Vuoi scoprire come studiare bene e velocemente? Sei arrivato nel posto giusto.
In questo articolo troverai alcune delle migliori strategie per imparare a studiare meglio e portare a casa quegli agognati 30 e lode.
A volte vengo contattato da studenti universitari che mi chiedono come studiare bene e più velocemente.
No, ho mentito: quello che mi chiedono davvero è qualche trucchetto per studiare male e senza perderci troppo tempo!
Certo non sono così diretti e spudorati, ma la sostanza non cambia:
“Andrea, tra 3 giorni ho un esame universitario e devo memorizzare 1.600 pagine, come posso fare: il tuo metodo di studio può aiutarmi?!“
No cocco mio, il mio metodo per studiare non può aiutarti.
Se ti sei grattato la uallera finora, non può aiutarti neanche San Gennaro!
Studiare bene e velocemente richiede impegno
“Non amo studiare. Odio studiare. Amo apprendere. Apprendere è meraviglioso.”
Natalie Portman.
Inutile girarci intorno, se vuoi ridurre drasticamente le tue ore di studio non puoi continuare ad affrontare l’università “à la cazz di can”.
Studiare bene e velocemente significa innanzitutto aumentare in modo vertiginoso la qualità delle (poche) ore che trascorrerai sui libri.
Diciamocelo, leggere svogliatamente un capitolo rispondendo nel frattempo ai messaggi di WhatsApp, Facebook o dei piccioni viaggiatori è molto più comodo del doversi concentrare unicamente sui propri libri di testo.
Ripetere meccanicamente una definizione con l’entusiasmo di un bradipo nano delle Ande è molto più facile del dover riflettere su quanto si sta studiando.
Evidenziare indiscriminatamente l’intero paragrafo come farebbe un imbianchino fatto di LSD è molto più banale del dover sottolineare unicamente i concetti chiave.
Studiare bene e velocemente richiede impegno.
Se stavi cercando metodi per studiare più velocemente con qualche soluzione fast-food per i tuoi problemi, mi spiace ma sei nel posto sbagliato: per le pillole magiche o le promesse sensazionalistiche, devi provare il secondo blog a destra.
Se al contrario hai finalmente deciso di impegnarti per dare una raddrizzata al tuo percorso universitario e capire una volta per tutte come si studia in maniera efficace, continua a leggere.
In questo articolo scoprirai 5 tecniche di studio infallibili:
- Studiare più velocemente grazie alla pre-lettura.
- Studiare meglio grazie alla tecnica sniper.
- Imparare velocemente con le mappe concettuali
- Non dimenticare più nulla grazie alla regola della scuola materna.
- Memorizzare qualsiasi cosa con la tecnica dei Loci di Cicerone.
Come studiare bene e velocemente con la pre-lettura
Se i tuoi esami universitari prevedono tomi da 500, 800 o addirittura 1.000 pagine, riuscire a raddoppiare o triplicare la tua velocità di lettura ti consentirebbe di risparmiare parecchie ore di studio.
Il problema è che c’è molta confusione (e molte leggende metropolitane) su cosa sia davvero la lettura veloce e su come si possano studiare tante pagine in poco tempo.
Per quella che è la mia esperienza, raggiungere le 600-800 parole al minuto (un lettore medio arriva a 200-250 pam), con il 100% di comprensione del testo, richiede innanzitutto tanta, ma davvero tanta, pratica.
Per iniziare puoi partire da queste 3 tecniche di lettura veloce (nel post linkato trovi anche una nuova applicazione per divorare gli articoli online).
Non è il caso però di scoraggiarsi.
Esistono infatti strategie di lettura veloce che ti aiuteranno a migliorare la qualità (e la rapidità) del tuo studio fin dalla loro prima applicazione: sto parlando della pre-lettura.
Ecco come funziona:
- Ancora prima di iniziare a studiare, cerca di familiarizzare con il libro di testo (o con gli appunti del libro):
- Leggi rapidamente l’indice del capitolo.
- Sfoglia le pagine del capitolo cercando semplicemente di prendere dimestichezza con la struttura delle sezioni.
- Leggi i titoli delle sezioni principali e il primo e l’ultimo paragrafo di ogni sezione (max 2-3 righe di testo).
- Poniti poi queste 2 semplici domande:
- Quali sono i concetti chiave che voglio apprendere grazie a questo capitolo? (se hai letto l’indice e le sezioni principali, ti saranno abbastanza chiari).
- Questo capitolo è fondamentale per la mia preparazione, oppure no? (questa domanda ti aiuta a fare chiarezza sul livello di dettaglio con cui dovrai studiare).
That’s it.
Inizialmente potresti considerare la pre-lettura un’inutile perdita di tempo: in realtà ti porterà via al massimo 5-7 minuti per ogni capitolo, ma applicandola costantemente scoprirai come il tuo studio diverrà molto più scorrevole arrivando a farti risparmiare più di 1 ora del tuo tempo, ma soprattutto sarai in grado di assorbire i diversi concetti con maggiore facilità, sfruttando ad esempio il principio della Piramide dello Studio.
Vediamo ora la tecnica #2:
Come studiare bene e più rapidamente grazie alla tecnica sniper
I tiratori scelti (i cosiddetti sniper) e i gamers di mezzo mondo, utilizzano spesso l’espressione:
“One shot, one kill. No luck, just skill.”
Che tradotto significa: “Un colpo, un bersaglio. Niente fortuna, solo abilità” (tu, giocatore di CoD, smetti di galvanizzarti! ;-).
Citazioni belliche a parte, c’è un atteggiamento mentale che ti sta costando fin troppe ore di studio: la convinzione che per essere davvero preparato devi leggere e ripetere meccanicamente il tuo materiale di studio fino alla nausea. Si tratta di una cavalfiorata!
In uno dei contenuti bonus della mia guida APP – Autostima Passo Passo ho inserito un semplice test che dimostra come la nostra autostima (quello che crediamo di noi stessi) possa influenzare profondamente le nostre capacità di studio.
Non fraintendermi, non ti sto suggerendo di diventare un pallone gonfiato per eccellere all’università.
Il messaggio che vorrei trasmetterti è che devi iniziare a fidarti delle tue abilità mentali.
Registrare le lezioni del Prof., scrivere riassuntini ultra-dettagliati o ripetere a pappagallo il materiale di studio fino allo sfinimento, sono tutte strategie di studio fallimentari.
La ragione è molto semplice: più “stampelle mentali” fornisci al tuo cervello e più il tuo cervello si impigrisce.
La nostra mente è infatti uno degli strumenti più efficienti inventati dalla natura, questo significa che non è disposta a sprecare attenzione, memoria o energia a meno che non sia assolutamente indispensabile.
