Una lista delle abitudini adottate da uno dei principali imprenditori americani di successo del momento.
“Chiunque può avere un’idea brillante, ma sono pochi quelli che hanno la volontà di realizzarla.”
J. Dorsey.
Jack Dorsey chi?! Se non è stato ospite di Maria De Filippi ad Amici, non è nessuno! Che me frega a me delle sue abitudini per il successo? Io voglio conoscere i segreti del matrimonio di Belen & Stefano!
Jack Dorsey, secondo il Massachusetts Institute of Technology, è uno dei 35 più importanti innovatori al mondo sotto i 35 anni. Mr. Dorsey è Presidente e co-fondatore di Twitter, il social network dell’uccellino, da 500 milioni di iscritti, nonché CEO e co-fondatore di Square, un’innovativa mobile payments company. A seguito della recente quotazione di Twitter a Wall Street, il patrimonio del giovane Dorsey ha raggiunto la cifra record di 1,1 miliardi di dollari. Insomma… è uno sfigato!
Nel post di oggi ho deciso di scrivere riguardo ad un suo recente intervento alla Startup School, dove ha parlato, tra le altre cose, delle 11 abitudini che lo hanno aiutato a crescere come persona e come imprenditore. Ma prima di vedere queste abitudini, una piccola precisazione…
Tu sei il risultato delle tue convizioni
Dato il clamore suscitato dalla quotazione di Twitter in borsa, molti giornali, nelle ultime settimane, hanno realizzato articoli di approfondimento su Jack Dorsey. in Italia, la stragrande maggioranza di questi articoli si sono concentrati sul gossip: Dorsey è un amante del lusso e delle belle donne; e sulla dietrologia: secondo molti detrattori, Dorsey sarebbe solo l’uomo-immagine di Twitter ed avrebbe partecipato marginalmente alla sua creazione. Insomma, il messaggio è chiaro: come tutte le persone ricche e di successo, Dorsey deve essere necessariamente un ladro ed un approfittatore, a cui interessano solo soldi e bella vita.
Se hai impercettibilmente annuito con la testa a quest’ultima frase, ho una brutta notizia per te.
La convinzione che le persone di successo siano solo fortunate, figlie di papà o ladre, rende senza dubbio più digeribili i nostri insuccessi, ma non ci è di alcun aiuto nel perseguire i nostri obiettivi. Indubbiamente ci sono persone che si sono arricchite in modo poco etico o addirittura illegale. Ho disprezzo per queste persone: barano perché non sono all’altezza del gioco. Ma ambire al successo e allo stesso tempo disprezzare chiunque lo abbia ottenuto è il segreto della mediocrità. Guess what?! Se siamo intimamente convinti che tutti quelli che hanno avuto successo sono brutti e cattivi, il nostro subconscio ci ostacolerà in ogni modo pur di non farci diventare come chi disprezziamo. Conosci la storia dell’elefante e della cordicella? Beh…
“Se vuoi avere successo, e non lo hai ancora ottenuto, devi cambiare le tue convinzioni sul successo.”
Personalmente non me ne frega gnende se Dorsey ama vestire Louis Vuitton e frequentare modelle inglesi, né tantomeno sono interessato a chi abbia digitato per primo il codice di Twitter. Ammiro la capacità di Dorsey di aver trasformato un’idea brillante, in un’azienda da 50 miliardi di dollari e mi interessa capire come pensa e quali abitudini adotta quest’uomo.
Per questo motivo, dopo averlo ascoltato in un suo recente intervento alla Startup School 2013, tenutasi a Cupertino, in California, ho deciso di riproporti un suo semplice consiglio, dedicato a tutti quelli che vogliono diventare imprenditori e persone migliori.
La Lista
No guarda André, n’hai capito: io so’ apposto con la lista della spesa. Anzi, te dirò de più: ‘ste cose le lascio fare a mi madre. Sai, tra pleistescion, feisbuc e amici, io sono uno pieno di impegni, non è che posso sta’ a perde’ tempo con ‘ste liste!
Nel corso del suo intervento alla Startup School, Dorsey ha sottolineato più volte che chiunque voglia migliorare la propria vita, come imprenditore e come essere umano, deve necessariamente focalizzarsi quotidianamente su quelle (poche) azioni in grado di portarlo su un sentiero virtuoso. Per farlo, deve eliminare il “rumore di fondo”, ovvero l’insieme di quelle distrAzioni che lo allontanano dai suoi obiettivi. Nella pratica Dorsey suggerisce di scrivere una lista, una semplice lista in cui raccogliere le abitudini che intendiamo coltivare quotidianamente, ma anche quelle che vogliamo sradicare.
Ti ho già parlato in passato dell’importanza di avere una To-do list. Dorsey va oltre ed invita a tenere bene a mente anche una To-don’t list. Ecco di seguito le 11 azioni da fare (e non fare) su cui cerca di focalizzarsi ogni giorno il co-fondatore di Twitter. Iniziamo dalle abitudini “positive”:
- Vivi il momento presente: non focalizzarti né sul passato, né sul futuro. Già qualche anno fa ti ho parlato dell’importanza della Quiedora e di come una costante pratica meditativa mi stia aiutando a radicarmi sempre più nel momento presente. Il consiglio di Dorsey è quello di crearsi una propria lista, ma credo che vivere il momento presente sia una di quelle abitudini che non possono mancare.
