Se vuoi sapere come avere successo nella vita e nel lavoro, queste sono le 9 strategie adottate da atleti, inventori e maghi della Silicon Valley per ottenere e accelerare risultati fuori dalla norma.
“All’inizio ti chiederanno chi te lo fa fare. Poi ti chiederanno come sei riuscito a farlo.”
Anonimo.
Nel XIX secolo, il magnate del petrolio John D. Rockfeller, considerato uno degli uomini più ricchi della storia, impiegò 46 anni per guadagnare 1 miliardo di dollari.
Di recente, il founder canadese dell’app Slack, Stewart Butterfield (nell’immagine in cima all’articolo), ha impiegato meno di 2 anni per raggiungere lo stesso obiettivo.
Certo, l’inflazione degli ultimi 150 anni e la bolla speculativa che imperversa nella Silicon Valley possono spiegare (in parte) questa differenza.
Ma la verità è che oggi esistono strumenti, risorse e strategie che possono accelerare a dismisura i tuoi risultati.
E prima che tu alzi la manina per obiettare con un “eh ma avere successo nella vita non significa per forza diventare miliardari!“, voglio rassicurarti: questo articolo non parla soltanto di come avere successo economico.
Le 9 strategie che vedremo sono state infatti applicate nei settori più disparati e da persone estremamente diverse tra loro: presidenti americani, DJ di musica elettronica, scienziati, ribelli cubani, programmatori… e chi più ne ha, più ne metta!
Insomma, ho preparato per te un altro post epico in stile EfficaceMente ;-)
Come avere successo utilizzando degli “smartcuts“
Le 9 strategie accelera-successo di cui voglio parlarti oggi sono anche conosciute come “smartcuts“.
Questo neologismo è stato inventato dal tech journalist ed imprenditore Shane Snow, autore dell’omonimo libro.
Ok Andre’… ma che sono ‘sti smartcazz?!
La maggior parte delle persone perde tempo alla ricerca di scorciatoie per il successo (shortcuts, in inglese).
Non a caso vanno fortissimo libri su come avere successo senza sbattersi stile The Secret, Ciervielli Quandici e minchiate varie.
Chi invece quel successo è riuscito ad ottenerlo davvero, sa perfettamente che il duro lavoro è imprescindibile.
Questo però non significa dover lavorare come muli ottusi e testardi.
Per generare risultati formidabili in poco tempo, è necessario focalizzare le proprie risorse su strategie non convenzionali basate sul pensiero laterale: gli smartcuts appunto.
Ecco i 9 smartcuts individuati da Snow analizzando il lavoro di centinaia tra individui e aziende che sono riusciti ad ottenere (sistematicamente) risultati fuori dalla norma.
1. Gioca a “più grande e migliore“
“Se l’unico strumento che hai è un martello, vedrai un chiodo in ogni problema.”
A. Maslow.
Domanda secca: cosa faresti per procurarti (legalmente) una canoa, utilizzando solo uno stuzzicadenti?
Questa domanda è stata utilizzata nel corso di un progetto che ha coinvolto gli studenti della Brigham Young University, negli Stati Uniti.
Nello specifico, il compito assegnato agli studenti era quello di procurarsi, attraverso il semplice baratto, un oggetto più grande e di maggior valore (bigger and better) rispetto a quello fornito loro dal professore (graffette, stuzzicadenti, elastici, etc.).
L’esito di questo progetto è stato sorprendente.
Alcuni studenti sono infatti riusciti ad ottenere una canoa grazie ad uno stuzzicadenti, o addirittura un’auto usata grazie ad una graffetta!
Il loro segreto? Tanti piccoli baratti incrementali di oggetti estremamente diversi tra loro:
- Stuzzicadenti > Pacchetto di chewing gum.
- Pacchetto di chewing gum > Rivista di enigmistica.
- Rivista di enigmistica > Torcia elettrica.
- Torcia elettrica > Vaso di rose.
- Vaso di rose > Pistola per colla a caldo.
- Pistola per colla a caldo > Frigorifero portatile.
- Frigrorifero portatile > Monopattino.
- Monopattino > Canoa.
