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Azioni pratiche per combattere la sfiga e realizzare i tuoi obiettivi.

“La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.”

Roberto “Freak” Antoni.

Ma che sfiga!“. Quante volte te lo sei ripetuto negli ultimi tempi? Ti fai il mazzo per realizzare i tuoi obiettivi e puntualmente la sfiga bussa alla tua porta per ricordarti che il successo non fa per te, che non riuscirai mai a realizzare i tuoi buoni propositi e che sarai condannato al declino e al fallimento perpetuo.

Ok. Forse ho esagerato un pochettino. Esistono però momenti della nostra vita in cui l’Universo, il Karma, il Mago Otelma, sembrano cospirare contro di noi: la sfiga nera si abbatte violentemente sulle nostre giornate e l’unica soluzione che troviamo è quella di rimanercene chiusi in casa, avvolti in protezioni di gommapiuma e circondati da talismani e cornetti portafortuna. Possibile che non si possa far nulla di fronte ad un destino avverso? Insomma, a che servono tutte queste minchiate di crescita personale, se alla fine è sempre e solo una questione di botte di cubo?!

Nel post di oggi mi piacerebbe condividere con te alcuni consigli pratici per combattere la sfiga e realizzare i tuoi obiettivi. Armati di cornetti portafortuna e partiamo ;-)

Tutta questione di locus (che non è l’anagramma di culos)

In psicologia, il termine Locus of Control (luogo di controllo): “indica la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne, indipendenti dalla sua volontà” (cit.).

Nello specifico, lo psicologo Julian B. Rotter ha individuato due tipologie di Locus of Control (LoC):

  • LoC interno. Hanno LoC interno le persone che sono convinte di poter dominare gli eventi. Questi individui si assumono la piena responsabilità dei loro successi e dei loro insuccessi. Hanno un’elevata autostima, sono disciplinati e credono fermamente nella pratica deliberata.
  • LoC esterno. Hanno LoC esterno le persone che sono convinte che gli eventi della vita, siano essi positivi o negativi, dipendano sempre da fattori esterni quali il caso, la fortuna o il destino. La loro autostima è a livelli microscopici e sono spesso colti da “frignite” acuta.

Ne deriva che la sfiga è una scelta ed esiste solo nella mente di chi ha un LoC esterno.

Non è dunque un caso che la stragrande maggioranza delle persone di successo abbia un Locus of Control interno: chi ha realizzato obiettivi ambiziosi nella propria vita è fermamente convinto che tutto ciò che gli accade sia il risultato delle proprie scelte e delle proprie azioni. Tali individui, inoltre, dimostrano di avere una notevole dose di resilienza. Quando la loro vita è investita da eventi negativi o addirittura drammatici, essi focalizzano la propria attenzione, non sull’evento in sé, ma sulla loro capacità di rispondere positivamente a tale evento.

Ricordi il post sulla farfalla? beh, chi ha un LoC interno è convinto che:

“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”

Mah, io non sono mica convinto André: locus o non locus, quando la sfiga colpisce l’unica è tenersi forte (senza specificare dove) e sperare che il tutto passi velocemente!

Se è vero che la sfiga esiste solo nella mente di chi ci crede, cosa possiamo fare, nella pratica, per combatterla? Quali azioni dobbiamo intraprendere per essere “più fortunati”?

3 consigli pratici per combattere la sfiga

“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”

Eduardo De Filippo.

La conoscenza è come un faro che squarcia l’oscurità della superstizione e dell’ignoranza. Conoscere la teoria del Locus of Control è uno strumento molto utile per affrontare con il giusto atteggiamento mentale gli eventi della vita, senza perdersi in inutili frignate. Ho pensato allora di proporti qui sotto le 3 migliori strategie anti-sfiga basate sul LoC:

