Azioni pratiche per combattere la sfiga e realizzare i tuoi obiettivi.
“La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.”
Roberto “Freak” Antoni.
“Ma che sfiga!“. Quante volte te lo sei ripetuto negli ultimi tempi? Ti fai il mazzo per realizzare i tuoi obiettivi e puntualmente la sfiga bussa alla tua porta per ricordarti che il successo non fa per te, che non riuscirai mai a realizzare i tuoi buoni propositi e che sarai condannato al declino e al fallimento perpetuo.
Ok. Forse ho esagerato un pochettino. Esistono però momenti della nostra vita in cui l’Universo, il Karma, il Mago Otelma, sembrano cospirare contro di noi: la sfiga nera si abbatte violentemente sulle nostre giornate e l’unica soluzione che troviamo è quella di rimanercene chiusi in casa, avvolti in protezioni di gommapiuma e circondati da talismani e cornetti portafortuna. Possibile che non si possa far nulla di fronte ad un destino avverso? Insomma, a che servono tutte queste minchiate di crescita personale, se alla fine è sempre e solo una questione di botte di cubo?!
Nel post di oggi mi piacerebbe condividere con te alcuni consigli pratici per combattere la sfiga e realizzare i tuoi obiettivi. Armati di cornetti portafortuna e partiamo ;-)
Tutta questione di locus (che non è l’anagramma di culos)
In psicologia, il termine Locus of Control (luogo di controllo): “indica la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne, indipendenti dalla sua volontà” (cit.).
Nello specifico, lo psicologo Julian B. Rotter ha individuato due tipologie di Locus of Control (LoC):
- LoC interno. Hanno LoC interno le persone che sono convinte di poter dominare gli eventi. Questi individui si assumono la piena responsabilità dei loro successi e dei loro insuccessi. Hanno un’elevata autostima, sono disciplinati e credono fermamente nella pratica deliberata.
- LoC esterno. Hanno LoC esterno le persone che sono convinte che gli eventi della vita, siano essi positivi o negativi, dipendano sempre da fattori esterni quali il caso, la fortuna o il destino. La loro autostima è a livelli microscopici e sono spesso colti da “frignite” acuta.
Ne deriva che la sfiga è una scelta ed esiste solo nella mente di chi ha un LoC esterno.
Non è dunque un caso che la stragrande maggioranza delle persone di successo abbia un Locus of Control interno: chi ha realizzato obiettivi ambiziosi nella propria vita è fermamente convinto che tutto ciò che gli accade sia il risultato delle proprie scelte e delle proprie azioni. Tali individui, inoltre, dimostrano di avere una notevole dose di resilienza. Quando la loro vita è investita da eventi negativi o addirittura drammatici, essi focalizzano la propria attenzione, non sull’evento in sé, ma sulla loro capacità di rispondere positivamente a tale evento.
Ricordi il post sulla farfalla? beh, chi ha un LoC interno è convinto che:
“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”
Mah, io non sono mica convinto André: locus o non locus, quando la sfiga colpisce l’unica è tenersi forte (senza specificare dove) e sperare che il tutto passi velocemente!
Se è vero che la sfiga esiste solo nella mente di chi ci crede, cosa possiamo fare, nella pratica, per combatterla? Quali azioni dobbiamo intraprendere per essere “più fortunati”?
3 consigli pratici per combattere la sfiga
“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”
Eduardo De Filippo.
La conoscenza è come un faro che squarcia l’oscurità della superstizione e dell’ignoranza. Conoscere la teoria del Locus of Control è uno strumento molto utile per affrontare con il giusto atteggiamento mentale gli eventi della vita, senza perdersi in inutili frignate. Ho pensato allora di proporti qui sotto le 3 migliori strategie anti-sfiga basate sul LoC:
- Riprendi il controllo dei tuoi pensieri. Ci crediamo sempre così razionali ed oggettivi, ma la verità è che siamo “vittime” dei nostri pensieri: più ci focalizziamo su ciò che non funziona nella nostra vita e più le sfighe si moltiplicano. C’è una ragione scientifica alla base di questo principio empirico: il nostro cervello riceve giornalmente milioni di input sensoriali e deve necessariamente filtrarli, selezionando, di volta in volta, ciò a cui prestare attenzione. Tale operazione è svolta in parte dal Sistema Reticolare Attivatore Ascendente, noto in inglese con la sigla RAS. Se abituiamo il nostro cervello a cercare le sfighe come i tartufi, indovina un po’ cosa troveremo? Ecco appunto. Riprendi il controllo dei tuoi pensieri ed impara ad indirizzarli laddove ti servono maggiormente: sui i tuoi obiettivi. Per approfondire questo punto, ti consiglio di fare questo test sulla consapevolezza.
