Per avere successo devi continuare a colpire i tuoi bersagli, finché non li avrai centrati. Per continuare a colpire i tuoi bersagli con costanza e consistenza devi avere un’enorme forza di volontà. Ecco 2 tecniche pratiche per accrescerla.
“Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.”
Mao Tse-tung.
Una qualità che ho sempre ammirato in una persona è la forza di volontà.
Stai utilizzando la tua forza di volontà quando decidi di svegliarti presto la mattina per rincorrere i tuoi obiettivi, quando hai le gambe doloranti e decidi di uscire per fare il tuo allenamento, quando decidi di lavorare duro quando non ne puoi più del duro lavoro.
No, non preoccuparti, la forza di volontà non è sinonimo di stacanovismo, la forza di volontà è la tua capacità di decidere il tuo destino e di essere coerente nell’inseguirlo.
Se l’auto-disciplina e la forza di volontà non sono state il tuo forte in passato, non significa che non possano esserlo in futuro. Eccoti allora 2 tecniche pratiche per allenare ed accrescere questo muscolo così importante:
La tecnica del mancino
Secondo uno studio della Case Western Reserve University, piccoli cambiamenti nelle nostre routine quotidiane possono aumentare gradualmente la nostra forza di volontà. Ecco alcuni esempi pratici:
- La mattina appena sveglio, lava i denti utilizzando la mano sinistra (la destra se sei mancino).
- Sostituisci il primo gesto che compi ogni mattina (fumare una sigaretta, accendere il computer, etc.) con un’azione più sana.
- Se hai la tentazione di controllare la posta elettronica o Facebook, rimanda di qualche minuto.
- Rifai il letto.
In generale, abituati a fare ciò che non sei abituato a fare, solo perché decidi di farlo; proprio come se dovessi scrivere come un mancino.
Imporre la tua forza di volontà su queste piccole azioni ti permette di avviare un effetto a catena che ad ogni piccola conquista fa seguire un traguardo più importante.
La tecnica del silenzio
Un po’ più “estrema” la seconda tecnica: la tecnica del silenzio. Ho letto per la prima volta di questo esercizio nel libro “Il monaco che vendette la sua Ferrari” di Robin Sharma. La tecnica consiste nel non parlare per un giorno intero, se non in risposta a domande dirette.
Rimanendo in silenzio per un’intera giornata non fai altro che condizionare te stesso a fare ciò che decidi consciamente di fare, senza limitarti a reagire continuamente.
Più controllo sarai in grado di avere sulla tua forza di volontà, più questa si accrescerà.
Non permettere alle condizioni esterne, alla casualità o agli altri di decidere cosa puoi o non puoi fare, cosa puoi o non puoi ottenere. Prendi sempre in prima persona le tue decisioni e rispettale utilizzando la tua forza di volontà.
La forza di volontà è un muscolo: usalo o lo perderai.
Tu conosci qualche trucco mentale per sviluppare la forza di volontà? Se ti va, parlamene nei commenti. Grazie.
Andrea Giuliodori.
Bruttissima la tecnica del silenzio! L’idea di rimanere in silenzio per l’intero giorno, mi mette ià in angoscia… alla base della mia vita c’è la comunicazione. Se non comunico, muoio.
La tecnica del mancino, invece, mi piace. Fra qualche ora, dopo pranzo, mi laverò i denti con la sinistra… vediamo cosa succede! :D
Ciao,
“…mi laverò i denti con la sinistra… vediamo cosa succede! :D”
Succede che se non impari in fretta ti cadranno tutti i denti o nella migliore ipotesi il tuo dentista sarà felice. :P Scherzo. Saluti
Ciao Francesco,
benvenuto.
Come sottolineavo nell’articolo, la tecnica del silenzio è un po’ estrema, ma ritengo che abbia il suo senso.
Spesso sentiamo l’esigenza di riempire il vuoto con le nostre parole, un po’ come se fossimo presi da una sorta di horror vacui comunicativo, quando il silenzio potrebbe essere un’ottima alternativa. In questo caso specifico però, mantenere il silenzio è una sfida con se stessi, proprio per allenare quel muscolo chiamato forza di volontà
Buona giornata.