In fondo, perché dovrebbe ricordare una definizione al primo colpo se l’abbiamo abituata ad avere altre 178 occasioni per memorizzarla?!
Questo comportamento è legato in parte al famoso effetto Zeigarnik: il tuo cervello si dimentica automaticamente di qualcosa a meno che non abbia un motivo davvero importante per ricordarlo.
Se continui ad utilizzare degli “aiutini”, la tua mente non saprà mai come apprendere e come memorizzare velocemente.
Ok André, ho capito: cosa devo fare per stimolare la mia memoria e “tenerla sulle spine”?!
Chiediti… con quanta attenzione leggeresti il capitolo del tuo libro di testo se avessi un’unica possibilità irripetibile di visionare quel materiale?
Intendiamoci bene, non ha senso estremizzare.
Probabilmente una sola lettura non ti sarà sufficiente, anche se la pre-lettura ti aiuterà molto in questo senso, ma se vuoi imparare a studiare bene e velocemente devi adottare la filosofia “One shot. One kill“.
Le tue risorse mentali sono preziose, ogni volta che ti siedi di fronte ad un libro di testo devi farlo come se fosse per te l’unica occasione per apprendere quello che stai studiando.
Elimina le distrazioni, assumi l’atteggiamento dello sniper ed inizia ogni sessione utilizzando una di queste 5 tecniche di concentrazione.
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Come imparare meglio grazie alle mappe concettuali
Se vuoi davvero apprendere come studiare bene e velocemente devi stamparti a fuoco in fronte che la rielaborazione è la fase cruciale dello studio.
Senza rielaborazione non c’è vero apprendimento e senza apprendimento la memorizzazione diventa un’attività meccanica, alquanto inutile e dispendiosa.
Tra i migliori strumenti di rielaborazione vi sono senza dubbio le mappe concettuali.
La tecnica di studio delle mappe mi è stata insegnata per la prima volta alle scuole medie, dal mio insegnante di musica.
Da allora sono state le mie fedeli compagne di studio riuscendo a farmi studiare senza ripetere troppe volte.
Se non le hai mai utilizzate puoi trovare indicazioni semplici e pratiche per capire come studiare più velocemente con le mappe concettuali in questo post.
Come ripetere seguendo la regola della scuola materna
Oggi voglio però parlarti di un’altra strategia di rielaborazione estremamente efficace e che può essere utilizzata sia prima di redigere le tue mappe, sia in fase di ripetizione: la regola della scuola materna.
“Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.”
A. Einstein.
Se solo metà delle citazioni attribuite ad Einstein fossero vere, il Fisico tedesco doveva saperla davvero lunga.
Continuare a ripetere meccanicamente un paragrafo nella speranza che rimanga “appiccicato” alla tua memoria, come una pallina da tennis lanciata contro un muro, è un’impresa vana.
Per apprendere (e memorizzare) un concetto devi essere in grado di rielaborarlo a parole tue. Meglio ancora: devi essere in grado di spiegarlo ad un bambino della scuola materna (o alla nonna di Einstein).
L’idea di fondo è quella di riuscire a ridurre un concetto complesso ai suoi minimi termini, comprendere insomma quali sono gli ingredienti essenziali e come interagiscono tra loro: questo vale per una formula di chimica, come per un teorema di matematica, per un principio giuridico, come per un concetto medico.
Per applicare nella pratica la regola della scuola materna, ti consiglio di utilizzare le similitudini.
Secondo il dizionario della lingua italiana:
“Una similitudine è una figura retorica che consiste nell’instaurare un paragone, un rapporto di somiglianza fra due cose o concetti.”
Utilizzando in modo appropriato le similitudini per rielaborare ciò che studi, riuscirai a collegare concetti nuovi ad idee a te familiari, ovvero idee che hai già appreso in passato e le cui strutture neurali sono ben consolidate nel tuo cervello.
Sfruttare questa figura retorica per studiare nuovi concetti è un po’ come andare a vivere all’estero e trovare finalmente un ristorante che cucini il tuo piatto preferito: ti senti un po’ più vicino a casa e ciò che ti sembrava fino a quel momento alieno, inizia a sembrarti più familiare.
(Indovina un po’?! Ho appena utilizzato una similitudine…).
Come ricordare ciò che studi con la tecnica dei loci di Cicerone
Cicerone, il più grande oratore della storia antica imparava i suoi celebri discorsi a memoria. Difficile da credere, vero?
Eppure, il suo metodo è ancora oggi una delle mnemotecniche più note ed efficaci per schematizzare ed imparare in poco tempo concetti e nozioni, e ricordarli in un ordine ben preciso.
Ti sei mai chiesto, ad esempio, perché quando si parla spesso utilizziamo espressioni come “in primo luogo” o “in ultima instanza”?
Bene, queste erano espressioni usate dallo stesso Cicerone per memorizzare in fretta i suoi pensieri con la tecnica dei loci, anche detta Palazzo della Memoria.
Luoghi, stanze, palazzi. Ma che c’entrano con le infallibili tecniche di studio di cui stiamo parlando in questo articolo? C’entrano, eccome. Vediamo in che modo.
Cicerone scriveva nel paragrafo XXXIV del “De Oratore”, che nell’esercizio di imparare a memoria
“non mi dispiace affatto che voi usiate, (…) anche codesto metodo che (…) cerca di legare la memoria a immagini e luoghi determinati”.
La mnemotecnica di Cicerone consiste, quindi, nel trasformare ogni concetto e nozione che vuoi memorizzare, ad un’immagine. Per poi, associarla ad immagini di luoghi che per te sono familiari (stanze, strade, piazze o qualsiasi altro luogo ti pare).
Il grande Cicerone, ad esempio, quando doveva ricordare le sue celebri orazioni, era solito assegnare ad ogni colonna dell’edificio in cui avrebbe parlato una parte del suo discorso che già era collegata ad un’immagine esistente nella sua memoria.
In questo modo, al momento di parlare, avrebbe guardato in direzione di questa o quella colonna, per ricordare ciò che doveva pronunciare.
Ora, a te sicuramente non servirà per proferire lunghe orazioni in senato come faceva Cicerone, ma ti potrebbe tornare utile per tenere a mente i concetti del tuo prossimo esame di giurisprudenza o se devi ricordare le formule per una verifica di matematica.
Fidati di me! Già dalla prossima sessione di studio che affronterai, inizia a mettere in pratica tutto quello che hai imparato con le tecniche di memoria presenti in questo articolo e vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Studio efficace e rapido: risposta alle domande comuni
Molti utenti scrivono o lasciano commenti chiedendo consigli e trucchi per riuscire a passare un compito in classe, un’interrogazione o un esame universitario. Ecco alcune risposte alle domande più comuni:
- Quale metodo mi consigli per studiare per una verifica?
