Un articolo sulle convinzioni limitanti e su cosa fare per eliminarle.
“La nostra vita è il risultato dei nostri pensieri.”
Marco Aurelio
Le nostre convinzioni dettano le nostre giornate. Come catene invisibili, le convinzioni limitanti scelgono per noi ciò che penseremo e faremo: minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.
Ho letto recentemente che nei circhi i cuccioli di elefante vengono legati con catene molto pesanti: nelle prime settimane di vita, i piccoli elefanti cercano di liberarsi in ogni modo, senza riuscirci. Con il tempo, si convincono che non esista via di uscita e si arrendono. Per questo motivo gli elefanti adulti vengono legati con funi leggere: potrebbero liberarsi facilmente, ma sono convinti che non sia possibile.
Una convizione pertanto è qualcosa che noi crediamo vera: non ha importanza che lo sia o meno.
Da dove vengono le nostre convinzioni
Sei pronto? Quello che sto per dirti è il Sacro Graal di ogni frignone: è tutta colpa dei nostri genitori!
Ahhhhh… come ci si sente ad essere completamente deresponsabilizzati dai propri fallimenti?!
- Sei convinto di non essere capace di raggiungere i tuoi obiettivi? Colpa di mamma e babbo!
- Pensi di non meritare di fare soldi? Colpa dei tuoi vecchi!
- Credi intimamente di non piacere agli altri? Indovina…? Colpa dei tuoi genitori!
Che lo abbiano fatto intenzionalmente o meno, i nostri genitori hanno profondamente influenzato la nostra visione del mondo, fin dai nostri primi anni di vita. E come se non bastasse, negli anni successivi ci si sono messi anche i nostri maestri/professori, gli amici, Vespa, Santoro, e la società in generale!
Un bel problema vero? Ma a questo punto ti si presenta una scelta: puoi continuare a fare il frignone e gongolare nell’idea che la situazione in cui ti trovi sia irrimediabilmente colpa del mondo “brutto e cattivo”, oppure… puoi scegliere di cambiare le tue convinzioni.
Cambiare le proprie convinzioni limitanti non è cosa semplice. Le convinzioni limitanti, come molte trappole della nostra mente, svolgono un compito ben preciso: ci danno sicurezza, ci fanno sentire a nostro agio. Se non te la senti di affrontare questo cambiamento è inutile che continui a leggere: questo è il link per facebook; ne riparliamo quando ti sono maturate le barbabietole su Farmville ;-)
…se invece hai scelto di continuare a leggere, di smascherare le tue convinzioni limitanti, ecco da dove iniziare.
Come cambiare le nostre convinzioni limitanti
Per intaccare schemi mentali sedimentati da anni, dovrai affrontare un vero e proprio lavaggio del cervello. Ecco i tre passaggi chiave:
- Diventa consapevole delle tue convinzioni limitanti. In qualsiasi percorso di cambiamento e crescita personale, la consapevolezza rappresenta il primo passo. Per identificare le nostre convinzioni limitanti è sufficiente osservare i nostri pensieri: cos’è che continuiamo a ripeterci? Perché facciamo determinate scelte? Quali sono i pensieri che si presentano più spesso alla nostra mente? Cos’è che ci spaventa? Prenditi 30 minuti del tuo tempo, e prova a scrivere le tue convinzioni su un foglio di carta: cosa pensi sia necessario per raggiungere i tuoi obiettivi? Per fare soldi? Per riuscire negli studi? Per essere apprezzato dagli altri?
- Riformula le tue convinzioni limitanti al contrario. Una volta identificate le tue convinzioni limitanti, prova semplicemente ad invertirle. Ecco un esempio: “la vita è solo una questione di c**o” diventa “la vita è solo una questione di scelte” e così via. Rileggendo le nuove convinzioni, probabilmente sorriderai: “nahhh, non è possibile, tutte cavolate”. Ecco hai appena trovato un’altra convizione limitante da aggiungere alla tua lista e riformulare: “tutto è possibile, i cambiamenti possono avvenire realmente”.
