Avere poca memoria è il tallone di Achille di migliaia di studenti, ma fortunatamente esiste una formula segreta per imparare a ricordare senza troppo sforzo.
“Se solo ricordassi il tuo nome ti chiederei dove ho lasciato le chiavi.”
Sticker Bumper.
Quante volte ti è capitato di pensare: “Acciderbolina! Ho la memoria di un bradipo nano delle Ande svizzere! Se solo riuscissi a memorizzare di più e più in fretta adesso sarei in pari con i miei esami e potrei studiare in metà del tempo!“.
Sì, magari non ti sarai paragonato esattamente ad un bradipo nano delle Ande svizzere, ma il succo del discorso non cambia: hai poca memoria.
Nella mia guida Studia meno, Studia meglio sostengo che la memoria sia solo uno dei tanti strumenti a nostra disposizione per migliorare il rendimento accademico.
Al contrario, troppi studenti si affidano unicamente alla memorizzazione per i propri esami, dimenticando l’importanza di adottare un metodo di studio “integrato”, ovvero un metodo di studio che prenda in considerazione tutti gli aspetti dell’apprendimento.
Sì, sì, vabbè Andre’, il predicozzo lo hai fatto, tu hai la coscienza pulita, noi siamo tutti felici e contenti, ma adesso spiegami ‘sta formula segreta della memoria che mi aspettano 789 pagine di Diritto Privato. Su forza, scattare!
Già in passato ho condiviso con te quelle che ritengo essere le tecniche di memorizzazione più efficaci e ti ho anche raccontato di come sia possibile, con la giusta pratica, memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti (beh, più o meno)… oggi vorrei fare un passettino in più, vorrei spiegarti qual è la formula che si nasconde dietro una memoria prodigiosa e come puoi sfruttarla a tuo vantaggio per ricordare tutto quello di cui hai bisogno.
La formula segreta della memoria
Tranquillo, non voglio annoiarti a morte spiegandoti i meccanismi biochimici che regolano la nostra memoria. La formula di cui ti parlerò in questo articolo in realtà è molto semplice da ricordare, e una volta che ne avrai capito il meccanismo di base non ci sarà più libro di testo, data o fatto storico che potrà sfuggire alla tua memoria.
Sei pronto? Eccola qua…
Memoria = (Emozioni x Frequenza) / Tempo
Questa semplice formuletta afferma che: la nostra capacità di memorizzare un’informazione è direttamente proporzionale alle emozioni che tale informazione ha suscitato in noi e alla frequenza con cui questa informazione ci viene riproposta; mentre è inversamente proporzionale al tempo intercorso tra la prima volta che abbiamo recepito quella specifica informazione e l’ultima volta che lo hai fatto.
Non c’hai capito ‘na mazza, vero? Ok, semplifichiamo!
Se vuoi memorizzare qualcosa devi provare delle forte emozioni, ripetere l’esperienza quante più volte possibile e fare il tutto nel più breve lasso di tempo.
Così va meglio, eh? Vediamo allora nel dettaglio i 3 elementi chiave della formula: le Emozioni, la Frequenza ed il Tempo.
Emozioni
Pensa ad un ricordo della tua infanzia che è ancora cristallino nella tua mente: cosa stavi facendo in quel momento? Ma soprattutto, cosa stavi provando?
Sono pronto a scommettere una tazzina di caffè che questo ricordo è legato a delle emozioni positive/negative molto forti. Dico giusto o ho ragione?
Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nel processo di memorizzazione. Le emozioni sono come il materiale su cui i ricordi vengono scritti: soffice sabbia di battigia per quei ricordi che non hanno suscitato in noi particolari emozioni, marmo scolpito per quei ricordi che ci hanno stravolto la vita.
Andre, questa cosa del legame tra emozioni e memoria è tanto interessante quanto… inutile! Con tutta la buona volontà, studio delle materie talmente noiose che per emozionarmi un minimo dovrei darmi una martellata sull’alluce!
Vedo che hai colto il punto: spesso abbiamo difficoltà a memorizzare, proprio perché non riusciamo ad instaurare alcun rapporto emotivo con ciò che stiamo studiando.
Lo so, lo so, non è facile emozionarsi per un trattato di biologia molecolare o un testo di diritto privato, ma EfficaceMente che ci sta a fare se non ti fornisce qualche bella soluzione pratica?