Sintetizza i concetti che hai appreso nelle settimane precedenti alla verifica con mappe o riassunti. Ma sforzati di creare anche dei collegamenti concettuali tra i vari argomenti, senza limitarti all’apprendimento mnemonico. - Credi che possa prepararmi in 3 giorni per un esame?
Dipende. Dal tipo di esame, innanzitutto. Se speri di passare l’esame di diritto penale studiandolo in 72 ore, rischi una cocente bocciatura. Per esami più piccoli e semplici, in tre giorni potrebbe essere fattibile. - Queste strategie per tutte le materie e corsi di studio?
Certo! Queste tecniche di memoria ti saranno utili per qualsiasi cosa tu intenda studiare, che sia matematica, storia, filosofia, geografia o per la preparazione degli esami di medicina o giurisprudenza. Ma, è necessario che tu abbia un metodo di studio valido. Se ti manca quello, anche la più efficace tecnica di studio non ti aiuterebbe.
Consigli Finali
Prima di concludere questo nostro articolo sulle tecniche per studiare bene e più velocemente, vorrei lasciarti altri preziosi consigli per uno studio efficace e proficuo.
Ma ricorda: è sempre l’organizzazione del tempo che dedichi allo studio ad essere fondamentale. Con una tabella di marcia precisa e tanta buona volontà, sarai in grado di raggiungere gli obiettivi di studio che ti sei prefissato. Ma, ecco quello che puoi fare in più:
10 consigli finali per studiare bene |
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Conclusioni
Mi piacerebbe salutarti con un altro concetto davvero importantissimo: tutte le tecniche di miglioramento dello studio, di memorizzazione e di lettura veloce che imparerai, potranno esserti estremamente utili durante tutto il tuo percorso accademico ma, senza un metodo chiaro e comprovato, difficilmente riuscirai a ottenere il cambiamento sostanziale che vorresti.
So a che stai pensando: “ Andrè, è da sempre che sento parlare di questo fantomatico metodo di studio ma, a dire il vero, mi sembra tutto un pò troppo fumoso…”
Non ti sto parlando di un metodo generale, ma di quel metodo calibrato sul tuo stile cognitivo!
“Come? Stile Cognitivo?
Proprio così, ognuno di noi ha le proprie predisposizioni e credere di poter imparare tutti nello stesso modo è a dir poco insensato.
Il primo passo per migliorare la qualità del tuo studio è quello di individuare il tuo stile cognitivo e, sulla base di questo, adottare poi le migliori tecniche di studio per te.
Se vuoi individuare il tuo stile cognitivo, le tecniche di studio più adatte a te e capire come sviluppare il tuo personale piano di apprendimento, ho preparato un test gratuito. Lo puoi completare in meno di 5 minuti cliccando il pulsante nel box qui sotto.
Buon Test!
Approfondimenti
Ecco un elenco di approfondimenti, risorse e app utili da consultare ed utilizzare, che ti aiuteranno a studiare meglio:
- Daniel Wong, How to Study Smart: 20 Scientific Ways to Learn Faster, 2020;
- Atsunori Ariga, Alejandro Lleras, Brief and rare mental “breaks” keep you focused: deactivation and reactivation of task goals preempt vigilance decrements, 2010;
- Focus Junior, Come migliorare la memoria: la tecnica dei Loci, 2020;
- Università Unicusano, 5 app per studiare meglio, 2019;
- X-Mind e iMindMap, due app che ti aiutano a creare mappe mentali;
- Evernote, applicazione gratuita con cui è possibile prendere appunti (anche vocali) ed organizzare le tue annotazioni con facilità;
- iStudiez Pro , l’app ideale per pianificare tutti gli aspetti della tua vita accademica e della tua giornata di studio.
Mi dai la giusta carica per iniziare la settimana……….Combatto con i miei pensieri: sono capace, non lo sono; Lo faccio , non lo faccio……Combatto con la nemica rimandite……Con le energie rimanenti cerco di concretizzare qualcosa di buono, sfruttando il tempo che dovrei dedicare alle pause, purtroppo.Ok, come dici tu, testa bassa e pedalare….. buona pausa a te!
Ciao Lucia,
a volte siamo davvero i nostri peggiori nemici… come hai giustamente sottolineato, se liberassimo quelle energie che sprechiamo per buttarci giù, difficilmente ci sarebbero obiettivi per noi impossibili da raggiungere ;-)
Ciao, ho un figlio che frequenta la quinta elementare, e’ molto bravo negli studi, la sua media e’ del 9 in tutte le materie. Questo mese lo vedo un po’ affaticato, non riesce a concentrarsi bene. Ho letto i tuoi suggerimenti che ho trovato molto interessanti e sono certa che ci aiuteranno. Grazie.
Ne sono felice Sabrina, questi articoli sono pensati principalmente per studenti universitari, ma alcuni principi valgono per tutte le età. Mi auguro comunque che tuo figlio non sia troppo oberato dallo studio e da altri impegni e alla sua età abbia anche il tempo per giocare e divertirsi :)
Ok per oggi questo post è perfetto.
One shot, one kill.
… vado, l’ammazzo e torno! ;)
Buona settimana!
Ahahaah,
ero un po’ in dubbio sulla “citazione bellica”, ma vedo che sta riscuotendo un buon successo ;-)
Ciao Claire, a presto,
Andrea.
Ciao Andrea! Ormai è come se ti conoscessi da una vita a furia di leggerti! :) Il post è interessante però… come la mettiamo quando, invece di un tomo di 1000 pagine, ti trovi davanti solo 50 pagine piene zeppe di formule e dimostrazioni? E’ un po’ che me lo chiedo… :D
Ciao Caterina :-)
uno delle prossime pillole di efficacia che preparerò per gli iscritti riguarda proprio la memorizzazione di formule. Detto questo, tecniche come quella dello sniper possono essere utili in qualsiasi contesto di studio.
Andrea.
Ciao Andrea,
grazie per questi consigli! Purtroppo io tendo spesso a studiare a memoria, tecnica peggiore che ci possa essere per apprendere davvero.
Da un po’ sto mettendo in pratica alcuni dei tuoi metodi di cui hai parlato sul blog, come la lettura veloce, mappe mentali, tecnica della piramide, del pomodoro ecc ecc. Quelli presentati in questo post mi sembrano altrettanto efficaci, li aggiungerò!! Buona pausa :-D
Ciao Franci,
mi fa piacere ti siano piaciuti :-)
A presto,
Andrea.