Secondo me già basta alzarsi presto al mattino e andare a dormire alla stessa ora. Sistemando il bioritmo, tutto verrà di conseguenza.
Conoscevo già queste due tecniche: la tecnica del mancino è consigliata dalla “neurobica” (una sorta di ginnastica mentale) per favorire la creazione di nuove sinapsi (collegamenti tra le cellule del sistema nervoso), facendo qualcosa di diverso dal solito.
La tecnica del silenzio non mi piace, anche se Robin Sharma è uno dei miei scrittori motivazionali preferiti: apprezzo in particolare i suoi libri “La tua grande occasione” e “Una vita inimitabile”.
Grande!! Informato su tutto!!
…..e allora dopo il mitico Prof. Keating de “L’attimo fuggente” anche “Il monaco che vendette la sua Ferrar” che staziona sul comidino per serali riletture….allora :
1) sei mitico
2) qualcosina ho capito pure io
….il fatto e’ che a forza di volontà stiamo a zero….non mollo, riprovo.
Ciaoo
Ciao Raffaele,
questa tecnica del silenzio ha messo un po’ di zizzania! ;-)
Beh, ritengo che a volte uscire dai nostri schemi consueti possa essere molto utili: se non miglioriamo la nostra forza di volontà, sicuramente avremo altri benefici!
Andrea
Ciao Stefano,
ben tornato.
Mi fa molto piacere essere riuscito a trovare, attraverso questo blog, persone che hanno interessi simili ai miei!
Beh non vedo proprio perché dovresti mollare? ;-)
Andrea.
La tecnica del silenzio l’ho sempre applicata, specialmente a scuola quando mi interrogavano :)
Per me, uomo silenzioso e solitario di natura, non è un problema: preferisco comunicare per iscritto.
Quella dei denti, ok, provo anche io dopo pranzo, anche se poi mi toccherà pulire il dentifricio schizzato per tutto il bagno…
Ho provato la tecnica del mancino e devo dire che è stato divertente.
E’ un po’ faticoso lavarsi i denti con la sinistra, sembra di non avere padronanza del proprio corpo, però può senz’altro essere un buon modo per accescere la propria forza di volontà.
@Francesco,
quella sensazione di non padronanza ti fa focalizzare maggiormente sull’azione, costringendo alla tua mente di scegliere consciamente cosa fare o non fare. ;-)
@Daniele
Scusami se ti rispondo ora, ma oggi è stata una giornata piena. Appena ho letto il tuo commento sull’iPhone, giuro, ho riso come un pazzo ;-).
Buona serata.
Il mio commento sull’iPhone? A quale Daniele ti riferisci? :)
Mi sono espresso male Daniele: mi riferivo al tuo primo commento a questo articolo, l’ho letto sul mio iPhone. ;-)
No, scusa il mio ritardo mentale, ma stavo proprio per venire a scriverti che l’ho capito poco fa ripensandoci :)
Meglio tardi che mai.
Ah, dimenticavo: il lavaggio sinistro dei denti è andato a buon fine :)
Quello del silenzio è un ottimo esercizio, ma solo per coloro che tendono a parlare molto. ;)
Nel mio caso, non sarebbe utile, visto che amo tantissimo stare in silenzio. :)
Io ne conosco diversi per sviluppare la forza di volontà, ma quello che io preferisco, in quanto semplicissimo, è quello di dedicare 15 minuti al giorno, a mantenere il pensiero fisso su un “oggetto”.
Consiglio di scegliere qualcosa di neutro (emotivamente) e piuttosto sobrio, quindi osservarlo bene e chiudendo gli occhi, “cercare” di mantenere l’immagine nello schermo mentale, il più a lungo possibile.
Scopriremo che, soprattutto le prime volte, mantenere l’attenzione sull’immagine per qualche secondo, sarà una conquista. :)
Questa tecnica l’ho conosciuta avvicinandomi al buddhismo. Si parla di meditazione concentrata e si puo sviluppare la concentrazione figurando nella propria mente l’iniziale del proprio nome.