- Cerca conferme per le tue nuove convinzioni. Pensi che le nuove convinzioni siano irrealistiche? Sforzati di cercare prove della loro esistenza nelle storie di successo di chi ha raggiunto gli obiettivi a cui aspiri, osserva le persone che ti circondano, cavolo… usa Google! Dando concretezza alle tue nuove convizioni, inizierai a pensare che in fondo non siano così irrealistiche, ma soprattutto, smonterai, un mattone alla volta, le tue vecchie convinzioni.
Ormai sei un “elefante adulto”: liberati dalle tue catene.
Foto di Zniper
Il frignone per eccellenza…..pero’ la “colpa” non e’ dei miei fantastici genitori, solo e soltanto mia.
Fare soldi non mi interessa, piuttosto mi interessa di vivere una vita vera, non mi interessa ne la Ferrari ne l’attico nel grattacelo Trump….piacere agli altri, ecco qui forse, per piacere agli altri, non sempre dico cio’ che penso e sono veramente me stesso. E questo mi pesa. A volte pero’ non dire al capo che e’ una “testina di vitello” puo’ servire a mantenere un posto di lavoro (che non ami, per carità) che ti da da vivere…..non avendo il coraggio autentico di cambiare vita, lavoro e forse anche nazione.
Per esempio una mia convinzione limitante e’ che se mi licenziassi magari troverei beneficio psico-fisico ma poi la spesa con quali danari la faccio ? E poi se non riesci a ricollocarti ? Allora si che subisci un doppio stess psico-fisico….
Comunque apprezzo profondamente tutti gli articol che in ns. buon Andrea ci mette a disposizione……prima o poi cambio anche io…..oggi no, domani..forse, ma dopodomani sicuramente (ironizzava Giorgio Gaber)
Sai cosa ho scoperto Stefano che quelli che hanno dato della testa di vitello al capo hanno avuto una promozione ehehehe, e non scherzo, sai cosa conta davvero lmeno per sapere ciò che vali e cio che sei,stai pur certo che il tuo capo potrebbe anche decidere di incassare perchè sà quanto vali.
Nemmeno io credo di amare completamente il mio lavoro anche se metto professionalità in ciò che faccio ne va della mia faccia o meglio
Carola è fatta cosi e lavora cosi,ama lavorare cosi non per compiacere ma perchè lo trovo equo, comunque nella vita vorrei fare altro e altro sto cercando di fare.
Ciao
“Se non te la senti di affrontare questo cambiamento è inutile che continui a leggere: questo è il link per facebook; ne riparliamo quando ti sono maturate le barbabietole su Farmville ;-)”
Battuta stupenda !
Sai cosa ho scoperto Stefano che quelli che hanno dato della testa di vitello al capo hanno avuto una promozione ehehehe, e non scherzo, sai cosa conta davvero almeno per me, sapere ciò che vali e cio che sei,stai pur certo che il tuo capo potrebbe anche decidere di incassare perchè sà quanto vali.
Nemmeno io credo di amare completamente il mio lavoro anche se metto professionalità in ciò che faccio ne va della mia faccia o meglio
Carola è fatta cosi e lavora cosi,ama lavorare cosi non per compiacere ma perchè lo trovo equo, comunque nella vita vorrei fare altro e altro sto cercando di fare.
Ciao
correzione commento
“Se non te la senti di affrontare questo cambiamento è inutile che continui a leggere: questo è il link per facebook; ne riparliamo quando ti sono maturate le barbabietole su Farmville ;-)”
Battuta stupenda !
Beh credo anche io che sia un po’ così, come quel discorso di quell’elfantino che non ribella più!
Cioè molto facilmente non ci ribelliamo più a noi stessi, nei nostri vizi, nelle nostre questioni storte lasciando che la vita prenda una piega che forse, sarebbe meglio che non prendesse.
Esempio: ingrassiamo! :) senza più curarci di non ingrassare più, oppure fumiamo, pur sapendo che faccia malissimo…
Noi non siamo mai veramente coscienti delle scelte che compiamo perchè siamo sfaccettati, composti da tanti “io” che si disputano un solo corpo, da qui tutte le nostre difficoltà a mantenere un comportamento lineare o quantomeno autoimposto, come ad esempio non fumare ,o mettersi a dieta e via dicendo.