  1. Riprendi il controllo dei tuoi pensieri. Ci crediamo sempre così razionali ed oggettivi, ma la verità è che siamo “vittime” dei nostri pensieri: più ci focalizziamo su ciò che non funziona nella nostra vita e più le sfighe si moltiplicano. C’è una ragione scientifica alla base di questo principio empirico: il nostro cervello riceve giornalmente milioni di input sensoriali e deve necessariamente filtrarli, selezionando, di volta in volta, ciò a cui prestare attenzione. Tale operazione è svolta in parte dal Sistema Reticolare Attivatore Ascendente, noto in inglese con la sigla RAS. Se abituiamo il nostro cervello a cercare le sfighe come i tartufi, indovina un po’ cosa troveremo? Ecco appunto. Riprendi il controllo dei tuoi pensieri ed impara ad indirizzarli laddove ti servono maggiormente: sui i tuoi obiettivi. Per approfondire questo punto, ti consiglio di fare questo test sulla consapevolezza.
  2. Assumiti le tue responsabilità. Sai cosa penso? Penso che chi utilizza la scusa della sfiga sia un vigliacco. Non fraintendermi: ho il massimo rispetto per chi ha affrontato o si trova ad affrontare eventi drammatici ed imprevedibili, ma in troppi si lamentano della sfiga solo per giustificare il proprio atteggiamento vittimistico, senza muovere un dito per migliorare la propria situazione. È arrivato il momento di decidere cosa vuoi fare della tua vita: a) puoi continuare a preservare il tuo Io, addossando la colpa della tua attuale condizione alla sfiga e al mondo brutto e cattivo o b) realizzi che ciò che stai vivendo dipende al 100% dal tuo atteggiamento mentale, dalle tue scelte e dalle azioni che hai compiuto (o non hai compiuto). Ti anticipo subito che l’opzione b) è un po’ dolorosa, ma è l’unica opzione a tua disposizione se vuoi finalmente riprendere in mano il timone della tua vita.
  3. Sii costante e consistente. Se credi che il successo ti sia dovuto, sei davvero fuori strada. Puoi dare il massimo e fallire clamorosamente: that’s it. No, non esiste nessun rapporto di causa-effetto tra impegno e successo, ma questa non è una scusa per mollare, anzi. Se vuoi davvero realizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi, devi creare così tante occasioni di successo, da renderlo… inevitabile. Fortuna e sfortuna sono solo le pedine di un gioco di probabilità: agisci in modo costante e consistente e volgerai queste probabilità a tuo favore. A proposito: se ti ritrovi spesso a mollare la presa, molto probabilmente è per colpa dell’effetto “chissenefrega”. Se lo conosci, lo eviti.

“Credo molto nella fortuna, ci credo a tal punto che più lavoro duramente e più ne ho.”

T. Jefferson.

In conclusione, all’Universo non gliene frega niente di farti perdere l’autobus per 17 secondi netti. La sfiga non esiste, ma di sfigati è pieno il mondo. Tu chi vuoi essere: uno sfigato o un vincente? Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Ps. Come già visto, esiste uno stretto legame tra percezione della sfiga, Locus of Control e autostima: chi ha un LoC interno tende generalmente ad avere maggiore fiducia in sé stesso, chi invece ha un LoC esterno tende ad essere più insicuro di una Smart lanciata ai 200 km/h in autostrada. Se vuoi modificare definitivamente il tuo atteggiamento mentale, trasformandoti da vittima ad artefice del tuo destino, nella mia guida APP – Autostima Passo Passo trovi approfondimenti sul tema del Locus of Control ed esercizi pratici per riprendere in mano il timone della tua vita (riscoprendo la fiducia in te stesso lungo il cammino). Puoi scaricare ora la tua copia del corso digitale Autostima Passo Passo cliccando qui.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Agostino

Proprio stamattina, neanche uscito dal letto, ho fatto caderegli occhiali e ho rotto una lente!
Il tuo articolo arriva proprio a fagiolo, dopo un inizio di anno non proprio fantastico…

Ad ogni modo, dopo qualche istante, la prima cosa che ho pensato è che se continuo a pensare che la sfortuna mi perseguita, avrò comunque ragione…(H.Ford docet)….
E ci aggiungo Aristotele: “Se c’è soluzione perchè ti preoccupi?Se non c’è soluzione perchè ti preoccupi?”.
In fondo sono solo degli occhiali, e si possono sostituire :)
Buon lunedì a tutti!
Ago

Andrea

Ciao Ago,
buona giornata anche a te. Mi è piaciuta la riflessione che hai fatto e la citazione di Ford riassume molto bene alcuni dei messaggi che ho dato nel post.