A proposito di gente che si prepara malamente ecco un articolo che è uscito oggi:
La storia è ambientata a Messina che purtroppo ha un centro universitario conosciuto più per le corruzioni che per lo studio. Buone vacanze!
Non conosco la storia nello specifico e degli articoli di giornale mi fido sempre poco, ma non mi sentirei di criticare l’approccio della professoressa. Regalare voti non serve allo studente e non serve allo società in generale.
A presto,
Andrea.
Caio
Ciao Andrea,
ti leggo ogni giorno perchè mi dai spesso la giusta carica anti-procrastinazione e proprio oggi ero scoraggiato dall’ennesimo obiettivo universitario fallito (la sessione estiva non è andata come volevo, come facevi a saperlo?!?).
Una cosa che apprezzo molto nei tuoi articoli è il fatto che metti subito in chiaro che non esiste “la bacchetta magica”….1527452 pagine in 3 giorni è impossibile per tutti e nessuno ha il metodo per evitare i “sacrifici”…piuttosto si possono rendere più leggeri ma sempre sacrifici devono essere..
Sono completamente d’accordo con te quando parli di autostima perchè ho fatto caso che studio male gli esami in cui i professori hanno la nomea di “belve umane” ..oppure ho un diverso approccio dopo aver fatto bene alcuni esami, ho piu fiducia in me.
Analizzandomi ho notato anche che negli ultimi 6-7 giorni prima dell’esame riesco a studiare e memorizzare più dei 20-30 giorni precedenti!..forse perchè proprio come dicevi tu metto un’attenzione maggiore visto l’avvicinarsi dell’esame….però devo cambiare approccio e seguirò i tuoi consigli alla lettera fin da subito!…
Poi volevo sottoporti questo articolo che leggevo proprio ieri:
Cosa ne pensi?…l’ho trovato abbastanza interessante..
Buone vacanze!!…
Mi permetto di darti un consiglio da studente in dirittura d’arrivo, purtroppo in ritardo per colpa di svariati errori lungo il percorso. Uno di questi è stato prestare troppa attenzione a quello che dicono gli altri. I colleghi sono un’arma a doppio taglio. A volte studiare in gruppo ti motiva e ti aiuta a fare più in fretta, delle altre ti riempiono la testa di sciocchezze e preoccupazioni.
Parlo in particolare degli esami “difficili” con prof “belve”. Sappiamo tutti che gli esami sono più difficili di altri, che alcuni prof sono più esigenti di altri, ma nella mia esperienza non c’è stato un esame che, se affrontato con metodo, non sia possibile passare. E alla fine questa è l’unica cosa che conta. Se è più difficile richiederà semplicemente un po’, più di tempo, magari un tentativo in più, ma questa non è la fine del mondo.
Ascoltare i colleghi che ti dicono “no con quel prof è quasi impossibile, c’è gente che ci ha messo un anno solo per quello, aiuto” è solo dire sì all’ennesima scusa per procrastinare e rimandare una seria preparazione all’esame. Perché poi, con la testa piena di queste stupidaggini, è ovvio che non ti approccerai mai bene all’esame. Ma il tuo cervello svilupperà una sorta di rifiuto che ti impedirà di dargli l’attenzione che merita, perché l’hai convinto che tanto sta andando incontro ad una mission impossible.
Invece molla tutte ‘ste cazzate e pensa:
1. Se la gente del tuo corso si laurea vuol dire che in qualche modo lo passano. E ho visto laurearsi persone con medie più basse, che erano più indietro di tutti, semplicemente perché di fronte ad una grossa difficoltà hanno reagito di conseguenza e sono andati avanti, invece di rimanere bloccati.
2. La difficoltà di un esame è soggettiva. Mi è capitato spesso di aver passato esami al primo colpo, esami che quindi non giudicavo difficili, e poi aver sentito persone dire che erano esami impossibili. Evidentemente non siamo tutti uguali, e troviamo difficoltà nelle stesse cose. Perciò è ancora più inutile partire con dei pregiudizi creati da altri. STUDIA e poi dì che l’esame è difficile e il prof stronzo, perché non sempre è vero, almeno non per te. Esempio: a volte ho letto nel gruppo di colleghi di FB discussioni di disperati che si tormentavano su un problema e ne concludevano che l’esame era di una difficoltà spropositata (assolutamente falso). Gli sarebbe bastato aprire prima il libro anziché buttarsi su vecchi compiti e fare il triplo dello sforzo per capire le cose partendo dalla fine.
In sostanza: il tuo atteggiamento conta molto più di quanto pensi! Cerca di partire con il piede giusto sempre, e sarai ricompensato :)
Ciao Matteo,
grazie del contributo. Il tuo commento inizialmente era finito nello spam per via del link che avevi inserito: probabilmente era stato riconosciuto come maligno (non so perché: la fonte sembrava attendibile), per precauzione l’ho tolto.
Per quanto riguarda il legame tra autostima & studio è un argomento di cui non ho visto discutere molto: ho deciso di approfondirlo nella mia ultima guida APP, perché credo sia fondamentale: inutile fornire ai miei lettori studenti tutte le strategie di studio migliori se poi si fanno fregare dall’atteggiamento mentale sbagliato.
A presto,
Andrea.
“La ragione è molto semplice: più “stampelle mentali” fornisci al tuo cervello e più il tuo cervello si impigrisce”.
Concetto straordinariamente vero ed applicabile ad ogni aspetto del nostro vivere.
Le “regole” che ci possono essere realmente utili sono veramente poche e si possono riconoscere dal fatto che sono accomunate da un unico denominatore comune: sono frutto del buon senso.
Quando si deve ricorrere a mille trucchi o trucchetti per cercare di superare un ostacolo si sta correndo il rischio di ricorrere a “stampelle mentali” che al primo serio esame potrebbero cadere in mille pezzi!
Sì, e direi che oltre ad applicarsi a molti altri ambiti della nostra vita si applichino anche al nostro corpo: meno lo stimoliamo e più si impigrisce.
Andrea.
Assolutamente vero! Io d’abitudine, ad esempio, rinuncio il più possibile all’automobile, diciamo che se il raggio d’azione supera i 5 km la prendo su, altrimenti una bella passeggiata è un ottimo toccasana sia per il corpo che, soprattutto, per la mente!
Onestamente mi viene da sorridere quando vedo certe mamme che accompagnano i figli a scuola, abito di fronte ad una scuola elementare e dunque questa scena la vedo praticamente ogni giorno, parcheggiando il mega Suv proprio ma proprio di fronte al portone!
E notare che le mamme sono spesso e volentieri in tuta da ginnastica, perché così, dopo aver risparmiato i 50 metri di strada tra parcheggio “umano” (mica tutti possono parcheggiare di fronte al portone, però stranamente di fronte al portone trovi sempre la terza o la quarta fila) e parcheggio “sportivo”, si andranno a massacrare di spinning o tapis roulant in palestra!!
