Quando una partita a carte tra amici ti fa riflettere sul gioco della vita.
“Un giocatore di poker impara che a volte sia la scienza sia il buon senso hanno torto; impara che un calabrone può volare; impara che non dovrebbe mai fidarsi degli esperti; impara che ci sono più cose nel paradiso e nella terra di quante siano mai state sognate dall’uomo.”
David Mamet.
In questo periodo di feste ho spesso giocato a poker con i miei amici e nel corso di queste partite notturne ho avuto l’occasione di riflettere su un altro gioco: il gioco della vita.
E’ sorprendente quante siano le analogie tra questo gioco e le sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno. Voglio approfittare di questo articolo per condividerne alcune con te… se te ne sfugge il senso, spero sarai clemente: spumante e panettone possono annebbiare la mente! ;-)
- Devi sempre giocare con le carte che la sorte ti ha regalato. Capita spesso che prima di inseguire i nostri sogni attendiamo che tutte le condizioni siano perfette. Anche nel poker, continuando ad aspettare una coppia di assi ci lasciamo sfuggire magnifiche giocate e lentamente, turno dopo turno, vediamo svanire il nostro gruzzolo. Continuare a procrastinare equivale ad una lenta sconfitta: gioca la tua partita, giocala con le carte che hai in mano e fai del tuo meglio senza rimandare.
- Rischia, ma fallo in modo intelligente. Non ho mai ammirato chi gioca sempre sulla difensiva ed ancor meno chi rischia tutto senza una logica, se non quella dell’impazienza; eppure, ci sono occasioni in cui devi essere disposto ad accollarti dei rischi calcolati. Il coraggio non è di per sé sinonimo di vittoria, ma il “coraggio razionale” sconfigge sempre la casualità nel lungo periodo.
- La pazienza paga. Tra un centometrista ed un maratoneta ho sempre simpatizzato per questo ultimo. Quando crediamo nelle nostre carte (le nostre potenzialità) dovremmo perseguire con metodo e costanza i nostri obiettivi, senza che fallimenti momentanei ci ingannino. Allo stesso tempo, dovremmo evitare mosse azzardate e continuare a giocare la nostra partita senza cadere nei trabocchetti dell’impazienza.
- Cercare di avere sempre il controllo è utile quanto “masticare una gomma per risolvere un’equazione di matematica”. Il poker è un gioco dettato da combinazioni matematiche molto complesse. Potremmo cercare di orientarci all’interno di una partita utilizzando le statistiche ed il calcolo delle probabilità; la realtà è che a volte durante una partita, come nella vita, dovremmo rifuggire l’illusione del controllo e semplicemente agire.
- Divertiti. Non puoi vincere sempre, ma puoi sempre scegliere di divertirti. Nella vita come nel poker, capitano “mani” sfortunate. A volte ci sentiamo perseguitati dalla sfortuna e siamo alla continua ricerca di eventi che confermino il nostro essere “sfigati patentati”. Il punto è che siamo noi a dare significato agli eventi: per loro natura gli eventi non sono né positivi né negativi, solo il modo in cui reagiamo a tali eventi può avere una valenza positiva o negativa e… scegliere come reagire sta a noi.
Foto di Tiago Daniel
Molto interessante il parallelo! Lo leggevo proprio ora quando mi son accorto che dovrebbe essere il tuo compleanno! Quindi… Auguri!
Ciao Andrea,
grazie per gli auguri e per il commento! ;-)
Complimenti, che bell’accostamento! Mi piace come riesci sempre a trovare degli interessanti spunti di riflessione partendo dalle vicende di ogni giorno!
Buone feste e, mi pare di capire…. anche buon compleanno!
A presto
Fabio
Grazie mille Fabio!
Buon anno anche a te!
Certo,
bisogna sempre rischiare in modo intelligente
ma alcune volte,o meglio molte volte capita..
non si sà il perchè, perchè deve succedere o no
ma in certe situazioni vediamo tutto grigio
e non possiamo orientarci minimamente
sul comportamento da tenere
Buon Compleanno Andrea :P Auguri
AuGuroni Andreaaaa !
