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La memoria fotografica è qualcosa di reale o è solo l’ennesima bufala inventata da Hollywood?

memoria fotografica

“Abbiamo tutti una memoria fotografica, ma alcuni hanno dimenticato di comprare il rullino.”

S. Wright.

Recentemente mi sono appassionato ad un telefilm americano intitolato Suits. Si tratta di un legal drama che ha per protagonisti Harvey Specter, avvocato newyorkese di successo, e Mike Ross, il suo pupillo, carente di “titoli”, ma innamorato della professione forense e dotato di una straordinaria memoria fotografica. Proprio quest’ultima eccezionale abilità di Mike, permette spesso al duo di avvocati di vincere anche i più complessi casi legali.

Prova a pensarci solo per un istante: come sarebbe la tua carriera accademica o professionale se riuscissi a leggere un libro o un documento e memorizzarne all’istante (e per sempre) l’intero contenuto? Non male vero…

Nell’articolo di oggi, vedremo insieme se la memoria fotografica di Mike è replicabile anche nella realtà; ma soprattutto ti svelerò 5 stratagemmi, scientificamente provati, che puoi applicare all’istante per aumentare la tua memoria fino al 20% (neurone più, neurone meno). Let’s start!

Memoria fotografica: bufala o realtà?

Senza girarci troppo intorno: la memoria fotografica, di cui sarebbero dotati i protagonisti di alcuni film e telefilm, è una bufala pazzesca! Mi spiace, ma non riuscirai mai a memorizzare quel tomo di Diritto Privato come Mike Ross. Hai da studia’!

Di tutta l’incredibile storia dei protagonisti della serie statunitense, possiamo comunque trarre una lezione: se sei in grado e hai voglia di imparare e studiare più degli altri e più velocemente degli altri, in pochi possono competere con te. Quindi, continua a leggere questo articolo e scopri come sviluppare una memoria che possa aiutarti a migliorare sul lavoro e non solo!

La Memoria Eidetica: cos’è davvero

L’unica abilità esistente in natura, simile alla tanto strombazzata memoria fotografica, è la cosiddetta memoria eidetica: ovvero la capacità di richiamare alla mente delle immagini con estrema precisione, anche dopo soli pochi secondi di esposizione. Esattamente come se si fosse scattata una foto. Ed è proprio per questo motivo che viene usato il termine memoria fotografica.

Questa capacità mnemonica dura tuttavia qualche decina di minuti, dopo di che le immagini mentali tendono a sbiadire. Inoltre è presente solo in una piccola percentuale di bambini (tra il 2% e il 10%) e scompare del tutto in età adulta. Sviluppare una memoria di questo tipo può rappresentare potenzialmente una vera e propria svolta nell’apprendimento di qualunque tipo di nozione.

Memoria Eidetica: quante persone al mondo la hanno?

Ma quanta gente al mondo possiede davvero una memoria eidetica, o fotografica (come preferite)? Si tratta di una dote molto rara, perlopiù ereditaria, e (quasi) assente negli adulti. Secondo uno studio di qualche tempo fa della rivista BBC Focus, infatti, si stima che 8 bambini su 100 possiedano la memoria eidetica. Ma è un dono che purtroppo tende a dissolversi verso i sei anni ed è molto poco comune negli adulti.

André, non me la racconti giusta: l’altro giorno ho letto su Novella 2000 che c’è una tizia che ricorda nei dettagli ogni singola giornata della sua vita! Questo come lo spieghi?! 

Il fatto che la memoria fotografica sia una bufala, non significa che non esistano persone in grado di memorizzare, anche in tempi brevissimi, informazioni all’apparenza impossibili da ricordare. Come ci riescono? Le alternative sono due:

  • Hanno una predisposizione genetica, a volte associata a disturbi dello sviluppo come la sindrome di Asperger.
  • Hanno praticato per un tempo sufficientemente lungo delle consolidate tecniche di memorizzazione.

Memoria Eidetica e Autismo

Per completezza di informazioni, spieghiamo velocemente il punto 1. La memoria eidetica, infatti, sarebbe alla base delle straordinarie capacità che alcune persone, affette da sindromi dello spettro autistico come la sindrome di Asperger, possono raggiungere in determinati ambiti di attività. Un caso noto è quello di Kim Peek, dal quale i registi di Rain Man si sono ispirati per realizzare il personaggio di Raymond Babbitt. Questa persona aveva un dono speciale: era in grado di memorizzare una pagina di un libro per sempre in pochissimo tempo. Inoltre, era capace di leggere ad una velocità compresa tra gli 8 e i 12 secondi e che sarebbe stato difficile anche ad una persona esperta nella lettura veloce.

