La memoria fotografica è qualcosa di reale o è solo l’ennesima bufala inventata da Hollywood?
“Abbiamo tutti una memoria fotografica, ma alcuni hanno dimenticato di comprare il rullino.”
S. Wright.
Recentemente mi sono appassionato ad un telefilm americano intitolato Suits. Si tratta di un legal drama che ha per protagonisti Harvey Specter, avvocato newyorkese di successo, e Mike Ross, il suo pupillo, carente di “titoli”, ma innamorato della professione forense e dotato di una straordinaria memoria fotografica. Proprio quest’ultima eccezionale abilità di Mike, permette spesso al duo di avvocati di vincere anche i più complessi casi legali.
Prova a pensarci solo per un istante: come sarebbe la tua carriera accademica o professionale se riuscissi a leggere un libro o un documento e memorizzarne all’istante (e per sempre) l’intero contenuto? Non male vero…
Nell’articolo di oggi, vedremo insieme se la memoria fotografica di Mike è replicabile anche nella realtà; ma soprattutto ti svelerò 5 stratagemmi, scientificamente provati, che puoi applicare all’istante per aumentare la tua memoria fino al 20% (neurone più, neurone meno). Let’s start!
Memoria fotografica: bufala o realtà?
Senza girarci troppo intorno: la memoria fotografica, di cui sarebbero dotati i protagonisti di alcuni film e telefilm, è una bufala pazzesca! Mi spiace, ma non riuscirai mai a memorizzare quel tomo di Diritto Privato come Mike Ross. Hai da studia’!
Di tutta l’incredibile storia dei protagonisti della serie statunitense, possiamo comunque trarre una lezione: se sei in grado e hai voglia di imparare e studiare più degli altri e più velocemente degli altri, in pochi possono competere con te. Quindi, continua a leggere questo articolo e scopri come sviluppare una memoria che possa aiutarti a migliorare sul lavoro e non solo!
La Memoria Eidetica: cos’è davvero
L’unica abilità esistente in natura, simile alla tanto strombazzata memoria fotografica, è la cosiddetta memoria eidetica: ovvero la capacità di richiamare alla mente delle immagini con estrema precisione, anche dopo soli pochi secondi di esposizione. Esattamente come se si fosse scattata una foto. Ed è proprio per questo motivo che viene usato il termine memoria fotografica.
Questa capacità mnemonica dura tuttavia qualche decina di minuti, dopo di che le immagini mentali tendono a sbiadire. Inoltre è presente solo in una piccola percentuale di bambini (tra il 2% e il 10%) e scompare del tutto in età adulta. Sviluppare una memoria di questo tipo può rappresentare potenzialmente una vera e propria svolta nell’apprendimento di qualunque tipo di nozione.
Memoria Eidetica: quante persone al mondo la hanno?
Ma quanta gente al mondo possiede davvero una memoria eidetica, o fotografica (come preferite)? Si tratta di una dote molto rara, perlopiù ereditaria, e (quasi) assente negli adulti. Secondo uno studio di qualche tempo fa della rivista BBC Focus, infatti, si stima che 8 bambini su 100 possiedano la memoria eidetica. Ma è un dono che purtroppo tende a dissolversi verso i sei anni ed è molto poco comune negli adulti.
André, non me la racconti giusta: l’altro giorno ho letto su Novella 2000 che c’è una tizia che ricorda nei dettagli ogni singola giornata della sua vita! Questo come lo spieghi?!
Il fatto che la memoria fotografica sia una bufala, non significa che non esistano persone in grado di memorizzare, anche in tempi brevissimi, informazioni all’apparenza impossibili da ricordare. Come ci riescono? Le alternative sono due:
- Hanno una predisposizione genetica, a volte associata a disturbi dello sviluppo come la sindrome di Asperger.
- Hanno praticato per un tempo sufficientemente lungo delle consolidate tecniche di memorizzazione.