- Assumiti le tue responsabilità. Sai cosa penso? Penso che chi utilizza la scusa della sfiga sia un vigliacco. Non fraintendermi: ho il massimo rispetto per chi ha affrontato o si trova ad affrontare eventi drammatici ed imprevedibili, ma in troppi si lamentano della sfiga solo per giustificare il proprio atteggiamento vittimistico, senza muovere un dito per migliorare la propria situazione. È arrivato il momento di decidere cosa vuoi fare della tua vita: a) puoi continuare a preservare il tuo Io, addossando la colpa della tua attuale condizione alla sfiga e al mondo brutto e cattivo o b) realizzi che ciò che stai vivendo dipende al 100% dal tuo atteggiamento mentale, dalle tue scelte e dalle azioni che hai compiuto (o non hai compiuto). Ti anticipo subito che l’opzione b) è un po’ dolorosa, ma è l’unica opzione a tua disposizione se vuoi finalmente riprendere in mano il timone della tua vita.
- Sii costante e consistente. Se credi che il successo ti sia dovuto, sei davvero fuori strada. Puoi dare il massimo e fallire clamorosamente: that’s it. No, non esiste nessun rapporto di causa-effetto tra impegno e successo, ma questa non è una scusa per mollare, anzi. Se vuoi davvero realizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi, devi creare così tante occasioni di successo, da renderlo… inevitabile. Fortuna e sfortuna sono solo le pedine di un gioco di probabilità: agisci in modo costante e consistente e volgerai queste probabilità a tuo favore. A proposito: se ti ritrovi spesso a mollare la presa, molto probabilmente è per colpa dell’effetto “chissenefrega”. Se lo conosci, lo eviti.
“Credo molto nella fortuna, ci credo a tal punto che più lavoro duramente e più ne ho.”
T. Jefferson.
In conclusione, all’Universo non gliene frega niente di farti perdere l’autobus per 17 secondi netti. La sfiga non esiste, ma di sfigati è pieno il mondo. Tu chi vuoi essere: uno sfigato o un vincente? Buona settimana.
Andrea Giuliodori.
Ps. Come già visto, esiste uno stretto legame tra percezione della sfiga, Locus of Control e autostima: chi ha un LoC interno tende generalmente ad avere maggiore fiducia in sé stesso, chi invece ha un LoC esterno tende ad essere più insicuro di una Smart lanciata ai 200 km/h in autostrada. Se vuoi modificare definitivamente il tuo atteggiamento mentale, trasformandoti da vittima ad artefice del tuo destino, nella mia guida APP – Autostima Passo Passo trovi approfondimenti sul tema del Locus of Control ed esercizi pratici per riprendere in mano il timone della tua vita (riscoprendo la fiducia in te stesso lungo il cammino). Puoi scaricare ora la tua copia del corso digitale Autostima Passo Passo cliccando qui.
Proprio stamattina, neanche uscito dal letto, ho fatto caderegli occhiali e ho rotto una lente!
Il tuo articolo arriva proprio a fagiolo, dopo un inizio di anno non proprio fantastico…
Ad ogni modo, dopo qualche istante, la prima cosa che ho pensato è che se continuo a pensare che la sfortuna mi perseguita, avrò comunque ragione…(H.Ford docet)….
E ci aggiungo Aristotele: “Se c’è soluzione perchè ti preoccupi?Se non c’è soluzione perchè ti preoccupi?”.
In fondo sono solo degli occhiali, e si possono sostituire :)
Buon lunedì a tutti!
Ago
Ciao Ago,
buona giornata anche a te. Mi è piaciuta la riflessione che hai fatto e la citazione di Ford riassume molto bene alcuni dei messaggi che ho dato nel post.
A presto,
Andrea.
