3 semplici tecniche per migliorare la memoria nello studio e nel lavoro.
“La memoria è lo scriba dell’anima.”
Aristotele.
Migliorare la memoria, memorizzare qualsiasi testo in poche ore, è il desiderio inconffessato di migliaia di studenti: quali risultati riusciresti a raggiungere migliorando la tua memoria? Come sarebbero le tue giornate di studio se ricordassi ogni passaggio dei libri di testo ad una prima lettura?
Dopo aver letto questo articolo, forse non riuscirai a memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti, ma ti garantisco che avrai a disposizione 3 potenti mnemotecniche per rendere efficaci le tue prossime sessioni di studio.
La tecnica dei loci
Ideata più di 2.000 anni fa dal grande oratore romano Marco Tullio Cicerone (sì… quello delle versioni di latino!), la tecnica dei loci o tecnica delle stanze è una mnemotecnica associativa estremamente utile per memorizzare lunghi discorsi da tenere in pubblico o i passaggi complicati di una dimostrazione.
La tecnica, il cui nome deriva dal termine latino locus, loci, ovvero luogo, si basa sulla capacità innata della nostra mente di associare diverse idee o immagini tra di loro: nello specifico, la tecnica dei loci ci aiuta ad associare le cose che vogliamo ricordare ad immagini di luoghi per noi familiari.
La prossima volta che devi studiare e memorizzare un lungo capitolo del tuo libro di testo, prova a fare un elenco delle parole e dei concetti chiave che vuoi ricordare; associa ogni concetto ad una stanza di casa tua o di un edificio che conosci bene (magari le aule dell’Università).
Crea associazioni fantasiose ed insolite: potresti ad esempio sfruttare il nome di un mobile o di un quadro presente nella stanza.
Quando devi ripassare il capitolo appena studiato o sei davanti al professore, immagina di ripercorrere le diverse stanze nell’ordine desiderato e riporta alla mente i concetti chiave che hai associato ad ogni luogo: non perderai più il filo del discorso o un passaggio della dimostrazione.
Le parole di velcro
Spesso dobbiamo studiare termini complessi, mai sentiti prima e difficili da memorizzare: in questo caso una delle tecniche di memorizzazione più efficaci è quella delle parole di velcro.
Il velcro è un prodotto commerciale in nylon, molto utilizzato negli anni ’80 per la chiusura di scarpe sportive, e che recentemente è tornato di gran moda. Grazie alla forte aderenza che si crea tra lo strato peloso e lo strato di tessuto con uncini, il velcro garantisce una chiusura salda ed è stato addirittura utilizzato dagli astronauti della Nasa.
Ok, ok… ma che ci azzecca il velcro con le tecniche di memorizzazione?
Le parole di velcro sono semplici parole da associare ai concetti che vogliamo ricordare, sfruttandone la rima. Ecco alcuni esempi di parole di velcro da associare a dei numeri:
- uno-nessuno
- due-bue
- tre-viva il re
- quattro-ratto
- cinque-vince
- sei-asino che sei
- sette-magliette
- otto-botto
- nove-piove
- dieci-yeti
Così, ad esempio, per ricordare il pin del tuo bancomat (9153) puoi creare una semplice storiella: “Piove: nessuno vince. Viva il re!”.
La prossima volta che dovrai memorizzare numeri o concetti complessi, crea le tue parole di velcro da associare in rima: non riuscirai più a dimenticare le storielle assurde che ne verranno fuori.
Gli acronimi
Per gli americani la praticità è un comandamento assoluto: non è quindi un caso se l’inglese è la lingua che vanta il maggior numero di acronimi.
Termini come ASAP (as soon as possible) LOL (laughing out loud) AKA (as known as), sono ormai entrati nel nostro linguaggio comune. Ma anche noi italiani con i vari TVB (ti vorrei bastonare), TVUKDB (ti voglio un kassonetto di bene), etc. abbiamo ormai scoperto il fascino degli acronimi.
Tornando seri, gli acronimi possono essere strumenti estremamente efficaci per memorizzare liste e concetti chiave.
Quando ti troverai a dover ricordare numerose liste di parole e concetti, prova a seguire questi semplici passi:
- Elenca le iniziali dei nomi o delle parole di ogni elemento che vuoi ricordare.
- Riorganizza e sposta le lettere fino a formare una parola o le prime lettere delle parole di una frase.
- Usa parecchia fantasia (la memorizzazione ne gioverà).