Memoria Eidetica e Autismo
Per completezza di informazioni, spieghiamo velocemente il punto 1. La memoria eidetica, infatti, sarebbe alla base delle straordinarie capacità che alcune persone, affette da sindromi dello spettro autistico come la sindrome di Asperger, possono raggiungere in determinati ambiti di attività. Un caso noto è quello di Kim Peek, dal quale i registi di Rain Man si sono ispirati per realizzare il personaggio di Raymond Babbitt. Questa persona aveva un dono speciale: era in grado di memorizzare una pagina di un libro per sempre in pochissimo tempo. Inoltre, era capace di leggere ad una velocità compresa tra gli 8 e i 12 secondi e che sarebbe stato difficile anche ad una persona esperta nella lettura veloce.
A Stephen Wiltshire venne invece diagnosticata la sindrome di Asperger all’età di 3 anni e fino ai 5 anni non iniziò a parlare e fu allora che compresero che era in grado di utilizzare una forma differente di comunicazione, basata sull’utilizzo dei canali non verbali e grazie all’ausilio di carta e matita. A 11 anni riuscì a riprodurre l’intera cartina di Londra dopo aver sorvolato una sola volta la città con un elicottero.
Quindi la memoria eidetica si può imparare?
Per quanto riguarda l’alternativa #2, all’interno di Studia meno, Studia meglio (Sm2) trovi un intero capitolo dedicato alle strategie di memorizzazione insegnate nei corsi da 1.000 e rotti euri. Scegline una, massimo due, tra quelle che si addicono al tuo stile di apprendimento naturale e perfezionale con la pratica; ricorda però che le tecniche di memorizzazione sono solo 1 dei 4 pilastri del mio Metodo di studio Sm2 (e forse il pilastro meno interessante).
Quello che i vari para-guru non ti dicono infatti è che queste mnemotecniche sono inizialmente molto artificiose da apprendere e danno i loro frutti solo dopo diversi mesi di applicazione. Ehi, funzionano, ma quando le avrai davvero padroneggiate, sarai praticamente già laureato! :-D
Quindi André?! Se la memoria fotografica è ‘na bufala e io non ho né la predisposizione genetica, né il tempo per apprendere delle mnemotecniche, che cavolo devo fare per migliorare ‘sta memoria “colabrodo” che mi ritrovo?!
Punto primo, smettila di puntare tutte le tue fiches sulla memoria: ho scritto 41 articoli su come essere efficaci nello studio, e posso assicurarti che imparare a memorizzare 52 carte in apnea o un numero di 7.971 cifre ha davvero poco a che fare con il tuo successo universitario.
Punto secondo, devi sapere che oltre alle tradizionali mnemotecniche, esistono dei trucchi, che pochi conoscono, ma che ti permetteranno di aumentare la tua memoria istantaneamente (e fino al 20% in più). Che dici, gli diamo un’occhiata?
5 metodi per aumentare la memoria eidetica in pochi minuti
Sfortunatamente, come abbiamo visto, la memoria fotografica stile Mike Ross è una panzana! Puoi però aumentare la tua memoria oggi stesso e puoi farlo senza dover praticare per settimane e settimane le solite mnemotecniche trite e ritrite. Ecco come come fare:
1. Mastica un chewing gum
Esiste una correlazione strettissima tra memoria e concentrazione. Ma questo lo sai meglio di me: quando sei davvero concentrato riesci a “divorare” capitoli e documenti; al contrario, quando hai la testa tra le nuvole puoi stare su una singola pagina anche per 37 minuti di seguito senza riuscire a ricordare mezza parola.
Qui sul blog ho già affrontato il tema concentrazione, suggerendoti ad esempio la tecnica della “lettura concentrata“. Esiste tuttavia uno stratagemma ancor più immediato per aumentare il tuo focus e di conseguenza la tua capacità di ricordare: mastica un chewing gum.
