppo dei “fregati”? :D
la nuova edizione a tutti quelli che avranno acquistato una copia di Sm2 prima di quella data (naturalmente anche i clienti storici). cit. :-P
Però c’è prima: Beh, a meno che tu non decida di acquistare oggi la versione attuale di “Studia meno, Studia meglio (Sm2)” (al prezzo attuale).
Non vorrei si riferisse a chi acquista da questo momento in poi.. Speriamo che hai ragione! :D
Ciao Giuseppe, nel rileggere l’articolo ieri sera ho aggiunto la frase “(naturalmente anche i clienti storici)”, proprio perché fosse chiaro che la nuova edizione sarà sbloccata gratuitamente a TUTTI i clienti che hanno acquistato Sm2 dal giorno della sua pubblicazione nel novembre 2012 fino al giorno della pubblicazione della nuova edizione :)
La nuova versione sarà disponibile nel vostro account nell’area riservata e riceverete un’email il giorno in cui uscirà Sm2 2.0 :)
Ciao Andrea, grazie. :)
Sei un BIG!
Suggerimento: al posto degli oggetti si potrebbe pensare che nelle stanze ci sono dei soggetti che fanno qualcosa ed associare i personaggi a quei soggetti. Es. in una stanza c’è un tavolo in cui 4 giocano a poker ed un tavolo da 6 che gioca a tombola; in un’altra sono in 10 e non si può dire cosa fanno ma fanno molto! ;D
Grazie per questa strategia interessante, Andrea.
Condivido appieno la necessità di allenare la capacità di concentrazione e di mantenere il focus; capacità che purtroppo è messa sempre di più a dura prova dalle mille distrazioni di oggi.
Guarda il lato positivo: là fuori c’è una massa crescente di decerebrati che vivono in un perenne stato di distrazione.
Chi avrà la determinazione di coltivare giorno dopo giorno il proprio focus avrà un vantaggio competitivo immenso, sia nella propria vita privata, sia soprattutto in quella professionale.
Sì, è vero. Infatti a volte mi meraviglio di come alcune persone si arrendano facilmente quando c’è la necessità di usare la concentrazione.
Grande Andrea.
E’ proprio vero quanto dici sull’ overload informativo.
Spesso apro sul browser diverse tab con le cose che ho trovato interessante nella mia email o nei miei social, ecc …
Mi occupo di sviluppo web di professione, quindi ti lascio immaginare la quantità di tab che posso avere aperto ogni giorno sul mio browser.
Una di questa tab stamattina era questo post del tuo blog che leggo con interesse ad un pò.
Ammetto che la prima volta che ho iniziato a leggere non sono neanche arrivato alla frase:
“Cristo santo, probabilmente non riuscirai neanche a completare la lettura di questo articolo senza distrarti!”. Mi ero fermato poco sopra.
Fortunatamente dopo un pò sono tornato sulla tab e la lettura di quella frase mi ha convinto a completare la lettura dell’ articolo :D.
Proverò sicuramente a fare quest’ esercizio. Grande
Ciao Andrea, ma tu hai fatto ingegneria oppure ingegneria gestionale? Probabilmente sai cosa intendo dire!
Buona giornata!
No non lo so Andrea: cosa intendi dire?
Mi sa che intende quello che bene o male pensano tutti gli ingegneri…ovvero che ing. gestionale è quella più facile. Lo si sente dire spesso…poi non so se sia un pregiudizio o che…
Sì sì, avevo capito Nick: grazie della spiegazione :-D
Quando ho frequentato Ingegneria Gestionale io, visto che era appena entrato in vigore il nuovo ordinamento e Gestionale era un corso relativamente nuovo, i vari Prof. avevano ben pensato di farci fare esattamente gli stessi esami di Ingegneria Meccanica (vecchio ordinamento) con in aggiunta degli esami specifici di economia e organizzazione aziendale.
Detto questo, un piccolo suggerimento: potete continuare a raccontarvi la storiella che gli altri riescano meglio di voi all’università perché il vostro corso è più difficile, perché c’è quel professore bastardo che avete solo voi, perché l’università della vostra città è notoriamente impossibile, perché __________ (completare con scusa a piacere).