A presto,
Andrea.

Fabio arresi

Ciao,io nella vita sono sempre stato sfigato!! Fin da quando ero bambino che ho perso x morte naturale il mio adorato padre! Aveva 49 anni e io 12!da lì ci sono cresciuto!! Ma negli ultimi 2 anni! Da quando mi sono lasciato con la mia ex non ne gira dritta una e non ne vengo fuori!!

Domenico

Premetto che non sono in nessun modo scaramantico, ma da qualche anno sembra che tutto quello a cui tengo e mi mi impegno particolarmente per riuscire ottenere l’obbiettivo desiderato per casualità eccezionali va tutto a monte e dopo anni e dico anni di continue casualità che ho sempre prontamente ignorato impegnandomi sempre di più per il loro raggiungimento si è sempre concluso il tutto con una serie di “casualità” che hanno mandato tutto io mio lavoro in fumo sia nel lavoro che nello sport con conseguenze economiche pesanti.
E giusto per specificare la mia non credenza alla sfiga e alle sue varie sfaccettature, i numeri 17 e 13 per me sono numeri qualunque, il gatto nero non porta sfiga, e se mi cade il telefono rovinosamente a terra e si rompe , non penso di essere sfigato ma semplicemente maldestro e cosi via….
Ma credetemi troppo coincidenze negative ripetute negli anni stanno abbattendo il guerriero che c’è in me!!!
Non riesco più a lottare, tutte le volte che ci provo positivamente e testardamente finisce sempre con delle coincidenze che fanno si che vada tutto a monte !!!
La sfiga non esiste….
O forse si!!!
Non riesco più a spiegare certe cose !!

Daniele

Mia moglie è scivolata in macchina sul ghiaccio.. storto il ponte posteriore della wrangler .. ordiniamo il pezzo usato in sicilia da Trento..arriva.. con due o tre salti mortali riesco ad andare a prenderlo io perché il corriere Sda fa schifo .. porto tutto al meccanico che mi chiama stasera e mi dice che non va bene .. nel frattempo porto la mia freemont sempre dal mio meccanico e mi dice che ho il collettore che perde 1000 euro tra parentesi domenica partiamo per la Croazia perché ho un dente da togliere dove ho un ponte .. sfiga a vagonate ..

Laura

“Fra lo stimolo e la risposta, c’è spazio.
In quello spazio c’è il nostro potere di scegliere la nostra risposta.
Nella nostra risposta si trovano la nostra crescita e la nostra libertà.
[…]
Siamo “respons-abili”, ovvero capaci di rispondere, di scegliere al di là dei nostri stati d’animo e delle nostre tendenze.”

(Firt things first- Stephen R. Covey)

Andrea

Estratto molto azzeccato Laura ;-)

A Laura

Risposta filosofica, ma la sotanza non cambia. La jella non ha confini né abbandona solo per sentito dire. lapalisse diceva :” 5 minuti prima di morire era viva”

Crystal

Come al solito i tuoi articoli arrivano al momento giusto. Non è che mi spii? Complimenti per il tempismo! :D Scherzi a parte, davvero ho iniziato l’anno nel migliore dei modi ma negli ultimi due giorni gli imprevisti hanno bussato alla mia porta. Poco male, ieri ho risolto una situazione e oggi (ri)vado avanti.

Nel punto 1 mi è venuto in mente l’articolo del blog sul perchè la legge dell’attrazione è una cavolata ma funziona :-)

Mi ha suscitato un sorriso amaro invece la battuta su Marco Masini. E’ vero. Lui è stato vittima dell’ignoranza, esattamente come Mia Martini e dev’essere stato un incubo. Lui è riuscito ad uscirne e oggi tutti hanno fatto un passo indietro riconoscendo l’abominevole errore. La storia della Martini al contrario ha avuto un epilogo che tutti sappiamo e mi vengono i brividi solo a pensarci.

Grazie Andrea, ottimo argomento! La consapevolezza è alla base di tutto! Buona giornata e buona settimana!! :-)

Andrea

Ciao Crystal,
una cosa che non ho sottolineato nel post è che per nostra natura tendiamo a dare molta più importanza agli eventi negativi (leggi “sfigati”) non pensandoli opportunamente rispetto a quelli “fortunati”: è naturale. La nostra visione del mondo pecca quasi sempre di oggettività.