Grazie mille Giacomo per il tuo contributo.
Molto apprezzato.
Andrea.
Ecco questo sarebbe un argomento che mi interesserebbe. La filosofia più che la religione.
La tecnica del silenzo è una delle mie preferite. Quando resti in silenzio condizioni anche i colleghi di lavoro che a loro volta tendono a parlare meno.
Ciao Andrea
Ciao Moreno
grazie per aver suggerito questa 3a tecnica. Commenti di valore come al solito.
Andrea.
Ciao Paco,
terrò a mente la tua osservazione ;-)
Andrea.
io invece consiglio , a chi non lo facesse già,di applicare la forza di volontà nel cibo, cioè di mangiare di meno,ma non per dimagrire a tutti i costi,ma di imporre la nostra volontàsul nostro corpo..io con questa tecnica ho perso 12 chili…mi racccomando, pero’ , il vostro obiettivo non deve essere quello di dimagrire,ma quello di applicare la vostra volontà….anche cercare di smetere di fumare è un buon esercizio
ciao
complimenti per il sito
ciao raffo il problema peso è quello che mi ha portato qui ……nulla è più difficile che concretizzare tanti buoni propositi…io mi ritengo una donna sicura e determinata ma quando le cose si fanno difficile e quando serve costanza crollano tutte le mie sicurezze..
help me
Ciao Raffo!
Grazie per il suggerimento, lo trovo molto interessante.
A presto.
Andrea.
Ciao Andrea, solo ora ho scoperto questo blog e a prima vista mi sembra davvero bello e interessante! Complimenti!
Ciao Michele,
benvenuto sul Blog EfficaceMente.
Speriamo che la seconda vista non ti deluda ;-)
Andrea.
Peraltro il silenzio evita di farci perdere in chiacchiere e ristabilisce una migliore gerarchia nei nostri pensieri. Mancanza di volontà è anche fare le cose superficialmente e automaticamente perché non ci si conosce. Il silenzio è un ottimo metodo per conoscerci, perché mette i nostri pensieri allo specchio e ce li fa affrontare.
Gandhi un giorno a settimana non parlava ;)
Ciao Luca,
grazie della visita.
Mi è piaciuta la parte del tuo commento in cui parli della superficialità. A volte pigrizia e mancanza di volontà vanno a braccetto.
Buona serata.
Andrea.
L’unica cosa che mi fa stare zitto è il pc. Non credo riuscirei con la tattica del silenzio a zittire i miei colleghi, anzi, colleghe. E’ impossibile!! Magari la provo a casa con mia moglie.
Vuoi una tattica infallibile per dissuadere i tuoi colleghi dal disturbarti? Indossa le cuffiete audio… e magari ogni tanto muovi la testa a ritmo di musica.. micidiali! ;-)
A presto.
Andrea.
E’ Verissimo!! :D io lo faccio spesso, ed è uno spasso vedere quando ti guardano e rinunciano a parlare perchè credono tu stia ascoltando musica! Questa tecnica la uso anche per strada o sui mezzi pubblici per non essere infastidito! :)
ma ascoltare la musica al lavoro non porta a sonore ramanzine da parte del proprio capo? :D
penso che in certe situazioni sia utile non scollare gli occhi da ciò che si sta facendo: se non guardiamo negli occhi l’interlocutore inopportuno la mancanza del contatto visivo lo farà sentire meno considerato, e magari deciderà di trovare qualcuno che gli presti più attenzione ;D
Anche io mi associo al fatto che la tecnica del silenzio non è un granché, soprattutto per persone che per via della loro natura passano un sacco di tempo senza parlare con gli altri!!
(ps. però conosco un sacco di gente che non perde tempo ad aprire bocca, a loro sì che farebbe bene!!)