Ripetere in dialetto
Ai tempi dell’università il trucchetto che utilizzavo più spesso per memorizzare trattati di ingegneria mortalmente noiosi era quello di ripeterli sostituendo di tanto in tanto alcuni termini altisonanti con qualche bella espressione in dialetto marchigiano. Così ad esempio, la seguente definizione:
“Il controllo automatico di un dato sistema (di un motore, di un impianto industriale, di una funzione biologica come il battito cardiaco) si prefigge di modificare il comportamento del sistema da controllare (ovvero le sue uscite) attraverso la manipolazione delle grandezze d’ingresso”.
diventava,
“Il controllo automatico di un aggeggio serve a cambia’ quello che fa ‘sto coso (ovvero quello che scappa) andando a modifica’ quello che ce metti dentro”.
Naturalmente, nel corso degli orali ho sempre risposto alle domande in perfetto italiano, che neanche l’Accademia della Crusca, ma il trucchetto del dialetto mi permetteva di ottenere un duplice risultato:
- Se riesci a descrivere qualcosa nei termini più semplici possibili, come se lo dovessi spiegare a tua nonna, significa che hai capito davvero quanto stai studiando e la comprensione è fondamentale per la memorizzazione.
- Ripetere certe definizioni tecniche in dialetto ti fa sentire talmente ridicolo, che le emozioni di ilarità che avrai scatenato scolpiranno le informazioni nella memoria.
Ripetere in dialetto è solo una delle possibili tecniche che puoi utilizzare per memorizzare attraverso le emozioni.
In generale ti suggerisco di rendere le tue sessioni di studio “memorabili”: ripeti ad alta voce gesticolando in modo plateale come se fossi sul palcoscenico di un teatro, associa personaggi buffi di cartoni animati o sitcom televisive agli argomenti di studio creando storielle improbabili, ripeti la tua lezione come se fosse una canzone RAP, e così via.
Insomma, se credi di avere poca memoria, impara ad utilizzare la tua fantasia per aggiungere pepe ai tuoi pomeriggi di studio: non potrai fare a meno di ricordare.
Frequenza
Come abbiamo visto, le emozioni non bastano per creare un ricordo indelebile. Un ruolo molto importante è giocato anche dalla frequenza di ripetizione.
Questo in fondo è un meccanismo molto ben conosciuto dai pubblicitari: ti bombardano con un determinato spot televisivo finché al supermercato, magari inconsapevolmente, sceglierai la loro marca di deodorante.
Come utilizzare questa tecnica a nostro vantaggio per ricordare le cose? Come ho già avuto modo di raccontarti in passato, il mio consiglio è quello di utilizzare un “protocollo di ripetizione“, eccotene un esempio:
- Ogni 50 minuti di studio, fai un elenco dei punti che desideri ricordare e ripassali per 10 minuti (creando così sessioni di studio di 1h) .
- Al termine della giornata (prima di andare a dormire), ripassa l’elenco dei punti chiave per 10 minuti.
- Dopo 3 giorni, ripassa per l’ultima volta l’elenco dei punti chiave per altri 10 minuti.
Questi rinforzi ti aiuteranno a stampare in modo indelebile nella tua memoria ciò che vuoi ricordare.
Tempo
L’ultimo elemento della formula segreta della memoria è forse quello più trascurato ed è forse la causa principale dei troppi studenti fuori corso che ci sono in Italia.
Per preparare un esame efficacemente non devi mai trascurare il fattore tempo: come visto spiegando la formula della memoria, riuscirai a memorizzare tanto più un insieme di informazioni quanto più vi sarai esposto in modo “massiccio” in un lasso di tempo LIMITATO.
Questo in fondo è il metodo di funzionamento dei corsi intensivi ed è il motivo che ne ha decretato il successo.
Per lo stesso motivo dovresti riuscire a dare un esame subito dopo averne frequentato le lezioni, concentrando in pochi mesi la fase di apprendimento e studio.
Se questo non ti è possibile, ricordati del fattore tempo quando pianifichi la tua sessione di esami universitari: concentra quanto più possibile lo studio di un esame, evitando di passare da una materia all’altra e diluendo così la tua preparazione.
Se vuoi approfondire come i limiti di tempo possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, ti consiglio di darti una letta alla “Legge di Parkinson“.
