Un modello pratico per comprendere le 3 leve per raggiungere qualsiasi risultato.
“Datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo.”
Archimede.
In queste ultime settimane sono stato un po’ lontano dal Blog perché impegnato in altri progetti personali e perché no… anche per godermi un po’ di ferie! Tuttavia… pur spaparazzato al mare o sull’amaca, ho avuto modo di riflettere su un modello che mi ronza in testa da tempo e che, ne sono convinto, sia alla base del raggiungimento di qualsiasi obiettivo ambizioso.
Uhm… interessante Andre… sono quasi emozionato! Non vedo l’ora di scoprire il tuo sfavillante “modello raggiungi-obiettivi”!… Ma va là, va là, patacca! Che me ne faccio di un “modello”?! Io ho dei problemi da risolvere e degli obiettivi da raggiungere: i modellini sono per gli ingegneri sfigati!
Come non dare ragione al mio alter-ego… eppure, riuscire a comprendere i meccanismi che ci permettono di raggiungere determinati risultati, ovvero prendere consapevolezza di ciò che funziona e di ciò che invece è semplice spazzatura, è il primo vero passo verso il raggiungimento degli obiettivi. Ecco allora perché voglio parlarti del Modello CoTeSo: un semplice modello pratico per comprendere le 3 leve per raggiungere qualsiasi risultato.
Fagioli con le CoTeSo
Ma cos’è ‘sto CoTeSo?! Si mangia con i fagioli?! Fa ingrassare?! Non sarà un po’ pesante d’estate?!
Come sai, adoro inventarmi di tanto in tanto dei neologismi: il termine CoTeSo non ha nulla a che fare con la famosa ricetta romana dei fagioli con le cotiche, ma in compenso racchiude le iniziali di quelle 3 risorse attraverso le quali puoi raggiungere qualsiasi traguardo tu ti sia prefissato. Queste 3 risorse sono:
- Le Competenze.
- Il Tempo.
- I Soldi.
Queste tre risorse sono strettamente correlate tra loro e sapere su quale dobbiamo far leva in una determinata fase di sviluppo dei nostri progetti è il segreto per raggiungere i nostri obiettivi in modo efficace.
Ma vediamo nel dettaglio come interagiscono queste 3 risorse ed alcune applicazioni pratiche del Modello CoTeSo.
La coperta troppo corta
Già in passato ti ho parlato di come i limiti, non solo non siano nostri nemici, ma al contrario possano dimostrarsi i migliori amici del nostro successo. Qualsiasi obiettivo abbiamo deciso di raggiungere (concludere un corso di laurea, trovare il lavoro dei nostri sogni, fondare un’azienda di successo, guadagnare 1 milione di €, etc.) prima o poi dovremmo scontrarci con dei limiti: limiti di competenze, limiti di tempo o limiti di soldi:
- Per sviluppare determinate competenze, necessarie al raggiungimento dei tuoi risultati, hai bisogno di tempo e soldi.
- Se hai poco tempo e devi raggiungere immediatamente un risultato o hai già le competenze per farlo o devi dare dei soldi a qualcuno perché lo faccia al tuo posto.
- Per accumulare soldi ha bisogno di molto tempo o di grandissime competenze.
Insomma… gira e rigira, la coperta sarà sempre troppo corta ed in un modo o nell’altro, per raggiungere i tuoi traguardi dovrai confrontarti con il Modello CoTeSo. Ma queste sono le regole del gioco: prima te ne renderai conto e prima raggiungerai i risultati che desideri. Vediamo quindi come sfruttare al meglio il Modello CoTeSo attraverso semplici applicazioni pratiche.
Modello CoTeSo: applicazioni pratiche
Come abbiamo visto in un vecchio articolo, il primo passo in qualsiasi percorso di crescita personale è la consapevolezza. Per raggiungere i tuoi obiettivi devi essere consapevole delle regole del gioco, dei limiti e del… terreno in cui ti stai muovendo.
“La natura del terreno può essere di grande aiuto in battaglia. Ma dipende soltanto dal comandante saper giudicare il nemico, calcolare le distanze e valutare i rischi. Conoscendo questi fattori, vincerai; trascurandoli, sari sconfitto.”
da “L’Arte della Guerra” di Sun-Tzu.