Forse che in palestra il “movimento” vale il doppio? ;-)
Mah……
Ciao Andrea ,
sono iscritto alla newsletter ma non ho fatto letto questo articolo è possibile??
“Come organizzare lo studio di 2 o più esami”,ho anche letto il tuo libro sm2 .
Dove posso leggere quell’articolo??
grazie
Ciao Giovanni,
ho visto che sei iscritto da marzo: le Pillole di Efficacia arrivano ogni 2 settimana, tu ancora non sei arrivato a quella specifica pillola. Comunque te l’ho inviata manualmente, buona lettura.
Andrea.
Buone vacanze Andrea!
Le metterò subito in pratica, insieme alla sana aggressività.
Grazie per l’articolo.
Prego e grazie ;-)
a presto.
NOOOOOO io mi aspettavo un articolo in stile mundial, con un elogio dell’organizzazione della Germania, della sua pianificazione, nel suo continuare il progetto intrapreso nonostante avessero vinto un caspio negli ultimi anni, del loro operare efficacemente e tu… e tu… niente, parli di studiare. Bravo, non dargli soddisfazione a questi crucchi… :D :D :D
Calcio… frega ‘na sega ;-)
Ciao Andrea,
grazie per questo nuovo articolo, curato e con spunti più che ottimi per migliorare i risultati nello studio!
Personalmente, ormai da svariati anni, ho imparato che per studiare bene mi conviene prendere un impegno con qualcuno, interessato a ciò che sto studiando io, per trasferirgli ciò che ho appreso.
Se, alla fine del mio “sproloquio” l’amico mi conferma che ha capito e che son stato Semplice, vuol dire che il 50% del lavoro è fatto. Non rimane che fargli qualche domanda per capire se realmente ha compreso e appreso i concetti o se ti ha detto “ottima spiegazione” solo perché era, appunto, un tuo amico :-) Se il Test funziona… allora il lavoro è completato al 100%… come dicevi tu “One shot. One kill”!
Tra l’altro, penso che questo modo di fare sia un ottimo esempio di come, portando acqua al nostro mulino, possiamo essere di grande aiuto anche per gli altri. Come dire: esiste un tipo di “egoismo” che può dare vita a un’ottimo altruismo ;-) Possiamo volere di più?
E visto che ci siamo: BUONE VACANZE Andrea!
Grazie del contributo christian,
a presto.
Stanotte si parte: Buone Vacanze a Tutti! E che siano vere Vacanze! ;-)
Ciao, sto preparando l’esame di stato per diventare avvocato e prenderò spunto dalle tue parole per integrare il mio metodo di studio. Mi piace molto l’idea di leggere come se quella fosse l’unica possibilità di apprendere i concetti che si stanno studiando. A mio giudizio si ricollega al “senso di urgenza” di cui hai parlato in altri articoli in precedenza. Grazie
Mi fa piacere tu abbia trovato degli spunti utili.
In bocca al lupo per la tua preparazione e per l’esame!
A presto,
Andrea.
Complimenti Andrea il tuo articolo è illuminante come sempre! Posso aggiungere il link ad un post in tenda che sto preparando? Grazie del tuo lavoro!
Enrico
Complimenti Andrea il tuo articolo è illuminante come sempre! Posso aggiungere il link ad un post in tema che sto preparando? Grazie del tuo lavoro!
Enrico
ciao Andrea,
complimenti per i tuoi articoli che seguo da un po’ di tempo, sono molto interessanti, danno un sacco di spunti e sono davvero motivanti. Nonostante sia in vacanza mi viene quasi voglia di tornare subito a studiare!
In ogni caso ti volevo chiedere a che velocità di lettura sei arrivato, visto che in più di qualche articolo citi la lettura veloce, che pratico da poco ma che mi sta permettendo di fare cose che prima non potevo fare. Io, ad oggi, mi aggiro alle 550-600 parole al minuto.
Ciao Andrea, ho letto l’articolo e ho trovato degli ottimi spunti.Ma ciò che più mi ha incuriosito è la pigrizia mentale. Mi sono accorto(anche grazie ai tuoi articoli) di utilizzare metodi di studio e non solo (metodi)che la incrementano. Potresti darmi delucidazioni? come possiamo sfruttarla al meglio ? e come tenerla sempre attiva durante l’ arco della giornata(lavoro,studio etc..) evitando la pigrizia mentale?
Grazie per la disponibilità. Saluti,
Tony
Ciao Andrea, sto navigando in cerca di un consiglio utile per un problema che ostacola molto il mio studio: l’ansia. non so se hai qualche strategia anche riguardo a questo. nel mio personale caso mi sta davvero appesantendo lo studio e abbassando l’autostima.
per settembre avrei voluto preparare due esami (sono iscritta ad ingegneria), ma l’ansia di non riuscire a preparare bene nessuno dei due mi ha fatto optare per la preparazione di uno solo (analisi matematica 2). sto facendo gli esercizi da inizio luglio, l’orale dal 10 agosto, oggi finirò tutto il programma orale e da domani inizierò a ripetere, mentre gli esercizi li ho già fatti tutti e devo iniziare a rifarli tutti.
mi mancano ancora una 20ina di gg all’appello.
studio in media 8h/gg. risultato?
mi sveglio tutte le mattine all’alba col panico e l’ansia! stamattina ci ho messo 1h per riuscire a trovare la concentrazione e iniziare a studiare davvero. uso la tecnica del pomodoro, ho un programma dettagliato che sto riuscendo a seguire al 90%, eppure sono lo stesso atterrita dal panico e dalla paura. ho paura di studiare!! hai qualche suggerimento? o devo solo pensare ad uno psicologo?
ora ti lascio, devo iniziare il mio pomodoro. A presto.
Ciao Ste,
hai già letto questo articolo?
Ansia da Esame: 5 rimedi efficaci per aiutarti a superarla
Andrea.
È notte quasi fonda e presa dall’ansia per un esame imminente (tra 8 giorni per l’esattezza) mi ritrovo sulla tua pagina a leggere i tuoi preziosi consigli.
Sono al 3 anno di giurisprudenza e per ogni esame, incredibilmente, mi faccio programmi su programmi che non rispetto MAI. Neanche per sbaglio.