Oppure, vi assumete il 100% della responsabilità del vostro percorso universitario e decidete di acquisire tecniche e strategie davvero efficaci.
Ps. 11.000 studenti universitari, di QUALSIASI facoltà, di QUALSIASI città universitaria, che hanno applicato con successo le strategie di Sm2 credo che siano un campione statisticamente valido e fin qui ci arriva anche un Ingegnere Gestionale :-D
Hahaha sicuramente hai ragione Andrea per quanto riguarda le scuse.
Io non faccio ingegneria, ma ho parecchi amici che la frequentano…e so che prendono per il c*** quelli di gestionale e dicono sempre che sono economi mancati e non ingegneri :P
Però ovviamente se non ci sei dentro non credo che puoi dare un giudizio vero e proprio. Secondo me la difficoltà delle facoltà è molto soggettiva e molto influenzata da vari fattori. Non si può fae di tutta un erba un fascio :D
Non era assolutamente una critica, anzi sono abbastanza sicuro che se tu avessi fatto un altro tipo di ingegneria i tuoi articoli non sarebbero così validi! Ps. ho già letto e riletto sm2, e sono un ing. informatico :D
Perfettamente spiegato come applicare la tecnica :)
Mi sono sempre chiesta però se fosse possibile utilizzare questo metodo per memorizzare anche i famosi libroni di 600 pagine!
Nel senso, se ci sono tante informazioni da ricordare, tra cui nomi tecnici e definizioni, oppure particolari procedimenti o leggi ecc come è possibile applicarla, data la quantità di informazioni, la vastità degli argomenti ecc?
Fabiana, attenzione però: la tecnica descritta in questo articolo è ottima per allenare l’autofocus, ma non credo che sia adatta a imparare (cioè comprendere e ricordare) degli argomenti. Andrea, correggimi se sbaglio. :)
Per imparare in modo efficiente un librone del genere ti consiglio di usare una tecnica di ripetizione dilazionata, usando un programma come Anki.
E magari potresti approfittare dell’offerta di SM2 ;)
Grazie del consiglio :)
Ciao Fabiana,
la tecnica dei loci può essere applicata anche nello studio, ma non per memorizzare le singole informazioni. In Sm2 spiego come utilizzare al meglio questa antica mnemotecnica inventata da Cicerone.
Detto questo, come suggerito da Alessandro, la ripetizione dilazionata è un’altra strategia molto efficace.
In generale però, come spiego da anni, le tecniche di memoria sono le strategie più inefficienti per studiare: ho sempre prediletto le tecniche di apprendimento e in generale un approccio efficace allo studio che consiste nel comprendere esattamente che tipo di informazioni stiamo studiando e di conseguenza qual è l’approccio più corretto per studiarle.
In merito a questo articolo poi, come scritto, ha veramente poco a che fare con la memoria. Lo scopo di questo esercizio è aiutarvi a sviluppare il vostro “controllo dell’attenzione”, un altro strumento indispensabile per studenti e non solo!
Chiarissimo, grazie mille!
Ciao Andrea, ho una domanda: io ho acquistato la tua guida sm2, un’annetto fà. Se desidero la versione 2.0 la devo acquistare a prezzo pieno?
Grazie
No Luca,
come spiegato nell’articolo, tutti quelli che avranno acquistato Sm2 dal giorno in cui è uscita (4 novembre 2012) fino al giorno prima della pubblicazione della nuova edizione 2.0, nelle prossime settimane riceveranno un’email all’indirizzo indicato in fase di acquisto con le istruzioni per scaricare gratuitamente il nuovo manuale.
Perciò dovrò aspettare una mail in questo periodo, senza accedere al mio account
Sì, serviranno ancora alcune settimane. Sto addirittura pensando di fare il lancio ufficiale ad inizi novembre, in concomitanza col 4° anniversario della pubblicazione di Sm2.
Vedremo ;-)
Comunque sì, vi arriverà un’email quando sarà disponibile e ve la ritroverete nel vostro account nell’area riservata.
Perfetto, grazie ?