La prima cosa da considerare è il cambiamento…..
Cambiare si può, conoscere se stessi ed accettarsi va di pari passo, noi siamo la nostra vita, non soltanto le barbabietole su farmville, ma anche quelle fanno parte del nostro modo di essere…..
Ciao Andrea,
sottolineo che il passo fondamentale, da includere all’inizio del tuo punto 1 è diventare consapevoli delle convinzioni che si hanno relativamente a se stessi.
Se penso ad esempio che il denaro è una cosa buona e giusta, MA che io non me lo merito perché sono convinto di non essere una persona meritevole, avro’ sempre problemi con il denaro…
@ Stefano: mi permetto fare qualche considerazione riguardo a quello che hai scritto. Va bene che non ti interessi né la Ferrari, né l’attico al grattacielo Trump (non interessano neanche a me e a qualche altro miliardo di persone), ma dire che ti interessa una “vita vera”, senza specificare di piu’, potrebbe suonare come una giustificazione per posticipare l’azione al famoso dopodomani.
Dire al capo che è una “testina di vitello” puo’ essere dannoso, ma soprattutto non è utile: a che ti porta?
Meglio creare le condizioni per non avere il minimo bisogno – dichiarato o inconscio – di dirglielo…
Quanto allo stress psicofisico: ci sono molte persone che si sentono “tonificate” dall’insicurezza. Perché sono convinte che sia fonte di opportunità…
Caro Andrea, volevo semplicemente comunicarti che visitando la pagina “Chi sono” del tuo sito compare un messaggio di “Malware Rilevato”. Non so se questo problema capita solo a me oppure se riguarda anche altri, ad ogni modo spero di esserti stato utile! :)
Copio il messaggio:
Attenzione: l’apertura di questo sito potrebbe danneggiare il tuo computer!
Il sito web all’indirizzo http://www.efficacemente.com contiene elementi provenienti dal sito http://www.feedelissimo.com in cui sembra essere presente malware, ovvero software in grado di danneggiare il tuo computer o, comunque, di funzionare senza il tuo consenso. Visitare un sito che contiene malware è sufficiente per infettare il tuo computer.
A presto,
andrea
Ciao Andrea,
ho provato a modificare la pagina: ora dovrebbe funzionare correttamente.
Grazie della segnalazione.
Bel post, grazie.
Ciao Andrea!
inutile dire che il tuo articolo mi è piaciuto molto… è sempre un piacere leggerti!
Volevo però “lanciarti una sfida”: perché non dedichi un articolo interamente a facebook? Questo nemico della crescita personale potrebbe rivelarsi avere dei lati positivi, che una persona positiva come te saprebbe sicuramente cogliere! :P
ciao,
Sara
Andrea,
hai proprio ragione il primo passo è la consapevolezza!
Io personalmente per cercare una mia convinzione limitante guardo l’ambito della mia vita con maggiore dissalenamento tra ciò che vorrei ottenere e ciò che ottengo effettivamente!
Se vorrei più soldi ma continuo a non ottenerlo forse perchè ho una convinzione in mè cosi limitante che mi blocca nel ottenerli!
A presto
Alberto
ciao Andrea.
Una risposta un pò per tutti i commenti, essere consapevoli automaticamente non ti porta a cambiare ma solo a renderti conto di una realtà e chiarirti le idee. Poi c’è il lavoro sporco, elaborare una strategia per cambiare e metterla in AZIONE più e più volte. Solo esercitando una volontà al cambiamento le catene cederanno e inizia il vero percorso di crescita.
la battua su facebook è micidiale! sono d’accordo però con Sara anche fb se riformulato può avere i suoi lati positivi.