Così inizia l’ansia, la paura, la voglia di rimandare con la promessa del “lo rifarò MEGLIO”, e scarseggia la voglia. Ho una discreta media, perché seppur sbagliando, me la cavo sempre bene. Ma sono stanca di arrivare per ogni singolo esame come se dovessi andare sulla brace solo perché non ho ripetuto quelle tot di volte in più. Seguirò i tuoi consigli e spero di uscirne! Provvederò anche ad acquistare SM2 ;-)
Ciao Federica,
grazie del commento. Conosco molto, molto bene quel “loop” di cui hai parlato nel commento; lo conosco perché ci sono passato anche io come studente. Quello che posso dirti è che se ne può uscire con le giuste strategie. Non è facile, né immediato, ma si può fare e adottare queste nuove abitudini, ti assicuro, è utile non solo nello studio, ma anche nella vita.
Andrea.
ciao Andrea, complimenti per il blog e per la guida sm2 che per me è stata molto utile così come i tuoi articoli. Vorrei chiederti un consiglio. Sono uno studente di giurisprudenza ed ho sempre affrontato i manuali da studiare schematizzando e procedendo paragrafo per paragrafo, adesso però mi trovo ad affrontare alcuni manuali molto molto “grandi”. Pur conoscendo l’efficacia del metodo fin ora applicato , ho notato che impiegherei troppo tempo per preparare l’esame, allora ho deciso di procedere con schemi ancor più “asciutti” e non più paragrafo per paragrafo ma capitolo per capitolo. Talvolta però mi sembra di annegare in un mare di articoli e nozioni anche prestando attenzione alla “piramide dello studio”. Hai qualche coniglio da darmi? Grazie
Ciao Rocco,
la scelta che hai fatto è corretta: fare schemi ogni 2-3 frasi (esagero) è inutile. Uno schema è utile per fornirci una visione d’insieme su un insieme piuttosto vasto di informazioni (un capitolo mi sembra un buon punto di equilibrio).
Quando però ci troviamo di fronte ad esami così vasti, dobbiamo lavorare molto bene su un’altra fase di studio essenziale: la fase di ripetizione. Organizza un programma di ripetizione, utilizzando come riferimento il grafico della curva dell’oblio di cui parlo in Studia meno, Studia meglio. Tanto per fornirti alcuni riferimenti concreti: organizza una mezz’ora di ripetizione per fissare il materiale studiato durante la giornata; mezz’ora ogni 3 giorni per ripetere il materiale dei 3 giorni precedenti; mezz’ora ogni 7 giorni per ripetere il materiale studiato nella settimana precedente.
Come avrai notato il tempo di ripetizione è sempre lo stesso, anche se il materiale da ripetere aumenta: questo perché più volte ripetiamo un determinato materiale, più rapidamente dobbiamo “rinfrescarlo” focalizzandoci solo su quei concetti che si sono fissati più debolmente nella nostra mente.
Andrea.
Andrea,sei UN GRANDE!A buon intenditore poche parole: riesci a trasmettere un entusiasmo incredibile,riesci a motivare le persone per cambiare in meglio,riesci a far capire il Valore della Vita e di come viverla bene!Grazie perchè è Efficacemente emozionante seguire i tuoi consigli. Anna
Premesso che la concentrazione sia FONDAMENTALE nello studio (soprattutto universitario), ancora prima di prendere appunti, sottolineare, ecc ecc. (confermi?), una riflessione:
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(da ‘Come ritrovare la calma con un respiro’)
Quest’affermazione vale anche per la concentrazione quindi! Pertanto, per chi non ha mai usato e non è abituato alla tecnica del mandarino (ad es.), sarebbe controproducente farlo per la prima volta in situazioni di calo della concentrazione, perchè la nostra mente ricollegherebbe tale tecnica a quella sensazione di ”testa tra le nuvole / disagio”. Come rispondi a tutto questo? :-D
Salve Andrea , da quando ho iniziato la scuola serale mi interessa molto leggere gli articoli guida che crea sul suo forum, molto interessanti tra l’altro, leggo perché ho molta difficoltà a concentrarmi e a dedicarmi allo studio..
Nel mio corso la materia base è meccanica, quindi formata da concetti tecnici che non possono essere riassunti, ho da studiare 22 pagine in meno di 6 giorni , ho poco tempo durante il giorno, per un universitario è come rubare la caramella ad un bambino e starà già ridendo con il mio commento ma vabè chissene. Ci sarebbe qualche guida che farebbe al caso mio? Mi basterebbe anche un suo consiglio al volo :)
Ciao per la settimana prossima devo imparare storia geografia e scienze ma non ci riesco mi puoi aiutare
Senso… Questo post non ne ha
Ciao Rikiz, se hai bisogno di partire da un livello un po’ meno avanzato, ti consiglio questo video:
Come spesso si dice, “hai vinto tutto!” ahahahah
Ma per studiare storia dell’arte come posso fare?? Sono disperata, non riesco a memorizzare l’architettura dei monumenti… Forse ho sbagliato tutto!!
GNEGNEGNE, leggi qua va: Il test del frignone
Ciao a tutti! :) Vorrei consigliarvi il mio metodo di studio: spesso faccio un riassunto delle pagine che devo studiare, mi registro mentre leggo i riassunti e ascolto le registrazioni durante la giornata. Funziona ;)
Purtroppo so tutto in generale e un po meno nei minimi particolari , sembra che questo al mio proff. non basta , ( al mio avviso qualche squilibrio mentale ce l’ha …)interroga con il libro in mano ,e vuole la esatta descrizione del libro ,ce la farò mai?.. si !, ma, entro quanti anni ?? =( .
Ciao Andre! Innanzitutto complimenti per il blog, è molto interessante e pieno di riflessioni utili. Volevo chiederti un consiglio: sono sempre stata una brava studentessa, con voti alti e una bella media. Di solito per studiare ricopiavo tutti gli appunti presi in classe integrandoli con il libro, e poi, se necessario, ripetevo tutto almeno una volta (lo so, sono pazza). Ovviamente però questo metodo, visto che ora studio medicina, non basta più: passo gli esami con voti bassi, e nonostante ciò, mi sembra di aver studiato tantissimo, quando in realtà mi sono limitata a scrivere papiri su papiri. Puoi aiutarmi? Devi resettare quello che pensavo di sapere sullo studio e usare nuove strategie. Mi affido a te.
Ciao Alice, sono anni ormai che porto avanti una campagna di “sensibilizzazione” contro i famosi “riassuntini”, per non parlare poi degli “appunti ricopiati”: sono strategie adottate da molti studenti per mettersi l’animo in pace, illudendosi che stanno facendo qualcosa di utile per la preparazione dei propri esami, quando in realtà stanno semplicemente perdendo tempo.
L’apprendimento e la memorizzazione non avvengono rileggendo fino alla nausea uno stesso capitolo o ricopiando come amanuensi degli appunti in “bella copia”.