- Se ti mancano vocali o consonanti, puoi aggiungerne q.b. (quanto basta ;-).
Cosa ne pensi di queste tecniche per migliorare la memoria? Ed ora non dimenticare:
- PP (passa parola usando uno dei social buttons qui sotto).
- LUC (lascia un commento).
- CALGADA, da non confondere con CAGA… (continua a leggere gli articoli dell’archivio).
Ps. (acronimo di Post scriptum) Non saranno 3 tecnicucce di memoria a salvare la tua carriera universitaria: se hai deciso che è arrivato il momento di darle una svolta, devi adottare un metodo di studio davvero efficace.
Durante il mio percorso universitario, ho perfezionato il metodo di studio che spiego nel dettaglio all’interno del manuale Studia meno, Studia meglio, lo stesso metodo che oggi è usato con successo da più di 10.000 studenti universitari di ogni facoltà. Se vuoi sapere di cosa si tratta e come può aiutarti, trovi tutte le informazioni cliccando qui.
Foto di amanky
Questo post è di particolare utilità per incrementare le capacità della memoria.
Per coloro che desiderano approfondire l’argomento, propongo la lettura del libro di Gianni Golfera, La Memoria Emotiva.
Ottimo quel libro!
Ciao Giovanni,
grazie del commento.
Mi sono permesso di inserire il link al libro di Golfera per chi fosse interessato.
Andrea.
Salve Andrea,
sono Vito uno studente universitario di primo anno. Ho notato i vostri suggerimenti riguardo ai metodi di studio in particolare quello degli acronimi e la tecnica dei loci.
Da oggi li metterò in pratica sperando in una buona acquisizione di vocaboli.
Nel mio piano di studi ho molte materie giuridiche e anche alcune di economia qualche aiuto in piu’?
Anche riguardo a sottolineare con colori diversi non sò potrebbe aiutarmi nel memorizzare ? Grazie in anticipo
ciao Andrea,
grazie per questi suggerimenti. Tempo fa avevo provato ad adottare queste tecniche ma ho notato che avevo più difficoltà a “sciogliere” le parole-simbolo che creavo per sostituire le cifre da ricordare, piuttosto che ricordare la sequenza numerica stessa. Insomma ho più facilità a ricordare 9153 piuttosto “Piove: nessuno vince. Viva il re!”. Al momento le operazioni on line con la carta di credito le faccio senza nessun ausilio (sono 16 cifre, più 3 di controllo e data di scadenza).
Però ho a casa parecchi libri sull’argomento (che devo ancora leggere) e potrei trovare suggerimenti utili per ricordare altre informazioni.
ciao, buona giornata
Valentina
Ciao Valentina.
Naturalmente le tecniche di cui parlo nel blog non sono diktat: è importante impararle ed utilizzarle con la giusta flessibilità.
Grazie del commento.
Andrea.
Penso che sui numeri dipenda molto da che testa si ha…
Anch’io ricordo più facilmente lunghe serie numeriche piuttosto che fantasiose frasette…
Però interessanti veri consigli!
Continuo come sempre a seguirti e a… Promuoverti! ;)
Grazie mille per il commento Biancamora.
Andrea.
Ciao Andrea,
complimento per l’articolo: sempre scritto in maniera divertente e costruttiva.
Ho scoperto di usare quelle tecniche dei loci e velcro in maniera inconsapevole…mi è stato utile per scoprire che non sono matto :D
Ti saluto,
Massimiliano
Ottimo: spero ti siano state utili.
Andrea.
Gran bell’articolo…complimenti! :)
Tra le tre tecniche che hai suggerito io trovo veramente geniale la tecnica dei loci…ed è particolarmente interessante l’applicazione che ne fa Gianni Golfera nel libro suggerito da Giovanni Volpe…
Davvero si ottengono risultati straordinari…Grazie
Concordo.
Grazie del commento Tiziano.
Andrea.
io invece credo che la tecnica del loci sia valida in taluni casi, mentre le mappe mentali ( e non le concettuali) sono sempre valide e molto efficaci (se ad essa si associa un altrettanto tecnica di memorizzazione delle mappe mentali)
Ciao, volevo farti i complimenti per la chiarezza e capacità di sintesi.
Volevo inoltre, vista la tua alta competenza, porti una questione: conosco molto bene le mappe mentali (che ho usato in tutto il periodo universitario) ma non ho mai usato attivamente la tecnica dei loci.