Se ti stai chiedendo come avere successo applicando questo stesso principio nella tua vita o nel tuo lavoro eccoti la risposta…
Non accontentarti di un percorso di carriera tradizionale, fatto di: laurea, stage e un lavoro dipendente senza sbocchi nella solita maledetta azienda vicino casa.
Fai un’esperienza in un settore / azienda / paese, impara tutto ciò che puoi imparare, e poi, dopo 18-24 mesi, cerca qualcosa di “più grande e migliore“.
Se poi sei un multipotenziale, questa potrebbe essere la tua unica strada per avere successo nella vita.
Ma vediamo il secondo smartcuts…
2. Trova un mentore che abbia questa caratteristica…
“Se vuoi essere il migliore, impara dai migliori“.
Quante volte hai sentito ripetere questa frase? Intendiamoci, la frase in sé non ha nulla di sbagliato, diciamo soltanto che è… parziale.
Come dimostrato dagli studi di Snow, avere un mentore non è sufficiente.
Oltre alla conoscenza e alle conoscenze del nostro maestro infatti, abbiamo bisogno della sua… vulnerabilità.
Troppe volte ho visto para-guru di crescita personale adorati come semi-dei mentre tengono il loro show su un palco.
Spesso questi personaggi tendono a distorcere la realtà e la propria storia di successo: proponendo strategie apparentemente condivisibili, ma che poco hanno a che fare con il loro reale percorso di crescita.
Ma ad esserci davvero utili sono proprio gli errori commessi e le difficoltà superate dai nostri mentori: non storielle luccicanti e preconfezionate.
Cerca quindi un mentore con cui instaurare un rapporto diretto, che sia disposto a raccontarti i suoi fallimenti e come sia riuscito a superare gli ostacoli che ha incontrato lungo la strada.
3. Impara a fallire
Tu fallirai.
No, non te la sto gufando, né tantomeno ti auguro di fallire, ma accadrà.
Se stai rincorrendo un sogno ambizioso, incontrare il fallimento lungo la strada sarà per te inevitabile, ma non… irreparabile. Anzi.
Per accelerare i tuoi risultati devi imparare a fallire.
Se hai un progetto in testa, il perfezionismo è il tuo peggiore nemico.
Inizia. Testa rapidamente la tua idea sul mercato. Tieni a bada il tuo ego e raccogli quanto prima i feedback negativi. Proponi una nuova versione della tua idea e continua questo processo iterativo finché non avrai trovato l’approccio giusto.
“Fallisci velocemente. Fallisci spesso.”
Ryan Babineaux.
4. Sfrutta ciò che già esiste
Ho riscritto questo paragrafo dell’articolo più volte, per trovare le migliori parole per spiegarti questo quarto smartcut.
E indovina un po’… le migliori parole sono già state dette:
Non. Reinventare. La. Ruota.
Fermati. Pensa a ciò su cui stai lavorando in questo preciso istante e fatti queste domande:
- È già stato fatto da qualcun altro?
- Esiste un template da cui posso partire?
- Posso utilizzare qualcosa di già pronto per ottenere lo stesso risultato?
Devi essere brutale nello scegliere a quali attività intendi davvero dedicare il tuo tempo.
5. Cavalca l’onda
Conosci Skrillex?
Skrillex, al secolo Sonny John Moore, è un los angeleno classe 1988, considerato il riferimento mondiale dell’Electronic Dance Music (EDM).
Qualsiasi siano i tuoi gusti musicali, scommetto che ti interesserà sapere in che modo il giovane Moore sia passato (in pochi anni) dal bere birre durante le feste underground tenute in magazzini della periferia di Los Angeles, al suonare dietro le console più blasonate di mezzo mondo.
Perché c’ha avuto culo Andre’?!
Ni. L’arma segreta di Skrillex è stato il… surf.
O meglio, la capacità di individuare e cavalcare due mega-trend che hanno sconvolto l’industria discografica: i social media e l’ascesa della musica elettronica.
Non solo.
La bravura di Skrillex è stata soprattutto quella di “farsi trovare in acqua” quando le onde hanno raggiunto il loro picco.