Beh, che ne dici, ti è piaciuto questo articolo?
Se stai per iniziare o hai iniziato il tuo percorso accademico (o non vedi l’ora di finirlo), ho pubblicato “Studia meno, Studia meglio“, una guida pratica che ha un obiettivo semplice, semplice: farti preparare il doppio degli esami in metà del tempo. Puoi andare alla pagina di presentazione cliccando qui.
Per adesso ti auguro buona settimana, alla prossima.
Foto di eriwst
ME-RA-VI-GLIA non vedo l’ora che esca la nuova guida, sará il miglior “investimento” del 2012/2013 (se non oltre)!!!! Less is more, no? ;)
Ciao Marti, ti ringrazio molto per il commento! ;-)
Andrea.
Andrè non vedo l’ora che esca questa tua nuova guida, e non vedo l’ora nemmeno di mettermi a rappare storia e filosofia :D
Yo Yo!!! ;-)
spero che sarà all’altezza delle tue aspettative Stefano.
Concordo totalmente sul fattore “tempo”…
Accidenti, su storia e filosofia il rap ci sta ottimamente e si può lavorare di fantasia quanto su nessun’altra materia.
Andrè… nella tua guida c’è un paragrafetto o un capitoletto sugli studenti lavoratori?
Ciao Marco, c’è un intero capitolo dedicato allo “Studente Efficace”: come già anticipato lo studio, soprattutto universitario, non può essere solo tecniche di memoria, concentrazione e lettura veloce, deve essere anche organizzazione: organizzazione del tempo, organizzazione del focus, organizzazione dell’energia. Per questo motivo ho dedicato spazio a temi come la gestione del tempo, la produttività, ma anche il sonno e l’energia in generale. Come detto ho scelto un approccio “olistico” (parola che non mi affascina molto, ma che non riesco a sostituire opportunamente).
Grande Andrea, son curioso di leggere pure io questa guida, in particolare gli aspetti che interessano a Marco in quanto pure io sono studente lavoratore ( e sto inoltre lavorando ad un videocorso su misura per noi studenti lavoratori)
Anzi, mi farebbe piacere farti dare un’occhiata al videocorso non appena sarà finito per avere un tuo parere…
Grande Andrea, fammi sapere, ciao! :)
Ciao Gigi, mi piacerebbe molto,
ma in questo periodo sto affrontando delle difficoltà in termini di “gestione degli input da blog”.
Vorrei poter rispondere a tutti i commenti, tutte le email e tutte le richieste dei miei lettori, ma la cosa sta diventando ingestibile e temo possa influire negativamente sulla qualità di ciò che realizzo: insomma, è meglio rispondere ad un singolo lettore o realizzare un articolo, guida e altro che ne può aiutare 10.000?
Generalmente quando una situazione diventa per me ingestibile taglio di netto, mi prendo una pausa di riflessione e poi riparto con un nuovo approccio. Mi spiace davvero tanto non dar seguito alla tua richiesta.
A presto,
Andrea.
Grande Andrea, spero che la tua guida esca prima dei corsi universitari che iniziano ad ottobre, grazie anche per la tua guida contro la procrastinazione e stata una bendizione :)( toh me uscita pure la prima XD )
Ciao Francesco,
l’idea era quella, ma questa estate ho sentito l’esigenza di staccare veramente e adesso me la sto prendendo un po’ più tranquilla: preferisco fare un lavoro eccellente piuttosto che farmi prendere dalla fretta di pubblicare.
Grazie anche per il feedback su Start!
Andrea.
Sono iscritto da qualche mese al blog. Ho letto qualche tuo articolo (permettimi il “tu”)e trovo i tuoi articoli ben fatti, concisi ma allo stesso tempo ricchi di “succo”. Complimenti. Michele
Ciao Michele, benvenuto :-)
preferirei mi dessi del VOI, ma per questa volta passa il tu XD
A presto!
Andrea.
…E io che pensavo di essere matta a ripetere le cose girando per la stanza! :)
Che dire, c’è sempre da imparare da te Andrea!
Ma secondo te perché ho creato EfficaceMente?! Almeno sono sicuro di non essere il solo matto a fare certe cose! ;-)
Vi sto già immaginando mentre faccio rap con analisi 2 ed elettrotecnica…..mi viene da ridere al solo pensiero :D
Allora funziona!
