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La determinazione (o “tigna”, come amo chiamarla), tra le qualità umane è quella che più di ogni altra può incidere sui tuoi successi: ecco perché e come svilupparla se non ne hai abbastanza.

“Resistere significa semplicemente tirar fuori i coglioni; e minori sono le tue possibilità e più dolce sarà la vittoria.”

Charles Bukowski.

Lavora duro. Non ti arrendere. Sii determinato.

Quante volte ti sei ripetuto (o ti hanno ripetuto) queste parole?

Per dindirindina, io stesso, nel corso degli anni, ti ho fatto ‘na capa tanta parlandoti di determinazione e “tigna” (per esempio qui, oppure qui e ancora qui!).

Eppure… sotto sotto, tutta questa enfasi sulla forza di volontà non ti ha mai convinto del tutto.

Più ci pensi e più ti vengono in mente esempi di personaggi famosi o conoscenti che hanno raggiunto i loro obiettivi, non tanto grazie alla loro determinazione, quanto piuttosto grazie a fortuna, geni e… talento!

Già. Professiamo pubblicamente il nostro credo nel duro lavoro, ma intimamente continuiamo a ritenere che sia il talento la vera chiave del successo.

E non siamo soli in questa convinzione (che vedremo essere errata).

Determinazione: etimologia e significato

Come spesso facciamo su EfficaceMente, quando dobbiamo parlare di un argomento partiamo necessariamente dal suo significato. E quindi, cosa vuol dire davvero ‘determinazione’ (ovviamente nell’accezione che gli diamo in questo articolo)?

Viene dal latino determinatio e secondo la l’Enciclopedia Treccani la definisce come la ‘Volontà risoluta’ che con riferimento a una persona vuol dire ‘Fermo in una decisione’.

L’esperimento dei due pianisti: determinazione vs. talento

determinazione-pianisti

Nel 2011 la psicologa Chia-Jung Tsay, dello University College London, ha condotto un interessante esperimento. Ha selezionato un gruppo di pianisti esperti e ha chiesto loro cosa fosse più importante per raggiungere il successo: la pratica costante o il talento?

Indovina cosa ha risposto la maggioranza dei pianisti? Pratica e duro lavoro, naturalmente!

A questo punto, la Dott.ssa Tsay ha fatto ascoltare al gruppo di pianisti due registrazioni: un brano suonato da un artista, considerato un talento nato e ancora lo stesso brano suonato da un pianista che aveva praticato per anni la sua arte.

Indovina quale esecuzione è stata considerata migliore dai pianisti? Quella del talento nato, naturalmente!

Peccato che i due brani proposti agli esperti, in realtà fossero stati suonati esattamente dalla stessa persona.

Non c’è nulla da fare: il mito del talento è duro a morire.

Eppure, sempre più studi ci dimostrano che è la determinazione (la tigna) a contribuire più di ogni altra cosa al nostro successo.

La Dott.ssa Angela Duckworth, autrice del bestseller “Grinta: il potere della passione e della perseveranza“, ha addirittura ideato un’equazione per spiegare come la determinazione sia ben esponenzialmente più importante del talento nel raggiungimento dei nostri obiettivi.

Perché la determinazione è così importante? La formula del successo

determinazione-formula

I risultati che otteniamo nella nostra vita derivano dalla nostra capacità di mettere a frutto le nostre competenze. In altre parole:

Successo = Competenze x Impegno

A loro volta, le nostre competenze sono il frutto dei nostri talenti innati e della quantità di pratica che siamo stati in grado di realizzare. In altre parole:

Competenze = Talento x Impegno

E se la matematica non è un opinione, questo significa che…

Successo = Talento x Impegno2

Non nasciamo tutti con lo stesso talento, sarebbe stupido negarlo, ma ogni giorno che dedichiamo a perfezionare la nostra “arte” con determinazione, aumentiamo esponenzialmente le nostre chances di successo.

Ok Andre’, tutto molto bello, interessante e convincente, ma la verità è che a me piace grattarmi la uallera piuttosto che studiare/lavorare. Come posso diventare più determinato?

Cosa vuol dire essere una persona determinata: l’identikit

determinazione-3-strategie

Prima di proporti le 3 strategie per aumentare la tua determinazione, vorrei che fossimo allineati su cosa significhi davvero essere determinati come un cinghiale da combattimento.

Innanzitutto posso dirti cosa NON è la tigna:

  • La tigna NON è cieca perseveranza. Ricordi gli esperimenti a tempo di cui ti ho parlato nel video presente in questo articolo? Devi impegnarti con tutto te stesso su un determinato progetto e devi farlo per un tempo sufficientemente lungo, ma devi essere anche in grado di rinunciare quando la “data di scadenza” sarà giunta.
  • La tigna NON è stupida cocciutaggine. Essere determinati non significa intestardirsi su soluzioni sbagliate, ma avere la capacità di ripartire con una nuova strategia ogni volta che quella adottata fino a quel momento non si è dimostrata efficace.
  • La tigna NON è una malattia del cuoio capelluto. Sì sì, lo so che in Sud Italia la parola “tigna” è usata per indicare chi soffre di calvizie, ma concedimi di usare il significato marchigiano :-D

Ma allora cosa significa essere tignosi, essere determinati come pochi?