- Sii vulnerabile: non nascondere alle persone i tuoi errori e le tue paure in modo che possano relazionarsi più facilmente con te. Settimana scorsa, parlando dell’Alfabeto della Felicità, ti ho raccontato di come da piccolo adorassi mascherarmi da Zorro e come molti di noi anche da adulti continuino ad indossare maschere invisibili per nascondere errori e paure. Non è facile mostrarsi per quello che si è veramente. Non è facile essere completamente vulnerabili. Ma solo calando quelle maschere invisibili possiamo aspirare ad una reale felicità.
- Bevi solo acqua e limone o vino rosso. Dall’inizio del 2013, dopo anni di dieta vegetariana, Dorsey ha deciso di convertirsi alla Paleo Dieta. In generale, quella di bere acqua e limone è una sana abitudine, soprattutto se portata avanti al mattino. Non è un caso che nella terza sezione di Studia meno, Studia meglio, in cui ho raccolto le migliori strategie per migliorare l’organizzazione dello studio, la concentrazione e la propria energia personale, suggerisca alcun indicazioni in linea con le scelte di Dorsey.
- 6 serie da 20 squat e 20 piegamenti ciascuna, 3 miglia di corsa, una sessione di meditazione, schiena dritta e 10 minuti al sacco boxe. A quanto pare Dorsey ha le idee molto chiare sulla sua routine quotidiana per il benessere fisico. Qualsiasi sia la tua ambizione, ricorda che l’attività fisica è una di quelle abitudini fondamentali per avere la carica e l’energia necessarie per raggiungere i tuoi traguardi.
- Ricordati di salutare tutti. Spesso pensiamo a noi stessi come a delle isole: abbiamo i nostri obiettivi e che gli altri si fot*#no. La verità è che più ci preoccupiamo (con sincerità) dei problemi altrui e più riceveremo in cambio aiuto per realizzare i nostri sogni. Viviamo in un mondo interconnesso e la gentilezza di un saluto può essere uno strumento molto potente.
- Dormi almeno 7 ore. Come l’attività fisica, un buon sonno è una di quelle abitudini “trasversali” in grado di metterci nelle giuste condizioni per il nostro successo. Se dormi di cacca e ti svegli peggio, ti consiglio di leggere questi 5 metodi per alzarsi bene.
Passiamo ora alla To-don’t list di Dorsey. Personalmente, non avevo mai adottato una lista delle cose da non fare, ma ora mi è molto chiara la sua… efficacia.
- Non evitare gli sguardi diretti. Questa fa molto “film western”, ma credo che Dorsey abbia scelto questa azione (o non azione) proprio per sottolineare, ancora una volta, l’importanza di relazionarsi con gli altri, anche attraverso lo sguardo.
- Non essere in ritardo. Essere puntuali è una forma di rispetto nei confronti degli altri, ma anche nei confronti di noi stessi. Nei paesi latini c’è un margine di tolleranza che può arrivare anche alla mezz’ora: insomma, stiamo scialli. Ma ti assicuro che non sei fico se arrivi tardi perché pensi di essere tanto impegnato, sei solo una schiappa nel gestire il tuo tempo.
- Non promettere qualcosa che non puoi mantenere. Spesso abbiamo la tendenza a promettere mare e monti per poi realizzare davvero poco. Poniti obiettivi ambiziosi, ma non spararle grosse. Personalmente amo questo detto americano:
“Under-promise and over-deliver.”
Detto americano.
- Non mangiare zucchero. Ancora un consiglio alimentare di chiara origine paleolitica. A proposito, se vuoi approfondire questo regime alimentare, ti consiglio, per iniziare, il testo di Robb Wolf: “La paleo dieta“.
- Non bere superalcolici e birra nei giorni infrasettimanali. Ognuno di noi ha piccole e grandi dipendenze: cibo, fumo, alcol… Facebook. Dipendere da qualcosa o da qualcuno significa non essere liberi: per te è più importante il piacere effimero della tua dipendenza o la fresca libertà di avere in mano il timone della tua vita?
Per quanto mi riguarda ho trovato interessanti le 11 abitudini di Jack Dorsey, ma ognuno di noi ha una sua storia ed esigenze diverse, per questo motivo ho trovato ben più interessante l’idea di avere una Lista quotidiana di azioni che voglio fare e non voglio fare. Nelle ultime settimane, aver ideato una lista di questo tipo mi ha aiutato a concentrarmi nuovamente su ciò che è essenziale, tagliando di netto quelle distrazioni e quei progetti secondari, che come piccoli granelli di sabbia si erano infilati negli ingranaggi della mia mente, influendo negativamente sulla mia concentrazione e sulla mia motivazione.
Tu hai già in mente cosa mettere nella tua lista? Se ti va, condividila nei commenti. Buona settimana. Andrea.
Foto di Jack Dorsey tratta da Google Immagini.
ecco sto dorsey era vegetariano… io non sono avvezza ad alcuna dieta. quindi credo che sarà l’unica cosa che non seguirò.Dormo abbastanza (dalle 8 alle 10 ore per notte dipende come è andata la giornata)… lo zucchero non lo mangio tranne ne caffè appena sveglia per un mero motivo di abitudine. L’unica è lo sport. dovrei andare più in bici e dovrei finalmente decidermi ad andare a provare il rugby questo si.