Da uno studio effettuato nel 2013 dalla ricercatrice Kate Morgan dell’Università di Cardiff, è emerso che masticare un chewing gum, durante delle attività che richiedono presenza mentale, consente di avere una maggiore concentrazione e mantenerla più a lungo. Masticare una gomma permette inoltre di migliorare la propria memoria a breve termine.
Insomma, prima di iniziare la tua sessione di studio, prenditi una bella gomma da masticare ed inizia a “ciancicare”! Mi raccomando però: non esagerare. Nel caso non lo sapessi, troppi chewing gum possono avere dei micidiali effetti lassativi! :-D
2. Stringi il pugno destro
Ok, premetto che questo stratagemma può sembrare davvero strambo, ma in realtà non è altro che un’ulteriore conferma dello stretto legame che esiste tra la nostra mente e il nostro corpo.
La Dott.ssa Propper, della Montclair State University, ha dimostrato che stringere il pugno destro durante la fase di apprendimento e quello sinistro durante la fase di ripetizione, può determinare un incremento sensibile delle nostre capacità mnemoniche.
Non importa che tu sia mancino o meno, la sequenza deve essere comunque: pugno destro mentre memorizzi qualcosa e pugno sinistro quando vuoi riportare alla mente quello stesso ricordo. Questo perché stringere la mano destra porta all’attivazione della regione sinistra della corteccia prefrontale, che svolge, tra le altre attività, quella di codifica della conoscenza. Stringere la mano sinistra invece stimola l’attivazione della regione destra della corteccia prefrontale, tra i cui compiti vi è quello di richiamare i ricordi presenti nella nostra memoria.
Un consiglio pratico per sfruttare questa scoperta? Prima di iniziare a studiare, ripercorri i 5 passi dell’esercizio della “memoria immediata“, stringendo il pugno destro. Dopo aver studiato un capitolo, inizia la fase di ripetizione stringendo il pugno sinistro.
3. Utilizza l’olio essenziale al rosmarino
Hai presente il rosmarino? Sì, esattamente, sto parlando di quell’erba aromatica che usa tua mamma per dare sapore all’arrosto! Bene, l’olio essenziale di rosmarino è conosciuto fin dall’antichità per i suoi effetti benefici sul nostro sistema nervoso: se inalato infatti, favorisce la concentrazione e migliora la memoria.
Consigli erboristici a parte, in un recente studio del Dott. Mark Moss della University of Northumbria è stato dimostrato come l’olio essenziale di rosmarino sia in grado di aumentare la memoria a lungo termine, le abilità aritmetiche e la memoria prospettica, ovvero la capacità di ricordare le cose che dobbiamo fare in un prossimo futuro.
Prima di precipitarti in cucina ed iniziare a sniffare ramoscelli di rosmarino, ti consiglio di utilizzare un diffusore di aromi ad ultrasuoni (naturalmente con l’olio essenziale di rosmarino).
Ps. non mi andare in overdose di rosmarino! Moderazione… ;-)
4. Fai dei piegamenti sulle gambe
Il fatto che l’attività fisica possa migliorare le nostre capacità mnemoniche e di apprendimento è cosa risaputa. Tuttavia alcuni esercizi si sono dimostrati molto più efficaci di altri nell’attivare la nostra corteccia cerebrale.
In un esperimento condotto lo scorso anno dalla ricercatrice Lisa Weinberg del Georgia Institute of Technology, è stato evidenziato come alcuni esercizi di forza siano in grado di migliorare la memoria a lungo termine fino al 20%. Nello specifico, è emerso che l’esercizio migliore in assoluto per allenare il “muscolo” della memoria è quello degli squat (i piegamenti sulle gambe).
Nel video qui sotto trovi le istruzioni per svolgere correttamente questo esercizio:
Un paio di settimane fa, parlandoti della tecnica del pomodoro, ti ho consigliato di fare del movimento durante le pause. Ecco, se utilizzi i “pomodori” per lo studio, potresti sfruttare le pause per una bella serie di squat. Magari cerca nel tuo app store la parola “squat”: troverai decine di applicazioni con tabelle di allenamento quotidiane.