Roberto
Ciao Andrea,
bel articolo. Lucido, lineare, non fa una piega, non ammette scuse…sai cos’è che mi logora? La sensazine di dover sempre ricominciare da capo. Sì, è vero, ‘life is a journey, not a destination’..ma a volte mi piacerebbe arrivare da qualche parte e..tirare un respiro di sollievo! Invece bisogna sempre essere disposti a mettersi in discussione, ad evolvere, a cambiare pelle…In fondo va bene così, costa un po’ di fatica ma non abbiamo altra scelta ..”ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare”. Tu però continua ad aiutarci a mantenere alta la tensione. Ciao
AUGURONI Andrea!
Grazie Giovanni,
auguri anche a te e ai tuoi cari.
Andrea.
tra il 1° [consapevolezza] e 2° [riformulazione] passaggio chiave si potrebbe inserire un ulteriore step, ovvero creare profondi dubbi sulle proprie convinzioni limitanti… o per dirla alla Robbins: associare “Dolore” (in senso metaforico) alle vecchie credenze… In questo modo sarà più facile sostituire le convinzioni limitanti.
Ancorando la vecchia credenza con immagini negative e deprimenti, ci si convincerà che tale credenza è nociva e controproducente… di conseguenza si agirà per sostituirla con una nuova convinzione positiva…
Ciao Andrea,
complimenti per i tuoi post sempre eccezionali ed importanti!!!
E’ da tempo che sento parlare del modo in cui riescono a “tener buoni” gli elefanti al circo. Posso chiederti in che libro hai letto questa cosa?
Credo fosse un articolo di qualche blog americano dedicato alla crescita personale: in questo momento però mi sfugge quale fosse.
Mi spiace,
Andrea.
per Alberto Consoli: cosa intendi per disallineamento?
io penso che per cambiare vita serva comunque una base economica.. e se uno non ce l’avesse? ad esempio, io ho scelto male il corso di laurea, a 18 anni ero convinta che in un Paese come l’Italia ci fosse posto per chi studia beni culturali, per cui tra le due scelte, chimica o storia dell’arte, ho scelto la seconda, anche perchè mi sentivo + sicura di riuscire e pensavo che laurearsi in breve tempo e con voti ottimi sarebbe stato meglio che laurearsi in tempi maggiori, e magari con voti + bassi… in realtà la vita ci ha messo lo zampino e, nonostante i voti siano effettivamente ottimi, per motivi personali ed economici ci ho messo cmq molto tempo, ed ora mi ritrovo a pentirmi amaramente della mia scelta perchè vedo che tutti coloro che già si sono laureati, hanno fatto master e tirocini di ogni tipo ma sono ancora DISOCCUPATI.. percui m piacerebbe iscrivermi a chimica, rivoluzionare così la mia vita per un futuro migliore, ma COME FARE? ci vogliono soldi, ma dove li trovo se nessuno m assume?? certo non li chiedo ai miei ovviamente, quindi come fare per cambiare la propria vita senza una base economica????
Ciao a tutti, l’articolo che ho letto è molto interessante e anche molto incoraggiante.
Io sono una donna di 45 anni e ho un figlio di 16 mesi e non ho convinzioni limitanti per il fatto di cambiare vita anzi lo farei adesso, subito.
Il mio obiettivo è andare a vivere in montagna sola con mio figlio ma ancora non ho capito da che parte devo cominciare.
Non ho un lavoro perché da 4 anni sono andata a convivere con il mio compagno e ci pensava lui a me però purtroppo adesso le cose vanno male molto male e io non ho un soldo da parte, l’unica cosa che ho è la necessità di cambiare vita e ricominciare da zero.
Mi accontenterei anche della campagna non importa l’unica cosa che conta è avvicinarmi alla natura il più possibile, la città mi sta uccidendo.
Cerco un lavoro per poter mantenere mio figlio e me e un tetto sulla testa tutto qui ma ho cercato tanto ma sembra una cosa fantascientifica trovare anche uno straccio di lavoro. La fatica non mi fa paura.
Comincio a pensare che solo la convinzione di cambiare non basti ci vuole una base economica come ho letto in uno di questi commenti.
Avete qualche consiglio da darmi? Grazie a tutti!
Ciao Elga,
mi piacerebbe poterti dare una soluzione pratica e semplice: ma non ne ho una.