Ciao!
Eh sì, lo sport è senza dubbio un catalizzatore eccezionale per qualsiasi traguardo ci prefissiamo di raggiungere! Beh… a meno che il nostro obiettivo non sia quello di battere il record mondiale di seduta su divano con barattolone di Häagen-Dazs!
Secondo me Jack Dorsey ha una growth mindset (mentalità di crescita)
Il professor del Dipartimento di Psicologia a Stanford, Carol Dweck, ha fatto ricerche approfondite su quello che chiama “mentalità” e ci sono due tipi principali:
1. Mentalità fissa: persone che credono abilità sono innate. Sei solo talento in una zona o non lo sei.
2. Mentalità di crescita: le persone che credono che le abilità vengono sviluppate. Si può imparare e crescere da soli.
un video di tedx
http://www.youtube.com/watch?v=pN34FNbOKXc
Un brano in cui Dweck riferimenti uno dei suoi precedenti lavori su effetti di lodare le qualità innate contro sforzo e processo
http://www.stanford.edu/dept/psychology/cgi-bin/drupalm/system/files/cdweckpersonalitychanged.pdf
People can also learn these self-theories from the kind of praise they receive (Mueller & Dweck, 1998). Ironically, when students are praised for their intelligence, they move toward a fixed theory. Far from raising their self-esteem, this praise makes them challenge-avoidant and vulnerable, such that when they hit obstacles their confidence, enjoyment, and performance decline. When students are praised for their effort or strategies (their process), they instead take on a more malleable theory— they are eager to learn and highly resilient in the face of difficulty.
Thus self-theories play an important (and causal role) in challenge seeking, self-regulation, and resilience, and changing self-theories appears to result in important real-world changes in how people function.
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Un altro estratto da un articolo di Dweck scrive sulla mentalità e sull’affrontare le battute d’arresto
It will come as no surprise that the mindsets lead to different ways of coping with difficulty. Because in the fixed mindset, setbacks are seen as indicating a lack of ability, this mindset often leaves people few good ways of reacting to setbacks. In one study (Blackwell, et al, 2005), we found that those with a fixed mindset were more likely to say that if they did poorly on a test—even if it were in a new course and one they liked a lot—they would study less in the future and would seriously consider cheating. This is how people cope when they think setbacks mean they lack permanent ability. In contrast, those students with a growth mindset said they would study more or study differently. They planned to take charge of the situation and work to overcome the setback.
When the going gets rough, people in the growth framework not only take charge of improving their skills, they take charge of their motivation as well (cf. Grant, 2004). Despite setbacks—or even because of them—they find ways to keep themselves committed and interested. Instead, students with a fixed framework lose interest as they lose confidence. As the difficulty mounts, their commitment and enjoyment go down. Since all important endeavors involve setbacks sooner or later (more likely, sooner and later), it is a serious liability to lose interest and enjoyment just when you need greater effort.
Putting it all together, this means that a fixed mindset leads people to value looking good over learning, to disdain and to fear effort, and to abandon effective strategies just when they need them most. A growth mindset, on the other hand, leads people to seek challenges and learning, to value effort, and to persist effectively in the face of obstacles.
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Alcune voci di Stanford che parlano di come diventare campioni
http://champions.stanford.edu/becoming-a-champion/
è il solito problema di challenging ourselves
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Secondo me puoi imparare dal processo del Design Thinking
1. understand
2. observe
3. define
4. ideate
5. prototype
6. test
https://dschool.stanford.edu/groups/k12/wiki/17cff/
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Design thinking per il problem solving
http://creativeconsiderations.wordpress.com/2011/10/18/how-to-use-design-thinking-to-become-a-creative-problem-solver/
Chioso con una frase della Curie
Be less curious about people and more curious about ideas.
ed una di Pierre Curie
You cannot hope to build a better world without improving the individuals. To that end each of us must work for his own improvement, and at the same time share a general responsibility for all humanity, our particular duty being to aid those to whom we think we can be most useful.
Chiedo scusa per gli inglesismi e per l’abuso di stanfordismi ;-)
bel blog!!
un po’ secondo me c’è la questione del convergent thinking e del divergent thinking
http://www.innovationexcellence.com/blog/2012/10/24/divergent-and-convergent-thinking/
tutto sta nell’essere creativi
un po’ come Jack Dorsey con Twitter
Ciao Fabio,
mi prendo un paio di giorni di ferie e provo a rispondere a tuoi commenti. Scherzi a parte, grazie davvero per questi preziosi commenti pieni di spunti. Molto apprezzati.
Andrea.
Ciao Andrea,
queste abitudini (a parte la To-don’t list), sono quelle che ho cercato di praticare grazie alla lettura dei libri di Robin Sharma, ma credo ci siano dei vincoli che ognuno di questi “famosi” omette nei propri discorsi.
Come gran parte delle persone che si avvicinano a questi aspetti, lavoro otto ore al giorno, più un’ora di pausa pranzo sono nove, togli sette ore di sonno a sono 15 ore “non attive”. Io ho una famiglia, per esempio, mi piacerebbe che mio figlio sappia chi sono quando sarò diventato ricchissimo :-), quindi qualche ora con loro la devo passare.