Grazie Andrea, ottimo articolo, come sempre…
Aspetto con trepidazione il nuovo manuale. Il vecchio mi aveva entusiasmato parecchio e lo trovo perfetto. Sono pertanto incuriosito per la nuova edizione.
Fammi sapere al più presto
“Pensaci: quando è stata l’ultima volta che sei rimasto concentrato su un’unica attività (utile) per più di 30 minuti?”
Che sfiducia nei tuoi lettori… cioè, prima ci insegni tutte ste super-tecniche e poi credi che non siamo concentrati mai? :D :D :D Che brutta cosa… :D :D :D
Cmq la risposta è “ieri”.
Per il resto bell’articolo, molto interessante. Non lo farò perchè (purtroppo) non faccio il mago… e poi ho migliorato già molto l’attentional control, però nel caso avessi un calo, ci proverò.
Ahahahaha, lo so che siete bravi, diciamo che ogni tanto ce lo dimentichiamo di esserlo…
Tranquillo Tony, Andrea ce l’aveva con me che ormai non mantengo l’attenzione nemmeno quando guardo l’Inter (sebbene io segua il blog dai suoi albori). Ma di che stavamo parlando? Ah si …
Non credo di esagerare se dico che una delle chiavi della serenità è proprio stare sempre col focus su quello che si sta facendo… Anche se stai oziando, ozia e basta senza andare oltre… Me lo dice l’esperienza. È le buone idee ci arrivano quando meno ce lo aspettiamo. Confermi Andrea?
Quella che chiamo “quiedora”: assolutamente sì Leonardo ;-)
Spieghi molto bene la tecnica, e con un pò di pratica è possibile applicarla a qualsiasi cosa, tipo imparare a memoria l’elenco telefonico, che può dimostrarsi utile per partecipare ad uno show televisivo
Avevi ragione Andrea, è un numero da fenomeni da baraccone, ma come dici tu, è anche una buona palestra mentale.
Vi svelo un trucco avanzato.
Nel mio caso le carte sono i miei compagni di classe delle medie (sezione A e B fanno giusto 52), sono facili da ricordare e su ognuno ho dei ricordi e delle impressioni che rendono il giochetto più facile.(come il tuo esempio del due di picche)
Per memorizzare la disposizione li faccio accomodare uno dopo laltro ai banchi di due aule che conosco perfettamente, partendo dall ultimo in fondo a destra fino ad arrivare alla cattedra.
Ho un ulteriore vantaggio, i banchi sono doppi, quindi ogni carta avrà il suo compagno di banco.
Queste associazioni di coppie mi avvantaggiano nel richiamare le carte: spesso si creano associazioni insolite di compagni di banco che rendono il tutto più incisivo e divertente, tenendo conto che anche io rappresento una carta.
Ma come vi dicevo è solo un trucco.
A meno che il tuo esame non sia “memorizzazione di carte 1”.ci sono modi migliori e più proficui per aumentare focus, attenzione e studiare meglio.
Un saluto!
Ciao, sto leggendo sm2 e non ho capito bene come si applica la piramide dello studio: serve solo a individuare i diversi tipi di informazioni (quindi mentre leggo faccio tutto nella mente) o bisogna passare all’atto pratico facendo una piramide e riempendo le varie sezioni con le informazioni? Ti ringrazio molto
La piramide dello studio è un modello mentale e serve per approcciare gli argomenti di studio col giusto atteggiamento.
Per iscritto devi mettere le mappe ;-)
“Beh, a meno che tu non decida di acquistare oggi la versione attuale di “Studia meno, Studia meglio (Sm2)” (al prezzo attuale).”
Quell'”oggi” sta diventando una settimana :P
“Il giorno della pubblicazione della nuova edizione, invierò infatti in omaggio (a gratise!) la nuova edizione a tutti quelli che avranno acquistato una copia di Sm2 prima di quella data (naturalmente anche i clienti storici).”
Non è difficile dai…
Hai frainteso il mio commento. Facevo notare che la durata dell’offerta a prezzo ribassato non è durata solo quell’oggi (5 settembre) ma è già una settimana che è in vigore… :P
Infatti non è un’offerta a prezzo ribassato. C’è scritto semplicemente che chi acquista l’attuale versione di Sm2 avrà in omaggio la nuova edizione quando uscirà.