Ciao,io nella vita sono sempre stato sfigato!! Fin da quando ero bambino che ho perso x morte naturale il mio adorato padre! Aveva 49 anni e io 12!da lì ci sono cresciuto!! Ma negli ultimi 2 anni! Da quando mi sono lasciato con la mia ex non ne gira dritta una e non ne vengo fuori!!
Premetto che non sono in nessun modo scaramantico, ma da qualche anno sembra che tutto quello a cui tengo e mi mi impegno particolarmente per riuscire ottenere l’obbiettivo desiderato per casualità eccezionali va tutto a monte e dopo anni e dico anni di continue casualità che ho sempre prontamente ignorato impegnandomi sempre di più per il loro raggiungimento si è sempre concluso il tutto con una serie di “casualità” che hanno mandato tutto io mio lavoro in fumo sia nel lavoro che nello sport con conseguenze economiche pesanti.
E giusto per specificare la mia non credenza alla sfiga e alle sue varie sfaccettature, i numeri 17 e 13 per me sono numeri qualunque, il gatto nero non porta sfiga, e se mi cade il telefono rovinosamente a terra e si rompe , non penso di essere sfigato ma semplicemente maldestro e cosi via….
Ma credetemi troppo coincidenze negative ripetute negli anni stanno abbattendo il guerriero che c’è in me!!!
Non riesco più a lottare, tutte le volte che ci provo positivamente e testardamente finisce sempre con delle coincidenze che fanno si che vada tutto a monte !!!
La sfiga non esiste….
O forse si!!!
Non riesco più a spiegare certe cose !!
Mia moglie è scivolata in macchina sul ghiaccio.. storto il ponte posteriore della wrangler .. ordiniamo il pezzo usato in sicilia da Trento..arriva.. con due o tre salti mortali riesco ad andare a prenderlo io perché il corriere Sda fa schifo .. porto tutto al meccanico che mi chiama stasera e mi dice che non va bene .. nel frattempo porto la mia freemont sempre dal mio meccanico e mi dice che ho il collettore che perde 1000 euro tra parentesi domenica partiamo per la Croazia perché ho un dente da togliere dove ho un ponte .. sfiga a vagonate ..
“Fra lo stimolo e la risposta, c’è spazio.
In quello spazio c’è il nostro potere di scegliere la nostra risposta.
Nella nostra risposta si trovano la nostra crescita e la nostra libertà.
[…]
Siamo “respons-abili”, ovvero capaci di rispondere, di scegliere al di là dei nostri stati d’animo e delle nostre tendenze.”
(Firt things first- Stephen R. Covey)
Estratto molto azzeccato Laura ;-)
Risposta filosofica, ma la sotanza non cambia. La jella non ha confini né abbandona solo per sentito dire. lapalisse diceva :” 5 minuti prima di morire era viva”
Come al solito i tuoi articoli arrivano al momento giusto. Non è che mi spii? Complimenti per il tempismo! :D Scherzi a parte, davvero ho iniziato l’anno nel migliore dei modi ma negli ultimi due giorni gli imprevisti hanno bussato alla mia porta. Poco male, ieri ho risolto una situazione e oggi (ri)vado avanti.
Nel punto 1 mi è venuto in mente l’articolo del blog sul perchè la legge dell’attrazione è una cavolata ma funziona :-)
Mi ha suscitato un sorriso amaro invece la battuta su Marco Masini. E’ vero. Lui è stato vittima dell’ignoranza, esattamente come Mia Martini e dev’essere stato un incubo. Lui è riuscito ad uscirne e oggi tutti hanno fatto un passo indietro riconoscendo l’abominevole errore. La storia della Martini al contrario ha avuto un epilogo che tutti sappiamo e mi vengono i brividi solo a pensarci.
Grazie Andrea, ottimo argomento! La consapevolezza è alla base di tutto! Buona giornata e buona settimana!! :-)
Ciao Crystal,
una cosa che non ho sottolineato nel post è che per nostra natura tendiamo a dare molta più importanza agli eventi negativi (leggi “sfigati”) non pensandoli opportunamente rispetto a quelli “fortunati”: è naturale. La nostra visione del mondo pecca quasi sempre di oggettività.