La maggior parte delle persone infatti prova a cavalcare un’onda (un trend) quando questa si sta ormai infrangendo, beccandosi nient’altro che schiuma in faccia.
Ok Andre’, ma come si anticipano le onde, i trend?
Investendo regolarmente il 20% del proprio tempo e delle proprie risorse nella sperimentazione delle novità più promettenti del proprio mercato, spingendo poi l’acceleratore quando queste innovazioni diventano mainstream.
Vediamo ora gli ultimi 4 smartcazz! :-D
6. Usa i super-connettori
“Non conta chi conosci. Conta chi ti conosce.”
David Avrin.
Nell’Italia dei raccomandati il termine super-connettore potrebbe far pensare al politico di turno in grado di passare il tuo CV nelle mani giuste.
Un super-connettore in realtà può essere sia un individuo, sia una piattaforma in grado di moltiplicare la portata del tuo messaggio.
Pensa ad esempio al fenomeno Daniel Wellington (DW), il produttore svedese di orologi Made in China, che nell’arco di pochi anni è riuscito ad affermarsi in un settore tradizionale e dominato da aziende con storie secolari alle spalle.
Il founder di DW, Filip Tysander, ha applicato alla lettera lo smartcut dei super-connettori, investendo l’iniziale ed esiguo budget pubblicitario della sua piccola start-up svedese su un’unica strategia (ricordi? devi lavorare duro e focalizzarti):
Far indossare i suoi orologi modaioli low-cost ai principali influencer di Instagram.
A quanto pare la strategia ha funzionato: il profilo Instagram della Daniel Wellington ha raggiunto i 2,3 milioni di followers e il fatturato dell’azienda si attesterà nel 2016 sui 220 milioni di $.
Ps. a proposito, se sei un Instagrammer accanito, questo è il profilo IG di EfficaceMente e qui invece c’è il mio profilo privato.
7. Batti il ferro finché è caldo
Gli smartcuts che ti sto proponendo spiegano come avere successo. Il quando invece è pressoché imprevedibile.
Quello che deve esserti chiaro è che puoi avere il controllo solo sul processo, sulle azioni da mettere in campo, ma non saprai mai con precisione quale sarà il singolo evento che farà esplodere il tuo successo in maniera esponenziale.
Prendi l’esempio (in piccolo) di EfficaceMente.
Negli ultimi 7 anni e mezzo ho scritto 437 articoli, cercando di essere quanto più costante possibile nella loro pubblicazione. Scrivere contenuti di qualità e pubblicarli regolarmente è infatti il processo su cui ho il pieno controllo.
Tra questi 437 articoli, meno di 20 hanno avuto una diffusione “virale” e mi hanno permesso di raggiungere milioni di lettori.
Se però, ad ogni picco di visite mi fossi seduto sugli allori, e avessi smesso di pubblicare con regolarità, non sarei mai riuscito a tradurre quei visitatori occasionali in lettori fedeli.
Questo vale in qualsiasi settore:
- Il duro lavoro portato avanti con costanza genera colpi di fortuna (quelli che in questo articolo definisco “salti quantici“).
- I colpi di fortuna ti aiutano a raggiungere un primo successo iniziale.
- Ma è la capacità di capitalizzare quel successo e continuare a battere il ferro finché è caldo che ti aiuta a fare il vero passaggio di livello.
Non accontentarti. Continua a martellare.
8. Punta alla semplicità
“La semplicità è l’ultima sofisticazione.”
Leonardo Da Vinci.
C’è un modo più semplice per farlo? Esiste una via più diretta per raggiungere il mio obiettivo? Cos’è essenziale?
Semplifica. Semplifica. Semplifica.
- Semplifica e automatizza le tue attività lavorative.
- Semplifica i tuoi prodotti e i tuoi servizi.
- Semplifica le tue routine e le tue abitudini personali.
- Semplifica le tue finanze.
- Semplifica i tuoi spazi di vita e di lavoro.
Ma soprattutto ricorda: semplice non è mai sinonimo di facile. Raggiungere l’assoluta semplicità è forse la cosa più complicata che dovrai affrontare nella tua vita.
9. Pensa in grande
Le persone mediocri sognano incrementi del 10%. Le persone di successo lavorano per ottenere risultati 10 volte migliori.