Che poi Sm2 sia in offerta in questo periodo è qualcosa di completamente separato: da anni facciamo offerte su Sm2 che possono durare 2 giorni come 2 settimane. Dipende dal traffico, dalle iscrizioni, etc.
Sicuramente faremo delle offerte temporali anche su Sm2 2.0, ma il prezzo in offerta di Sm2 2.0 sarà sempre e comunque superiore a quello di Sm2 1.0.
In merito poi all’uso di “oggi”: questo articolo l’ho scritto il 2 agosto 2016, sapendo che sarebbe stato pubblicato il 5 settembre 2016 e che sarebbe stato letto da circa 50.000 persone nell’arco di 1-2 mesi. Non è che su tu lo leggi il 5 settembre automaticamente la frase deve assumere il significato legato al tuo punto di vista soggettivo, altrimenti è una stronzata.
Ciao, ho letto la tua guida sm2 e ho una domanda: io ho solo un periodo di esami (composto da tre parti/esami) alla fine dell’anno scolastico. Quindi è un po’ differente da chi ha più esami sparpagliati durante l’anno. Come ci si comporta con la pianificazione a ritroso in questo caso?
Ti ringrazio
L’altra domanda è: studio in Svizzera, le indicazioni di studio approssimative per credito, secondo vanno bene anche qui? Perchè m è venuto il dubbio dove nella sezione del backward planning dai l’indicazione di 8-12 ore ca. e mi sono quindi chiesto se la stima debba cambiare fuori dall’Italia.
Grazie, gentilissimo
Ciao, la pianificazione basata sui CFU è solo un esempio. Puoi farla tranquillamente in base ad altre metriche, come ad esempio il numero totale di pagine di materiale da preparare, le ore di lezione seguite (es. 1 ora di studio ogni 2 ore di lezione), etc.
Ciao di nuovo, complimentoni per la guida, guardo i miei compagni e già vedo la differenza dal primo giorno guardando la presa di appunti.
Premetto che è il mio primo anno all’università
1) nel test risulto sempre cinestesico e penso sia azzeccato, eppure mi piacciono e mi ispirano di più le tecniche di memorizzazione visive, le apprezzo di più già a pelle. Mi consigli di utilizzarle (visive(? Oppure di stare su quelle cucite a misura per me (cinestesiche)?
2) Ho capito che bisogna studiare tutti i giorni e richiamare con un preciso programma. Tuttavia, dopo aver fatto il backward planning mi sono chiesto : in cosa cambia lo studio di tutti i giorni da quello per l’esame? Non so se mi sono spiegato
Grazie
Ciao, per non entrare troppo nel dettaglio nelle tematiche trattate all’interno del manuale qui nei commenti pubblici, ti posso chiedere di scriverci un’email all’indirizzo da cui ricevi la newsletter? Grazie!
Scusami, l’esercizio si basa sul mantenere gli stessi oggetti e le stesse persone ma nel cambiare l’associazione alle carte ogni qualvolta si fa l’esercizio?
Si, esatto.
Ciao, ho creato anche io un blog per assimilare quello che studio. Che ne pensi?
Ho pubblicato un articolo ma mi sono accorto che parlavo troppo “appuntese”, sembrava un riassunto; forse devo davvero scrivere come se mi rivolgesse a mia nonna?
Grazie!
Ciao, primo giorno di Uni e sono già preoccupato!
1) Il professore dice le stesse cose esatte che ci sono sulle diapositive. Che appunti vanno presi in questo caso??
2) Ho visto chi prende appunti direttamente sulle diapositive. È meglio che prendere appunti “normali”? In sostanza li stampano il giorno prima e gli appunti vanno su di esse.
3) Studio in lingua straniera. Gli appunti li consigli di prendere in lingua madre o in lingua d’insegnamento?
È molto importante, grazie
A tutte e 3 domande ti rispondo così: prova.
Prendi appunti pensando già alle cose che dovrai imparare, non prendere appunti tanto per prenderli. E poi dipende dai prof non tutti spiegano nei modi che hai detto tu.
Ti ringrazio per la risposta Leonardo