5. Chiudi gli occhi
Qual è uno dei gesti naturali che facciamo quando vogliamo ricordare qualcosa di importante, magari qualcosa che abbiamo visto o letto? Già, chiudiamo gli occhi. A quanto pare questa semplice azione hai dei benefici concreti per la nostra memoria.
In uno studio pubblicato sulla rivista “Legal and Criminological Psychology” (come non parlarne in un post dedicato a Mike Ross), è stato dimostrato che i testimoni oculari di un crimine possono ricordare fino al doppio dei dettagli se durante l’interrogatorio tengono gli occhi chiusi.
In che modo può esserti utile questo esperimento?
Ricordi quando abbiamo parlato della tecnica di studio “sniper”: ti avevo spiegato che leggere e rivedere di continuo il tuo materiale, di fatto rischia di far atrofizzare il tuo cervello. Per ridurre le ore che passi sui libri e migliorare al contempo le tue capacità di apprendimento, prova a leggere una sola volta, con la massima attenzione, il materiale di studio (un capitolo va benissimo). Appena terminato, chiudi gli occhi e riporta alla mente tutto ciò che sei in grado di ricordare. Scrivi infine i concetti chiave e secondari su un foglio di carta.
Memoria fotografica e memoria eidetica: ricapitolando…
…prima di iniziare a studiare devi: 1) masticare una gomma 2) stringere il pugno destro 3) sniffare del rosmarino 4) fare dei piegamenti sulle gambe e… 5) il tutto ad occhi chiusi! Chiaro?! :-D
Scherzi a parte, non devi certo applicare TUTTE queste tecniche contemporaneamente. Provane inizialmente 1 o 2, fai degli esperimenti, vedi quali risultano per te più efficaci. Ma soprattutto ricorda: la tua carriera accademica non cambierà grazie a qualche trucchetto o a qualche stratagemma (anche se ha delle basi scientifiche).
Come scritto ad inizio post, non esistono scorciatoie: hai da studia’!
Questo però non significa che devi ingobbirti sopra i libri e diventare una sorta di Giacomino Leopardi dei tempi moderni. Non avrai mai la memoria fotografica di Mike Ross, ma puoi ottenere ugualmente dei risultati universitari formidabili se sarai in grado di sviluppare un tuo metodo di studio efficace.
Per aiutarti ho preparato per te un estratto gratuito del mio manuale Studia meno, Studia meglio. Clicca il pulsante arancione qui sotto per riceverlo al tuo indirizzo email:
Non mi resta che augurarti una splendida settimana. Ci leggiamo lunedì prossimo. Andrea.
Ps. Fammi sapere nei commenti se hai mai provato ad applicare la 6° strategia che ho inviato agli iscritti. Io ricordo di averla utilizzata inconsapevolmente durante l’esame di Controlli Automatici: durante la prova scritta, cercavo dannatamente di ricordare la risposta all’ultima domanda, quando ho avuto un’illuminazione ripensando all’incazzatura che mi ero preso con un mio coinquilino il giorno in cui avevo studiato quell’argomento. Micidiale! ;-)
Foto tratta da Google Immagini.
Grande articolo! Ma allora nonostante la tua dieta mediatica ,anche tu ti concedi qualche spuntino ;-) cmq a proposito di studio e concentrazione avrei una domanda riguardo alle tecniche ortofrutticole :-)
Lavorando in un ristorante giorno e\o sera l’unico momento della giornata x studiare(università) in maniera efficace e’ la mattina appena sveglia.Ed in questo momento la mia mente e’ in grado di gestire cicli di studio dai 60-90 minuti senza troppo sforzo..pero poi in tarda mattinata o al pomeriggio a malapena ce la faccio con un pomodoro alla volta. Domanda: Ci sono controindicazioni nel mischiare i frutti? Oppure dovrei tagliare i meloni? Grazie!!
