Sei alla ricerca di consigli pratici per sviluppare un metodo di studio che sia efficace per te? Sei arrivato nel posto giusto.
Prova per un momento ad immaginare questa scena:
la sessione di esami si avvicina, invece della solita ansia, sei pervaso da una totale serenità: sai esattamente cosa devi fare, come devi farlo e quando devi farlo.
Non c’è materia o professore che ti spaventi.
Il tuo libretto è pieno di una “noiosa” sfilza di 30 e ogni ora che dedichi allo studio è estremamente produttiva.
Insomma, hai dalla tua parte un alleato invincibile per superare qualsiasi ostacolo universitario.
Il suo nome è Metodo… Metodo di Studio.
Ok, se questa immagine si avvicina molto alla tua realtà, non ha senso perdere altro tempo: puoi sempre farti un giro nell’archivio del Blog per trovare qualche altro articolo interessante.
Ma… se la tua realtà è un tantino diversa… questo articolo è esattamente quello che stavi cercando.
Ti spiegherò infatti 3 punti essenziali del metodo di studio efficace che dal 2010 ha aiutato migliaia di studenti universitari a superare brillantemente i loro esami universitari.
Ps. Il mio metodo di studio “Studia meno, Studia meglio” (Sm2) si basa su 4 pilastri fondamentali: in questo articolo approfondiremo 3 aspetti del pilastro relativo all’organizzazione dello studio.
Nello specifico ti spiegherò come affrontare EfficaceMente:
Le lezioni: come rendere più efficace il proprio metodo di studio prendendo appunti
Un metodo di studio efficace si inizia ad applicare molto prima della data dell’esame: per la precisione, lo si inizia ad applicare durante le lezioni.
Se speravi in un metodo di studio che ti permettesse di cazzeggiare bellamente, mi spiace deluderti di nuovo: questo non è l’articolo che fa per te!
Se al contrario, hai deciso di affrontare il tuo percorso di studi con serietà, ecco i punti chiave da tenere a mente nel periodo delle lezioni:
- Segui le lezioni.
Banale, ma efficace.
Se hai appena iniziato il tuo percorso universitario e magari sei uno studente fuori sede, sono certo che sarai travolto dalla libertà a tua disposizione.
Nessuna giustificazione da portare ai professori per le tue assenze, nessun genitore che ti obblighi ad alzarti la mattina, insomma nessun limite!
Eppure i limiti a volte sono i tuoi migliori alleati.
Non cadere nella vecchia trappola dell’università, dimostra di essere una persona matura: segui le lezioni.
- Impara a prendere appunti EfficaceMente.
Alzarsi la mattina per andare a lezione non basta, devi fare un passettino in più: accendi il cervello.
Ormai hai abbandonato il caldo abbraccio del piumone, perché vanificare questo “enorme” sacrificio?!
Metti a frutto il tempo che passi sui banchi universitari. Il modo migliore per farlo?
Impara a prendere appunti in modo efficace.
Ecco un articolo in cui ti spiego quali sono i 5 errori madornali che stai facendo nel prendere appunti.
- Liberati dai dubbi.
Non importa che tu riesca a memorizzare immediatamente tutto ciò che viene detto durante una lezione universitaria, ma è fondamentale che alla fine del corso tu non abbia dubbi sugli argomenti trattati.
Approfitta delle lezioni in aula, dei giorni di ricevimento dei tuoi professori e dei gruppi di studio per chiarire qualsiasi dubbio sul tuo esame.
Non avere paura di fare la figura del fesso: fidati…
“tutti hanno dei dubbi, ma solo le persone intelligenti hanno il coraggio di chiarirseli.”
Lo studio: come organizzarti EfficaceMente
Seguire attivamente le lezioni è importante, ma un metodo di studio efficace ti darà i migliori frutti nelle settimane di preparazione che precedono la sessione di esami.
Ecco allora alcuni consigli pratici per affrontare al meglio il tuo periodo di studio:
- Organizza il tuo studio
- Stabilisci in anticipo quanto tempo dedicherai ad ogni esame
- Fai backward planning
- Prepara il materiale di studio
- Memorizza il materiale
E, se sei curioso, puoi scoprire anche i 5 errori più comuni quando prepari un esame.
Organizza il tuo studio.
Un metodo di studio efficace deve avere innanzitutto… metodo!
Un metodo è un insieme di regole che ti permettono di affrontare qualsiasi situazione con la certezza di ottenere il miglior risultato possibile.
Ecco alcune delle “regole” che ho insegnato negli ultimi anni a decine di migliaia di lettori di EfficaceMente.
Ignorale a tuo rischio e pericolo! :-D
Stabilisci in anticipo quanto tempo dedicherai ad ogni esame.
Che tu decida di studiare 50 ore o 5.000 ore, non ti sentirai mai preparato a sufficienza: tranquillo, ci siamo passati tutti.
Devi però essere abbastanza intelligente da capire quando un’ora di studio in più non serve più a nulla.
Se pensi che dovresti studiare tutto il tempo necessario, ti consiglio di darti una letta alla Legge di Parkinson.
Decidi prima di iniziare a studiare quanto tempo dedicherai alla preparazione del tuo esame. Non ne hai idea? Prova a moltiplicare per 10/15 ore i CFU (crediti formativi universitari) del tuo esame.
Fai backward planning.
Back… che?!
Il backward planning è una metodologia di gestione di progetti complessi. Ecco come puoi applicarlo alla preparazione dei tuoi esami universitari:
- Prendi un calendario e segna la data del tuo esame.
- Decidi quanto tempo al giorno dedicherai alla preparazione di questo esame.
- Dividi il tempo complessivo di preparazione dell’esame, che hai stabilito al punto precedente, per il numero di ore di studio giornaliere, ottenendo così il numero di giorni di cui hai bisogno per preparare il tuo esame.
- Partendo dalla data del tuo esame, vai a ritroso sul tuo calendario per il numero di giorni appena trovato.
Bingo! Hai appena pianificato lo studio del tuo esame, con una data di partenza e di fine.
Prepara il materiale di studio.
Ok, hai stabilito per quanto tempo studiare, quando iniziare e quando finire… ma… che cavolo devi studiare ora?!
Ogni esame è una storia a sé.
Per alcuni esami è utile studiare su un libro di testo, per altri è fondamentale avere dei buoni appunti e per altri ancora dovrai fare pratica con l’eserciziario.
Il modo migliore per capire su quale materiale dovrai studiare è fare una chiacchierata con chi quell’esame lo ha già superato brillantemente.
Una volta capito su cosa dovrai studiare, dovrai iniziare a leggere e rielaborare il materiale di studio, creando sintesi, o ancor meglio (se hai uno stile cognitivo visuale) delle mappe concettuali: ecco un articolo di approfondimento sulle mappe concettuali.
Non importa ricordare ogni singolo dettaglio… lascia da parte il perfezionismo e concentrati sui concetti chiave: se avrai fatto delle buone mappe concettuali, i dettagli emergeranno da soli al momento giusto e ti accorgerai di aver studiato bene ed anche più velocemente rispetto al passato.
Memorizza il materiale.