Mi sveglio tutti i giorni alle 5 del mattino e per un motivo fisico non posso correre.
Poi devo essere sincero con te…non credo che certe strategie vadano bene per l’Italia, un paese che non solo non ti aiuta, ma ti mette il bastone tra le ruote. Si dice che se Larry Page e Sergey Brin fossero stati in un garage in Italia, qualcuno avrebbe chiamato la Asl che li avrebbe fatti chiudere :-D
A parte gli scherzi, io sono informatico e provo a portare avanti qualche mio progetto perché non sopporto che qualcuno per inseguire i propri desideri, sfrutti il mio lavoro, magari fregandosene altamente della mia persona, ma vivo in una realtà in cui ognuno, per non perdere quel poco che ha conquistato, tende a non voler spendere nemmeno parte del sui tempo per seguire un sogno più grande e quindi mi ritrovo solo in un mondo competitivo come l’informatica.
Questa non vuole essere una giustificazione, infatti sono ancora qui a combattere finché non ne uscirò vincitore, ma vorrei sottolineare che ne ho letti e sentiti tantissimi di consigli, la maggior parte sono ottimi consigli, ma difficilmente, vivendo con tua suocera, riesci a fare tutto quello che dovresti :-)
Un’ultima cosa…sono anche vegano! :-D
ciao, un giorno chiesi a un mio amico cos’era la motivazione e mi rispose così: “Le motivazioni le trovo in quello che vedo e mi circonda, coniugandolo con ciò che io so fare”. Ebbene, io credo che quando si portano avanti dei progetti collaterali alla propria attività e magari si vuole che anche altri partecipino, bisogna anche trovare un modo per attrarre e coinvolgere le altre persone a darsi da fare, a metterci la faccia e l’impegno.
Io sono grafica pubblicitaria e mi sono imposta di seguire 3 collaborazioni gratuite a dei progetti di altri. Ovviamente questo ha diversi scopi molto egoistici: 1-mi posso sbizzarrire (pur rimanendo nell’ambito dei vincoli della comunicazione pubblicitaria); 2-Credo che il miglior modo di trovare la propria strada sia fare ciò che ci piace fare di più. Potendomi sbizarrire tiro fuori cose diverse rispetto al mio lavoro professionale dove ho molto più vincoli (ma anche no). 3-mi faccio conoscere in giro.
Ergo, quello che vorrei dirti è: prova a sviluppare idee di progetto dove oltre a te, con l’informatica, ogni altra persona coinvolta metta la propria capacità migliore (magari una capacità e una passione che nel proprio lavoro sono misconosciute), un tema che scaldi il cuore ma prenda anche la pancia. Un obiettivo.
Io credo che questa ritrosia a condividere con il prossimo sia in realtà uno scudo, in questo sistema globale che ci sovrasta… in questo mondo dei like… dei social network (certe volte mi sembra di essere all’interno del mondo di 1984, altre in quello di Fahrenheit 451)le persone hanno perso il gusto per le relazioni semplici, per i progetti che partono una sera davanti ad un fiasco di chianti con la chitarra. Le cosiddette “Zingarate” alla amici miei. Eppure è proprio questo di cui tutti abbiamo bisogno. Ritornare a coltivare la quotidianità.
Uno dei miei motti preferiti è di George Berdard Shaw “Tu vedi cose e ne spieghi il perchè, io immagino cose mai esistite e mi dico: perchè no?”
sorry per il papocchione.
Cara GVB78, ti ringrazio per le riflessioni, ma ognuno di noi nella vita trova la motivazione in modo diverso e soprattutto, spesso non c’è nemmeno la voglia o non s riesce ad andare oltre le proprie paure.
Io sono convinto che QUANDO SARO’ ARRIVATO (perché ce la farò), ci saranno moltissime persone che mi troverò intorno, che mi diranno che hanno sempre creduto in che e che avresti potuto chiedere aiuto.
Io ho provato più volte a chiedere a persone di lavorare fuori dell’orario di lavoro, ma mi sento sempre rispondere che non hanno tempo o che sono stanchi quando tornano a casa.
Io ho la profonda convinzione che molte persone facciano un lavoro che non gli piace “solo per portare lo stipendio a casa” e quindi è difficile trovare, tra coloro che ti circondano, qualcuno che fa il tuo stesso lavoro per passione.
Sono anche convinto che troppo spesso ci si pone limitazioni e paure sulla base delle nostre esperienze passate e quindi si fa fatica a pensare che le cose possano cambiare.
Come disse Einstein però: “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi”, è inutile, quindi, lamentarsi delle cose se non si fa nulla per cambiarle.
Ciao
Danilo
Ciao Danilo,
grazie del commento.
Apprezzo il tuo bagno di realtà, ma dobbiamo ricordarci che l’Italia non è solo ASL, burocrazia e ladri. L’Italia siamo anche noi ed è nostro dovere dimostrare che si può fare anche qui. Oppure mandare affanculo tutti e far fiorire i nostri sogni altrove.
L’unico posto in cui sei costretto a vivere è il tuo corpo.
Andrea.
@ Danilo sono d’accordo che ognuno trova ispirazionee a suo modo, ma personalmente ho la prova che la seguente citazione di Goethe è vera: “C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute. Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso.”