Ciao Alex,
una buona dieta non è mai un digiuno totale: diciamo che ho eliminato il “junk food” e mi sono concentrato su alimenti di qualità e alimenti che mi fanno star bene, come una bella serie per rilassarmi la sera.
In merito alla tua domanda, io non sarei troppo rigido: fai quello che funziona per te in questo stadio della vita. Pomodori, Meloni, etc. sono solo strategie per essere produttivi ed evitare di buttare il tempo nel cesso cazzeggiando ;-)
Ciao,
allora… ehm… aspetta… ehm… niente, volevo dire qualcosa ma non me lo ricordo più!
Gianmaria, fatte ‘na sniffata de rosmarino: da retta a me! ;-)
Articolo davvero interessante! Grazie Andrea che rendi gratuiti tutti questi utilissimi contenuti… è difficile trovare persone oneste e professionali come te in questo campo! Buona giornata, io vado a studiare :-)
Grazie Vanessa,
come dico e ripeto spesso, EfficaceMente è per me (anche) un’attività imprenditoriale: io non sono il buon samaritano, solo che non capisco chi fa business diversamente, sempre alla ricerca del soldo facile ed immediato. La trovo una scelta molto miope. EfficaceMente esiste dal 2008 e l’obiettivo è quello di farlo continuare a crescere per molti anni a venire e se hai un ottica a lungo termine l’unico modello possibile è quello basato sul valore: più dai e più ti tornerà indietro; magari non subito, magari non da tutti, ma torna.
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
La sesta tecnica anche io l’ho utilizzata inconsapevolmente! Durante l’esame di diritto commerciale ho visualizzato il mio stato di noia assoluta nel ripetere le cause di nullità del contratto di società…e mi venne in mente l’ultima fattispecie ricordandomi che stavo sbadigliando nel ripeterla……
Ahaha, funziona alla grande.
Prenderne consapevolezza può aiutarci a sfruttarla al meglio.
Andrea.
Bell’articolo! Molto utile. Gia conoscevo gli studi sulla emboided cognition, sono veramente interessanti. Ho trovato molto interessante anche il plos…vabbeh,
vado a farmi una sessione di “pomodori”!
Buona “passata”.
Andrea.
Bello! Il 6° trucchetto lo conoscevo già da tempo e devo dire che mi ha salvato in numerose occasioni. Questi 5 non li conoscevo e penso proprio che li userò per concludere gli ultimi due esami della carriera!
Grande, facci sapere come saranno andati.
Andrea.
Ottimo articolo, da provare!
Sia gli eventi negativi che positivi sono legati alla memoria. Provando tecniche di memoria, mi ricordo una frase che mi aveva colpito in un libro: ‘E’ probabile che non ricorderai una cosa fatta un mese fa, ma quasi tutti noi probabilmente ricordiamo cosa stavamo facendo l’11 Settembre 2001′.
Effettivamente, ancora oggi ricordo dov’ero e cosa stavo facendo quando appresi quella notizia.
Già, ne ho parlato in questo post.
A presto,
Andrea.
Ciao a tutti,
primo post in assoluto!
“ciao emmanuel, benvenuto nell’anonima drogati di crescita”
Grazie Andrea per i tuoi articoli e per il modo chiaro di comunicare, lo sto apprezzando molto e sto imparando anche per osmosi; grazie a tutta la comunity per i contributi che lasciano, sono contento di farne parte.
I tuoi articoli e le riflessioni delle CitAzioni mi stanno stimolando molto e, anche se molti aspetti già li conoscevo e li mettevo in pratica, la tua organizzazione mentale mi sta aiutando a raffinare la mia.
Buon proseguimento a tutti.
Che bel commento,
grazie Emmanuel ;-)
Molto interessante!
Grazie Andrea!