Il Modello CoTeSo non ha la presunzione di risolvere qualsiasi tuo problema; il Modello CoTeSo è una bussola che può esserti di aiuto per pianificare al meglio la tua prossima mossa e raggiungere il tuo traguardo attraverso la via più efficace. Vediamone allora qualche applicazione pratica.
- Quando abbiamo parlato della definizione degli obiettivi, abbiamo visto che per ogni obiettivo abbiamo bisogno di definire il “cosa”, il “perché” ed il “come”. Il Modello CoTeSo può esserti di aiuto per comprendere meglio il “come”, ma se prima non hai ben chiari il “cosa” ed il “perché”… stai perdendo tempo. Prima di concentrarti sui dettagli, definisci con molta chiarezza cosa vuoi ottenere e soprattutto le motivazioni per cui lo vuoi ottenere.
- Bene… ora che sai esattamente cosa vuoi ottenere e perché lo vuoi ottenere, il Modello CoTeSo può aiutarti a capire come ottenerlo nel modo migliore. Raggiungere un obiettivo, significa generalmente andare da un punto A ad un punto B. Ma raggiungere il punto B non è sufficiente: ogni obiettivo implica il rispetto di vincoli e come abbiamo visto, questi vincoli possono essere di 3 tipi: di competenze, di tempo e di soldi. Studia il terreno e cerca di capire qual è il vincolo dominante per raggiungere il tuo obiettivo. Se comprenderai il vincolo dominante, avrai chiare le opzioni a tua disposizione e potrai scegliere la migliore.
- Vediamo allora nel dettaglio i 3 vincoli dominanti e le opzioni a tua disposizione una volta compresi tali vincoli:
- Le Competenze. Se per raggiungere il tuo obiettivo devi sviluppare determinate competenze (le competenze sono il vincolo dominante), la scelta del piano di azione deve essere fatta sulla base del tempo e delle risorse a tua disposizione. Se hai poco tempo, dovrai disporre di molte risorse; se hai poche risorse, dovrai impegnare molto del tuo tempo. Immagina ad esempio di voler imparare l’inglese. Se hai pochissimo tempo, avrai bisogno di molte risorse per un corso intensivo full time con un insegnante dedicato. Al contrario, se ti muovi in anticipo guardando costantemente film e telefilm in inglese, parlando tramite skype con madrelingua inglesi o studiando da autodidatta dei semplici testi di grammatica inglese, con più tempo a disposizione, avrai bisogno di minori risorse.
- Il Tempo. Quando il vincolo dominante è il tempo, ciò che deve guidare le tue scelte sono le competenze di cui già disponi e le risorse a tua disposizione per acquisire le competenze mancanti. Immagina di voler completare il tuo corso di laurea in tempi record o magari voler sostenere 8 esami in una sessione di laurea. Per raggiungere questo obiettivo devi disporre da subito di un metodo di studio efficace e di altre abilità di apprendimento rapido (es. lettura veloce, tecniche di memorizzazione, etc.). In alternativa dovrai comprare dei libri o frequentare dei corsi che ti permettano di acquisire queste competenze il più rapidamente possibile. No!!! comprare gli esami, non rientra tra le opzioni ;-)
- I Soldi. Infine, per raggiungere alcuni obiettivi il vincolo dominante sono i soldi. Immagina di voler comprare la casa dei tuoi sogni. Anche in questo caso le alternative sono 2: o hai delle competenze per costruirti un capitale, o hai bisogno di molto tempo (30-40 anni) per ripagarti il mutuo.
Spero che questo semplice modello possa aiutarti a fare chiarezza sul come raggiungere al meglio i tuoi obiettivi. Non dimenticare però, che una volta presa una decisione è la quantità e la qualità di azioni che metterai sul campo a fare la vera differenza.
Buone ferie.
Foto di scribbletaylor
ciao Andrea
molto utile questo post
in questo periodo sto attraversando davvero una fase di procastinazione,
in pratica le mie vacanze sono state interrotte da una distorsione che mi ha costretto a stare a riposo…
ma anziche sfruttare questo periodo per dedicarmi alla lettura di un romanzo storico che avevo comprato poco prima che accadesse o magari alla preparazione di un’esame che devo fare a settembre
passo tutto il giorno seduto in poltrona a navigare su internet, a parlare con gli amici su facebook o a giocare
insomma mi annoio da morire…
ma l’idea di mettermi a studiare o a leggere nemmeno mi va… anche se mi piacerebbe….