@Andrea Io spesso ho notato che molti amici che sono partiti, spesso l’hanno fatto con un’assurda aspettativa: fuggire anche dai loro problemi personali e le proprie paure. Sono tutti tornati con la coda tra le gambe. Non ho nulla contro chi emigra per trovare condizioni migliori di lavoro e di stimoli ma credo anche che sia importantissimo imparare a crearseli da se gli stimoli. Tanto per essere in vena di citazioni, direttamente dai core values inseriti nel mio business plan: “La vera scoperta non consiste
nel trovare nuovi territori
ma nel vederli (quelli esistenti)
con nuovi occhi” (Marcel Proust) buona giornata!!!
Ciao
La parte più difficile da seguire è la prima ossia concentrarsi sul presente e non sul passato o sul futuro che verrà.
Per quanto mi riguarda punto sempre lo sguardo sul passato e vivo poco il presente. Come posso fare?
Io mi sono focalizzato un giorno per stabilire gli obiettivi che voglio raggiungere nella vita fra 20 anni e di conseguenza ho scritto pure quelli annuali, trimestrali, mensili, settimanali e quotidiani.
Ogni giorno cerco di pormi un obiettivo e di raggiungerlo e ogni domenica faccio il punto della settimana (e del mese se siamo arrivati al 1).
Questo ti permette di vivere al presente perchè se ti vuoi avvicinare anche un pochino alla tua metà prefissata (io in genere ragiono su quella trimestrale), devi impegnarti costantemente giorno per giorno;
è importante anche visualizzare per aiutarti e meditare.
Sono uno studente universitario di 20 anni che alterna studio a lavoro (mediamente 10 ore quotidiane) ma questi metodi mi stanno dando grande giovamento e mi permettono di essere sempre al top.
anch’io faccio grosso modo così, il bello per me è che fare il punto ogni settimana ti responsabilizza, non puoi più sognare e continuare a rimandare.
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Se mi sono posto un obiettivo e durante la settimana non ho fatto niente, c’è un problema! metodo sbagliato? mancanza di volontà? scarsa organizzazione del tempo? oppure l’obiettivo non è poi cosi importante? oppure mi sono prefissato troppi obiettivi contemporaneamente?
.
Fare continuamente il punto della situazione ti costringe a riflettere sulla tua vita e sulla direzione che gli stai dando
Ciao Fabrizio,
Andry e Sabner hanno risposto egregiamente al mio posto :-)
Mi sento di aggiungere solo la pratica meditativa di cui ho parlato nel post.
Andrea.
io divido la mia vita in ambiti e per ciascuno definisco cose da fare oppure cose da non fare.
Per esempio riguardo al cibo: da poco vivo da solo e ho iniziato a prendere cibi più salutari inoltre ho deciso di rinunciare al cappuccino che in mi appesantisce molto la digestione, inoltre adesso voglio riuscire a fare una colazione più ricca la mattina e abituarmi a mangiare di meno la sera
cambiare le proprie abitudini è una delle azioni più incisiva che possiamo fare per migliorare la propria vita
Io sono sempre più convinto che ci sia di fatto una coincidenza tra l’intero universo della crescita personale e le abitudini. Qualsiasi reale progresso che ho visto nella mia vita è sempre stato legato, in un modo o nell’altro, ad un cambio di abitudini.
Andrea.
Buongiorno!
Grazie anche per questa condivisione, non sono affatto male queste liste, sono comunque argomenti “noti” – certo, applicarli è un’altra cosa. A parte che non credo mi cimenterò mai in quella dieta, di sicuro è geniale l’idea della Don’t list. Scriverò la mia :)
Buona settimana,
Claire
Ciao Claire,
come detto nell’articolo, il contenuto della lista di Dorsey è interessante, ma non sconvolgente. Quello che mi piacerebbe rimanesse di questo post è la lista giornaliera di azioni da fare e non fare.
Ognuno giustamente deve creare la sua.
Andrea.
Ciao, l’idea della don’t list mi piace, per il resto dei consigli penso che: “quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito” semplicemente questo signore ha dei problemi (es. mantenere una forma fisica e non poter stare tutto il giorno in palestra) quindi deve trovare delle soluzioni (pochi esercizi mirati efficaci e ripetuti con regolarità) il risultato come spesso ci ricordi è che non procrastina ma semplicemente A-GI-SCE e penso che si comporti così per ogni problema che gli si pone, se tra un pò vedrà che non funziona semplicemente cercherà un altra soluzione senza menarsela tanto.
Mi piace molto la tua lettura del post Livio ;-)
Meno male che non e la biografia di Lapo Elkann hihihi ricordi Andrea? :-) scherzi a parte sono spunti molto interessanti e seguirli comunque non fa male … però non posso fare a meno di pensare come dicevi tu Danilo che questi arrivati hanno avuto dalla loro parte la fortuna di nascere in un paese diverso dall’Italia … qui da noi ci sono troppi ostacoli per tutto …
Ma non voglio neppure io gettare la spugna anzi … e leggere questi articoli sono d’ispirazione …
Ciao Angela… ti è andata bene! ;-)
Sul “fattore Italia” concordo, ma continuo a ripetere che:
1. molti hanno dimostrato che certe cose si possono fare anche in Italia.