Ora che hai sintetizzato e mappato tutto il materiale di studio, non ti resta che memorizzarlo al meglio per il tuo esame.
Naturalmente il miglior metodo per memorizzare un concetto è comprenderlo, ma se hai seguito il metodo questo problema dovresti averlo già affrontato durante le lezioni.
Quello che devi fare nel periodo di studio è adottare delle tecniche di memorizzazione e i metodi di apprendimento che si adattino al tuo stile cognitivo: in questi due articoli trovi una raccolta delle mie tecniche mnemoniche preferite: “Come memorizzare un libro di 200 pg. in 4o minuti” e “Migliorare la memoria: 3 tecniche efficaci“.
Provane alcune e concentrati su quella che ti darà i migliori risultati.
Trovi altri consigli pratici sullo studio nell’articolo: “Come studiare EfficaceMente“.
L’esame: è arrivato il grande giorno!
Nonostante tutti i tuoi sforzi: le lezioni seguite una ad una, le mappe mentali, le tecniche di memorizzazione e le innumerevoli ore di studio, arriva il giorno dell’esame e fallisci miseramente! Cos’è che non ha funzionato?! Perché il metodo di studio non ha funzionato?!
La realtà è che sei stato tu a non funzionare e non il tuo metodo. Ma non preoccuparti, per ogni problema esiste una soluzione.
Il giorno dell’esame entrano spesso in gioco fattori irrazionali.
Un’ansia da esame ingiustificata, la paura del fallimento o l’incapacità di comunicare efficacemente durante un esame orale.
Ognuno di noi ha le sue aree di miglioramento, ma posso garantirti che esistono metodi pratici per superare ognuno di questi ostacoli.
Tutto quello di cui avrai bisogno per avere il miglior metodo di studio per te è individuare la tua area di miglioramento e seguire questi 3 semplici passi: (1) pratica, (2) pratica, (3) pratica ;-)
Ma bando alle ciance, ecco alcune tecniche pratiche per superare le principali paure legate al fatidico giorno dell’esame:
- Ritrova la serenità con un respiro. Le tecniche di respirazione sono tra le più efficaci per combattere l’ansia da esame. In questo articolo troverai la spiegazione passo passo per rilassarti respirando: “Tecniche di respirazione: ritrovare il benessere con un respiro“.
- Arriva all’esame pieno di energia. Mente e corpo sono indissolubilmente legati: se mangi male e non fai attività sportiva, non ne risente solo il tuo corpo, ma anche la tua mente e di conseguenza le tue performance universitarie.
- Supera la paura del fallimento. Viviamo in una società che ha demonizzato il fallimento, ecco perché siamo così terrorizzati dall’idea dell’insuccesso. Ma come ti sentiresti se ti dicessi che è impossibile fallire? Che qualsiasi cosa accada sarai infallibile? Che addirittura il fallimento è necessario per raggiungere il tuo successo? Non ne sei convinto?! Prova a leggerti “Perché dovresti fallire più spesso… per avere successo“.
- Impara a parlare in pubblico. Che si tratti di una folla sterminata o del tuo arcigno prof., parlare in pubblico può essere terrorizzante. Eccoti allora “I consigli di Obama per superare la paura di parlare in pubblico“.
Le tecniche di cui ti ho parlato in questo post sono state parte integrante del mio metodo di studio e mi hanno consentito di laurearmi in ingegneria in meno di 5 anni e con il massimo dei voti.
All’interno del sito Efficacemente trovi anche tanti altri articoli sulla tematica studio, tra cui un approfondimento specifico legato al metodo di studio per medicina.
Eppure, come ti ho anticipato all’inizio dell’articolo, l’organizzazione dello studio è solo uno dei 4 pilastri di cui hai bisogno per eccellere all’università.
Esistono altri 3 elementi essenziali per il tuo successo accademico: la motivazione, l’apprendimento e la memorizzazione.
Motivazione, Apprendimento, Memorizzazione ed Organizzazione sono alla base del mio metodo di studio “Studia meno, Studia meglio (Sm2)“, un metodo che negli ultimi anni ha aiutato più di 13.000 studenti universitari (di ogni età) a raggiungere i propri obiettivi accademici.
P.S Prima di concludere mi piacerebbe darti un’ultima chicca che ti consiglio di leggere con estrema attenzione…
In questo capitolo hai capito quanto importante sia avere un buon metodo di studio ben strutturato per affrontare al meglio i tuoi esami universitari; quello che ancora non ti ho detto invece è che il metodo di studio non può essere univoco per tutti, se vuoi ottenere risultati davvero grandiosi allora devi usare il miglior metodo di studio per TE ovvero quello plasmato sul tuo specifico stile cognitivo. Fondamentale quindi, tra tanti metodi di studio, è trovare il proprio.
Proprio così, se ci fai caso te ne ho già parlato in questo articolo alla fine del secondo paragrafo.
Lo stile cognitivo è uno dei maggiori responsabili del tuo apprendimento e conoscerlo ti permetterà di capire quali tecniche di studio sono utili a migliorare il tuo rendimento e quelle invece che ti faranno solo perdere tempo.
Se vuoi individuare il tuo stile cognitivo, le tecniche di studio più adatte a te e capire come sviluppare il tuo personale metodo di apprendimento, ho preparato un test gratuito. Lo puoi completare in meno di 5 minuti cliccando il pulsante arancione qui sotto.
Compila il test con estrema serietà perché iniziare a conoscere se stessi è il primo passo per migliorare e vincere quella fastidiosissima ansia da esame
Buon Test,
Andrea Giuliodori.
Ciao! Come hai fatto a capire di quale articolo avevo bisogno?? ;)
E’da qualche mese che leggo il tuo blog e ho trovato diversi spunti di riflessione e tecniche davvero utili, in particolare quelle sulla forza di volontà e sulle buone abitudini, sulla produttività personale, e un pò tutte diciamo.
Ho provato a metterne qualcuna in pratica (alzarsi tra le 5-6 del mattino, la to do list, la tecnica della 1^ora, i MIT su cui concentrarsi), ma con scarsi risultati. Forse perché su alcune di esse avevo dei dubbi, mi chiedevo: “come faccio ad applicare la tecnica della 1^ora se quello che devo fare consiste solo nello studio? cosa posso fare prima di cominciare a studiare?”, altrettanto con i MIT, un pò meno con la to do list. Sarà che ero sotto esame e quindi per me bisognava solo studiare, tutto il tempo, quindi il mio unico Mit era lo studio!!
Adesso invece che sono un pò più libera con la mente ho deciso di riprendere di nuovo in mano le varie tecniche che nel frattempo mi ero segnata (stamane per la prima volta ho impostato le due sveglie, mezz’ora prima e 5 min dopo) e adesso arriva questo articolo che calza proprio a pennello!!!
Adesso non tocca che rimboccarsi le maniche e creare delle nuove abitudini che mi porteranno al successo!
Davvero grazie di cuore!
Ahahah… cara Angela… c’ho i poteri! ;-)
Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo racconto di Crescita Personale.. non demordere, mi raccomando.
Andrea.