APPRENDIAMO solo quando rielaboriamo le informazioni che ci vengono presentate dai Prof. o dai testi universitari.
e MEMORIZZIAMO solo quando, una volta compresi a fondo certi concetti, li ripetiamo, senza quelle che io chiamo “stampelle mentali”, e a cadenze ben determinate.
Il mio consiglio Alice è quello di leggerti 4-5 dei migliori post che trovi nella sezione apprendimento di EfficaceMente e testarne la validità nei prossimi giorni.
Se il mio approccio si sarà dimostrato utile nel tuo caso, all’interno del mio manuale Studia meno, Studia meglio, trovi il metodo di studio che è stato ormai applicato con successo da più di 10.000 studenti universitari, tra cui molti tuoi colleghi di medicina.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Io 10 giorni prima di un parziale (statistica, quindi materia di concetti, definizioni ed esercizi) ho messo tutta me stessa e ho copiato i miei appunti, argomento per argomento, pagine di appunti, registrazioni di lezioni. Avevo preso bene gli appunti e le registrazioni mi riempivano i buchi, insieme alle slide date dalla prof. Mi ci sono messa e ad ogni “capitolo di argomento” facevo la relativa esercitazione.
Arrivata alla fine ho notato che certe nozioni mi mancavano e non riuscivo bene a ricordarle: le ho scritte a computer, e le ho stampate ottenendo 2 facciate in scrittura grande di davvero poche cose. ho preso 30 e non 30L per via di un concetto che avevo imparato sbagliato e solo il giorno prima una persona me lo aveva corretto.
In materie come statistica e microeconomia questo metodo è utilissimo.
Ok
Ciao Andre! Amo molto il tuo blog per la qualità super dei contenuti e per la sensazione di aver imparato REALMENTE qualcosa alla fine di ogni tuo articolo. Ma ti devo fare notare una cosa: la maggior parte dei tuoi metodi di studio sono applicabili a materie non scientifiche, il che è un peccato. Gli schemi sono utili, ma come puoi realizzarli per matematica, fisica o chimica? Ecco che bisogna introdurre di nuovo i “riassuntivi”, perché sono tra i metodi migliori per queste materie. Ovviamente non si intende un riassunto passivo di una pagina di libro, ma rielaborare le informazioni nel modo più sintetico possibile in modo tale da aiutarti in un ripasso successivo (esempio: fare una scaletta dei punti chiave di una dimostrazione di matematica), perciò non trovo giusto bocciare questo metodo del tutto: bisogna vedere ache tipo di esame deve venire applicato! Tutto qui, volevo solo condividere la mia opinione perché studiando materie scientifiche non riesco ad applicare molte tue strategie purtroppo. Ma una cosa è certa: mi hai aiutata in altri modi! Ad approcciarsi ai prof e ad essere EFFICACE nello studio ;) Inoltre condivido pienamente che sottolineare è una gran perdita di tempo che fa più male che bene e ne ho parlato anche io nel blog sotto il punto di vista di uno studente di una facoltà scientifica :)
Grazie andre!
Ciao, sono un Ingegnere, quindi no, il metodo che propongo (che va ben oltre i semplici schemi) non è applicabile solo a materie non scientifiche. Col metodo spiegato in Sm2 ho preparato esami come Analisi I e II, Fisica, Geometria, Economia, etc.
I “riassuntini” sono il peggior metodo di studio che si possa utilizzare, perché fanno leva sull’insicurezza dello studente e portano ad un’atrofizzazione delle abilità cognitive quanto più li si utilizzano.
Ciao.
a dir la verità i riassunti mi aiutano di più degli schemi ad affrontare gli esami universitari perchè mi ricordo di più gli argomenti, sopratutto nella fase in cui devo ripetere
Ciao!
La lettura veloce è applicabile anche qualora si studi in un altra lingua?
Qui a Ginevra le lezioni soni registrate automaticamente comunque. Non so vome funziona in Italia.
Quindi secondo lo stesso principio che poni, ci si dovrebbe il più possibile basare sulle proprie abilità; a questo punto mi chiedo se la mia idea di stampare tutto e scannerizzare gli appunti sia poi così buona.
Un ultima “question” (alla francese): per prendere appunti consigli fogli bianchi o a righe? So che sembra banale ma di sicurò ci sarà anche qui qualcosa che funziona meglio.
Cordialmente
io prima studiavo con la ripetizione,con i capitoli, leggendo e rileggendoli e preparavo esami con voti medi,tranne che non fossero materie semplici e dove i libri non eran enormi…Devo dirti che il metodo dei sunti e degli schemi come dici tu mi ha aiutato tantissimo nella ripetizione di argomenti già studiati perchè mi servivano come prospetto x ricordare le cose fondamentali da ricordare e che il prof voleva sapere al 100%…non ci facciamo niente con libroni di materie che all’atto pratico saranno usate per il 20-30% d quello che studiamo all’uni e il resto è solo teoria…posso dire che usando schemi e sunti ho preso 28 in una materia non semplice e che studiavo da un po…mi sono trovato meglio cosi che con la ripetizione del librone e la lettura veloce…magari sarà solo un caso ma al momento funziona e l’interesse è laurearsi…x la cultura personale si acquistano i libri che interessano davvero….
Ciao, mi chiamo Veronica. Per lunedì devo imparare due capitoli interi di storia dell’arte e non so come fare. Già ho iniziato ad impararli ma non riesco a fare di più. TI PREGO AIUTAMI!!!
Accorgersi di non avere un buon metodo di studio la sera prima della prova Veronica non è il massimo. Mi auguro comunque che l’interrogazione sia andata bene. Ora se vuoi che le prossime vadano ancora meglio, approfondisci pure gli articoli che trovi qui nel blog dedicati allo studio.
Indubbiamente ha suggerito dei consigli fattibili, il punto sta: come studiare materie scientifiche formando una mappa concettuale.
Se elenchiamo tutte le proprietà nella mappa, riscriviamo il libro.
Come tutti gli altri metodi di studio, il tutto può essere riscritto su lavagna per comprendere meglio cosa c’è scritto e spiegarlo a voce a parole nostre e cancellare il tutto. Perché, appunto, riscriverlo non ha senso. In questo caso, anche le mappe concettuali.
Le mappe concettuali sono solo UNO degli strumenti che si possono utilizzare. Nel caso delle materie scientifiche ad esempio non sono particolarmente consigliate. Molto più adatte tecniche come l’active recall o l’immaginazione sensoriale di cui parlo nel manuale “Studia meno, Studia meglio v2.0“
Buongiorno, illlustre maestro. Non ho avuto modo di lasciarmi prendere dalla lettura dei vostri dolci consigli e molto di quello che avete detto mi sembra il massimo per dare una retta via agli studenti nullafacenti o poco volenterosi di dedicarsi allo studio. Tutto quello che avete detto si rispecchia in me che considero lo studio un dovere fondamentale e che ha superato vari esami universitari con la media del 28. Tuttavia c’è un difetto che vorrei superare: siccome a volte mi capita di non riuscire a studiare tanto (tranquillo. Studio in modo consapevole e mi organizzo), io mi preoccupo e vado in ansia. Come dovrei superarlo? La ringrazio.