2. molti italiani hanno dimostrato che possono avere successo anche al di fuori dell’Italia.
Andrea.
Interessante leggere le sue abitudini, qualche spunto se ne può sempre trarre.
Sul punto 3 avrei dei dubbi:
Che io sappia nella Paleo dieta sono previsti carne e pesce (cotti…) e quindi non credo possa considerarsi alcalina.
sull’acidità dei cibi vi riporto un estratto dal blog di Valdo Vaccaro:
“L’ACIDO-ALCALINO VA GIUDICATO NELLE CENERI FINALI OSSIA NEI RESIDUI
L’acidità in ogni caso è un discorso di residui e non di cibo di partenza. Una delle sostanze naturali più acide in partenza è il limone, eppure esso è anche il maggiore alcalinizzante del corpo! Quali sono i cibi a residuo acido? Carni tutte, uova, formaggi, latticini, cereali e derivati (salvo il miglio), legumi (salvo i fagiolini e i ceci), le noci, gli alimenti denaturati e devitalizzati in genere.
Quali i cibi a residuo alcalino? Tutti i frutti acquosi e acidognoli, tutte le verdure.”
Ciao Vincenzo,
ti confermo che la Paleo dieta è una dieta alcalina: i cibi a residuo acido come carne e pesce sono ampiamente neutralizzati dalle abbondanti dosi di frutta e verdura, e dall’acqua alcalina. Inoltre sono escluse dal regime alimentare esattamente tutti quegli altri cibi “acidi” che hai indicato: formaggi, latticini, cereali e derivati, legumi, etc.
Molti credono che la Paleo sia una dieta iper-proteica in cui si deve mangiare solo carne, nella realtà, seguendola correttamente è una dieta che predilige frutta e verdura in abbondanza, accompagnate da proteine nobili (carne grass-fed, crostacei, pesce, etc.).
A presto,
Andrea.
Ma chi l’ha detto che la lista di Jack Dorsey non vada bene per l’Italia ???
Le arance siciliane sono le migliori del mondo e anche come vino rosso non siamo secondi a nessuno !!!! :-D
Anch’io come Jack sono da ormai 4 anni un assiduo bevitore di acqua e limone al mattino (almeno mezzo litro), tanto che è diventata la mia bevanda preferita.
Un’altra cosa che non mi faccio mai mancare alla mattina è la Routine Energetica di Donna Eden, che soprattutto d’inverno, aiuta a tenere in forma il sistema immunitario, e fa molto bene anche a chi deve concentrarsi molto (tipo chi studia, chi fa un lavoro stressante o chi deve pensare molto).
Un abbraccio
Alexander
Ciao Alexander! :-) A proposito di esercizi energetici, sto leggendo un libro di un tuo omonimo, ma dal cognome Lowen (Espansione ed integrazione del corpo in bioenergetica), e ti assicuro, a volte basta anche lavorare un pizzico sulla nostra energia personale per essere centrati nel nostro presente… infatti, chi si trova focalizzato nel passato, oppure vede il futuro come un obiettivo poco realistico, non ha ancora, come dice Lowen, Grounding, ovvero non è allineato con chi è…
Basta anche solo svolgere anche pochi esercizi ed accorgimenti: almeno quelli che ho iniziato ad applicare da oggi son piegarmi col busto a 4 zampe, gli avampiedi ben centrati sul pavimento e le dita delle mani che toccano appena il pavimento (basta un paio di minuti in questa posizione)… quando ti rimetti impiedi ti senti totalmente trasformato… Naturalmente puoi aumentare il tuo centramento flettendo appena le ginocchia quando sei impiedi, distribuendo il peso sugli avampiedi in modo da respirare dall’addome…… Uno dei prossimi esercizi che ho in programma di svolgere riguarda il bacino e la rotazione delle anche (una dozzina da sinistra verso destra e viceversa)… Spero di aver dato altri spunti, considerando che quando ho suggerito a una mia amica di svolgere l’esercizio a 4 zampe J lei sie è sentita straordinariamente bene ed è riuscita per un’intera giornata a indirizzare meglio il suo focus soprattutto in situazioni che la mettevano estremamente alla prova…
Buona energia a tutti! :-)
Andrea
Efficace e concreto Andrea, Good job way to go!!!
Aggiungerei alla lista do-it anche di sorridere perché ci connette anche con gli sconosciuti in modo sincero e gentile.
Ciao Max, come detto anche nell’articolo, la lista di Dorsey è carina, ma non sconvolgente: mi ha molto di più incuriosito l’idea della lista stessa e nello specifico, la To-don’t list.
A presto,
Andrea.
Sono d’accordissimo con Max e suggerisco a tutti di prendersi 5 minuti per guardare questo video molto bello che mostra come una sola piccola azione sia in grado di scatenare un travolgente effetto onda; un vero e proprio “boomerang di gentilezza”, come dice lo stesso titolo del video.
http://www.youtube.com/watch?v=nwAYpLVyeFU#t=302
Scusa Andrea per l’off-topic, ma mi è tornato in mente il video che mi piace molto e ho pensato di condividere. Complimenti per l’articolo, sai essere originalissimo nell’affrontare la crescita personale sempre da un punto di vista nuovo.
Laura.