Premetto che giusto una settimana fa cadeva il mio (udite udite) diciannovesimo anniversario di laurea. Sottolineo che mi sono laureata velocemente e quindi giovane ( :) ), anche se leggendo il post il pensiero di essere un po’ fuori target per questo blog mi è venuto…
Detto ciò, sono un’instancabile secchiona: non ho mai smesso di studiare e continuo a farlo soprattutto per la mia professione.
Quindi di per sé degli esami mi interessa poco, ma possedere il metodo lo trovo essenziale soprattutto quando intendo approfondire temi importanti attraverso testi considerati “sacri”.
E poi, dall’alto della mia esperienza ;) ci tengo a dare un consiglio: nella nostra cultura e nella nostra scuola si dà pochissima importanza all’ultimo punto: “Impara a parlare in pubblico”.
Parlare in pubblico è una competenza rara e importante, in grado di fare davvero la differenza nella carrriera e nella vita di una persona.
Fatela vostra il primo possibile.
Ciao Ilaria,
eh eh… l’articolo è tagliato sugli studenti universitari, ma come hai giustamente sottolineato, non si finisce mai di studiare ed avere un metodo è fondamentale.
Grazie mille anche per i tuoi consigli, sono sicuro saranno di grande valore.
Andrea.
Complimenti per gli articoli, sempre semplici e diretti!
Per Ilaria avrei una domanda importante: Sono al mio primo anno di studio universitario (Ingegneria) e ho notato che il mio metodo di studio non è sufficiente per memorizzare l’enorme mole di lavoro che ho ora ,a differenza del liceo.
Dato che lei parlava esattamente del metodo, mi saprebbe consigliare un ottimo metodo per una ragazza con scarsa memoria? Per ora mi limito ad analizzare tutto il testo, con appunti a margine e poi fare mappe e infine studiare ma, oltre a richiedere un’enormità di tempo, non lo trovo efficace poichè, se non ripeto ogni giono, dimentico.
Grazie mille :D
Ciao Andrea,
utilissimi i tuoi articoli, anch’io pian pianino sto cercando di seguire i tuoi suggerimenti, soprattutto per poter utilizzare il tempo in modo + efficace e proficuo! In riferimento a questo articolo, in particolare, per caso avresti qualche consiglio in più per chi, come me, sta frequentando un corso post laurea online e non ha modo di assistere di persona alle lezioni? Magari anche tu ti sei trovato nella stessa situazione e quindi potresti avere qualche dritta più specifica in relazione all'”ambiente di apprendimento”.
Grazie mille e continua così!!
Ciao!
Ciao Federica,
per quanto riguarda le lezioni universitarie, la mia esperienza è stata quella classica delle lezioni in aula. In ambito lavorativo ho invece avuto la possibilità di fare, oltre ai corsi classici, anche corsi in modalità e-learning. Non conosco direttamente le modalità di fruizione del tuo corso post laurea on-line, ma nel caso di corsi in e-learning non vedo grosse modifiche al metodo proposto. Anche senza il professore “parlante” è importante prendere appunti durante un corso online e frequentare le lezioni virtuali con la stessa regolarità delle lezioni in aula.
A presto.
Bell’articolo :D
complimenti!
ok!ora ho il metodo il libro,l’università…non resta che iniziare!!!!
XDXDXD…
Articolo davvero molto interessante, più o meno è lo stesso metodo che adotto io anche se per la memorizzazione ho qualche divergenza, uso 3 fasi:
1. Infarinatura generale
Leggo, capisco e ragiono su tutto il testo senza soffermarmi sui particolari e faccio le mappe
2. Approfondimento
Rileggo tutto, ragiono anche sui dettagli
3. Conclusione
Ripeto ad alta voce ogni argomento
Sono studente di economia, mi mancano pochi esami e la media è del 28, se hai qualche consiglio per me non può che farmi piacere :)
Lo svantaggio del mio metodo, secondo me, è il tempo richiesto..
PS. una cosa che non riesco a fare è regolare il tempo di studio sulle pagine da studiare. Se per un esame da 10CFU ci vogliono 100ore, per studiare un libro di 500 pagine, quanto tempo ci vorrà?
Per limare il tempo dedicato allo studio, pensa alle fasi che possono considerarsi superflue: secondo me nella tua seconda fase qualche passaggio si potrebbe saltare.
In merito al tempo di studio, il messaggio chiave che volevo dare in questo articolo è che una volta stabilito un “monte ore” di studio, questo deve essere il tuo riferimento. So che sembra contro-intuitivo: siamo portati naturalmente a pensare che più il libro è pesante e più ore dovremmo dedicare. Quello che ti sto proponendo è un approccio un po’ diverso… nel tuo esempio specifico, fissato a 100 ore il tempo di studio, cerca di organizzare le tue attività di studio in modo da rientrare in questo contenitore di tempo. Ad esempio:
1. dedica 25 ore all’infarinatura generale: sono circa 20 pg all’ora (sfidante, ma fattibile)
2. dedica 50 ore allo studio vero e proprio: se hai fatto le mappe concettuali, ritieni necessario rileggere tutto nuovamente? Spesso perdiamo tempo perché ci sentiamo insicuri: la realtà è che il nostro cervello è molto più sveglio di quanto pensiamo. Prova ad utilizzare come riferimento di studio le mappe concettuali e solo se non ricordi qualche dettaglio allora riprendilo nel testo o negli appunti. Per raggiungere il tuo obiettivo dovresti coprire circa 10 pg all’ora.
3. dedica 25 ore alla ripetizione: ancora una volta, utilizza le mappe concettuali come riferimento e ripassa tutto ripetendo (ad alta voce mi raccomando!)
Fammi sapere se così è più convincente.
Andrea.
Grazie per i consigli, davvero molto convincenti. Li metterò subito in pratica ;)
Complimenti per l’articolo, hai dato una struttura generale molto importante che può essere applicata in tanti modi diversi. Prima di tutto è infatti fondamentale sapere dove si sta andando, e in seguito ogni studente si potrà crare il proprio particolare metodo in base a come si sente più a suo agio, e migliorando costantemente in ogni modulo.
questo articolo mi rincuora parecchio proprio la settimana scorsa sono scappata da un esame senza riuscire a sostenerlo e non è la prima volta putroppo..mi sono accorta che perdo tantissimo tempo nella fase di lettura mentre alla fine è solo la fase di ripetizione che conta, ciò mi fa arrivare molto in ansia T.T
cercherò di applicare i consigli letti grazie mille
Di nulla,
grazie a te del commento Sara!
Andrea.
Ciao Andrea
ho sperimentato le tue tecniche nello studio e si sono rivelate molto efficaci. Il mio punto debole è la lettura veloce, vorrei davvero potenziarla, ho già letto il libro di Buzan ma ancora non sto vedendo grandi progressi, potresti consigliarmi qualche altro libro in alternativa?
ti ringrazio
FRANCESCO
18 anni da Roma
Ciao Francesco,
per la lettura veloce ti consiglio anche la tecnica del photoreading.