A Stephen Wiltshire venne invece diagnosticata la sindrome di Asperger all’età di 3 anni e fino ai 5 anni non iniziò a parlare e fu allora che compresero che era in grado di utilizzare una forma differente di comunicazione, basata sull’utilizzo dei canali non verbali e grazie all’ausilio di carta e matita. A 11 anni riuscì a riprodurre l’intera cartina di Londra dopo aver sorvolato una sola volta la città con un elicottero.

Quindi la memoria eidetica si può imparare?

Per quanto riguarda l’alternativa #2, all’interno di Studia meno, Studia meglio (Sm2) trovi un intero capitolo dedicato alle strategie di memorizzazione insegnate nei corsi da 1.000 e rotti euri. Scegline una, massimo due, tra quelle che si addicono al tuo stile di apprendimento naturale e perfezionale con la pratica; ricorda però che le tecniche di memorizzazione sono solo 1 dei 4 pilastri del mio Metodo di studio Sm2 (e forse il pilastro meno interessante).

Quello che i vari para-guru non ti dicono infatti è che queste mnemotecniche sono inizialmente molto artificiose da apprendere e danno i loro frutti solo dopo diversi mesi di applicazione. Ehi, funzionano, ma quando le avrai davvero padroneggiate, sarai praticamente già laureato! :-D

Quindi André?! Se la memoria fotografica è ‘na bufala e io non ho né la predisposizione genetica, né il tempo per apprendere delle mnemotecniche, che cavolo devo fare per migliorare ‘sta memoria “colabrodo” che mi ritrovo?!

Punto primo, smettila di puntare tutte le tue fiches sulla memoria: ho scritto 41 articoli su come essere efficaci nello studio, e posso assicurarti che imparare a memorizzare 52 carte in apnea o un numero di 7.971 cifre ha davvero poco a che fare con il tuo successo universitario.

Punto secondo, devi sapere che oltre alle tradizionali mnemotecniche, esistono dei trucchi, che pochi conoscono, ma che ti permetteranno di aumentare la tua memoria istantaneamente (e fino al 20% in più). Che dici, gli diamo un’occhiata?

5 metodi per aumentare la memoria eidetica in pochi minuti

Sfortunatamente, come abbiamo visto, la memoria fotografica stile Mike Ross è una panzana! Puoi però aumentare la tua memoria oggi stesso e puoi farlo senza dover praticare per settimane e settimane le solite mnemotecniche trite e ritrite. Ecco come come fare:

1. Mastica un chewing gum

Esiste una correlazione strettissima tra memoria e concentrazione. Ma questo lo sai meglio di me: quando sei davvero concentrato riesci a “divorare” capitoli e documenti; al contrario, quando hai la testa tra le nuvole puoi stare su una singola pagina anche per 37 minuti di seguito senza riuscire a ricordare mezza parola.

Qui sul blog ho già affrontato il tema concentrazione, suggerendoti ad esempio la tecnica della “lettura concentrata“. Esiste tuttavia uno stratagemma ancor più immediato per aumentare il tuo focus e di conseguenza la tua capacità di ricordare: mastica un chewing gum.

Da uno studio effettuato nel 2013 dalla ricercatrice Kate Morgan dell’Università di Cardiff, è emerso che masticare un chewing gum, durante delle attività che richiedono presenza mentale, consente di avere una maggiore concentrazione e mantenerla più a lungo. Masticare una gomma permette inoltre di migliorare la propria memoria a breve termine.

Insomma, prima di iniziare la tua sessione di studio, prenditi una bella gomma da masticare ed inizia a “ciancicare”! Mi raccomando però: non esagerare. Nel caso non lo sapessi, troppi chewing gum possono avere dei micidiali effetti lassativi! :-D

2. Stringi il pugno destro

Ok, premetto che questo stratagemma può sembrare davvero strambo, ma in realtà non è altro che un’ulteriore conferma dello stretto legame che esiste tra la nostra mente e il nostro corpo.

La Dott.ssa Propper, della Montclair State University, ha dimostrato che stringere il pugno destro durante la fase di apprendimento e quello sinistro durante la fase di ripetizione, può determinare un incremento sensibile delle nostre capacità mnemoniche.