La tigna è la capacità di rincorrere, senza sosta e con determinazione, un obiettivo a lungo termine a cui teniamo più di ogni altra cosa.

Essere determinati significa dunque:

  • Non arrendersi ai primi segnali di difficoltà.
  • Rialzarsi, non una, non due, ma ventisette volte se necessario.
  • Accettare il disagio del cambiamento.
  • Rimanere focalizzati anche quando i risultati non arrivano immediatamente.
  • Zittire le voci di chi non crede in noi (soprattutto se una di quelle voci è la nostra).
  • Essere irremovibili sull’obiettivo finale, ma flessibili nella scelta della strada per raggiungerlo.
  • Agire nonostante il nostro livello di motivazione.

Le tre strategie per essere più determinati

Bene, se ora abbiamo chiaro cosa significhi essere determinati, vediamo come diventarlo sempre di più con le tre strategie che vi proponiamo oggi. Partiamo dalla prima

Strategia #1: il paradosso di Stockdale

determinazione-stockdale

James Stockdale è stato un ufficiale pluridecorato della marina americana.

Durante la guerra in Vietnam fu catturato e tenuto prigioniero per otto anni. In questi otto anni fu torturato fisicamente più di venti volte; la tortura psicologica fu invece continua.

Eppure Stockdale non perse mai la sua determinazione e, a differenza di molti suoi commilitoni che morirono durante la prigionia, riuscì a tornare a casa da sua moglie.

Come ebbe modo di spiegare nel corso degli anni, a tenerlo in vita fu una sua profonda convinzione, oggi nota come il “Paradosso di Stockdale“:

“Devi essere fermamente convinto che alla fine prevarrai, nonostante le difficoltà. Allo stesso tempo però devi essere pienamente consapevole degli aspetti più brutali della tua attuale realtà, qualunque essi siano.”

James Stockdale.

L’ingenuo ottimismo non farà di te una persona più determinata.

Il vero “tignoso” sa che dovrà affrontare delle difficoltà: non le sminuisce, non le ignora, non le infiocchetta di rosa.

Allo stesso tempo, però, non consente mai a queste difficoltà di intaccare la sua fede nella vittoria finale.

Se vuoi sviluppare la tua determinazione, impara innanzitutto ad avere una chiara visione di ciò che vuoi ottenere e un irremovibile desiderio di ottenerlo. Ma ricordati anche di avere aspettative realistiche di ciò che ti aspetterà lungo il tuo percorso.

Non smettere mai di sognare, ma alzati se vuoi realizzare i tuoi sogni.

Strategia #2: i piccoli passi

determinazione-piccoli-passi

Amiamo darci obiettivi sfidanti. Sporcarci le mani per raggiungerli però è tutt’altra storia!

Non fraintendermi, avere un obiettivo ambizioso che ci ispiri è fondamentale, ma se non impariamo a trattare le attività quotidiane necessarie per raggiungerlo come una palestra per la nostra determinazione, non faremo altro che frustrarci.

Immagina ad esempio di voler diventare un medico.

Per farlo dovrai prima affrontare tanti piccoli passi (che poi tanto “piccoli” non sono): prepararti al test di ammissione di Medicina, frequentare le lezioni, studiare per gli esami, accedere alla scuola di specializzazione, etc.

Se vuoi sviluppare la “tigna” necessaria per riuscire nella vita, devi imparare a focalizzarti su questi obiettivi intermedi, su quelle noiose attività quotidiane necessarie per realizzare il tuo sogno, sull’output invece che sull’outcome.

Fallo da subito.

Pensa a ciò che vorresti realizzare più di ogni altra cosa nella tua vita e poi immagina un’attività (anche piccolissima) che potresti fare oggi per avvicinarti a questo sogno e poi falla come prima cosa, appena terminato questo articolo.

È martellando senza sosta su queste attività apparentemente insignificanti che farai della tua vita un capolavoro.

Strategia #3: la pratica deliberata

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Martellare” un giorno sì e l’altro pure è condizione necessaria per il raggiungimento dei tuoi obiettivi e per lo sviluppo di una sana determinazione, ma non è sufficiente.

Devi imparare anche a “martellare nel modo giusto.