Non so giocare a poker. :(
Ma, grazie a te, colgo l’occasione per imparare. Stupendo articolo !
Grazie Giovanni!
Mi raccomando, l’articolo non è un incitamento al gioco d’azzardo!!! ;-)
Ah… riguardo a Steve Pavlina…
sto andando a rilento per via del mio livello d’inglese. Nel frattempo, che mi consigli di leggere “in italiano”?
In Italiano andrei su Roberto Re, purtroppo però non sono né un grande conoscitore, né un grande estimatore degli autori italiani di crescita personale.
Andrea.
Mi associo agli auguri anche se in ritardo, spero siano comunque ben accetti ;-))
Riguardo al poker e’ come nella vita, ci vorrebbe prima esperienza e poi giocare ma questo non sempre e’ possibile e quindi fare esperienza puo’ significare, a volte, anche prendere delle belle “tronate”…ma anche questo deve far crescere, riflettere e ripartire….comunque per il “gioco della vita” mi permetto di consigliare, stasera, il film “L’attimo fuggente” un vero ed autentico “must” per me…colgo l’occasione per formulare i miei migliori auguri di buona fine e miglior principio ad Andrea ed a tutti i lettori.
Grazie Stefano,
formidabile “l’attimo fuggente!”
Andrea.
Controllo e azione e si………………..
Sono contento di avere incrociato questo blog. Stasera ne leggero ancora un po’, anzichè andare là.
Grazie e ciao
Grazie a te Davide.
Concordo sul fatto che la vita sia una specie di partita a poker o comunque una partita, una sfida, anche se non tutti certamente la vedono così. Mi piace molto il tuo articolo… è bello riflettere e tirare conclusioni sulle cose “semplici” come una partita a poker che però possono improvvisamente e quasi magicamente parlare d’altro: è lì, secondo me, che si dischiude la felicità di un’intera esistenza! E’ come se si alzasse un attimo la tovaglia dal tavolo, con fare lento, e si scoprissero ed apprezzassero gli intarsi nel legno. Ed è in quel momento che si vede, forse senza che nessuno se ne accorga…
Ciao Lorenzo,
grazie del commento. Sempre molto profonde le tue riflessioni.
Andrea.
Anch’io gioco a poker, e questi paralleli sono quantomai azzeccati.
Auguri di buon proseguimento di vita!
Lizzy
Ti ringrazio Lizzy,
buon proseguimento ancha a te.
Andrea.
Grazie mille.
Cmq… niente gioco d’azzardo. Solo giocate tra amici, con budget limitato e divertimento ILLimitato!
Direi che è l’atteggiamento migliore.
Andrea.
Trovo azzeccatissima la metafora tra il poker e la vita, inoltre il poker annovera la fortuna, aspetto decisivo nella vita di molti. Il bluff del poker è un altra caratteristica che può rispecchiare l’atteggiamento di alcune persone in determinati momenti della vita, bluffare con intelligenza nel momento opportuno può avvantaggiarti, farlo spesso è un suicidio.
Inoltre la disciplina, la pazienza, e un pò d’intelligenza sono caratteristiche che permettono spesso di raggiungere un buon ranking nel proprio “torneo” della vita, anche se la vittoria è solo per pochi e condizionata da alcuni fattori imprevedibili.
Da aggiungere che il poker permette di raggiungere la gloria a tutti, la vittoria può aggiudicarsela un ragazzino o un anziano, non è importante la forza fisica, l’età, la cultura; questa è un altra similitudine che trovo in comune tra il poker e la vita.
In questo post ho scritto talmente tanto bene del poker che probabilmente verrò scambiato per un giocatore accanito o per un business’s man di una poker room :-D
Ciao ChriX,
vedo che anche tu non scherzi a trovare paralleli eh? Forse è questo il motivo per cui il poker sta riscontrando tanto successo ultimamente.
Grazie per lo splendido commento.
Andrea.