Ciao Andrea, ti seguo da un po’ e vorrei ringraziarti per questo bellissimo articolo: mi ha dato la spinta per iniziare un percorso di Crescita Personale vero e proprio. E lo faccio attraverso questo neonato blog: http://naramiltf.wordpress.com/ Se a te e ai lettori di Efficacemente andasse di dare uno sguardo e di dare consigli… mi farebbe solo piacere!
A presto!
Ciao Narami,
ho letto il primo passetto traballante: complimenti. Non vedo l’ora di leggere i prossimi articoli.
Andrea.
Grazie Andrea :) Ce la metterò tutta! E grazie per l’incoraggiamento.
A presto!
lavevo già intuito, questa sera ho studiato al posto di cazzeggiare mi sento più deciso penso che domani farò di meglio comuque grazie per le conferme.
a dimenticavo ai consigli per smettere di fumare? Ti rispetto tantissimo ciao Andrea by Alen.
Io ho smesso di fumare usando questa tecnica: Partendo da mesi prima ho detto a tutti che avrei smesso di fumare il giorno del mio compleanno onde evitare brutte figure e ci tengo moltissimo ad essere una persona di parola ho smesso di fumare (ero una fumatrice accanita) il giorno del mio compleanno e non ho più toccato sigarette da allora!sono passati 6 mesi e non ho nemmeno la voglia di fumare. Fumavo da 9 anni ed arrivavo a fumare anche 20-25 sigarette al giorno!
Provaci.
Ciao Alen,
per quanto riguarda lo smettere di fumare non credo di essere la persona più indicata per darti consigli: io un giorno ho semplicemente smesso e non ho più toccato una sigaretta, ma ho fumato per pochissimo tempo, neanche 1 anno.
complimenti per il blog, l’ho scoperto da poco e mi sto già mettendo al lavoro con le tecniche!
grazie mille
Wow! La tecnica del silenzio domani la provo! ^^
Beh speriamo che la mia autostima “cresca”..
I tuoi articoli mi hanno ispirato, ho capito cosa non fare. Leggere libri su libri, applicare stupide tecniche su stupide tecniche, seguire tutti i corsi più alla moda sul miglioramento personale… così da diventare, lentamente, un docile gatto domestico. Siete proprio messi male e la cosa peggiore è che non ve ne rendete conto, perchè ci siete dentro fino al collo.
Grazie per il tuo prezioso contributo Lie Tsu.
“I 5 RITI TIBETANI” da fare appena svegli sono un ottimo allenamento per il corpo e soprattutto per la forza di volontà. si inizia da tre ripetizioni per ogni esercizio ed ogni settimana ne aggiungi 2 (3,5,7,9,11,13,15,17,19,21)fino ad arrivare a 21, puoi saltarne al massimo un giorno, altrimenti dovrai diminuire di 4 se salti due giorni, di 8 se salti da 3 fino a 7 giorno e così via…
credetemi ci sono delle mattine che non hai voglia di farli, ma l’idea di perdere ciò che hai conquistato ti fa ignorare i pensieri pigri.
Grazie Francesco,
ti andrebbe di postare un video così da capire bene di che tipo di esercizi parliamo.
Sono certo che si trovi qualcosa su youtube, ma non conoscendo questi esercizi, non vorrei postare qualcosa di inesatto.
Grazie per il contributo.
Andrea.
Ciao Andrea,
apprezzo molto i tuoi articoli riguardanti forza di volontà e disciplina, perché sono due elementi sui quali oggi si tende a glissare troppo spesso. Pare infatti che i “risultati esistenziali”, la “felicità” cui tutti natualmente tendiamo debbano arrivare come frutti sull’albero, pronti per essere colti senza sforzo; in molti casi, addirittura, si sostiene l’idea che l’autodisciplina appartenga ad un sistema normativo e sociale desueto, la cui caratteristica principale sarebbe rappresentata dalla repressione della spontaneità.