per l’appunto mi piacerebbe ma non sò perche appena decido di mettermi all’opera vuoi per la stanchezza vuoi per qualsiasi motivo… anche il più stupido stacco e mi rimetto nuovamente sul pc XD XD XD
mi dai quanche consiglio per ritrovare la voglia?
e smettere cosi di procastinare?
ti dico la verità scrivendo questo messaggio mi è ritornata nuovamente la carica XD lo sò che sembra stupido ma è davvero cosi XD
ora stacco il pc e mi metto a studiare :)
spero almeno che non sia una carica momentania XD
continua con i tuoi post che sono sempre utilissimi :D
Ciao Vincenzo,
beh in questi casi aspettare che arrivi la “voglia”, la giusta “carica”, etc è tempo sprecato: semplicemente inizia.
In bocca al lupo per la distorsione.
Andrea.
Gran bell’articolo Andrea, complimenti davvero per il neologisma;
lo potrò usare anch’io o hai messo i diritti d’autore? :-)
Secondo me potrebbe essere d’aiuto anche ordinare queste 3 cose in base all’importanza che noi attribuiamo loro.
Se per una persona è più importante sapere tanto di tutto in modo da poter poi insegnare agli altri ciò che ha imparato, metterà al primo posto le competenze; come diretta conseguenza questa persona impiegherà il suo tempo e i suoi soldi per formarsi e informarsi.
Se invece per qualcun altro – per me ad esempio – il tempo è il bene più prezioso che esista, impiegherà competenze e soldi per cercare di disporre sempre di maggior tempo libero.
Se infine per altra gente conta di più l’aspetto materiale, quindi l’avere tanto denaro e il possedere tante cose, allora si muoverà impiegando tempo e competenze personali per generare sempre più soldi, diventando quasi come una macchina.
Il problema che hanno tante persone, e che ho riscontrato anch’io, qual è Andrea?
Spesso per raggiungere una di queste cose (la più importante) bisogna prima sviluppare le altre due, e non è detto che siano già in nostro possesso.
Quindi se io voglio disporre di più tempo libero per vivere davvero la vita che sogno, ma non ho le necessarie competenze per farlo e sono sempre in bolletta, difficilmente realizzerò il mio obiettivo primario.
Ecco perchè credo sia importante mettere in ordine queste 3 cose, per capire e chiarire da dove partire; nel mio caso per avere più tempo libero (obiettivo 1) ho bisogno di denaro per vivere degnamente o almeno per sopravvivere (obiettivo 2), e per crare maggior reddito (senza andare a toccare il tempo, non avrebbe senso) devo necessariamente migliorare le mie competenze e conoscenze (obiettivo 3).
La fregatura dove sta?
Facilmente andrò ad impiegare parecchio tempo per sviluppare al meglio gli obiettivi 3 e 2, quindi è fondamentale capire quanto l’obiettivo primario sia importante per me e se davvero valga la pena raggiungerlo.
Alla fine è un cerchio che si chiude, gira e rigira si capita sempre lì e non c’è modo di evitare la domanda cruciale:
che cosa è davvero importante per te?
Andrea=Colombo? L’immagine suggerisce di si; è vero che questo triangolo è un circolo vizioso, ma rendersene conto aiuta a bilanciare le proprie risorse.
bravissimo andrea,sono tutte esatte le cose che hai scritto!!!!! anch’io come vincenzo dovrei dare un po’ di esami a settembre ma non riesco ad organizzarmi il tempo, ora mi rileggo il tuo articolo su come fare 8 esami in una sezione!!
grazie ancora davvero i tuoi articoli mi aiutano sempre!!
Andrea complimenti per l’articolo, e per il modello che proponi: ricalca molto bene la realtà dei fatti.
Considerando poi che in ogni singolo vertice viene riprodotto l’intero triangolo (ad esempio per acquisire maggiori competenze potrebbero servire soldi e tempo), sembra non ci siano vie di uscita.
Fortunatamente noi esseri umani siamo in grado di progredire, di imparare, di andare oltre l’entropia.