Ora mi trovo a dover sostenere il concorso notarile, che richiede la memorizzazione di migliaia di nozioni. Ho creato circa 300 mappe e le ho anche colorate, ma non le ho ancora memorizzate. Il problema è che non mi rimane più tempo perchè l’esame è alle porte. Ora secondo te cosa mi conviene fare? Avrei pensato a usare la tecnica dei loci con tutte le parole chiave contenute nelle mappe, usando tutti i percorsi possibili e immaginabili che conosco, forse perchè l’idea di usare i PAV dei loci mi sembra più immediata e di veloce memorizzazione rispetto al tempo necessario per memorizzare e ripetere le mappe. Il problema è che proprio non ho più a disposizione il tempo sufficiente a memorizzarle. Tu cosa ne pensi? Se ti va di darmi una mano puoi anche rispondermi a
Grazie mille e complimenti.
Alberto
Ciao Alberto,
a mio avviso la tecnica dei loci è ottima per memorizzare un discorso, un’orazione, ma non credo si adatti molto al tuo caso.
Per prima cosa ti suggerirei di cambiare un paio di convinzioni che emergono dal tuo commento:
– ho poco tempo.
– c’è troppo materiale da memorizzare.
Questi due messaggi che ripeti consciamente o inconsciamente sono come il freno a mano per la tua memoria. Per quanto strano possa apparire, convicersi che possiamo memorizzare un certo quantitativo di materiale è il primo passo per memorizzarlo.
Detto questo, ti consiglio le tecniche di memoria immediata e memoria permanente del seguente articolo:
Come memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti
Spero di esserti stato di aiuto,
Andrea.
Po sso intromettermi nel caso? Ho seguito con profitto e grande soddisfazione un corso di tecniche di memoria (e ce n’è una più efficace, a parer mio, per la memorizzazione di numeri e cifre, ovvero la conversione fonetica di Leibniz). Si consiglia di memorizzare le mappe mentali col metodo delle stanze, simile a quello dei loci. Consiste nell’associare ad ogni stanza di una casa (reale o immaginaria) l’argomento principale (che sia il titolo del capitolo, del paragrafo o anche il libro intero) e scendere nel dettaglio visitando mentalmente la casa e associando ogni elemento ad ogni oggetto presente nelle stanze. Ad esempio, si può associare il primo “anello” alle stanze, per poi associare gli argomenti degli altri anelli in maniera gerarchica agli oggetti di ogni stanza. Entro in salotto (primo ramo della mappa). A sinistra c’è la scrivania (secondo ramo) su cui c’è il computer (terzo ramo). E anche qui il PAV è fondamentale. Spero di essere stata d’aiuto!
Ciao Andrea, sono una studentessa di medicina al primo anno, ho letto il tuo blog e l’ho trovato parecchio interessante… molte persone mi
hanno parlato di queste tecniche di memoria super efficaci ma io, essendo un po’ scettica ho deciso di non iscrivermi ai corsi!
Ho quindi deciso di informarmi bene e provare a sperimentare queste
tecniche usando il materiale che trovo su internet.
Ho un grandissimo problema con la memoria… ho un esame imminente (tra 2 settimane) di anatomia e faccio parecchia fatica a memorizzare tutti i termini e collegamenti vari tra un apparato e l’altro. Quindi volevo chiederti di consigliarmi quale tecnica è più adatta per memorizzare tutto quanto perchè sono veramente disperata!
Aspetto una tua risposta, grazie mille in anticipo e ancora complimenti per il blog!
Scusami ste nonn ho capito una cosa se le stanze sono in un numero inferiori rispetto alle mappe mentali come si fa?
Cambia casa. ;-)
A parte gli scherzi: utilizzare edifici a te comuni rende la tecnica di memoria più efficace, ma puoi sempre utilizzare la casa dei tuoi sogni che magari dispone di 30 stanze ;-)
Andrea.
Saprebbe anche dire come memorizzare a lungo termine i vocaboli (es. di inglese) ?
Perchè me li ricordo per il test ma poi li dimentico subito !