Allenare la forza di volontà e la capacità di disciplinare se stessi è invece uno strumento importante per progredire, e non è assolutamente in conflitto con l’avere una personalità propria e una propria libertà (anzi, garantisce di poterle esercitare!). E’ il paradosso (lo possiamo definire come tale solo per il modo di vedere occidentale, tuttavia) delle arti marziali, nelle quali la flessibilità interiore ed esteriore è frutto della disciplina ed è quanto di più lontano ci possa essere dall’apparente “rigidità” del gesto.
Proprio dall’esperienza in quest’ambito proviene la mia tecnica preferita di esercizio della forza di volontà, che consiste nell’iterazione. In tanti anni di pratica come karateka, ho scoperto che ripetere un gesto o una sequenza è quanto mai catartico e rafforzante: all’inizio lo si fa ricercando la perfezione, intervenendo, aggiustando; subentra poi una fase puramente formale e spesso noiosa (quella in cui molti abbandonano); se si prosegue, però, a poco a poco ciò che facciamo acquisisce un senso nuovo, che solo in minima parte appartiene al gesto stesso, poiché il suo significato più profondo riguarda proprio colui che lo compie. Saper superare la fase in cui l’iterazione sembra vuota e formale, per giungere a questo successivo traguardo, allena la forza di volontà in modo unico ed è quanto mai gratificante – una gratificazione che non si esaurisce nel momento presente, ma si collega ad un insegnamento pregnante, ricco a sua volta di ulteriori implicazioni e aperto ad altri sviluppi… il che non è poco ;)
Alla prossima (e complimenti per tutti i contenuti del tuo blog!) :)
bella la tecnica della sinistra per lavarsi i denti meglio ancora per mangiare lentamente molto lentamente . complimenti un blog fantastico.
Grazie Costantino ;-)
“la forza di volontà è un muscolo usalo o lo perderai”
non sono d’accordo, la forza di volontà si può solo oscurare, ma quando hai un granello di forza di volontà ti rimane per sempre
gli antichi sciamani dicevano “l’intento può nascere dal silenzio interiore” significa che finchè sei oscurato a livello emotivo le azioni sono paralizzate, puoi agire all’interno con l’intento solo per fare luce, per lavorare sulle emozioni quello che io non so farle perchè non so osservarle ma le reprimo
ho fatto intento solo di 2 mesi mi sa mi sa che devo accrescerlo
anzi a volte mi frego da solo quando provo a fare un’azione consapevole entra la mente che inizia a giudicare “ok ho capito”, “ok si fa così”, “bello ora accresco l’intento” :D
Anni fa ero timidissima e per ovviare a questo “inconveniente” relazionale che mi faceva scegliere sempre il silenzio alla parola, mi sono imposta di fare puntualmente almeno una battuta con lo sconosciuto di turno… Ora questa è diventata una prassi abituale, anche se lo sconosciuto rimane imbarazzato di fronte alla mia naturalezza! La tecnica del silenzio però (ora che ho sconfitto la timidezza), diventa un’ottima occasione di meditazione e di presa di consapevolezza. Padroneggiare corpo e mente con la propria volontà, essere noi a decidere senza vivere “a caso”. Grazie Andrea per questo articolo!
Grazie a te del commento Giovimin,
Andrea.
Buonasera! La tecnica del silenzio io l’ho provato e vi garantisco che funziona.Ho frequentato un corso di leadership con mio figlio ed abbiamo praticato il silenzio per 3 giorni.allinizio è stata dura poiché potevi parlare solo in sala se interpellato e la cosa strana era che non potevo salutare neanche mio figlio! Dopo il primo giorno di disagio ho capito il significato è la potenza del silenzio…..molte volte parliamo per riempire spazi o per cortesia,ho capito che questo esercizio è importantissimo per entrare in connessione con noi stessi,alla fine del terzo giorno non avevo neanche voglia di parlare. Sono una persona molto solare e comunicativa e parlo anche con i sassi quindi posso dire che il silenzio è un vero….toccasana. Grazie per l’opportunità di aver condiviso con voi la mia esperienza!
cavolo…quella del silenzio l ho fatta inconsciamente :)..