Ciao
Luci@
;-)
Andrè, crei sempre degli ottimi contenuti anche se questa volta non sono d’accordo su molte cose:
1- masticare chewing gum: non credo proprio che aumentino la concentrazione, inoltre contengono acesulfame k o aspartame entrami fanno malissimo al corpo umano…se si vuole aumentare la concentrazione bisogna imparare a vivere il momento presente, ad essere nel “qui ed ora” senza distrazioni.
2- Chiudere i pugni: molto spesso le persone hanno “ancorato” uno stato d’animo al gesto di chiusura dei pugni. Cosa succede se hanno ancorato uno stato d’animo negativo?…li aiuta davvero? non penso proprio….e se hanno ancorato uno stato d’animo tipo entusiasmo o gioia? Li aiuta a concentrarsi? Non credo proprio…..hai un ottimo sito sopratutto perchè dai consigli pratici, questa volta a mio avviso sei andato un pò “fuori strada”, sono sicuro che ti rifarai con il prossimo post :-)
Dunque, sui cewing gum sono assolutamente d’accordo, fanno malissimo; sul pugno boh c’è appunto un esercizio fisico base secondo le posizioni lunari, in cui seduti, con il busto ben dritto, distendendo le braccia si devono stringere i pugni, ispirare contando fino a 7 secondi e poi rilasciare il pugno stendendo la mano il più possibile buttando fuori l’aria del respiro sempre contando fino a 7. Ripetuto un po’ di volta quest’esercizio aiuta la concentrazione!
Oppure si può usare l’anella (indice e pollice uniti a formare un cerchio) in quella posizione si possono memorizzare dei concetti e all’occorrenza si rimettono le dita in quella posizione e torna tutto in mente, ma a dir la verità sono comandi che andrebbero dati in stato di rilassamento quando il cervello è in onde alfa.
Riguardo all’olio essenziale di rosmarino, non sapevo che aiutasse la memoria, ma se volete la max concentrazione il top è l’olio essenziale di limone. Mi raccomando assolutamente puri ad estrazione a freddo in vendita nei negozi bio o erboristerie. Non usate mai olii essenziali, finti, cinesi o chimici perché danneggiano. ;-)
Ciao a tutti buona settimana.
Ragazzi, naturalmente mi fa piacere leggere i commenti di tutti, ma io nei miei articoli, per serietà e professionalità, cito fonti e studi scientifici. Se voi mi rispondete con:
– gomblottismo alimentare,
– opinioni personali,
– reminescenze da PNLari allo sbaraglio,
– e posizioni lunari…
Siamo su livelli completamente diversi e il confronto diventa difficile.
Per quanto riguarda l’aspartame, non è che voglia fare il difensore d’ufficio dei dolcificanti chimici, però non tollero chi parla per sentito dire o dopo aver visto un servizio delle Iene. Eventuali rischi per la salute, legati comunque a dosi massicce, sono stati sfatati da questo studio del 2013. Non ti fidi dello studio perché pensi che sia stato finanziato dal gruppo Bilderberg o dalla Massoneria? Masticati dei chewing gum biologici o della liquirizia. E’ chiaro che la relazione è tra masticare-memorizzare e che l’aspartame non c’entra una sega?! Eddai…
Ciao Andrea, gran bell’articolo! Avrei una domanda da farti: ma al posto di masticare chewing gum(che non fanno poi così bene alla salute), esistono altri tipi di azioni/movimenti utili che si possono fare per mantenere la concentrazione?
Leggi sopra :-)
Che poi penso sia chiaro nel post che il suggerimento non sia quello di masticare 872 gomme al giorno…
L’ aspartame non è stato approvato per l’utilizzo negli alimenti fino al 1981. Per oltre otto anni la FDA (Food and Drug Administration – Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali) ha rifiutato di approvare l’uso dell’aspartame a causa delle convulsioni e dei tumori al cervello che
questa sostanza ha provocato negli animali da laboratorio. L’FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prendesse la carica (era molto amico della G. D. Searle – adesso Monsanto) e licenziasse il commissario della FDA che aveva negato l’approvazione dell’aspartame. Successivamente, il Dott. Arthur Hull Hayes fu nominato commissario. Ma la forte opposizione per l’approvazione di questa sostanza continuava a tal punto che venne nominata una Commissione Investigativa. Il responso della Commissione recitava così: “non approvare l’ aspartame”.