Mo’ Andre’ qual è il problema con i piccoli progressi?! Non li hai sempre suggeriti?!
Impegnarti quotidianamente sui piccoli progressi incrementali è, e rimane, fondamentale per la tua crescita personale, ma qui stiamo parlando di atteggiamento mentale.
Se la tua massima aspirazione è quella di ottenere un miglioramento del 10% in qualsiasi ambito della tua vita, continuerai a ragionare nello stesso modo e fare quello che hai sempre fatto (magari un pelino meglio).
Se però vuoi accelerare davvero i tuoi risultati e raggiungere obiettivi ambiziosi, devi iniziare a ragionare decisamente più in grande.
Prova questo esercizio:
- Pensa ad un tuo attuale obiettivo.
- Ora immagina di voler raggiungere un obiettivo 10 volte più grande di quello che avevi in mente.
- …e di doverci riuscire in 1/10 del tempo.
Capisci che ragionando in questi termini saltano tutti gli schemi convenzionali, e la tua mente inizia finalmente a pensare a possibilità inedite.
Molte di queste nuove opzioni saranno impraticabili, improbabili o completamente assurde! Ma tra queste potresti anche scoprire delle “gemme nascoste”: possibilità a cui non avevi mai pensato e che, in fondo, potrebbero anche funzionare…
“Mira alla luna. Male che andrà, ti ritroverai tra le stelle.”
Les Brown.
Come avere successo nella vita: conclusioni
Mi auguro sinceramente che questo articolo ti abbia ispirato, ma soprattutto mi auguro che applicherai almeno uno degli smartcuts di cui abbiamo parlato, per accelerare da subito i tuoi risultati personali e professionali.
Te li riassumo brevemente:
- Non accontentarti, nella tua vita come nel tuo lavoro impara quanto più possibile dalle esperienze che stai vivendo e poi cerca qualcosa di “più grande e migliore“.
- Trova un mentore che condivida con te non solo la sua conoscenza e le sue conoscenze, ma anche i suoi momenti di vulnerabilità.
- Fallisci velocemente, fallisci spesso. Ma soprattutto impara sempre dai tuoi fallimenti.
- Non perdere tempo a reinventare la ruota. Sfrutta a fondo quanto è stato realizzato dagli altri prima di te.
- Cavalca i nuovi trend e ricordati di investire sempre una parte del tuo tempo e delle tue risorse per scoprire e testare le innovazioni del tuo settore.
- Moltiplica la portata del tuo messaggio grazie ai super-connettori.
- Non smettere di martellare! Batti sempre il ferro finché è caldo.
- Semplifica. Semplifica. Semplifica.
- Non puntare ad incrementi del 10%. Pensa a come migliorare di 10 volte i tuoi risultati.
Bene, anche oggi è tutto. Alla prossima.
Andrea Giuliodori.
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Grande Andrea! Leggere un tuo articolo di prima mattina e fresco di stampa è il massimo (aiuta molto, dato che oggi ho un esame). Comincio con l’ultimo smartcuts per poi andare a ritroso. Passa una buona settimana!
Ah, mi auguro l’esame sia andato bene!
Passato passato ;)
Leggere questi post è come prendere la scossa, ottimo!
Grazie Ferruccio ;)
These cats! ;-)
Per quanto riguarda il punto 9 … sono già a posto!!! Se aumento ancora i miei obiettivi rischiano di diventare fantascientifici. :D
Ora io voglio sapere … quali sono stati i tuoi fallimenti e come li hai superati.
Non sarebbe una bella mossa strategica diventare una sorta di mentor per i tuoi lettori?
Io la butto cosí! ;)
Ciao Sara,
come detto in un precedente commento, ho già un articolo in bozza sul tema: perché no? ;-)
Il punto che mi ha colpito maggiormente è “avere solo il controllo del processo”. Penso sia la parte più difficile. Ti sbatti tantissimo senza alcuna certezza se e soprattutto quando arriverà il risultato. Però, quello che ho capito dalla mia esperienza è che se non dai tutto, se non vai “all in”, le probabilità di riuscita calano drasticamente. Mi accodo ad altri commenti, potresti raccontarci un qualche tuo fallimento. Ci aiuterebbe molto.