Non importa che tu sia mancino o meno, la sequenza deve essere comunque: pugno destro mentre memorizzi qualcosa e pugno sinistro quando vuoi riportare alla mente quello stesso ricordo. Questo perché stringere la mano destra porta all’attivazione della regione sinistra della corteccia prefrontale, che svolge, tra le altre attività, quella di codifica della conoscenza. Stringere la mano sinistra invece stimola l’attivazione della regione destra della corteccia prefrontale, tra i cui compiti vi è quello di richiamare i ricordi presenti nella nostra memoria.

Un consiglio pratico per sfruttare questa scoperta? Prima di iniziare a studiare, ripercorri i 5 passi dell’esercizio della “memoria immediata“, stringendo il pugno destro. Dopo aver studiato un capitolo, inizia la fase di ripetizione stringendo il pugno sinistro.

3. Utilizza l’olio essenziale al rosmarino

Hai presente il rosmarino? Sì, esattamente, sto parlando di quell’erba aromatica che usa tua mamma per dare sapore all’arrosto! Bene, l’olio essenziale di rosmarino è conosciuto fin dall’antichità per i suoi effetti benefici sul nostro sistema nervoso: se inalato infatti, favorisce la concentrazione e migliora la memoria.

Consigli erboristici a parte, in un recente studio del Dott. Mark Moss della University of Northumbria è stato dimostrato come l’olio essenziale di rosmarino sia in grado di aumentare la memoria a lungo termine, le abilità aritmetiche e la memoria prospettica, ovvero la capacità di ricordare le cose che dobbiamo fare in un prossimo futuro.

Prima di precipitarti in cucina ed iniziare a sniffare ramoscelli di rosmarino, ti consiglio di utilizzare un diffusore di aromi ad ultrasuoni (naturalmente con l’olio essenziale di rosmarino).

Ps. non mi andare in overdose di rosmarino! Moderazione… ;-)

4. Fai dei piegamenti sulle gambe

Il fatto che l’attività fisica possa migliorare le nostre capacità mnemoniche e di apprendimento è cosa risaputa. Tuttavia alcuni esercizi si sono dimostrati molto più efficaci di altri nell’attivare la nostra corteccia cerebrale.

In un esperimento condotto lo scorso anno dalla ricercatrice Lisa Weinberg del Georgia Institute of Technology, è stato evidenziato come alcuni esercizi di forza siano in grado di migliorare la memoria a lungo termine fino al 20%. Nello specifico, è emerso che l’esercizio migliore in assoluto per allenare il “muscolo” della memoria è quello degli squat (i piegamenti sulle gambe).

Nel video qui sotto trovi le istruzioni per svolgere correttamente questo esercizio:

Un paio di settimane fa, parlandoti della tecnica del pomodoro, ti ho consigliato di fare del movimento durante le pause. Ecco, se utilizzi i “pomodori” per lo studio, potresti sfruttare le pause per una bella serie di squat. Magari cerca nel tuo app store la parola “squat”: troverai decine di applicazioni con tabelle di allenamento quotidiane.

5. Chiudi gli occhi 

Qual è uno dei gesti naturali che facciamo quando vogliamo ricordare qualcosa di importante, magari qualcosa che abbiamo visto o letto? Già, chiudiamo gli occhi. A quanto pare questa semplice azione hai dei benefici concreti per la nostra memoria.

In uno studio pubblicato sulla rivista “Legal and Criminological Psychology” (come non parlarne in un post dedicato a Mike Ross), è stato dimostrato che i testimoni oculari di un crimine possono ricordare fino al doppio dei dettagli se durante l’interrogatorio tengono gli occhi chiusi.

In che modo può esserti utile questo esperimento?

Ricordi quando abbiamo parlato della tecnica di studio “sniper”: ti avevo spiegato che leggere e rivedere di continuo il tuo materiale, di fatto rischia di far atrofizzare il tuo cervello. Per ridurre le ore che passi sui libri e migliorare al contempo le tue capacità di apprendimento, prova a leggere una sola volta, con la massima attenzione, il materiale di studio (un capitolo va benissimo). Appena terminato, chiudi gli occhi e riporta alla mente tutto ciò che sei in grado di ricordare. Scrivi infine i concetti chiave e secondari su un foglio di carta.

Memoria fotografica e memoria eidetica: ricapitolando…

…prima di iniziare a studiare devi: 1) masticare una gomma 2) stringere il pugno destro 3) sniffare del rosmarino 4) fare dei piegamenti sulle gambe e… 5) il tutto ad occhi chiusi! Chiaro?! :-D

Scherzi a parte, non devi certo applicare TUTTE queste tecniche contemporaneamente. Provane inizialmente 1 o 2, fai degli esperimenti, vedi quali risultano per te più efficaci. Ma soprattutto ricorda: la tua carriera accademica non cambierà grazie a qualche trucchetto o a qualche stratagemma (anche se ha delle basi scientifiche).