Ad esempio acquisendo maggiori conoscenze, il tempo che impieghiamo per compiere un lavoro può ridursi notevolmente, investendo bene i nostri soldi possiamo assumere altre persone che svolgano parti di lavoro, riducendo di nuovo il tempo richiesto e dandoci così la possibilità di sfruttare le ore recuperate per…acquisire maggiori competenze, guadagnare altri soldi, ecc…
Insomma trovo che questo triangolo sia da intendersi non solo in negativo, ma anche in positivo, arrivando così a costituire un sistema che si autoalimenta e progredisce costantemente… :-)
Assolutamente Ivan,
si… forse dall’articolo emerge poco il circolo virtuoso che possiamo creare investendo quotidianamente nello sviluppo di queste 3 risorse fondamentali: Competenze, Tempo e Soldi.
A presto,
Andrea.
L’articolo è interessante e fa pensare. Personalmente faccio fatica a considerare ai soldi come ad una leva allo stesso livello di competenze e tempo. Preferisco considerare i soldi come ad una conseguenza di competenze e tempo.
Ciao Andrea !!! ti seguo da anni e quest’articolo è potentissimo.
Mi chiedo se posso in qualche modo noleggiarti come consulente per 1 ora per sistemarmi un po le cose nella mia organizzazione. Fai sessioni di coaching con skype ? ciao Amerigo
Ciao Amerigo, di lavoro faccio il consulente per importanti organizzazioni multinazionali.. dai… ci posso provare! ;-)
A parte gli scherzi, si ho già supportato alcuni lettori che hanno avuto bisogno di una consulenza più approfondita… il termine “sessioni di coaching” non mi entusiasma e non troverai nulla del genere nel blog, ma se hai bisogno di una consulenza più dettagliata su alcune tematiche di cui parlo qui nel blog possiamo sentirci. Prova ad utilizzare la pagina contatti, o l’email con cui invio la newsletter, per spiegarmi di cosa hai bisogno.
Andrea.
Ciao Andrea!
ehm, forse dimostro troppa confidenza, ma in effetti è come se fossimo amici da molto tempo visto che seguo ormai da lungo tempo il tuo blog. Quindi ho avuto la possibilità di leggere molti articoli che ho trovato assolutamente interessanti e stimolanti.
Come sempre sei riuscito a fare centro e a proporre ancora una volta una bella novità nell’ambito dello sviluppo personale. Il tuo “Modello”, fresco fresco….appena sfornato…bello fragrante e fumante( in effetti “CoTeSo” fa proprio venire in mente i fagioli con le cotiche!…e fa venire l’acquolina in bocca anche se forse è un piatto “leggermente pesante”! : )..gnam gnam..) fumante come un piatto di zuppa invitante a cui hai scelto di assegnare un bel nome ideando un simpatico neologismo.Complimenti!
In effetti devo dire che il modello “CoTeSo”, che è costituito da 3 importanti risorse, è in grado di delineare uno speciale triangolo in grado di assumere forme diversificate e differenziate in funzione di precise scelte effettuate nell’ambito di specifi contesti di riferimento. Le nostre scelte sono influenzate da alcuni elementi prioritari che sono in grado di delimitare e condizionare il nostro campo di azione. Facendo ruotare idealmente il “Modello” e privilegiando un lato del “nostro triangolo CoTeSo” piuttosto che un altro, inevitabilmente determineremo uno specifico tracciato da seguire per il nostro cammino da realizzare verso gli obiettivi prefissati.
E quindi, visto che ci si trova di fronte ad un triangolo (fumante e appetitoso)sempre restando nell’ambito della metafora geometrica, vorrei proporre una insolita “triangolazione”: l’incontro tra il triangolo “CoTeSo”, il “triangolo del successo” e noi stessi. Il “trinagolo del successo” che intendo presentare è formato da 3 elementi fondamentali:
1) Obiettivo chiaro, delineato;
2) Fiuto, intuito;
3) Coraggio, audacia pragmatica, determinazione incrollabile.
In questo incontro tra forme, tra triangoli, la differenza la facciamo noi.Sempre.
Se sapremo Utilizzare i due triangoli con creatività, con passione,coraggio e perseverenza, se soprattutto sapremo impegnarci veramente, con tutta la forza del nostro cuore, potremo raggiungere risultati davvero straordinari.
Grazie Andrea!
Grazie a te Karen per il preziosissimo commento!
Mi scuso per non averlo pubblicato prima, ma era finito nello spam: peggior cosa non poteva capitare, visto che commenti di questo tipo sono preziosi per tutti.