Ecco un testo per approfondirla: PhotoReading – Paul R. Scheele
Ciao Andrea prima di tutto volevo ringraziarti di tutto: Ho scoperto questo sito da poche ora ma mi ha preso come una droga. Anche se mi sto sforzando di seguire i tuoi consigli sulla lettura veloce ma ho letto ormai 30 volte il il passo sul backward “dividi il tempo complessivo di preparazione dell’esame, che hai stabilito al punto precedente, per il numero di ore di studio giornaliere, ottenendo così il numero di giorni di cui hai bisogno per preparare il tuo esame.” ed ancora adesso non l’ho capito xD
Si perdonami, un esempio sarebbe stato più utile: provo a recuperare.
Immagina di aver bisogno di 60 ore per preparare un esame di 6 crediti. Immagina di studiare 6 ore al giorno. A questo punto hai bisogno di 10 giorni per preparare il tuo esame; lasciatene un paio per ripassare e siamo a quota 12 giorni. Se il tuo esame è il 16.04, devi iniziare a studiare domani 04.04. Spero che così sia più chiaro.
Andrea.
Grazie infinite ora mi è più chiaro :D
ciao andrea, complimenti per gli articoli pubblicati, davvero utilissimi! sono uno studente d ingegneria al primo anno, che terminato il liceo artistico si ritrova con uno scarso metodo di studio e volevo appunto sapere se il metodo cornell è indicato per la mia facolta o, se cosi non fosse, potessi consigliarmene uno tu, che ritieni piu indicato ed efficace. grazie! ciao.
Ciao,
il metodo di cui ho parlato in questo articolo è il metodo che ho applicato durante gli studi proprio alla facoltà di ingegneria.
Andrea.
ciao Andrea,
sono appena passato in 5^geometri e voglio imparare metodi riguardanti lo studio anche perchè finita la scuola vorrei andare all università e mi vorrei avvantaggiare imparando già i metodi che hai scritto su questo blog però nn sò da dove partire mi potresti dare dei consigli?
Grazie mille in anticipo.
Ciao Gabriele,
il mio consiglio è di partire dalla senzione Apprendimento del blog e poi… lasciati guidare dai link all’interno dei diversi articoli.
Ps. visto che devi ancora iniziare l’univ io inizierei dall’articolo
“Un metodo di studio efficace“
Grazie mille Andrea :)
Ciao a tutti, proprio ieri sono “scappata” da un esame… ero a 50 metri dalla porta e ho deciso di cambiare direzione e non ci sono andata…un pò mi ero preparata ma mi sentivo estremamente impreparata. Ora non so come rimediare, mi sembra di aver commesso un delitto e in più la prima cosa che ho fatto è stato andare alla stazione per vedere se in quell’ora passava un treno per farmi una “girata” almeno non sarei stata con le mani in mano…un mio modo di rimediare…. credo non capiti a nessuno di comportarsi in questo modo ma mi affliggo il cervello chiedendomi il perchè? Come si fa a comportarsi in queto modo? Allora comincio a pensare che l’università non fa per me ma credo sia più una scusa per fuggire da tutto…premetto che ho fatto solo due esam di cui uno nemmeno passato!
Ciao Benedetta,
quello che mi hai raccontato mi ha fatto pensare come la nostra vita si possa riassumere nelle decisioni che prendiamo ogni giorno. Tu ieri hai deciso di non affrontare un ostacolo… capita a tutti: non ti preoccupare, avrai decine di altre occasioni per rimediare. Anzi, ciò che è successo ieri deve essere una lezione: ora sai che siamo noi a decidere il nostro futuro, se prendiamo decisioni diverse, avremo un futuro diverso.
Detto questo, non ti affliggere nei perché: si chiamano dubbi stupidi e non ti portano da nessuna parte, anzi, ti portano in territori pericolosi e dannosi (“l’università non fa per me”, etc. etc.).
Ok, ieri non hai affrontato la situazione, ripeto, capita: ma ora che ne hai preso consapevolezza, sai quando non ripetere l’errore, la prossima volta che si presenterà una situazione simile.
In bocca a lupo Benedetta,
Andrea.
Anche a me è successo, purtroppo, di scappare da un esame! La paura ha preso il sopravvento, perchè ero consapevole di avere una preparazione scarsa e ho preferito evitare una brutta figura con un professore molto esigente. Dagli errori si impara… ma non sempre! Ahimè questa tentazione c’è quasi ad ogni esame perchè puntualmente non riesco a finire tutto il programma o a ripetere bene, sono lenta nello studio e perdo subito la concentazione. Evidentemente il mio metodo di studio non è efficace: faccio quasi sempre dei riassunti un pò troppo “consistenti”, non ho mai fatto mappe concettuali perchè temo di non trovare le parole adatte a collegare i vari punti. Questo è un altro mio punto debole: ho problemi nell’esposizione durante l’esame, un pò per la timidezza un pò perchè non sono abituata a ripetere ad alta voce ma solo a rileggere i miei chilometrici riassunti!
Spero di poter mettere in pratica questi tuoi consigli! Grazie!
Questi sono consigli per passare un esame non sono consigli di vita.
Un mio detto è: Chi manderà avanti questo mondo sarà sempre colui o cosa che nasce dopo.
Il cervello umano è identico a quello di qualsiasi altro animale per le sue funzioni,la differenza è che è solo piu sviluppato ma anche i cervelli meno sviluppati hanno una memoria che contiene informazioni dal momento della nascita dell individuo.Se la memoria del nostro cervello fosse infinita o comprimendo le informazioni in una sorta di “cestino”,potremmo raccontare la nostra vita secondo per secondo.Tale cosa non è resa vera ancora,ma possibile.
Però cercando di conoscere sempre e solo di più le risposte e le verità sul nostro cervello,come per esempio sapere di piu sulla memoria,ci dimentichiamo che il nostro apparato celebrale è un tuttuno col resto del corpo e non ha separata sede.Vero che il cervello comanda tutto il corpo,ma senza il corpo il cervello non serve a niente.La vera esistenza del cervello e del corpo varia in base al mondo esterno,come si dimostrano le evoluzioni e cambiamenti nel tempo degli esseri viventi,e le funzioni di tutti e due sono quelle di proteggere il proprio organismo.Il corpo combatte agenti esterni tramite anticorpi,il calore corporeo o il raffreddamento di esso,o esporre il proprio corpo come arma da difesa in casi estremi,oppure usando oggetti da mettere in prima linea contro agenti esterni(armi per la difesa,coperte o luoghi caldi o freschi per le temperature o farmaci per le malattie per proteggere al massimo il nostro organismo senza esporlo)mentre il cervello comanda il corpo di proteggersi nelfrattempo proteggendosi col corpo stesso.Il cervello inventa inoltre,e tutto quello che è stato creato fino ad oggi,in fin dei conti,è per la sicurezza della sopravvivenza e protezione di noi esseri umani.Cosa c entra tutto questo?
Fino a poco piu di cento anni fa il nostro cervello non era quasi mai esposto a tanti sforzi mentali per l apprendimento di un qualcosa perchè la vita era di altro sentimento verso il mondo esterno percui doveva proteggersi “a mani nude” da ciò che lo circondava e la vita non era mai certa perchè non esistevano farmaci,vaccini,aree territoriali protette da animali pericolosi come lo siamo oggi,i supermercati non esistevano per combattere la fame e quindi la mente era piu devota a inventare fantasticando attrezzi o strategie per la sopravvivenza.