In merito alla battuta su Marco Masini, non sei l’unica lettrice che ha storto il naso. L’ironia è un’arma che va utilizzata con intelligenza e io non l’ho fatto. Il messaggio del post è chiaro: la sfiga non esiste (se non nella testa di chi pensa di subirla). Quella battuta voleva essere uno sberleffo proprio nei confronti dei tanti ignoranti che qui in Italia hanno attaccato uno dei miei cantati preferiti: ricordo ancora quando da piccolino, durante i lunghi viaggi in macchina, mio padre metteva le sue cassette. Ma è arrivato il messaggio diametralmente opposto ed il messaggio che arriva è l’unico che conta: ho sbagliato.

A presto,
Andrea.

Crystal

No Andrea, ormai “ti conosco” o meglio, conosco la tua sagace ironia non verbale ed era chiaro che quella fosse una battuta con un significato ben più profondo della semplice ironia, l’intero articolo urla chiaramente un messaggio inequivocabile, quello che la sfiga non esiste. Quindi prendere seriamente la frase su Masini significherebbe stravolgere o non aver capito nulla dell’articolo.

Anch’io di riflesso nel mio commento utilizzavo un linguaggio non verbale, avendo capito il senso delle tue parole, il sorriso amaro l’ho avuto nei confronti dell’ignoranza ai danni di una persona, questo grazie al tuo riferimento, velatamente ironico e amaro al tempo stesso.

Chi segue questo blog da anni non può fraintendere il tuo intento e nemmeno io l’ho fatto. È anche vero che, scritta così, la cosa può essere male interpretata da chi non conosce ancora la personalità che caratterizza EfficaceMente, come può essere male interpretato il mio commento in cui anch’io davo per scontato di “aver capito” senza palesare che la mia amarezza non era rivolta a te ma verso l’episodio subìto da Masini e Mia Martini che il tuo riferimento mi ha riportato alla mente.

Insomma, ormai tra te e i tuoi più accaniti lettori si è sviluppata una sorta di telepatia che ci porta a dare per scortati significati a nostro avviso ovvi. Ma siamo ancora troppo acerbi su questo punto per rendercene conto, e diamo ancora spiegazioni… arriveremo anche e non doverlo più fare, con tanta pratica, ma bada, qui ci stiamo evolvendo… e tu insieme a noi :D

Un caro saluto! ;-)

Andrea

Crystal, grazie davvero per quest’ultimo commento, mi ha fatto davvero piacere leggerlo.
Sì, ti confermo che EfficaceMente per me è una palestra importantissima :-)

A presto,
Andrea.

Leonardo Plebani

Bel modo di iniziare la settimana.

E’ vero, non esite una relazione causa effetto tra impegno e successo ma aumentando l’impegno senz’altro si aumentano le probabilità di successo.

Devi comunque essere in grado di vedere le opportunità altrimenti il tutto è inutile.

Andrea

Ciao Leo,
concordo appieno con il tuo commento.
Molti però, non sono disposti ad impegnarsi se non di fronte ad una certezza.
Da questo punto di vista, adottare una mentalità imprenditoriale è fondamentale: ovvero essere disposti a rischiare a fronte di un premio molto importante.

Andrea.

9pm

Io ho capito un paio di cose. Primo non fare mai dei progetti e se li fare non divulgateli ad altre persone, secondo imparare molto bene le leggi di Murphy, tipo se tu desideri una cosa probabilmente otterrai la cosa opposta a quello che desideravi, oppure ottieni la cosa che desideravi nel momento in cui non ti serve più.

Mazen

“Ok. Forse ho esagerato un pochettino.” Ciao Andrea Giuliodori, grazie per l’articolo e credimi non hai esagerato neanche un pochettino.

Roberto

Davvero un bel articolo, come sempre Andrea complimenti!

Andrea

Grazie Roberto,
a presto.

Andrea.

Federica

Grazie Andrea, sei riuscito ad infondermi un po’ di coraggio ed energia.

Andrea Giuliodori

:)

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