Grazie ancora,
Andrea.
ho appena finito di leggere il modello coteso. grazie! 5 minuti di vita che non mi ridarà indietro nessuno :-) ma comunque grazie per averci provato.
mi spiego in maniera meno maleducata. l’analisi si presenta corretta, lo dimostrano i commenti dei lettori, ma non fornisci nessuna strategia. l’analisi resta un’analisi estremamente superficiale. Non parli dei pensieri limitanti che normalmente intervengono dopo poco l’inizio di un progetto e le sue prime difficoltà; di un gradino da superare definito di incompetenza conscia, dove la percentuale di abbandono e’ più alta e poi, e forse prioritaria a capire perché la maggior parte delle persone non raggiunga gli obiettivi prefissi, non parli di come abbattere vecchie abitudini e costruirne di nuove, del perché uscire dalla zona di comfort spaventi e come questa paura sia superabile….
ed il motivo di questa critica e’ per chiederti: credi che in Italia il terreno sia abbastanza fertile per andare oltre? Per far esplorare elementi di sviluppo personale di livello più elevato delle informazioni raccolte in una lettura povera come il libro “The Secret”?
Quanti contatti giornalieri ha “efficacemente.com” ? pensi che questi possano incrementare adeguando la tua offerta di consigli utili?
ciao : )
nicola
Ciao Nicola,
grazie del commento aspro, ma diretto.
Ti dico il mio punto di vista: gli articoli che scrivo nel blog sono lunghi tra le 500 e le 1000 parole ed hanno un obiettivo molto specifico: far scattare la scintilla (di motivazione, di consapevolezza, etc) in chi li legge. Il loro obiettivo nom è trattare in modo esaustivo e completo un determinato argomento: per quello ci sono strumenti molto più efficaci come ebook, audiolibri e libri classici.
Al contempo, il blog offre la possibilità di mettere in “rete” decine e centinaia di articoli che insieme si compensano ed integrano. Sono infatti sicuro che tu abbia già esplorato l’archivio del blog, in particolare la sezioni abitudini dove vengono offerte strategie pratiche ed immediate per cambiare e migliorare le nostre routines. Lo hai fatto vero?! Non sarai mica uno di quei minchioni superficiali che sparano sentenze senza aver prima approfondito?! ;-)
Ciao Andrea,
volevo tranquilizzare chi abbia letto i commenti precedenti che si e’ trattato di un esempio di
” Interventi di ricomposizione dei conflitti aziendali e mediazione pacifica ” :D
Grazie Andrea per aver dimostrato tutta la tua solidita’ intellettuale e Consapevolezza degne degli argomenti che tratti.
ps: fammi per favore sapere se hai ricevuto la mia email nella tua casella di posta.
ciao a tutti, nicola
: )
Ciao Andrea,
torno sul tuo blog periodicamente per leggere articoli interessanti. Commento di rado ma questa volta ho bisogno di porti un quesito.
Premessa, sono una persona che fatto davvero 8 esami in una sessione e come puoi ben immaginare di competenze ne ho, 4 titoli presi in tempi record e continuo a studiare… da curioso e di nascosto perché in Italia i titoli di studio sono considerati più un’infamia che un valore (probabilmente già sto antipatico a qualcuno di quelli che stanno leggendo). Comunque imparare altre competenze se necessarie mi sta bene, mi reputo in formazione continua e anche questo blog da lezioni importanti.
Arrivo al punto: secondo me il limite è sempre di soldi. Ti faccio esempi pratici: se hai buone idee, devi avere il budget per pubblicizzarle. Se hai un prodotto da vendere ha più peso una buona campagna marketing che la qualità del prodotto. Se vuoi aprire un’attiva imprenditoriale e hai competenze e tempo, ti ci vuole comunque un budget da investire per compare il locale, pagare il personale, le tasse etc.
Secondo te se c’è qualcosa che si può fare per ovviare a questo?
Preferisco la parola “soluzioni” alla parola “problemi”, e poiché non sono ancora riuscito a trovarne una, mi rivolgo a te che sei un esperto di strategie. Magari l’hai già scritta in un altro articolo, magari la troviamo insieme.
Ti ringrazio.
Un caro saluto
Ciao Edmond, viviamo in un mondo finanziario con rendimenti ridotti a fronte di rischi abbastanza elevati. L’ultimo problema che hanno degli imprenditori con buone idee e pronti ad eseguirle è il trovare finanziamenti.