La forza di volontà è veramente la qualità che ognuno dovrebbe ammirare ed in seguito avere per riuscire ad essere più felice nella vita. Una mia amica una volta mi disse una frase illuminante: spesso pensiamo che il termine “sacrificio” abbia una connotazione negativa, come uno sforzo dolorante e apparentemente inutile, quando in realtà il suo significato è ben diverso. Il sacrificio, dal latino sacrificium, sacer + facere, vuol dire “RENDERE SACRO”!! Quindi se vogliamo porci degli obiettivi e raggiungerli, il SACRIFICIO deve essere una gioia! Perchè rende PREZIOSA la meta! Quindi dobbiamo amare ciò per cui ci sacrifichiamo in modo che il sacrificio renda SACRO il nostro obiettivo!
grazie, Domenico
concordo , si potrebbe dedurre che prima del sacrificio c’è amore per qualcosa, probabilmente il sacrificio è una conseguenza di un amore, altrimenti diventerebbe qualcosa di veramente negativo, perciò io penso che alla base ci deve essere un amore per qualcosa
trovo assurdo il fatto di non parlare affatto. Cioè, se al lavoro non saluti e non ringrazi farai una brutta figura. Piuttosto non si deve parlare quando non c’è ne bisogno, come le chiacchiere in pausa pranzo o i pettegolezzi, insomma la tentazione di parlare inutilmente che tanto piace, e che per alcuni è un vizio duro da sopprimere. Penso sia questo il principio di questa tecnica
Hai ragione patrick, se non saluti rischi di passare per maleducato, meglio fare cose diverse dalle nostre abitudini, può aiutare tantissimo con la forza di volontà =).. questo forum è molto interessante, GRAZIE
Ho scoperto ( e giuro non ricordo
Come) il tuo sito qualche giorno fa… Ed è diventato la mia droga giornaliera! Anche se faccio ancora troppa confusione nel prendere appunti! Ahahah troppe parentesi e finestre aperte su 600 argomenti alla volta!
Ottima organizzazione e di piacevolissima lettura.. Lo sto consigliando praticamente a chiunque!!!
Poi visti i risultati dea messa in pratica… È fatta! Sono tua! Ahahah buona giornata Andrea
Ahah anche io all’inizio per ogni articolo che leggevo ne aprivo almeno altri 3-4 :D
Buongiorno. Io sono mancino ma non so per quale motivo mi lavo i denti con la destra. Non ho molte difficoltà a non parlare per tutto il giorno, tranne che per risposte dirette, perchè nei periodi in cui mi sento nervoso e sconsolato non sono particolarmente loquace. Sono anche abituato a curare il mio aspetto fisico nella maniera che risulti ai miei occhi la più positiva possibile.Spesso tendo anche a procrastinare le attività pi frivole a favore dei miei doveri. Nonostante tutto noto che le vicissitudini della vita nonostante i miei sforzi portino solo a fallimenti e magre soddisfazioni. Buona giornata.
Mangiare e fumare sono attività che portano piacere e fanno rilassare.
Considerato che la nostra vita è ormai molto stressante ed il nostro senso di responsabilità ci impone di pensare a priorità quali la moglie che pretende molto, i bambini che devono essere seguiti ed accuditi bene, il conto corrente che sfugge di mano ed altro ancora, come si fa a coniugare la capacità di utilizzare la forza di volontà con tutti i problemi di cui sopra. Certo chi ci riesce è bravo. Io non ci riesco e ciò che è grave è non immaginare, in prospettiva futura, una possibile via di uscita. Proverò a mettere in pratica i consigli suggeriti ma la cosa non mi entusiasma. Ho bisogno di qualcosa di forte per cambare e spero che il buon Dio non me ne dia la possibilità con qualche guaio improvviso. come vedete mi incarto e non ne esco. Ditemi qualcosa.