“Le cortesie più piccole, un fiore o un libro, piantano sorrisi come semi che germogliano nel buio” (E. Dickinson)
Ricordo a chi parla di come sia impossibile fare impresa in italia di andarsi a vedere da dove sono nati Ferrero,Di benedetto,Ferrari,Olivetti e tante altri colossi Italiani
Semplicemente chi critica deve dimenticare tutto quello che è successo negli ultimi trent’anni in italia dove è nata una generazione di politici ma soprattutto d’italiani con l’idea di voler campare di rendita sullo stato italiano
e tirarsi su le maniche e cacciare le palle (scusatemi il francesismo) come gli imprenditori del dopo guerra
Vi siete mai chiesti perchè in pieno boom economico non c’è stato un italiano che ha fatto impresa sulle nostre tradizioni italiane,starbucks e sbarro lo hanno fatto e andate a vedere il fatturato…adesso in piena crisi lo si sta capendo e vedi Grom che nasce a Torino che fattura 16 mln l’anno sfruttando la nostra agricoltura…eh ma in italia c’è la burocrazia
Ragazzi fatevi girare sta testolina e dimenticate le scuse chi vuole e ci crede ci arriva le scuse sono solo per i perdenti che si arrendono prima di partecipare ;)
ps Andrea mi piacerebbero più articoli sui nuovi imprenditori :)
Se vuoi un consiglio un ottimo esempio di crescita personale è Amancio Ortega Presidente di Zara ad oggi terzo uomo più ricco al mondo ha tutte le caratteristiche per fare da esempio a tutti noi italiani
1)nasce e fa impresa in Galizia l’equivalente spagnolo del nostro profondo meridione
2)sistema economico e politico spagnolo molto simile al nostro
3)garzone di un negozio di camicie con pochi titoli di studio
4)si licenzia e apre il suo primo negozio…fallisce
5)prende il fallimento come insegnamento capisce dove aveva sbagliato e ne riapre un altro
6)inizia il suo successo in piena crisi economica
7)un personaggio con abitudini rigide e poco incline al mondo gossipparo,si è conosciuta la sua faccia solo qualche anno fa quando sono entrati in borsa
Secondo me ci uscirebbe un bell’articolo ;)
Grande Marco,
mi è davvero piaciuto il tuo post.
Ottimo anche lo spunto di scrivere più articoli sugli imprenditori di successo: sono tra le figure che hanno ispirato maggiormente il mio percorso di crescita personale.
Per quanto riguarda Ortega, ho analizzato il business model di Zara per un recente progetto di logistica distributiva nella moda: davvero un grande.
Quello che ha fatto è come un mega-cartellone pubblicitario che urla:”NIENTE SCUSE!”.
Andrea.
io propongo il film jobs che uscirà domani al cinema .Si può trarre spunto da uomini di successo, che da niente arrivano ad ottenere ciò che vogliono , per migliorare la nostra vita quotidiana rendendo sempre più chiaro e limpido l’obiettivo da noi prefissato .
Cito solo questa frase che ho sentito nel trailer del film : “coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo , lo cambiano d’avvero”
ciao andrea :)
Ciao Andrea!
Siamo sempre incasinati dagli eventi che arrivano inaspettati, i cambiamenti , le nuove responsabilità….
Cmq ho scelto la mia lista proprio per riparare a questo momento:
-Non fare ritardo a lavoro
– Concentrarmi di più sull’università che questo è l’ultimo anno
-ricominciare sport ( non agonistico come ho fatto per 10 anni)
– mangiare in modo sano
-dormire di più
-scoprire se il canto è un hobby che mi piace
– list but not the last: passare momenti di qualità con le persone che amo
grazie per i tuoi consigli….trovo il tuo blog davvero molto motivante ed interessante. Vero
Ciao Vero,
grazie per il tuo commento e per la tua lista, molto interessante.
Se ti può essere utile, in passato mi sono accorto che scrivere liste non basta, bisogna scriverle in modo… efficace (“eh ma allora questo è fissato!!!”)
concentrarmi DI PIU’…
dormire DI PIU’…
“di più” è una di quelle frasette che cozza con gli obiettivi. Vuoi concentrarti di più sull’università? Come puoi tradurre questa frase in un’abitudine quotidiana? Quante ore vuoi dedicarti ogni giorno all’università?
Stesso discorso per il dormire? Quante ore di sonno ogni notte? 7? 8? 9?
In questi casi essere specifici ci aiuta a focalizzarci sui nostri obiettivi.
Andrea.
Ciao andrè , io per focalizzarmi su i miei obiettivi , ho realizzato un sfondo desktop per il mio pc , con le immagini di tutte le cose che voglio realizzare . Es. Voglio riuscire a prendere 100 al diploma, per questo al centro del mio sfondo ho scritto un bel 100 in grande e colorato. quindi ogni volta che accendo il pc rivedo l’immagine visiva dei punti da realizzare. Non so se serve o è completamente inutile . Ma tentare non nuoce .
Ciao andrea .
beh direi che aiuta a mantenerti focalizzato sugli obiettivi
Ciao Andrea,
grazie mille per questo blog! E´ davvero molto utile!
Mettero´ in pratica i consigli!