Oggi in italia il mercato del lavoro è congelato.
Questo significa che non esistono opportunità? Tutto al contrario.
L’unica cosa che mi sento di dirti è che piuttosto che cercare un lavoro, createne uno.
Non so quali siano le tue passioni, le tue capacità ed il tuo cv, quindi per il momento non mi riesce di darti suggerimenti più dettagliati.
Andrea.
Ciao Andrea, voglio ringraziarti per la tua gentilezza e disponibilità.
Sì anche io avevo pensato la stessa cosa sai? Sono andata anche a informarmi per il prestito a fondo perduto per le donne in attività ma è stato un buco nell’acqua anche lì.
Pazienza.
Spero soltanto che prima o poi accada qualcosa, che so un miracolo? A questo punto non mi rimane altro che crederci.
Eheheheh!
Ancora grazie per i tuoi consigli.
Elga
sei credente? prova a chiedere nella parrocchia vicina se hanno contatti di lavoro, se ti offri di fare qualunque cosa (di serio), non ti lasceranno sola con un bambino! però avresti dovuto tutelarti con il tuo compagno! auguri!
Ciao Andrea,
ho notato che in tanti sono daccordo che il primo passo da fare è essere consapevoli delle convinzioni limitanti che si hanno, e non è forse vero che consapevole è sinonimo di cosciente?
Si potrà anche prendere consapevolezza dei nostri pensieri, è anche vero che molte delle nostre convinzioni sono “inconscie”
e allora mi chiedo, come si puo’ “essere consapevole dell’inconsapevole”?
(scusa il gioco di parole)
come si puo’ sostituire convinzioni che sono ad un nostro livello profondo/inconscio?
Grazie
a presto
ciao purtroppo anche se sei positiva e anche se hai fatto dei lunghi percorsi di lavoro su te stessa e su le convizioni mentali èun periodo veramente difficile specialmente per le donne che sono sole e hanno figli a carico e magari anche un lavoro precario e dove vai sbattere la testa? oggi tutti pensano a se stessi non è piu’ come una volta che c’era la condivisione e l aiuto se non stai attenta ci sono i lupi intorno . e anche i milioni di libri che ho letto sulla legge di attrazione sulla mente e quant altro è un business per chi li scrive ma poi nella vita reale è tutto difficile..In Italia cosa ti inventi? certo so bene che fare del male non è un bene ma credo che se una persona non ha coscienza niente puo’ toccarlo guarda i politici quanti soldi hanno rubato eppure se li godono felicemente e a loro cosa succede niente? e quindi che convinzioni hanno? sono le persone che hanno coscienza che la loro vita è difficile perchè pensano….e cosa serve? in questo mondo dove tutto sta andando allo sfacelo..dove per i giovani i meno giovani non c’è futuro e tutti si lamentano ma le cose non cambiano.. ..uno parla bene quando ha un lavoro oppure qualcuno che lo aiuta ma chi non ha neanche i soldi per la spesa?
Io di solito sono incline a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno ed a pensare che comunque c’è sempre speranza e “futuro”, ma oggi su Rai Tre, sottolineo Rai Tre, non una televisioncina locale, durante il programma “Telecamere”, c’è stato un servizio che mi ha veramente fatto cascare le braccia.
Parlavano di un tizio, premetto subito che la mia non è una critica alla capacità di questa persona, o un considerare il suo lavoro come poco di valore: riprendo il discorso, ok sto tipo veniva CELEBRATO come l’esempio di qualcuno che nonostante tutte le difficoltà, aveva 50 anni e si era fatto una vita come insegnante di filosofia precario, ce l’aveva fatta! Sapete di che lavoro stiamo parlando?
Vendita di panini su un chioschetto allestito su un’ Apecar!!!
Oggi in Italia si celebra come un eroe una persona che “ce l’ha fatta” vendendo panini su un trabiccolo!!
In televisione mi è capitato qualche volta di vedere qualche sceneggiato che illustrava le avventure imprenditoriali dei vari Olivetti, Zanussi, Ferrari, etc……prossimamente ci troveremo a commuoverci ed a esaltarci vedendo Ciro che ce l’ha fatta vendendo pizzette sul suo motorino!!