Forse in questo caso può essere utile tornare un po’ bambini, per uscire da un circolo vizioso. Come fare? Usare l’immaginazione e provare a trasformare ogni cosa in qualcosa di divertente o in una sfida eroica sopra le righe. A volte immagino di essere un super eroe buffo tipo tartaruga ninja per fare un esempio. Gli obiettivi sono presi seriamente però e sono obiettivi semplici ma con prospettive nuove. Per esempio far ridere la moglie, fare il romantico o cose inaspettate per spezzare la routine delle pretese di coppia. Oppure immaginare di essere Cavour che deve far quadrare i conti dello stato sabaudo, ecc.
In effetti anch’io sono un po’ scettica sulla tattica del silenzio, in quanto ora, nel momento di maggior vulnerabilità e minor forza di volontà della mia vita, mi rendo conto di applicarla involontariamente perché sono apatica e comunico meno con le persone di quanto facevo prima. Probabilmente è qualcosa che può funzionare per qualcuno e in determinati momenti della vita (quando si è troppo immersi nelle relazioni sociali ad esempio), ma come consiglio generale rischia di non sortire l’effetto desiderato, anzi…
L’uomo è un animale sociale e ritrovare la socialità positiva può essere una grande molla per la nostra forza di volontà
Piccola precisazione sul commento di Raffo: ok mangiare di meno come esercizio per imporre la nostra volontà su qualcosa, ma sempre restando nei limiti di un regime alimentare sano ed equilibrato.
Ricordo che il digiuno e l’iponutrizione sono molto dannosi per l’organismo umano.
P.s.e all’altra paola consiglio di togliere da casa gli snack spazzatura e lasciare solo cose sane: così quando le prende l’attacco di fame poco controllabile almeno sgarra poco ;-)
Grazie per questo articolo, le tecniche che proponi penso siano ottimi esercizi per applicare la propria forza di volontà. Una frase che ho trovato interessante dell’articolo è questa: “Non permettere alle condizioni esterne, alla casualità o agli altri di decidere cosa puoi o non puoi fare, cosa puoi o non puoi ottenere. Prendi sempre in prima persona le tue decisioni e rispettale utilizzando la tua forza di volontà”. Io la trovo valida soprattutto se si è da soli, più difficile da seguire se si hanno marito e figli per esempio. Per come la vedo io, avere una famiglia implica anche delle responsabilità e il ricordarsi sempre che nelle decisioni che si prendono non si è soli. A questo punto tu potresti farmi notare che il prendermi responsabilità e considerare le esigenze degli altri membri della famiglia prima di prendere una decisione è essa stessa una decisione e questo è sicuramente vero! Rimane il fatto però che a volte questa cosa, che pure ho scelto io, mi sembra che mi blocchi nel raggiungimento dei miei obiettivi di carriera personali. Ci sto però lavorando. Intanto grazie per gli spunti di riflessione, a presto.
Sempre nell’ottica di cambiare abitudini per costringere il cervello ad evolversi: cambiare strada per andare a lavoro; invertire il posto degli oggetti che teniamo sul lavandino (es. spostare il sapone a destra e lo spazzolino a sinistra); invertire la direzione dei piatti nello scolapiatti…notare che questa è un’abitudine che apprendiamo da piccoli nella casa materna! immagnate la portata del cambiamento che può apportare! e la difficoltà a farlo! ;-)
Ciao Andrea,
a forza di volontà sto proprio messo male,
l’ho coltivata per un decennio ed ero arrivato ad uno stato di ottimo direi,
poi è successo qualcosa (sono ragazze) che mi ha destabilizzato proprio,
quindi sono proprio rimasto a secco, adesso è un vero macello, non riesco più a mantenerla se non per un brevissimo periodo di tempo,
provo gli esercizi, ma mi sembra di dover ricominciare ogni mezza giornata, è un vero disastro ;)
grazie per il tuo contributo mi sto facendo una cultura sulla forza di volontà,
se hai altri consigli scrivimi, sono disperato eh eh…
Uso le mani indistintamente. Non funziona
Il cambio delle abitudini mi piace è una sfida vera, il silenzio è poco realizzabile anche perché come faccio a non rispondere alle bambine? Però domani iniziò con lo spazzolino
aiuto devo dimagrire ma non ho forza di volontà