Oggi come oggi,per modi di vivere diversi,tutto già esiste e già tutto si conosce secondo i nostri limiti,e quindi cerchiamo di assopire nel nostro cervello tutto ciò che possiamo per massimizzarci l un l altro con la credenza che oltre a quello che esiste oggi non ci sia piu nulla da sapere o da inventare solo perchè 80 persone su 100 vive piu di 70 anni e non ci facciamo molti problemi su cosa inventare l indomani per sopravvivere.
Se una persona dell anno 1200 lo teletrasportassimo ai tempi di oggi rimarrebbe scioccato dalla visione di oggetti a lui nuovi e sconosciuti,persone moltiplicate per 1000(quindi benessere generale)o paesaggi,come città moderne,che nella sua fantasia non era possibile immaginare,eppure chissà quante persone di quei tempi rimanevano nei loro limiti di canone di vita credendo che la vita sarebbe stata quella per sempre.
Tutto quello che esiste oggi è grazie a quelle persone,non che sapevano o conoscevano ma che immaginavano con la fantasia e cercavano di trasformarla in realtà.La differenza tra sapere e inventare è che col sapere puoi sapere quello che già esiste,col l inventare inventi cose che dovranno esistere e lo puoi fare solo ed esclusivamente con la fantasia.
Tante persone prendono atto che passando con 100 e lode a un esame dentro di se si nasconda un Einstein credendosi più intelligenti di una scimmia(leggete il “super uomo” di friedrich Nietzsche) che già sa che la banana dentro è bianca giallastra.Quello che sapeva Einstein in realtà oggi giorno già si conosce.La sua vera grandezza era quella di presentare al mondo il progresso dell umanità con le sue scoperte non il 100 e lode a un esame quindi sappiate che anche con il massimo voto non siete o non sarete nuovi geni nati.Einstein in alcune materie era meno bravo di un liceale in terza classe.
Il mio consiglio è:prima fantasticate e poi studiate per realizzare e portare alla realtà la vostra fantasia.Come faceva Einstein o Leonardo Da Vinci.
Lasciate piu libera la mente e date piu spazio alla fantasia.
La fantasia è un arma molto potente per il futuro e per voi stessi.
Ciao Andrea,
da un po’ leggo blog che trattano argomenti di Crescita Personale, e ho maturato una domanda.
Creare una routine “rigida” come quella di cui parli in questo articolo, non è pericoloso, alla luce di un evento esterno non programmato? Una malattia, altri fattori psico-sociali che interferiscono?
Ciao Antonio,
guai alle routine troppo “rigide”! Sono il veleno della crescita, tuttavia, quella che chiamiamo troppa rigidità a volte è solo determinazione.
Ti propongo di leggerti questo articolo: Niente scuse
io l’ho provato questo metodo insieme ai 7 metodi per smettere di procrastinare e li ritengo molto efficaci e ha funzionato ma il problema che sto iniziando a perdere la voglia ma so che si tratta solo di fare un durò sacrificio e poi ci farò l’abitudine vi farò sapere tra un mese grazie ancora Andrea
Buon pomeriggio Andrea,
pratico da un po questo metodo di studio, che è senz’altro molto efficace. Il problema è che nonostante i miei sforzi la scuola sta andando malissimo, persino nelle materie in cui sono ferrata. Penso di aver fatto bene qualcosa, ma in realtà le mie aspettative vengono disastrosamente deluse. Il mio umore è altalenante, talvolta sono tranquilla, talvolta estremamente angosciata, per un problema di salute in famiglia. Può dipendere da questo? O semplicemente sono io che non riesco a raggiungere dei buoni risultati o perlomeno che valgano il mio sforzo?
Ti ringrazio comunque per tutti i tuoi utilissimi articoli.
Chiara
Ciao Chia,
prendi questo commento come un’opinione personale: non sono un esperto o altro. Non è la prima volta che mi accenni al problema di salute che hai in famiglia e credo assolutamente che questo possa influenzare il tuo rendimento.
Non siamo delle macchine ed il nostro cervello (così come le sue capacità di apprendimento) risente profondamente del nostro stato emotivo: se non siamo sereni, se siamo stressati, se siamo preoccupati, difficilmente le nostre performance saranno ottimali.
Guai a pensare che c’è qualcosa di sbagliato in noi, che non siamo all’altezza o altro: tu sei perfettamente all’altezza Chia e mi sento di dirtelo anche senza conoscerti. Questo probabilmente è un periodo emotivamente difficile per te: continua a dare il meglio di te nello studio, ma non angosciarti troppo se i risultati non saranno sempre all’altezza, anzi, se te la senti parlane anche con i tuoi prof.
A presto,
Andrea.
Ciao
Consiglio a tutti di leggere questa dispensa del Prof. Enzo Tonti – Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria:
http://moterma.altervista.org/University/Impariamo-a-studiare.pdf
e di guardare la registrazione di questa sua lezione sul metodo di studio:
mms://servertv.units.it/Filmati/Tonti_2009.wmv
Buono Studio a tutti!
ciao Andrea,
forse non conosci il metodo Golfera,ma se si è vero che puoi memorizzare un libro alla prima lettura e ricordarlo per sempre o sono solo cazzate?
Grazie. Con le tue indicazioni, i miei esami di osteopatia sono diventati molto più facili!
Ciao Aurora, ne sono molto felice.
Grazie a te del commento.
Andrea.
I tuoi articoli sono molto utili e interessanti. Tuttavia, secondo il metodo di studio che hai presentato (cioè partire dalla data di esame e procedere a ritroso) , si finiribbe di studiare il giorno stesso dell’esame … e il ripasso? Forse mi è sfuggito qualche passaggio ma rileggendo mi sembra di aver capito così.
Comunque grazie mille per la tua disponibilità
Innanzitutto complimentoni per il blog, ci sono capitata in questo momento di profonda angoscia per la mia storia universitaria (partita alla grande e poi fermata bruscamente causa inizio lavoro). Ho deciso di riprendere a studiare ma dopo più di tre anni di “fermo amministrativo” mi sembra molto dura, anche se tu coi tuoi post mi stai ridando un po’ di fiducia. Volevo chiederti se hai suggerimenti per una nella mia situazione: non posso frequentare le lezioni perchè lavoro, ed in ogni caso la maggior parte degli esami che devo ancora dare ormai sono disattivati, quindi devo scrivere ad ogni docente per chiedere il programma ed il materiale… intanto non tutti rispondono, e vabbè, prima o poi dovrò trovare il modo di farmi prendere in considerazione (sperando di evitare una denuncia per stalking)! comunque, anche quando lo fanno, mi trovo con una serie di dispense, libri, slide fra cui è difficilissimo capire da soli cosa può essere importante e cosa no… suggerimenti?
Grazie mille
Ciao andrea sto davvero rovinato con gli esami e temo di non potercela mai fare…mi manca la voglia ho troppe distrazioni e forse mi manca un buon metodo di studio….puoi darmi qlke consiglio?Lavoro in pizzeria da anni e forse mi sono basato anke solo su quello ma non è ciò che vorrei fare…ti prego ho bisogno del tuo aiuto e soprattutto del mio
Alla grande Andrè!