Ciao Andrea,ho acquistato SM2 qualche mese fa, però avrei bisogno di un ulteriore aiuto, e non so se posso trovarlo in qualche tuo articolo. Mi sto confrontando con un esame molto grande, storia delle relazioni internazionali, sono circa 1400 pagine di libro. Oltre ad aver letto il libro ho dei riassunti di 375 pagine,di cui io sono circa a 270,quindi diciamo che sto facendo il riassunto del riassunto,però comunque mi sembra che nel momento in cui studio in ogni caso io non riesca ad afferrare i concetti importanti. Ho seguito il consiglio di pianificare quanto studiare a partire dalla data dell’esame (10 giugno) e dividendo il numero per il giorni lasciandomi circa due settimane per ripetere studio e riassumo una decina di pagine al giorno (sono leggermente indietro ma nulla di allarmante) che di fatto non sembrano molte ma comunque ci metto molto tempo e nonostante il programma sia quasi finito a me sembra di non sapere nulla. Puoi aiutarmi in qualche modo?
PS. contemporaneamente sto preparando un altro esame, ma è di tipo economico. Sono gli ultimi due prima della laurea e devo assolutamente superarli ora a giugno.
Ti ringrazio in anticipo.
Ciao Silvia, l’idea di non riuscire a ricordare nulla di ciò che si studia è comune a molti studenti e ha a che fare più con la fiducia in sé stessi che con le specifiche metodologie di studio.
Punto primo, applica alla lettera le strategie suggerite in “Studia meno, Studia meglio”: leggere quel “sto facendo il riassunto dei riassunti” mi ha spaventato un po’… sai come la penso sui riassuntini :-D
Punto secondo, prima di ripetere determinate sezioni, usa la tecnica del registratore mentale, serve proprio per contrastare la convinzione errata che non ricordiamo ciò che studiamo.
Punto terzo, rileggi la sezione del manuale dedicata all’autostima.
Punto quarto, assicurati di affrontare ogni sezione di studio con la giusta concentrazione (vedi relativa sezione di Sm2).
Spero di esserti stato utile.
Andrea.
Ciao,
non ho ben capito la tecnica del registratore mentale nei passi VISUALIZZA (guarda e ripeti il materiale una volta, in modo chiaro) e RIVEDI (riguarda il materiale un’altra volta): va fatta realmente guardando o ripetendo ad alta voce, o immaginarmi che lo sto facendo. La tecnica va fatta ad occhi chiusi?
Grazie
Cordialmente, Giacomo
Va fatto realmente!
Scusa Andrea se insisto, ma sono di coccio: quindi il ripasso in realtà lo faccio già nei passaggi VISUALIZZA e RIVEDI del mantra?: non c’è bisogno che lo faccio dopo?
Grazie.
Cordialmente, Giacomo.
No Giacomo, il metodo del registratore mentale e il ripasso sono due cose diverse. Il registratore mentale serve a fissare le idee. Per memorizzarle a lungo termine servono ripassi cadenzati. Comunque guarda, nel manuale Studia meno, Studia meglio 2.0 trovi tutto spiegato nel dettaglio e in modo integrato.
Nei singoli articoli naturalmente non è possibile affrontare l’intero tema “metodo di studio”. Ho scritto il manuale completo proprio per questo motivo :)
Ciao Andrea,
avendo uno stile cognitivo VISANA, mi trovo molto bene con le flashcard e mi sono resa conto che capisco meglio i concetti se li rielaboro in mappe mentali DOPO il processo di memorizzazione. Avevo provato a farle prima ma non mi sembra di cogliere il punto. Può aver senso? :)
Ma scusa prima dici che sei nel posto giusto e poi dici che siamo nel posto sbagliato? Ti decidi?
Ciao Veddy, provo a spiegartelo meglio:
A) Se vuoi studiare BENE e VELOCEMENTE sei nel posto giusto.
B) Se vuoi studiare in maniera SUPERFICIALE sei nel posto sbagliato.
Fammi sapere se hai ancora dubbi di comprensione.
ciao io ho solo 10 anni e ho letto i tuoi consigli e mi hanno aiutato a studiare!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao io nolo come devo studiare molto bene
Quindi se ho ben capito nella tecnica del registratore mentale è già compreso il ripasso.
No, la tecnica del registratore mentale serve per fissare bene i concetti. Il ripasso scadenzato per evitare la curva dell’oblio deve seguire una precisa cadenza. Ne parlo nel dettaglio in “Studia meno, Studia meglio 2.0“
Ciao a tutti domanda: posso applicare i concetti qui esposti e in ” studia meno e studia meglio” x un ragazzo di 12 anni in terza media? Grazie
Ciao Andrea, seguo il tuo blog e la tua newsletter da ancor prima di iniziare l’università (volevo arrivarci preparata!). In questi mesi di DaD mi sono decisa a seguire alcune lezioni in “differita” per poter avere la possibilità di stopparle o tornare indietro e quindi non perdermi pezzi (che in live fisiologicamente perdevo). Ora, dato che l’organizzazione dello studio è diventata molto più flessibile non avendo orari da rispettare, mi chiedevo se consigli di studiare una lezione non appena finita di vedere oppure di aspettare qualche giorno per lasciarla “sedimentare” meglio. Perché da un lato appena finita di vedere sono molto più spronata a ripeterla, ma dall’altro ho paura di dimenticarla già dopo qualche giorno!
Ho passato il tempo per studiare a leggere questo articolo ahhahahahahahha
Buongiorno Andre, grazie per condividere questo utilissimo articolo che dovrei applicare il metodo di studio che ci stai consigliando. La mia domanda, questo metodo funziona anche per studenti universitario come io che ho 50 anni di età?
Ciao Carlos, si, assolutamente. E te lo dico con certezza perché tra i miei studenti di maggior successo ci sono proprio quelli che scherzosamente tra di noi efficaci chiamiamo il club degli studenti diversamente giovani 😊
Gran bell’articolo
Piccoli trucchi veramente efficaci
Nel consiglio n° 6 dici di studiare più argomenti al giorno. Ma questa cosa non và in contrasto con la nostra capacità di concentrazione? Passare da un’argomento all’altro, in termini di produttività, non costa molto di più che rimanere focalizzati su di un singolo argomento e di li scendere più in profondità?