Penso ci dedicherò uno dei prossimi post (ai miei fallimenti intendo)
Wow!Che articolone, questo si che ti dà uno scossone alla routine del lunedi mattina!!Grazie mille Andrea!
Mi fa piacere Marco ;-)
Penso che questo sia una dei migliori articoli che tu abbia mai scritto. Letto 2 volte in poco tempo tanto è pratico e scorrevole.
La cosa più importante a cui fare riferimento è la costanza, il non dimenticarsi i propri obbiettivi giorno per giorno.
Grazie Giuseppe!
Perchè chiedergli I suoi fallimenti e non provare ad analizzare I propri? Aggiungerei un decimo punto : impara ad essere sempre autocritico, quando le cose girano bene e soprattutto quando girano male. “Incassare” è giusto, criticare è obbligo!
Credo invece che la richiesta arrivata sia interessante: ho già in bozza un post sull’argomento, chissà che non lo pubblichi.
Ciao Andrea, questo articolo arriva nel momento giusto!!! Cavalco l’onda!!! Grazieeee..
Buone surfate!
Epico… epico davvero.
meraviglioso il consiglio di dedicare il 20% del proprio tempo in sperimentazione e ricerca di nuovi trend (anche perché, il 20% delle cause, genera l’80% delle conseguenze) ;-) .
Grazie Fabio!
Eh. Naturalmente è così. Chi cerca trova. Se cerchiamo il bene per noi troviamo il modo per realizzarlo
Ottimi consigli Andrea, grazie!
Non so se questo articolo diventarà virale, ma è veramente ben scritto e “super” interessante. Lo trovo veramente molto attuale e mi incuriosisce molto il libro da cui è tratto. La cosa buffa è che la scorsa settimana non ho letto la tua mail ed oggi mi sono sentito in colpa così mi sono imposto di dedicare parte del mio tempo per leggerla. Non potevo fare investimento migliore. Grazie di cuore il tuo blog è veramente importante per me.
Ciao Francesco, mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto e sono felice che EfficaceMente ti sia utile.
Ottimo articolo ma..come si fa a trovare un mentore??! :)
I mentori possono capitare, oppure possiamo andarceli a cercare: nei libri ad esempio ;)
Verissimo, ad esempio ho apprezzato molto Millionaire Fastlane di DeMarco come molti altri. Però la mentorship “fianco a fianco” è un’altra cosa, almeno credo!
Che bell’articolo!!! Come sempre grazie Andrea!
Grazie Chiara!
Ti seguo da un pò Andrea e i tuoi post fanno darte dei pochi che leggo info alla fine con interesse.
Ho sempre sostenuto che trovare un mentore può fare la differenza nella realizzazione di un progetto. Ma credo comunque che sia una cosa molto difficile e alquanto rara.
Grazie Sergio!
Sul discorso mentore concordo, ma come detto in un precedente commento, un mentore non necessariamente deve essere una persona fisica che ci prenda per la manina.
Nel mio caso, pur avendo avuto alcune figure che mi hanno guidato nella mia crescita personale e professionale, devo dire di non aver mai avuto un vero e proprio mentore e che molti aspetti mi considero un autodidatta.
Esattamente Andrea, mi trovo assolutamente daccordo con te.
Anche io come te mi considero per prima cosa un autodidatta e se devo considerare libri, blog, social network e varie “piazze digitali” che costantemente seguo allora è vero, anch’io sono pieno di mentor.
Penso anche che nella storia molti casi di successo si sono verificati dalla combinazione dei due ingredienti capacità + mentor.
A vari livelli e su diversi campi mi vengono in mente, Wozniak e Jobs, John Lennon e Paul Mccartney, ecc … tutti geni anche singolarmente ovviamente, ma probabilmente l’ incontro con il proprio mentor ha fornito quel boost in più …
Spero di non essere andato off-topic.
Ciao Andrea, mi è piaciuto in particolare l’esercizio di moltiplicare per 10 e ridurre il tempo ad un decimo, lo devo proporre da fare insieme agli altri soci della mia start-up. Grazie mille!