Ciao Andrea!
Articolo davvero interessante! Io sono uno studente d’ingegneria alla Federico II di Napoli. Potresti darmi qualche consiglio su come riuscire a dare almeno 4 esami in una sessione d’esami e soprattutto come riuscire a prepararli visto che qui la maggior parte degli esami è composta da scritto e orale.. Spero non disturbi molto..
Grazie mille in anticipo..
Carmine
Ciao Carmine,
per quella che è la mia esperienza, di fronte a più esami è di fondamentale importanza la pianificazione dello studio.
Concentrati quindi sull’organizzazione dello studio di cui parlo nell’articolo.
Per gestire poi scritti e orali, io solitamente mi organizzavo in questo modo:
1) infarinatura generale di teoria per comprendere al meglio lo svolgimento degli esercizi.
2) esercizi a più non posso, con particolare riferimento ai temi d’esame.
3) studio dettagliato della teoria per l’orale.
A presto,
Andrea.
Grazie mille per la risposta Andrea!
Un’ultima cosa ti volevo chiedere. Ma quando studiavi, in quale posto della casa preferivi di più studiare, e inoltre cosa c’era, ti circondava quando lo facevi? Ad esempio cosa c’era sulla tua scrivania o tavolo? E’ una mia curiosità per sapere se ho molte cose attorno a me che potrebbero arrecarmi disturbo e quindi farmi perdere concentrazione.
Grazie mille per la risposta.
ciao secondo me i tuoi spunti sono abbastanza… buoni però mi servono + informazioni!! non ne hai altre??
ciao fa schifo
Ciao Fede, ci sono i tuoi alterego che sono un po’ in conflitto: quando avete fatto pace fammi sapere di che informazioni hai bisogno nel dettaglio.
Nell’archivio del blog trovi decine di articoli dedicati allo studio.
E’ presente anche un’intero corso digitale sull’argomento.
A presto,
Andrea.
Intanto volevo farti i complimenti per l’articolo però ancora non ho ben chiaro il metodo del backward planning ..tipo se io devo dare un esame di 12 cfu come devo organizzare il tempo di preciso? grazie in anticipo :)
Ciao Leo,
io esami da 12 CFU generalmente li preparavo in 120 ore. Se pensi di aver bisogno di più tempo, puoi tenerti più largo e provare con 180 ore (15h per ogni CFU).
180 ore di studio, se hai a disposizione l’intera giornata, corrispondono a circa 30 giorni pieni di studio: studiare più di 6h a giornata rischia di diventare controproducente, ma in quelle 6h devi studiare sul serio (0 disrazioni, 0 cazzeggio, 100% focus).
A questo punto puoi utilizzare il backward planning: qual è la data del primo appello? il 30 gennaio? Bene, vai indietro di 30 giorni e sai esattamente quando devi iniziare a studiare e quanto devi studiare ogni giorno: devi iniziare il 1° gennaio e studiare 6h al giorno. Questa naturalmente è la pianificazione più semplice e diretta: se nel frattempo hai altri esami o non puoi dedicare l’intera giornata allo studio, dovrai prendere in considerazione anche questi elementi.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Ciao Andrea, prima di tutto complimenti per il Blog, perchè è molto bello e utile, insomma una vera e propria ancora di salvezza e una fonte di positività per tutti gli studenti che, come me, incontrano varie difficoltà nello studio.
La mia esperienza universitaria non si sta rivelando molto positiva: immatricolata nel 2003, ho dovuto interrompere per un paio di anni gli studi per problemi di salute (attacchi d’ansia e di panico, che ancora oggi, a volte in situazioni particolarmente stressanti, come sostenere un esame, si ripresentano) e mi ritrovo con ancora 17 esami da sostenere e, per questo, con poca stima di me stessa e pochissima motivazione.
Quello che mi salva è il fatto che, per carattere, devo sempre portare a termine quello che inizio, quindi non voglio mollare.
Al liceo ero molto brava (ho frequentato il liceo linguistico), avevo la media del 9 e non mi è stata mai lasciata una materia.
Il mio metodo di studio funzionava alla perfezione: lettura, subito riassunti e solo alcune volte ripetevo ad alta voce.
Decido poi di iscrivermi all’università, in giurisprudenza, e li inizia il mio declino.
I riassunti sono diventati il mio incubo, ma anche l’unico modo per me di memorizzare.
Ho provato vari metodi ma con scarsi risultati. In più, non essendo possibile rielaborare i concetti in quanto il linguaggio giuridico è preciso e non ammette “licenze linguistiche”, i miei riassunti sono delle vere e proprie copie dei libri.
Ho provato con la sottolineatura ma sottolineo tutto. Non ho il dono della sintesi e non riesco a schematizzare o a isolare parole o concetti chiave.
Che mi consigli?
Grazie in anticipo.
Chiaretta
Ciao,
avevo un momento di panico, causa esame non superato, ho letto i tuoi posto e sto respirando e va meglio!!Ti seguirò più spesso ora che ti ho trovato
GRAZIE
Benvenuta Luna e grazie.
In bocca al lupo.
Andrea.
Ciao Andrea,volevo sapere come funziona comprare questa guida. Ti arriva a casa sotto forma di cd
Ciao Donato,
no, il processo di acquisto è molto più semplice ed immediato: nella pagina di vendita clicchi “scarica ora”, completi la procedura di pagamento tramite Paypal o carta di credito (incluse Postepay), clicchi “complete purchase” e vieni indirizzato automaticamente alla pagina di download da cui puoi scaricare la tua copia. Il tutto non dovrebbe portarti via più di 5 minuti. Naturalmente ti arriverà anche un’email con il link per il download.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Quindi sarebbe come un file che contiene queste pagine che io posso benissimo scaricare e stampare per studiarle in modo tradizionale diciamo, giusto?
Sì, esattamente. Se vuoi farti un’idea più precisa di come si presenta e di come è strutturata la guida, puoi scaricarti l’estratto dalla pagina di vendita.
Andrea.
E un’altra cosa, posso fare tutto da cellulare?
Ho già scaricato l’estratto gratuito ;)
ciao andrea
sono al primo anno di economia aziendale
il mio professore mi ha suggerito di studiare tutte le materie durante i corsi(diritto privato,economia aziendale,matematica finanziaria)terminati i corsi dedicarmi a una sola materia dare l’esame e proseguire con un altra materia e così via,che ne pensi?altre idee?
Ciao andre, a 45 anni ho deciso iscrivermi a ingegneria per passione e non per necessità (ma forse mi manca qualcosa). Ho un lavoro che mi soddisfa e una famiglia meravigliosa che mi appoggia in questa pazzia. ho scoperto il tuo blog da un paio di giorni e devo dire che per essre così giovane riesci ad avere una saggezza ed una sensibilità veramente strordinari. Cosa ne pensi e soprattutto che consigli puoi dare sul metodo di studio di materie scientifiche come analisi, chimica e fisica?