Ah Andrè aspettiamo ansiosi la tua nuova guida :D buona giornata!
Abbiamo un metodo simile: io per rendere più divertente il metodo di studio inserisco insulti a caso. È molto facile con gli esempi sul libro di diritto privato. :D
Usare il dialetto può essere divertente! :)
Concordo sulle emozioni, la memoria si annoia facilmente, se non viene “stimolata”, a colpi di humour, variazioni sul tema, ed immagini.
Per niente male…devo sperimentare qualche punto per queste mie fatiche finali!
Buon inizio settimana a tutti i lettori del blog…e anche al proprietario =)
Grazie Carmen… ;-)
Ciao Andrea! Sono una studentessa universitaria sotto esame, quindi l’articolo non può che essere molto interessante! Mi ha fatto sorridere il ripetere in dialetto, essendo marchigiana (dal dialetto mi pare di capire anche della stessa zona) anch’io! :D
Martina
In realtà devo farti una confessione Martina: non sono granché con il dialetto, provo a scimmiottarlo, ma essendo mia mamma straniera non l’ho mai imparato benissimo ed i miei amici delle marche mi hanno sempre preso in giro per questo! ;-)
Ottimo l’articolo sulla memoria, ho appena finito di leggere ‘genio in 21’ giorni. Non sono rimasto del tutto soddisfatto, forse perché conoscevo già TUTTE le tecniche, ma ho apprezzato il fatto che c’è una parte IMMENSA dedicata agli esercizi per affinare le tecniche, per cui l’ho ritenuto un libro valido nonostante parli ti tecniche iper famose e che si trovano ormai su tutti i libri, ma difficilmente si trovano così tanti esercizi e per di più ben organizzati.
Quindi ti consiglierei di darci dentro con gli esercizi nella tua guida!
PS
Sono interessato all’acquisto di Start! ma prima di comprarlo vorrei poter leggere i commenti di chi l’ha comprato perché sono “de coccio” quindi prima di comprare qualsiasi cosa devo essere convinto al 100%.
Ma.. io vorrei leggere commenti recenti! Non i classici commenti di chi lo compra e lo legge tutto d’un fiato e poi lascia una recensione positiva dopo 2-3 giorni! Mi servirebbe leggere i commenti di chi ha letto la guida mesi fa e la sta applicando ora con risultati veramente efficaci!
Sicuramente in questo modo più persone saranno convinte dell’efficenza della tua guida (tra cui me). Magari in un prossimo articolo chiedi a chi a comprato start da mesi di lasciare una recensione recente dei risultati.
Ciao Mindwhile,
grazie del consiglio, ne terrò conto per completare la guida (lo sai vero che hai appena fatto slittare la pubblicazione di altre 2 settimane: poi ci parli tu con gli altri lettori! ;-)))
Per quanto riguarda Start!, posso essere schietto?!
Io NON voglio convincerti: non la devi mica comprare per fare un favore a me, la devi comprare per fare un favore a te! L’acquisto di Start! deve essere il primo passo della tua nuova vita senza procrastinazione e se la vuoi veramente questa vita, non c’è recensione che tenga: è una tua decisione e devi assumertene la responsabilità al 100%.
Per il resto, negli ultimi mesi molti lettori hanno lasciato commenti spontanei qua e la nel blog: anche oggi, se leggi qualche commento più sopra, Francesco ha detto la sua su Start!.
A presto,
Andrea.
Grazie Andrea!! Utilissimo questo articolo=) Non vedo l’ora di comprare la tua nuova guida!! Buona giornata!!
Più arricchiamo di emozioni, perchè no anche sessuali :-) , quello che abbiamo da ricordare più diventa facile da ricordare.
La frequenza è un fattore importantissimo perchè riesce a farci memorizzare le informazioni nella memoria a lungo termine.
Tony Buzan, Nel suo libro “usiamo la testa” spiega che il nostro cervello tende a deconcentrarsi se non facciamo delle pause ad intervalli di un’ora (ottimo il suggerimento di Andrea relativamente alle sessioni di studio orarie).
Molto utile è inoltre il metodo con cui prendiamo appunti. Dovremmo lasciare spazio a tecniche come le mappe mentali che si avvicinano molto alla modalità con cui il cervello recupera le informazioni memorizzate nel tempo.
Ciao
Michele
Mi permetto di dire che sono in parte in disaccordo per la prima volta!!!