Nella newsletter chiedevi di condividere delle strategie inusuali. È di Stephen Covey. Si tratta di creare nuove opportunità preparando una presentazione efficace di idee e regalarle ad un’organizzazione. È anche un modo per crearsi lavori dipendenti senza rispondere ad annunci di lavoro:
1) appena laureato la mia città subiva blocchi del traffico per inquinamento. Ho proposto al comune di merano soluzioni di “mobility management” come consulente. Subito assunto come Mobility Manager.
2) nel 2008 ho visto il trend della mobilità con auto elettriche e così ho proposto alla società elettrica provinciale di creare questo nuovo settore. Mi hanno assunto per gestirlo.
3) ho scoperto una start-up che mi interessava nel settore delle energie rinnovabili e ho preparato una presentazione su come usare il marketing virale per crescere rapidamente. Assunto e socio.
Scusa per il lungo commento.
Grande Sergio, grazie davvero del commento: molto utile!
Prego Andrea, è un piacere, mi hai insegnato così tanto e sei stato per me un esempio da seguire in questo settore che aspettavo l’occasione di ricambiare almeno con una piccola cosa. Se posso rendermi utile in qualche altro modo fammelo sapere. A presto
Splendido articolo andrea. Estremamente utile.
Grazie Angelo!
Articolo molto interessante! A parte questo, devo ringraziarti per l’ispirazione che mi ha dato: ieri sera sono uscito con una graffetta e sono tornato a casa con un mucchio di cianfrusaglie, due nuove amicizie e un invito a pranzo :)
Ciao Andrea, il mio smartcut preferito è il numero 8 (Semplifica, semplifica, semplifica). Sono mesi che nel mio ambito lavorativo (progetti informatici) sto cercando qualche piattaforma che possa “Semplificare ed automatizzare le tue attività lavorative.”. Vorrei mettere il progetto al centro di tutto il nostro lavoro con una piattaforma che mi possa permettere di assegnare dei compiti al mio team, consuntivare le ore lavorare ed agganciare i relativi ricavi per avere il controllo della marginalità. Hai qualche consiglio da darmi? Grazie e continua così, da quando mi sono iscritto ho letto tutti i tuoi articoli!
Ciao Samuele, hai mai provato Asana? Probabilmente non farà tutto quello che ti serve, ma per lavorare in team è una web application eccellente.
Grazie per il consiglio, non lo conosco. C’è anche la possibilità di consuntivare le ore sui task eseguiti?
Purtroppo no, almeno non direttamente (è una funzionalità che servirebbe molto anche a me). E’ possibile farlo in modo indiretto, ad esempio tramite i commenti ai task e ai progetti.
Andrè, intanto grazie per questo articolo, messo così in chiaro è di estremo aiuto. Ho una domanda su uno dei punti: ma il mentore come lo scegliamo? Quelli che ho in mente io per me sarebbero perfetti ma sono un po’ troppo ambiziosi. Mi “accontento” di un mentore più modesto ma facilmente accessibile, per ora, cercando di raggiungerne uno dei miei agognati? Parto da un target più realistico ma non a portata di mano diretta? Punto subito in grande, impiegando tempo ed energie per raggiungerlo?
Questo articolo è da qualche mese che lo leggo e rileggo, probabilmente è uno dei più impegnativi da mettere in pratica tra tutti, ad ogni modo penso che tutto quello che hai descritto è fattibilissimo e ben spiegato, grazie davvero :)
Grazie Andrea sempre molto concreto ed efficace. New mantra: semplificare sempre! Speriamo di arrivare presto a questa condizione, ne ho estremamente bisogno.
Mi piace il tuo sito un sacco, ma devo dirti che questa citazione di Les Brown non ha senso perché le stelle sono molto, molto più distanti dalla terra rispetto alla luna. La luna è la cosa più vicina a noi. La luna è a 384.400 km di distanza. La stella più vicina è 39.740.000.000.000 km di distanza. Se non riusciamo a raggiungere la luna, non potremo mai arrivare alle stelle!
Grazie Ale, è importante però comprendere che alcuni autori di citazioni si prendono delle licenze poetiche :)