Come scritto ad inizio post, non esistono scorciatoie: hai da studia’! 

Questo però non significa che devi ingobbirti sopra i libri e diventare una sorta di Giacomino Leopardi dei tempi moderni. Non avrai mai la memoria fotografica di Mike Ross, ma puoi ottenere ugualmente dei risultati universitari formidabili se sarai in grado di sviluppare un tuo metodo di studio efficace.

Per aiutarti ho preparato per te un estratto gratuito del mio manuale Studia meno, Studia meglio. Clicca il pulsante arancione qui sotto per riceverlo al tuo indirizzo email:

Non mi resta che augurarti una splendida settimana. Ci leggiamo lunedì prossimo. Andrea.

Ps. Fammi sapere nei commenti se hai mai provato ad applicare la 6° strategia che ho inviato agli iscritti. Io ricordo di averla utilizzata inconsapevolmente durante l’esame di Controlli Automatici: durante la prova scritta, cercavo dannatamente di ricordare la risposta all’ultima domanda, quando ho avuto un’illuminazione ripensando all’incazzatura che mi ero preso con un mio coinquilino il giorno in cui avevo studiato quell’argomento. Micidiale! ;-)

Foto tratta da Google Immagini.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Alex

Grande articolo! Ma allora nonostante la tua dieta mediatica ,anche tu ti concedi qualche spuntino ;-) cmq a proposito di studio e concentrazione avrei una domanda riguardo alle tecniche ortofrutticole :-)
Lavorando in un ristorante giorno e\o sera l’unico momento della giornata x studiare(università) in maniera efficace e’ la mattina appena sveglia.Ed in questo momento la mia mente e’ in grado di gestire cicli di studio dai 60-90 minuti senza troppo sforzo..pero poi in tarda mattinata o al pomeriggio a malapena ce la faccio con un pomodoro alla volta. Domanda: Ci sono controindicazioni nel mischiare i frutti? Oppure dovrei tagliare i meloni? Grazie!!

Andrea

Ciao Alex,
una buona dieta non è mai un digiuno totale: diciamo che ho eliminato il “junk food” e mi sono concentrato su alimenti di qualità e alimenti che mi fanno star bene, come una bella serie per rilassarmi la sera.

In merito alla tua domanda, io non sarei troppo rigido: fai quello che funziona per te in questo stadio della vita. Pomodori, Meloni, etc. sono solo strategie per essere produttivi ed evitare di buttare il tempo nel cesso cazzeggiando ;-)

Gianmaria

Ciao,
allora… ehm… aspetta… ehm… niente, volevo dire qualcosa ma non me lo ricordo più!

Andrea

Gianmaria, fatte ‘na sniffata de rosmarino: da retta a me! ;-)

Vanessa

Articolo davvero interessante! Grazie Andrea che rendi gratuiti tutti questi utilissimi contenuti… è difficile trovare persone oneste e professionali come te in questo campo! Buona giornata, io vado a studiare :-)

Andrea

Grazie Vanessa,
come dico e ripeto spesso, EfficaceMente è per me (anche) un’attività imprenditoriale: io non sono il buon samaritano, solo che non capisco chi fa business diversamente, sempre alla ricerca del soldo facile ed immediato. La trovo una scelta molto miope. EfficaceMente esiste dal 2008 e l’obiettivo è quello di farlo continuare a crescere per molti anni a venire e se hai un ottica a lungo termine l’unico modello possibile è quello basato sul valore: più dai e più ti tornerà indietro; magari non subito, magari non da tutti, ma torna.

A presto,
Andrea.

Camilla

Ciao Andrea,
La sesta tecnica anche io l’ho utilizzata inconsapevolmente! Durante l’esame di diritto commerciale ho visualizzato il mio stato di noia assoluta nel ripetere le cause di nullità del contratto di società…e mi venne in mente l’ultima fattispecie ricordandomi che stavo sbadigliando nel ripeterla……

Andrea

Ahaha, funziona alla grande.
Prenderne consapevolezza può aiutarci a sfruttarla al meglio.

Andrea.

luca

Bell’articolo! Molto utile. Gia conoscevo gli studi sulla emboided cognition, sono veramente interessanti. Ho trovato molto interessante anche il plos…vabbeh,
vado a farmi una sessione di “pomodori”!

Andrea

Buona “passata”.

Andrea.

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