:-) in effetti sono un appassionato di tecniche di studio, e dopo corsi, libri e chi più ne ha più ne metta mi sono reso conto che la migliore memorizzazione accademica è quella che si poggia sulla comprensione.
Memorizzare con le ormai rinomate tecniche a mio avviso non è efficace come una vera comprensione dell’argomento.
Attendiamo la guida comunque Andrea!!!
In base alla mia esperienza, direi che uno dei problemi principali di noi studenti, è proprio nell’organizzazione.
Nella maggior parte dei casi, non abbiamo un piano, non abbiamo il “quadro della situazione” sotto gli occhi.
E non sappiamo rispettare le scadenze.
Iniziamo appuntando su un quaderno, il programma della sessione con largo anticipo e piuttosto fomentati. Il programma è ambizioso, e fin dal primissimo momento, sappiamo che è una bugia bella e buona che rifiliamo a noi stessi. Noi non prendiamo sul serio le date e ci ritroviamo a pensare che “male che va” il piano potrà subire variazioni. Non prendiamo immediatamente il nostro piano, come solo e unico.
Penso che prima di tutto dovremmo maturare da questo punto di vista.
Concordo poi sulla fantasia e l’atteggiamento mentale che sono importantissimi per l’apprendimento. E secondo me è fondamentale anche ripetere sempre ad alta voce, non ho mai ottenuto gli stessi risultati quando ho provato a studiare senza ripetere.
Mi piacerebbe imparare meglio ad usare le parole chiave.
A presto ;)
hai centrato in pieno il mio problema, io anche se pianifico molto meticolosamente alla fine non riesco a seguire i binari che mi autoimpongo!
Penso che per questo argomento, dobbiamo metterci l’anima in pace: allenare la nostra forza di volontà è l’unica cosa che possiamo fare al riguardo.
E penso che se siamo su dei blog ci “crescita personale”, vuol dire che ci teniamo al miglioramento e che siamo sulla strada giusta ;)
ciao Andrea! confermo anche io all’università utilizzavo questo trucchetto, senza la “frequenza” ma con l’associazione! a presto e complimenti!
Dopo uno spiacevole evento affettivo…sembra stupidotto ma è cosi…mi sono letteralmente buttato giù…per più di un anno e mezzo non sono riuscito a dare neanche un esame…sempre arrabbiato e sempre preoccupato dal non riuscirci e dal tempo che passava inesorabile…mi sono chiuso in stanza e per un altro anno non ho fatto altro che macinare esami…sempre in stanza giusto un paio d’ore la sera per rilassarmi dopo le 20…dalla mattina alla sera solo questo…ora mi mancano 3 esami…e sono sporonfodato di nuovo in una specie di stanchezza che non mi da tregua…eppure non mi arrendo…non posso arrendermi! mai me lo permetterei!!! tra un mese spero di riuscire a darli tutti e 3 lo desidero fortemente…mi sento stanco ma ce la devo fare…spero di riuscire ad applicare quest utili consigli che ho trovato qua sopra!
Oh! mi piace questo atteggiamento: complimenti Mario ed in bocca al lupo.
Andrea.
Ciao Andrea!! Complimenti per i post ormai non so farne più a meno!! comunque volevo chiederti:
quando uscirà all’incirca la nuova guida dedicata allo studio? Grazie ciaoo
Uscirà all’incirca quando avrò completato gli ultimi contenuti e tutte le attività di corredo (versioni per kindle ed ipad, pagina di vendita, banner, etc.).
A parte scherzi, non voglio dare una data precisa perché non sopporto non poter mantenere le promesse e in questo periodo sono sotto con il mio lavoro ufficiale.
Comunque l’obiettivo rimane il periodo “back to school”, ovvero quando ricominciano i corsi dell’univ: parliamo delle prossime settimane quindi.
A presto,
buona giornata.
Andrea.
Ciao a tutti! Sono capitato un’oretta fa in questo blog e leggendo vari articoli ho trovato molto ispirante il sito! Avrei dovuto scoprirlo a febbraio quando ero quasi nel panico per preparare farmacologia XD
Comunque ci sono davvero tanti nei consigli, bravo Andrea :)
A cantare come se fosse una canzone RAP le relazioni di Freud sui pazienti nevrotici mi sento solamente un coglione.
…e adesso prova a dimenticarle.