Tuttavia il Dott. Hayes passò sopra la decisione della commissione e approvò ugualmente l’aspartame………
Per quanto riguarda la memoria, un conto è se parli di tecniche di associazioni o di strumenti realmente pratici (cosa che hai fatto in altri articoli) un altra cosa è che come suggerimento dici di masticare gomme….io PERSONALMENTE non credo nell’utilità di questo consiglio….Un insegnante di tecniche di memoria e lettura veloce ha memorizzato una ventina di numeri in 14 secondi attraverso le associazioni, non attraverso le gomme da masticare…la tecnica dell’ancoraggio la PNL l’ha presa da esperimenti di psicologia
Danilo, continui a riportarmi le tue opinioni personali e qualche storiella stile “gomblotto” che avrai letto sul blog “gomblottistialimentariuniticontrolesciechimiche.com”. In compenso non ti sei letto neanche mezzo degli studi scientifici che ho linkato: ti faccio un grafichino >
Gli studi scientifici pubblicati sul British Journal of Psychology
stanno qui > .
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le opinioni personali stanno qui > .
Sul tema tecniche di memorizzazione, il post è altrettanto chiaro: funzionano, possono avere un’utilità marginale in ambito universitario, ma necessitano di pratica (molta pratica). Memorizzare un numero di 20 cifre in 14 secondi è utile all’università come saper pettinare le bambole con i rasta.
Cavolo, Andrea! Ti seguo sul da qualche settimana, ma ho dato una letta a (quasi) tutti i tuoi articoli e devo dire che sei davvero un grande! Questo è in assoluto il mio blog preferito! Si vede soprattutto la passione che metti nel tuo lavoro, rispondendo anche ai commenti. Volevo chiederti: tra tutti i tuo articoli ne hai uno “preferito”? Io per esempio ho apprezzato molto la serie sulle inclinazioni dell’uomo (Guerriero, amante, mago, re) ed è tra quelli che mi sono piaciuti di più.
PS io sono un mago, a te cos’era uscito?
Grazie Giulio,
tra gli ultimi, questo è sicuramente il mio preferito.
Andrea.
Dico solo che se devo memorizzare 20 pagine di concetti chiave posso anche chiudere gli occhi, masticare e chiudere il pugno alla fine le 20 pagine restano li…dall ‘alto della tua professionalità mi aspettavo qualcosa di piú utile…non metto in dubbio gli esperimenti che hai linkato ma sono certo che hai strategie e consigli ancora migliori da condividere, in effetti sono anni che produci ottimi post…tutto qui : -)
Bell’articolo! complimenti!
Ottimo articolo! Il sesto metodo l’ho usato più volte: in certi casi invece dello stato emotivo, ho richiamato alla memoria altri dettagli marginali, come ad esempio l’abbigliamento che indossavo e funziona lo stesso! Un’altro metodo che funziona con me consiste nel ricordare la posizione e la forma dei paragrafi nella pagina: se visualizzo queste cose, poi mi torna in mente anche il contenuto…
Mi piace che è cambiato il “format” (si dice così?) del blog ed ora i commenti hanno un riferimento temporale, cosa che prima non c’era e non mi piaceva affatto.
Passando all’argomento, io è da parecchi anni che ho scoperto il tuo blog e che ogni tanto leggo qualche articolo, è da parecchi anni che ho scoperto l’esistenza delle tecniche di memorizzazione e spesso ho fatto ricerche a riguardo, addirittura l’anno scorso avevo scaricato una guida (c’è un forum su forumfree dedicato all’argomento) e mi ero decisa ad incominciare qualche allenamento: com’è andata a finire? Ho lasciato perdere, ovviamente.