Grazie e un saluto anche a tutti quelli che partecipano con le loro storie
Ciao Antonio,
Piacere di “conoscerti” e benvenuto. Studiare per passione e non per necessità ritengo sia meraviglioso. C’è un’aforisma che dice:
“vorrei vivere per studiare e non studiare per vivere”. Per quel che conta, da parte mia hai il massimo sostegno!
Naturalmente tornare sui libri dopo molti anni non è facile, ma ha i suoi vantaggi: la tua mente è “vergine”, e puoi applicare al meglio tutte le migliori strategie per affrontare l’Università. Io sono un ingegnere, quindi molti dei miei articoli sull’apprendimento rapido sono stati influenzati dalla facoltà che ho frequentato. Questo per dirti che gli articoli che ho scritto sullo studio ben si adattano alle materie che dovrai affrontare.
A questo proposito, nei prossimi giorni ti consiglio di leggere i post presenti all’interno della categoria Apprendimento.
Non mi piace fare il piazzista con i nuovi lettori, preferisco sempre che sperimentino dapprima le strategie che propongo nei mie articoli gratuiti. Ma visto che stai affrontando il percorso universitario da “matricola”, mi permetto di consigliarti la mia guida sullo studio “Studia meno, Studia meglio“: avrai a disposizione tutti gli strumenti per affrontare la tua nuova sfida.
In bocca al lupo,
Andrea.
accidenti, non mi aspettavo una risposta così veloce e così incoraggiante. grazie da parte mia e di mia moglie che sta leggendo a raffica i tuoi articoli e che appena ha sentito della tua risposta mi ha detto “dì a quel ragazzo che è un grande”. farò tesoro dei tuoi consigli
grazie
scusa andrea perchè non mi rispondi?
Ciao Andrea, ho letto qualche tuo articolo è ho acquistatoil tuo libro”studio meno studio meglio” .
Tutto molto interessante però noto che ti concentri tanto sugli studenti frequentanti, cosa suggerisci a studenti come me che lavorando non possano frequentare e si trovano ad affrontare tomi di Economia, o di Matematica senza poter far affidamento su una minima spiegazione. Quindi tanto da studiare, poco tempo, stanchezza dopo una giornata di lavorare.
Grazie mille
Ciao Fatima,
nella sezione di Studia meno, Studia meglio dedicata agli studenti lavoratori parlo esattamente di come affrontare le problematiche che hai messo in evidenza: poco tempo, poca energia, etc.
Andrea.
Ho letto la tua guida studia meno, studia meglio, bella guida per carità, concetti e linguaggio semplice. All’inizio ero un po’ scettica e ho anche cercato di applicare tutte le tecniche e consigli ma con me non sembrano funzionare…mappe concettuali, rielaborazione, divisione di concetti, ore di studio ma alla fine esame giocato…
Mi dispiace Paola,
se hai bisogno di approfondire io sono a disposizione.
Andrea.
Mi sa che non ho trovato il mio metodo..cmq grazie
Ciao Andrea! Nell’ultimo mese ho seguito il tuo blog e ho fatto tanta attivitá fisica, queste due insime mi hanno aiutato molto a credere in me stessa. Ogni volta che vado ad un esame peró, va sempre male: o mi agito troppo e non riesco a ragionare, oppure se riesco a ragionare mi ritrovo davanti a un prof che mi ride in faccia se sbaglio una parola e dopo questo errore non mi lascia spiegare niente….ah dimenticavo, faccio ingegneria! L’anno scorso, il primo, è andato tutto benissimo ho preso la borsa di studio sia per il pimo che per il secondo anno, quest’anno invece non va bene niebte! La cosa peggiore è che mi demoralizzo molto quando gli esami per cui ho studiato tanto vanno male, come fare per non buttarsi giu? Domani ho un altro esame e non so se riusciró a riprendermi dalla delusione di oggi. Grazie comunque, perchè leggendo i tuoi articoli sono giá migliorata molto
Ricordo di aver letto da qualche parte che anche premiarsi è importante.. Andrea, tu come ti premi dopo un’intensa giornata di studio?
Le uscite con gli amici sarebbero il premio più bello, ma.. sono una variabile troppo impazzita (no dell’ultimo minuto, cambiamenti di orario, ecc)
Ciao Andrea, qualche consiglio per i non frequentanti? O in quanto lavoratori o magari, come nel mio caso, che abitano lontano dall’università e non hanno la possibilità nè di prendersi in affitto un appartamento lì nè di fare il pendolare tutti i giorni, se non per andare a sostenere gli esami… Grazie mille se risponderai!
Ciao Andrea, seguo da moltissimo tempo il tuo blog e ti faccio i complimenti. Per lavoro mi devo sempre tenere aggiornato sui linguaggi di programmazione. Uso Tecniche come le mappe mentali, ma quello che serve è ricordarsi cose specifiche ( le famose API di un linguaggio di programmazione). In questi casi è utile fare dei riassunti? E ripetere ad alta voce? che consigli hai a riguardo? Grazie e complimenti ancora
Grazie mille ancora André ;)
Ciao Andrea,
hai per caso qualche consiglio adatto a chi, come me, sta facendo un dottorato di ricerca? Sono relativamente nuova del gruppo ma ho già messo in pratica la tecnica del pomodoro e quella di alzarsi prima al mattino. E’ pur sempre un inizio! Grazie mille per la risposta.
Ciao Andrea, volevo un tuo parere sul mio metodo di studio. Divido in 3 fasi lo studio, la prima fase è la lettura del testo più volte, la seconda fase è il scrivere ciò che ho appreso dalla lettura e infine la terza fase è il rileggere cio che ho scritto. I consigli e critiche sono ben accettate
Ciao Andrea,
quali sono i consigli per rielaborare gli appunti presi in materie come Analisi, Fisica o Chimica ?
Grazie
Ciao Andrea,
Premesso che ho letto tutte le tue guide (l’ultima SM2 2.0), apprezzo molto i tuoi consigli, ma una cosa proprio non mi è chiara: quando si preparano più esami dici di fare il conteggio dei CFU totali, valutare le ore di studio e poi di partire a ritroso dal PRIMO appello della sessione. Mi chiedo: in questo modo si arriva “preparati” al primo appello utile ma tra un appello e l’altro il programma in cosa consiste?
Da buon cliente spero in una tua risposta! :P
Ciao Andrea, h
o da poco letto il testo “Studia meno, studia meglio” e ammetto di essere parecchio in crisi. Spero che possiate aiutarmi, so che dovrei cambiare a 360° TUTTO, ma temo di non riuscire a imboccare la strada giusta. Mi sono riconosciuta tra i VERANA, quindi verbale-analitico e nell’iniziare a studiare una materiona, mi chiedevo: nel leggere il libro posso sottolineare le cose più importanti e tentare a fare mappe concettuali anche se non sono proprie del mio stile? Alla fine di ogni capitolo utilizzo active recall e similitudini ma solo per i concetti più complessi? Poi termino tutti i capitoli e passo alla memorizzazione. E qua sono problemi. Vado a riprendere il testo per ripetere e utilizzo la mappa come traccia? Cioè come posso fare a ripetere in modo efficace davanti ad un prof pignolo ma senza cadere nello studio a memoria e basta? Considerando che ho un mese per questo esame, ma tentano parecchio.