Se l’Italia che ci aspetta è questa………..poveri noi!!
Coscienza e Consapevolezza sono due cose diverse
il senso era che se sei consapevole sei in un momento di coscienza mentre tante convinzioni sono “nascoste” a livello inconscio e sono difficili da individuare..sono curioso di sapere cosa ne pensate
Grazie a tutti
w la collaborazione
Chissà perchè quando commento io nei blog, si fermano i commenti ahahahahah
:)
perchè non voglio risponderti…mi scoccio a quest’ora XD
Vedo che utilizzi molto la PNL, come mai non lo apprezzi (lo avevo letto su un’altro tuo articolo!) ?
Ciao Andrea,
mi aspettavo rispondessi alle mie domande e in effetti da quando ho commentato il tuo articolo senza avere tua risposta non seguo più questo blog. devo dire che i tuoi articoli sono molto belli e anche da approfondire magari, se hai qualche suggerimento su come poter capire quali sono le nostre convinzioni incoscie e quindi cambiarle sono “tutto orecchie” ciao e grazie
Articolo bellissimo, le convinzioni limitanti purtroppo condizionano in modo significativo la vita dei singoli e della collettività.
Complimenti per l’articolo, l’argomento è stato trattato davvero bene ;)
Forse sarebbe anche più utile se tu non “insultassi” le persone che ti leggono chiamandole “frignone” o invitandole fare un giro sau facebook per giocare a Farmville…sei un saccente pieno di sé
Grazie del commento Ileana, un abbraccio.
Lui non sta insultando nessuno, semplicemente sta dando una scossa dicendo: “smettila di lamentarti. Invece di consumare energie nelle lamentele, fai il tuo dovere e sicuramente troverai la via di uscita da quel box che scatena il tuo essere frignone”.
La parola Frignone stimola chi lo è, a smettere di esserlo.
Questa è la mia interpretazione.
saluti
Tanto per chiarire “tutta colpa dei genitori”? assolutamente si, tocca a noi poi riscrivere il copione e distanziarsi da ciò che è stato assorbito, inculcato e formato, certamente, sarebbe auspicabile e teoricamente corretto, il problemuccio è che è molto molto difficile intervenire sulle strutture poichè le limitazioni sono proporzionali ai danni riportati, che sono causa e sono effetto dei propri comportamenti. E’ molto più complicato di così, leggersi un libro è buona cosa ma è assai improbabile che riesca a cambiare la vita delle persone. Cordialmente
… le barbabietole su Farmville…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
Grande Andrea! ???
Il primo passo per vivere una vita in piena forza è mangiare bene
io per esempio pratico il non giudizio
quando mangio una banana e viene il pensiero di dire “è dolce attenzione al diabete hai 27 anni” in effetti ho 27 anni
oppure “pensi sempre al cibo un lavoro quando te lo trovi sei un mantenuto di papà” oppure “fa ingrassare” oppure “e ai bambini poveri non li pensi?”
ecco tuti questi giudizi devono sparire altrimenti non prendo mai forza dal cibo che poi se non mangio e non pratico il non giudizio farò il mantenuto di papà a vita perchè non ho la possibilità di esercitare la mia volontà quindi i tuoi genitori finchè ti incatenano ma ti danno la possibilità di liberarti ma lo devi volere subito io l’ho voluto adesso fino ad ora dormivo e a settembre di quest’anno faccio 28 anni quindi iniziamo dal cibo, dalla natura e dai piccoli rapporti umani poi verrà il resto
Il discorso non fa’una piega ma avrei evitato di mettere come immagine la foto di una povera vita incatenata…per noi è un articolo ma quel povero elefante, in quelle condizioni, purtroppo (mannaggia alla maggior parte dell’umanità), ci sta davvero (oltre a quello che subisce anche a livello di percosse fisiche dato che sappiamo come funzionano certi settori).
Scusate l’intervento/sfogo ma non ho potuto (manco voluto) trattenermi.