Ciao Andrea
da un po’ di tempo seguo il tuo blog. A luglio ho attraversato un momento particolare e da allora mi sono risollevato con tanta buona volontà e voglia di rimettermi in gioco. Ho persino costruito il mio blog che per ora conosco solo io. Sto leggendo “navigare nel cambiamento” di kurt hanks, cosa ne pensi?
questo il mio giovanissimo blog.
http://testamentos.wordpress.com/2013/11/22/navigare-nel-cambiamento/
Gabriele
ciao Andrea,
volevo solo ricordare che in passato questi personaggi li abbiamo avuti pure qui in Italia, ma a qualcuno andavano stretti…uno su tutti Adriano Olivetti.
Chi riesce a realizzare il proprio sogno in rapporto con i tempi correnti e adattabile al futuro, che riesce a coagulare il proprio benessere con il benessere altrui, per me è una persona che ha capito il senso della vita!
Per questo per me Adriano Olivetti è un idolo. Jack Dorsey, Steve Jobs, si geniali, veramente bravi…e mi ha piaciuta la lista delle cose da non fare, davvero simpatica.. Però Andrea, è vero che non bisogna chiuersi, anzi bisogna aprirsi al mondo, ma difendiamo quel che resta del Bel Paese,il vero made in Italy.
Trasmettiamo il messaggio positivo che queste cose possono avvenire anche in Italia, solo se ognuno di noi lo vuole veramente, il cambiamento deve essere generale, ma deve partiere da ogni singolo cittadino.
So che sono andato fuori tema, che mi sono dilungato e so anche che ho scritto in modo molto confusionario, ma spero comunque che sia passato un messaggio di speranza nel mondo di vincitori e vinti
Un saluto Andrea e buon week end a tutti i lettori appassionati:D
p.s. Da piccolo anche il mio idolo era zorroo!ma non avevo colto ancora la maschera:D
Interessante articolo e anche il video che sono andata a cercare su youtube.
Se dovessi fare una lista personale sarebbe di questo genere:
To Do:
1. Studiare a casa almeno 4 ore al giorno
2. Concentrarsi sul presente
3. Mettere via 1 euro al giorno
4. Mangiare meno
5. Occuparsi del progetto per 2 ore al giorno
6. Alzarsi appena sveglia e non poltrire nel letto
To-Don’t Do:
1. Non accendere il pc la mattina
2. Non guardare la tv per più di due ore
3. Non dormire più di 7 ore
4. Non rimandare a domani
5. Non mangiare cibi troppo elaborati
Ciao Andrea,per quanto riguarda la dieta,come hai agito?….Io sto pensando a una dieta,con alimenti scritti su un foglio,pero’ non mi sembra la cosa migliore…
qualche consiglio su come hai migliorato cio’ che mangi?
Ciao Andrea! Complimenti per il sito: ci sono tanti spunti interessanti.
Ottimo articolo ma parafrasando quello che dice Tyler Durden: “infilarti le penne nel culo non fa di te una gallina”.(a proposito di ripercorrere le abitudini di Dorsey)
D’accordissimo: quello che ho apprezzato del metodo di Dorsey è… il metodo appunto, la lista. I contenuti della lista mi interessano fino ad un certo punto: ognuno deve costruirsi la propria di lista.
Grazie del commento.
Andrea.
Mi è piaciuto molto, sulla dieta alcalina che ha dimostrato la sua efficacia, si può tranquillamente dire che eliminando la carne e i latticini (cibi acidi) ci si sente molto meglio, piu’ vitali e pieni di energia :-)
Sei giovane e dannatamente vero!!!!!la verità…e’ tt nei ns pensieri e nelle ns azioni quotidiani…ed è’ solo ns responsabilità…nessuno vuole pagare a se stesso l impegno del cambiamento!!!ed è …davvero così…vai se nn lo conosci a vedere il qlk del dr. Helweaka Len che applica hoponopono …e vedrai quante cose coincidono…in fondo…lo sappiamo ma nn abbiamo abbastanza …attributi per dircelo chiaramente!!!il successo e’ una abitudine buona..e quelle cattive sn di sicuro più…facili da praticare…..nulla e’ più vero di quello che velocemente ho letto..ed è’ la prima volta che commento qlk …sul web!!!! Quindi vai avanti così….oltre al blog dovresti…organizzare eventi di crescita personale se già..nn lo fai…anche se trovare…personaggi giusti e veri nn e’ facile….ma se le vetta forse per tt…nn sarebbero …pochi ad arrivarci!!! Sei ..forte…e cazzuto e dannatamente veloce…..
La mia calligrafia può risultare di difficile comprensione, ma magari può essere interessante per qualcheduno.
Grazie Andrea! https://uploads.disquscdn.com/images/84ff914f1738a179c37e6053a99b2f7718d54403fe9b921f8ffa8441ec3e6530.jpg
TO DO:
Leggere gli Articoli di Andre, molto interessanti
TO DON’T:
Cliccare sugli articoli linakti, che poi passano 7 mesi e stai ancora a leggere e non ti ricordi nemmeno piu da dove cavolo eri partito! :p
AHAHAHAHA
Penso che Jack Dorsey sia molto confuso! La dieta Paleo non menziona affatto il pH del cibo e il limone rende l’acqua più acida, non più alcalina.
to do list: leggere, scrivere, allenarmi, eliminare ciò che non mi serve
don’t do list: rimandare, spaventarmi.