Grazie
Ciao Sere,
prova ad associare ad ogni vocabolo qualcosa di buffo e divertente: parlo di questa tecnica nell’articolo
http://www.efficacemente.com/2009/02/come-memorizzare-un-libro-di-200-pagine-in-40-minuti/
ciao a tutti,
se può essere di aiuto vi racconto la mia esperienza
lo scorso anno ho frequentato una scuola serale, non avevo molto tempo per studiare e le verifiche erano piuttosto frequenti, così ho escogitato un metodo che con me ha funzionato: ho creato delle mappe mentali e poi le ho lette registrando la mia voce con il cellulare… mentre andavo al lavoro o facevo qualsiasi altra cosa ascoltavo la registrazione più e più volte… entravo a scuola che avevo ancora le cuffie che ripetevano la lezione… e quando era il momento della verifica o dell’esame riuscivo a ricordare molte più cose!
credo sia dovuto al fatto che in questo modo vengono attivati vari tipi di memoria :-) un altro beneficio è che una volta fatta la registrazione la si può riutilizzare in qualsiasi momento :-)
Grazie Raffaella per aver condiviso il tuo metodo, molto interessante ;-)
Hai fatto benissimo a esserti registrata, perché, benché se ne dica, le mappe mentali sono mappe concettuali ipersemplificate, dove la fa fanno da padrone “gli appigli” mnemonici (parole evocative, disegni e colori ecc): il rischio, dal mio punto di vista, è che con il passare del tempo gli appigli mnemonici si perdono (la mente non è più in grado di richiamare i concetti legati a quegli appigli) e si deve ristudiare tutto da capo. Quindi ben vengano le registrazioni della propria voce quando si ripete guardando la mappa mentale :-)
come hai fatto a sapere il pin del mio bancomat?
“Tu non lo sai… ma è molto tempo che ti osserviamo…” [con sottofondo di atmosfera]
veramente TVB non è ti vorrei bastonare!!!!! ma semplicemente Ti Voglio Bene
poi l’altra parola almeno nella zona mia, sta per ti voglio un kasino di bene! Kassonetto è proprio brutto da sentire!!!
Ciao Andrea! Grazie per questo articolo. Studio ingegneria, ci sono da ricordare formule alfanumeriche con simboli vari, hai qualche suggerimento? A volte andare “a logica” è proprio impossibile e bisogna imparare a memoria e ho qualche difficoltà a ricordare (e gli esami si avvicinano). Grazie!
Ciao Laura,
in questi giorni sto ricevendo molti commenti/email di aiuto, per questo ho deciso di pubblicare domani un nuovo articolo proprio dedicato allo studio, nello specifico lo studio piramidale.
E’ una tecnica che ho utilizzato con successo proprio per i miei esami di ingegneria, ma si applica molto bene anche ad altri contesti.
Questo approccio deve venire PRIMA della memorizzazione.
Per quanto riguarda la memorizzazione di dimostrazioni con formule alfanumeriche ti consiglio questo approccio in 2 step:
– prima memorizza i passaggi, il percorso, senza fare troppa attenzione alle singole formule. Qui la tecnica dei loci è perfetta.
– quando si tratta di memorizzare le singole formule, utilizza immagini buffe per ogni simbolo. Ecco un esempio: c’è un P greco? Immaginati una P vestita con una tunica e delle foglie d’alloro in testa che disserta di filosofia.
Altro trucchetto efficacissimo per le dimostrazioni. Invece di cercare di ricordare nel dettaglio tutti i singoli passaggi, memorizza il numero di passaggi. Ci sono 10 passaggi, bene cerca di ricordare che per il Teorema X servono 10 passaggi. Se dai un punto di partenza al cervello, il resto è semplice. Questo trucchetto lo puoi applicare anche alle singole formule. Ad esempio per una certa formula cerca di ricordare quanti simboli e numeri ci sono, etc. etc.
Spero di esserti stato utile, a domani.
Grazie, inizio subito a sperimentare questi consigli! :) Riguardo l’utilizzare immagini buffe, non perdo molto più tempo a trovare l’immagine per ciascun elemento e a collegarle tutte insieme e associarle poi alla formula che a ripetere/riscriverla varie volte? Mi sembra un lavoro lungo…
Grazie mille, leggerò l’articolo con molto piacere domani!
Si Laura, naturalmente bisogna trovare la giusta via di mezzo. Inoltre dopo un po’ che utilizzi questa tecnica certe associazioni ti vengono all’istante.
Inoltre la “fatica” che fai è tutto di guadagnato, perché ti permette di memorizzare.
Andrea.
è stato già pubblicato l’ articolo?
CARISSIMO ANDREA,
I TUOI ARTICOLI SONO TALMENTE INTERESSANTI, CHE PRIMA DI LEGGERLI LI CONDIVIDO:
1. FACEBOOK;
2. TWITTER;
3. GOOGLE!!!
Ahahaha, grazie Lucia!
X ME E’ COSI’ X GLI ALTRI NON SO’!!!
Grazie Andrea