Non solo ricordiamo vividamente i momenti più belli della nostra vita, ma anche le figure di cioccolato più eclatanti.
Se ti senti un coglione mentre ripeti, sei sulla buona strada.
ciao Andrea!!
bell’articolo queste tecniche le sto già applicando da 2 mesi ma domenica partirò x l’irlanda e ho un senso dell’orientamento pari a zero.Conosci mica delle tecniche di memoria x ricordare le strade e le direzioni?Ti ringrazio e aspetto la tua rispsta!!
a presto:)
Ciao Federico, prova con la tecnica dei Loci, mi sembra la più azzeccata.
A quando studia meno , studia meglio? già Start è stata una botta di salute incredibile dato che avevo un piede nella fossa ,ed invece , senza chissà quale fatica il piede dalla fossa l’ho tolto (e per questo te ne sarò sempre grato)
Caro Emilio, grazie molte per il commento.
Sono indeciso tra il 29.10 ed il 5.11 per la pubblicazione di Studia Meno, Studia Meglio. Visto che alla fine è venuta fuori una mezza enciclopedia delle tecniche di apprendimento e memorizzazione, con tanto di training book, checklist per lo studente etc. non mi va di giocarmi il lancio a ridosso del weekend lungo dei morti, quindi al momento propendo per il 5.11 ;-)
a quanto venderai circa la tua nuova guida?almeno metto già da parte i soldi:)
Ciao Fede,
preparerò la pagina di vendita di Studia meno, Studia meglio durante il weekend dei morti ed in quell’occasione deciderò il prezzo finale. Ti dico però qual è la logica di base così ti fai un’idea e non spendi tutto in bevute questi weekend! ;-)
In passato ho scritto un articolo intitolato “5 esami che avrei voluto frequentare all’università“. Con “Studia meno, Studia meglio” vorrei colmare per i miei lettori quel voto che ho dovuto affrontare da solo durante il mio percorso accademico. Io ho speso centinaia di euro (forse in totale 2.000€) tra libri e corsi dedicati alle tematiche che tratto nella nuova guida: ma non preoccuparti non la farò pagare così tanto. Il prezzo sarà molto simile a quello di un libro di testo universitario, ben lontano dai corsi truffa a 600€ ;-)
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
ammetto che mi sei stato moooolto utile e ti voglio bene come un amico praticamente ^_^.
Voglio solo chiederti come faccio ad imparare una lingua efficacemente?
vivo in spagna da 3 mesi e non ho imparato una cippa. Sono un po ritardata, lo so! ho paura, lo so! e la pratica e la memoria sono fondamentali. mi sforzo di uscire e parlare ma mi blocco e divento cerebrolesa e parlo in italiano. ho provato le tue tecniche, podcast, ascoltare e leggere… giuro anche tutti i metodi per la memoria ma mi succede sempre la stessa cosa! blocco (incidente stradale tra cervello e bocca, mille morti e feriti) non esce una parola.
dimmi che ho ancora speranza.
p.s. sorry se nn centra molto con questo post.
Ciao Mirta!
Grazie del commento!
Prova con questo articolo: è pensato per la lingua inglese, ma i principi di base si applicano egregiamente all’apprendimento di qualsiasi lingua.
Imparare l’inglese: un metodo non convenzionale.
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea, complimenti per l’articolo. Sto avendo problemi nello studiare, ci metto davvero troppo (3 pagine di quaderno in un’ora)…Non ho ben capito se devo ripassare i concetti chiave per tre giorni o dopo tre giorni…Grazie :)
Ciao Mirta, anch’io sn stata in Spagna 10 mesi, premetto che mi ero comprata una guida con cui avevo imparato le frasi più usate e alcune costruzioni grammaticali, ma una volta lì mi ha aiutato tanto guardare la televisione spagnola, mettiti i sottotitoli e abituati ad ascoltare, poi quando esci la sera sforzati di parlare con gli altri, vedrai che le parole verranno da sé, tanti ragazzi hanno imparato la lingua da zero nel giro di 4-5 mesi, ci riuscirai anche tu!
Un saluto ad Andrea, grazie, i tuoi articoli mi stanno accompagnando alla laurea, a proposito hai mai scritto articoli sulla redazione di una tesi?
Grazie Andrea, e grazie Carla!
mi impegnerò il più possibile in questa cosa perchè è una situazione impossibile e mi fa stare male.