Grazie in anticipo
Che dire…ho acquistato ieri il libro Studia meno Studia meglio e l’ho letteralmente divorato!! Purtroppo non faccio ancora l’università, ma da qualche mese, nonostante 30 anni suonati e due figlie ho deciso di rimettermi in gioco e di iniziare a studiare per prepararmi al test di ingresso di farmacia…il mio grosso problema è che studio un sacco di ore e non mi resta molto in testa…spero di riuscire a mettere in pratica i consigli ricevuti e di farcela a passare il test e portare avanti la mia carriera universitaria con serenità!
Grande Sara, complimenti per la tua decisione di rimetterti in gioco!
NON NE POSSO PIù!!! Mi sono rotto di continuare così!!!
Studio ingegneria meccanica, la facoltà mi piace e dal quarto anno di liceo avevo già abbastanza chiaro che volessi studiarla; tuttavia ho un sacco di difficoltà, molta più del previsto. Dopo aver fatto un buco nell’acqua il primo semestre del primo anno (senza aver passato manco un mezzo esame, quindi avendo buttato nel cesso 6 mesi del mio percorso universitario), ho pagato un professore privato a ogni lezione per tentare di recuperare almeno due esami, che poi ho passato, seppur con un voto che non mi soddisfaceva molto (comunque mi ero “””sbloccato”””), studiando come un matto, odiando il mondo, la vita e me stesso e chiudendomi e allontanandomi da tutto e da tutti. Altro esame, altre difficoltà, altri casini, altre conferme che avevo bisogno di una mano: ho trovato quindi un altro docente privato (per raggiungerlo dovevo far fare ai miei veramente tanti km ogni volta che ci andavo), esame passato con un voto discreto, senza aver potuto seguire i corsi dato che ero e sono indietro (non mi laureerò né in tempo né col massimo dei voti). Tutto questo, mentre altre persone, che pure conoscevo, andavano a bomba e superavano benissimo ogni esame e avevano una vita sociale e sentimentale (nel mio caso la prima poco costruita, la seconda assente), io invece bloccato nelle sabbie mobili. Ho provato pure a chiedere di studiare con qualche collega, ma raramente ha funzionato, poche volte si creava davvero l’occasione per farlo. Poi scappo e faccio finta di essere forte, mi mostro impassibile, ma in verità io sto male dentro.
Solamente 2-3 volte sono stato veramente soddisfatto del mio risultato. A quasi ogni esame, seguo il corso, faccio domande, mi metto ai posti davanti, faccio rinunce, chiedo aiuto, studio a casa, pago pure un professore privato PER OGNI SINGOLO STRAMALEDETTO ESAME DI M****, EPPURE QUANDO VADO ALL’ESAME, O VENGO BOCCIATO PER 1-2 VOLTE (quindi perdendo altri mesi, ci sono 4 appelli in tutto l’anno accademico), O LO PASSO CON UN VOTO CHE PENSO DI NON MERITARE DATO TUTTO L’IMPEGNO!!! E provo a dare 2 esami alla volta, perché evidentemente non riesco a fare di più!
Ho provato pure a modificare il mio metodo, leggere vari articoli come questo e simili, a destra e a manca e di ripartire con i consigli dati, eppure nessuna strategia sembra efficiente davvero.
Non sono più bravo come ero al liceo (avevo 8 e 9 e a volte anche 10) e oramai sono al terzo anno. Ora in sessione ho ancora problemi, e i miei pensano sia meglio farmi fare altre lezioni per vedere cosa riesco a combinare, perché a quanto pare da solo NON SONO CAPACE!!!
Dopo quasi 3 anni mi sto convincendo che non sono capace, che non merito nulla, che non trovo la soluzione al mio problema e mi sto rovinando la vita, dato che poi divento sempre più chiuso, mi sento inadeguato, mi sento inferiore, mi vergogno di me stesso, MI SENTO FRUSTRATO, mi confronto sempre negativamente con gli altri e mi vergogno quando mi chiedono della mia situazione universitaria, preferisco sotterrarmi o scappare! Poi discutendone insieme escono fuori frasi del tipo: “Eh, ma gli altri come fanno?”, “Eh, ma non hai seguito i corsi?”, “Devi ancora capire il metodo”. E quando sono da solo non faccio che rimuginare sul mio malessere!
Non riesco ad esprimere tutto il mio vero potenziale, non riesco a essere equilibrato e a sentirmi in pace con me stesso! Non so più come devo continuare, SONO STANCO, HO PERSO LA MOTIVAZIONE PER ANDARE AVANTI, anche se credo in quello che studio!!! Ora BASTA, mi sono ROTTO!!!
Scusate lo sfogo! Non so più dove devo sbattere la testa o i pugni per la rabbia!
Io sono del parere che a me le lezioni non servono a un fico secco!!! Perdo solo tempo, non sono capace di gestire tutto (e non ho una vita), nonostante mi faccia il mazzo ogni singolo giorno. L’unico modo per me è pagare uno privato (bravo, €60 a lezione), rubare temi d’esame (che i professori non ti danno e se li danno ne avrai 1-2), acquistare appunti al centro stampa (se ce li hanno) e chiedere che domande chiede a chi ha già passato l’esame bene (anche se devo capire dove e come trovarlo, dato che a socializzare sono una piaga)… poi a lezione nemmeno parlo tanto, quindi perché seguire una cosa che per me si è rivelata inutile? Tutti a dire che serve, che sennò non capisci niente. Sapete cosa? Non ci andrò più… voglio vedere se dopo 4 anni le cose inizieranno a cambiare, non mi interessa stare in prima fila a prendere appunti sulla lezione di qualcuno, mentre quel tempo potevo studiare per fatti miei con uno privato e basta! Tanto a me le lezioni non servono a NIENTE (nemmeno se sto attento, prendo appunti, faccio domande, ecc… non posso gestire questo, si perde troppo tempo e non sto mai al passo così).
Inoltre trovo difficoltà perfino nello studiare con i colleghi, dato che poi ci si perde di vista (o meglio, per essere più precisi, mi scartano sempre loro o non mi trovo io).
Ciao Andrea volevo sapere cosa ne pensi del metodo Golfera sul apprendimento veloce. È un metodo che funziona ? Te lo chiedo perché mi impegno tanto a leggere e studiare ma faccio tanta fatica a concentrarmi ed a ricordare quello che leggo e quindi non riesco ad avere un linguaggio molto scorrevole ed efficace. Faccio fatica a ricordare il termine giusto in una frase al momento giusto. Devo dire che non sono più giovanissimo ma mi sarebbe piaciuto avere un arte oratoria accettabile.
Ciao Vincenzo,
mettendo da parte i tanti problemi avuti da Golfera con Striscia la Notizia e le pratiche poco limpide con cui venivano promossi i suoi corsi, il metodo di Golfera rientra i metodi mnemonici che a mio avviso richiedono un gran dispendio di energie per essere appresi e portano ad un apprendimento nozionistico che io non reputo valido.