Che tu sia uno studente o un professionista, scommetto che ti è capitato più di una volta di impegnarti tutto il giorno, ma di farlo su attività (quasi) del tutto inutili: ricopiare gli appunti in bella copia, riordinare in ordine alfabetico le cartelle degli ultimi progetti, cambiare 127 volte il template della presentazione, fare quei maledetti riassuntini!

Fare del lavoro inutile è quasi peggio del non fare nulla.

Ci illudiamo infatti che stiamo facendo progressi, ma la verità è che stiamo procrastinando le attività davvero importanti: quelle attività che ci mettono a disagio, ma che ci fanno crescere; che ci risultano terribilmente impegnative, ma che sviluppano a dismisura la nostra determinazione.

Ricorda: se vuoi diventare un vero “tignoso” non limitarti ad essere occupato, impara ad investire ogni minuto di studio/lavoro sul raggiungimento dell’eccellenza.

Inizia oggi stesso.

Pensa alle attività che devi fare entro stasera: urgenze e commissioni a parte, le altre attività su cui hai deciso di impegnarti sono davvero quelle più importanti, quelle che richiedono il maggiore impegno, ma che danno anche i maggiori frutti?

Se la risposta è “No”, ignorale e concentrati su quelle attività che alleneranno davvero la tua determinazione.

La resilienza come pilastro della determinazione

Un suggerimento extra: se vuoi essere determinato, impara ad avere resilienza. Essere in grado di adattarsi e recuperare dalle sfide e dai fallimenti è essenziale per mantenere l’impegno verso i propri obiettivi.

Trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e apprendimento è un modo per alimentare la determinazione. Rifletti su come hai superato ostacoli passati e utilizza quelle esperienze come fonte di forza mentre cerchi di sviluppare una maggiore determinazione nella tua vita.

Conclusioni e un test speciale per te

In questo articolo spero di averti finalmente convinto del fatto che…

  • Il talento è sopravvalutato.
  • L’impegno è esponenzialmente più importante del talento nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
  • La tigna non è cieca perseveranza, stupida cocciutaggine o… una malattia del cuoio capelluto!

E mi auguro anche che applicherai le tre strategie che ti ho suggerito. Ovvero…

  • Il paradosso di Stockdale: non smettere di credere nei tuoi sogni, ma vivi nella realtà.
  • La strategia dei piccoli passi: sogna in grande, ma poi concentrati ogni giorno sui piccoli passi.
  • La pratica deliberata: non limitarti ad essere occupato, occupati di ciò che è davvero importante.

Bene, siamo giunti alla fine di questo articolONE. Ora ti chiedo di fare due cose: (1) se ti è piaciuto, condividi il post usando i pulsantini social qui sotto. (2) Completa il Test per scoprire quanto sei “tignoso”.

Lo so, un test sulla tigna può strappare un sorriso, ma in realtà il termine tecnico di questo questionario è “grit scale” ed è stato sviluppato dalla Dott.ssa Duckworth, che ha fatto dello studio analitico della determinazione la sua ragione di vita.

Quindi se risponderai in maniera onesta, i risultati che otterrai sul tuo attuale livello di “tigna” saranno assolutamente attendibili.

Ti presenterò una serie di affermazioni: scegli tra le opzioni “Molto”, “Più che abbastanza”, “Abbastanza”, “Poco”, “Per niente” per indicare quanto ti ritrovi in ognuna di queste affermazioni, in confronto ad altre persone.

Per iniziare il test clicca sul bottone qui sotto.

Fai il test

Questa volta l’articolo è davvero finito. Grazie per averlo letto fin qui. Ti auguro una splendida settimana. A presto.

Andrea Giuliodori.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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enza giambalvo

devo dire che il fatto di rispondere facendo un confronto con gli altri mi ha un po spiazzato all’inizio ma senza avrei sottostimato gli obiettivi e la determinazione che c’è voluta a raggiungerli

Abe

Bellissimo articolo! Non riesco però ad accedere al test. Non mi appare il link proprio.

Andrea Giuliodori

Ciao Abe, il test è all’interno dell’articolo, al termine: non lo visualizzi proprio o non visualizzi il tuo risultato? Prova eventualmente a leggere l’articolo da un altro dispositivo.

Si

Semplicemente grazie. Ogni tuo articolo mi fa ridere e migliorare la mia vita.

Santa Bernice

Articolo bomba! Il miglior articolo sulla malattia del cuoio capelluto. :-) interessante sul mito del talento è anche il libro di Trabucchi “Perseverare è umano” dove spiega che la vera differenza la fanno 10.000 ore di pratica…altro che talento! :-) Grazie Andrea.

Francesco

Son risultato livello Alto!!!! Che bello ora torno a dormire… Scherzo ;) Grazie per questo articolo e per quelli precedenti. Se posso darti un suggerimento fai altri articoli con delle liste (come quella sui libri o sui TED talks), che mi hanno aiutato un sacco. (Slight edge é fenomenale)

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