Vediamo quanto ci impiegherò!.
grazie ancora!
ciao Andrea,bell’articolo come posso usare le tecniche di memoria per ricordarmi le direzioni delle strade tipo quando visiti una città?grazie e complimenti(:
Ciao Andrea,
Ti faccio i miei complimenti ottimo articolo.
Siccome devo imparare una lingua straniera nuova puoi darmi qualche consiglio dato che ho una pessima memoria.
Ciao Andrea, mi chiamo Emanuela e sono la mamma di un ragazzino di 11 anni che frequenta al prima media.
Il mio problema e’ questo: mio figlio ha difficolta’ ad esporre il materiale. Riesce anche a memorizzare, specialmente quando sta attento alla lezione in classe, ma ha grosse difficolta’ nelle interrogazioni. Oltre al panico e’ molto disconnesso nell’esposizione.. Mi puoi aiutare? Cosa posso fare per aiutarlo in questo problema? ti ringrazio tanto.
Ciao Emanuela,
onde evitare confusione, ci tengo a precisare che non sono uno specialista dell’apprendimento infantile, adolescenziale o altro.
Da anni approfondisco, applico e condivido le migliori strategie di studio che ho adottato soprattutto nei miei anni universitari. Detto questo, leggendo il tuo commento mi è subito sorta una domanda: tuo figlio ripete mai con te? Hai mai simulato delle interrogazioni con lui?
Un’altra domanda, quanti libri legge in un anno tuo figlio. Ricordo che le medie è stato il periodo in cui ho iniziato a divorare libri: tra i tanti benefici della lettura vi è proprio quello di migliorare la nostra proprietà di linguaggio. Certo, scordati di imporre la lettura a tuo figlio, non sono un genitore e non mi permetterei mai di darti consigli in questo ambito, ma sai meglio di me che per convincere un ragazzino delle medie a fare qualcosa, l’imposizione non è la migliore delle strategie.
Spero che il mio commento ti sia stato utile,
Andrea.
André, ma quante volte bisogna ripetere un argomento nella vita per memorizzarlo? Ho sentito parlare della curva dell’oblio…
Sì, ne parlo anche nella mia guida Studia meno, Studia meglio.
Il concetto di base è che appena apprendi un argomento devi ripeterlo con maggior frequenza, poi basta rinfrescarlo ad intervalli crescenti.
Andrea.
So che sembrera una cavolata… ma io devo studiarmi solo 10 paginette di scienze.. e o anche abbastanza tempo (2 giorni xd).. ma propio non ci riesco.. ci metto un ora a studiarmi solo un pezzettino.. non mi entra.. diooo…
Ciao! Ma se una persona è addirittura costretta a studiare 3 materie al contempo come deve gestire la situazione? Conosco numerosi ragazzi che devono farlo, e in questo periodo tra questi rientro anche io :D
Io non sono d’accordo, per un trattato di biologia molecolare mi emoziono e come! ;)
Interessante Andre , 1 domanda : E’ possibie anche applicare questo a certe idee e ricordare qualcosa nel frattempo dimenticato ?
Grazie
Ma sei un grande! Conosci qualche sito che possa aiutare a memorizzare parole su parole?
Sto studiando neuroscienze… :l
Eheh, il trucco del dialetto lo usavo anch’io, devo ammettere che funziona (anche se il dialetto tarantino non è che sia così elegante) :-D
Ciao Andrea! Prima di tutto complimenti per questo EFFICACE sito web… sto iniziando a preparare l’esame di stato da commercialista, non ho mai avuto una grande memoria e dopo una giornata lavorativa di 9/10 ore mettersi sui libri è già difficile di suo, la concentrazione e la memoria sono sempre in diminuzione e la stanchezza prende il sopravvento… proverò il tuo metodo canticchiando e rendendo + emozionante la lettura!
Hai consigli per chi ha problemi seri di memoria? grazie
Fatti meno canne?
Ma tu tratti cosi la gente che scrive nel tuo blog?
Tu da un nick ti permetti di offendere le persone?
Complimenti prima offendi e poi rimuovi i commenti! Ma bravo
Perché per qualcuno è facile imparare in modo mnemonico e ad altri no? Poesie, canzoni e formule un vero dramma. Come si può risolvere? Ciao Giuseppe