Il punto è che PURTROPPO è come dici tu Andrea: le tecniche di memorizzazione sono efficaci ma richiedono mesi se non ANNI di esercitazione a tempo perso (sì, perché non puoi nemmeno applicarle allo studio prima di averle padroneggiate, è totalmente controproducente ) e una persona che si deve laureare non riesce a usufruirne a tempo utile se non le conosce già.
Quindi ti volevo ringraziare per questo articolo, perché io sono la classica persona smemorina e a causa di questa mia pessima memoria faccio una fatica enorme a studiare -e di conseguenza mi stufo subito-, e quindi articoli come questo mi servono disperatamente!
Apprezzerei moltissimo se potessi scriverne altri, di articoli con stratagemmi di concentrazione e memorizzazione (o anche di allenamento mnemonico) scientificamente dimostrati e facili ma soprattutto veloci da applicare.
Sul serio? Quasi quasi me le appunto…
in questi giorni ho applicato qualcuno di questi metodi e… il rosmarino ha fatto storcere il naso alle coinquiline ma gli argomenti preparati con quell’odore sono quelli che mi ricordo meglio. Ieri pomeriggio alle ripetizioni coi prof. stringevo i pugni e mentre loro non se ne accorgevano socchiudevo leggermente gli occhi e le cose riaffioravano davvero in fretta. mi restano da provar le gomme. Grazie
Ne sono davvero felice Samy: naturalmente i trucchi di questo articolo non possono sostituire un buon metodo di studio, ma sono sicuramente utili ;-)
un personaggio molto amato della serie criminal minds ha la memoria eidetica e in effetti è un perfetto esempio di asperger….Il dottor Reid (a me suscita anche un’altro appeal comunque…).
Ho fatto uno di quei corsi da 1000 euri…anni fa quando frequentavo il poli e purtroppo beh confermo che non è servito a niente e mi è rimasto sul groppone tutto il debito….
Ciao Andrea e come sempre complimenti per l’ottimo articolo!
Quando giocavo a calcio qualche anno fa mi ricordo che iniziare la partita masticando una gomma mi faceva sentire più concentrato..secondo te può centrare qualcosa? Alla fine il fatto di ricordarsi qualcosa si tratta pur sempre di concentrazione ;)
Invece una tecnica che mi avevano consigliato tempo fa e che ho notato funzionare molto bene è, quando ci si vuole mettere in testa un’informazione breve come può essere un Pin o una password che non vogliamo scordare, immaginarsi di aprire un cassetto e inserire l’informazione al suo interno e quando non ci ricordiamo, pensare all’immagine del cassetto che si apre. È incredibile ma funziona!! Almeno per me ;)
Ciao e grazie ancora per i preziosi articoli
Pietro
Ciao andrea io mi sono iscritto due settimane fà, o magari 3, mi puoi dire qual’è la sesta tecnica?
a quanto pare che il dono di Mike Ross sia un talento reale e si ispira alla prodezza del più geniale mente del 900… william Sidis, l’individuo col più alto quoziente intelletivo mai registrato teoricamente.. un altro genio di questo tipo era gauss…
anche il film con matt damon e Robin Williamson sinriferisce al caso di william sidis… anche suo padre era un talento della natura, …
a quanto pare il dono di di Mike Ross si riferisce ad un fatto vero ad una vera forma rarissima di intelligenza superiore… vedi williams sidis, un talento della natura che aveva reali capacità a ricordare alla lettera qualsiasi testo… a anche il famoso matematico gauss viene ricordato per la sua estrema capacità mnemonica..
Provero’ i 5 Esercizi per la Memoria. E’ un incredibile Grazia leggere i tuoi Articoli. Grazie Andrea!
Prego Pietro :)
Io l’anno scorso avevo sta memoria Eidetica inconsapevolmente però sto anno mi è scomparsa e mi sono accorto che avevo sta memoria quindi sono andato in questo sito per recuperarla