In merito alla battuta su Marco Masini, non sei l’unica lettrice che ha storto il naso. L’ironia è un’arma che va utilizzata con intelligenza e io non l’ho fatto. Il messaggio del post è chiaro: la sfiga non esiste (se non nella testa di chi pensa di subirla). Quella battuta voleva essere uno sberleffo proprio nei confronti dei tanti ignoranti che qui in Italia hanno attaccato uno dei miei cantati preferiti: ricordo ancora quando da piccolino, durante i lunghi viaggi in macchina, mio padre metteva le sue cassette. Ma è arrivato il messaggio diametralmente opposto ed il messaggio che arriva è l’unico che conta: ho sbagliato.
A presto,
Andrea.
No Andrea, ormai “ti conosco” o meglio, conosco la tua sagace ironia non verbale ed era chiaro che quella fosse una battuta con un significato ben più profondo della semplice ironia, l’intero articolo urla chiaramente un messaggio inequivocabile, quello che la sfiga non esiste. Quindi prendere seriamente la frase su Masini significherebbe stravolgere o non aver capito nulla dell’articolo.
Anch’io di riflesso nel mio commento utilizzavo un linguaggio non verbale, avendo capito il senso delle tue parole, il sorriso amaro l’ho avuto nei confronti dell’ignoranza ai danni di una persona, questo grazie al tuo riferimento, velatamente ironico e amaro al tempo stesso.
Chi segue questo blog da anni non può fraintendere il tuo intento e nemmeno io l’ho fatto. È anche vero che, scritta così, la cosa può essere male interpretata da chi non conosce ancora la personalità che caratterizza EfficaceMente, come può essere male interpretato il mio commento in cui anch’io davo per scontato di “aver capito” senza palesare che la mia amarezza non era rivolta a te ma verso l’episodio subìto da Masini e Mia Martini che il tuo riferimento mi ha riportato alla mente.
Insomma, ormai tra te e i tuoi più accaniti lettori si è sviluppata una sorta di telepatia che ci porta a dare per scortati significati a nostro avviso ovvi. Ma siamo ancora troppo acerbi su questo punto per rendercene conto, e diamo ancora spiegazioni… arriveremo anche e non doverlo più fare, con tanta pratica, ma bada, qui ci stiamo evolvendo… e tu insieme a noi :D
Un caro saluto! ;-)
Crystal, grazie davvero per quest’ultimo commento, mi ha fatto davvero piacere leggerlo.
Sì, ti confermo che EfficaceMente per me è una palestra importantissima :-)
A presto,
Andrea.
Bel modo di iniziare la settimana.
E’ vero, non esite una relazione causa effetto tra impegno e successo ma aumentando l’impegno senz’altro si aumentano le probabilità di successo.
Devi comunque essere in grado di vedere le opportunità altrimenti il tutto è inutile.
Ciao Leo,
concordo appieno con il tuo commento.
Molti però, non sono disposti ad impegnarsi se non di fronte ad una certezza.
Da questo punto di vista, adottare una mentalità imprenditoriale è fondamentale: ovvero essere disposti a rischiare a fronte di un premio molto importante.
Andrea.
Io ho capito un paio di cose. Primo non fare mai dei progetti e se li fare non divulgateli ad altre persone, secondo imparare molto bene le leggi di Murphy, tipo se tu desideri una cosa probabilmente otterrai la cosa opposta a quello che desideravi, oppure ottieni la cosa che desideravi nel momento in cui non ti serve più.
“Ok. Forse ho esagerato un pochettino.” Ciao Andrea Giuliodori, grazie per l’articolo e credimi non hai esagerato neanche un pochettino.
Davvero un bel articolo, come sempre Andrea complimenti!
Grazie Roberto,
a presto.
Andrea.
Grazie Andrea, sei riuscito ad infondermi un po’ di coraggio ed energia.
:)
Concordo pienamente, ormai sono abituato a prendermi la responsabilità che la vita dipende dalle mie azioni.
.
Certo, a volte eventi esterni influenzano la propria vita nel bene o nel male ma sono solo una piccola parte, nel 99% dei casi siamo noi a tenere il timone della nostra vita!
Il punto non è quello di eliminare o voler dominare gli eventi esterni: è una convinzione inutile e frustrante. Il punto è quello di re-agire opportunamente a tali eventi.
Grazie del commento,
a presto.
Andrea.
Ciao Andrea, forse ho capito poco di quanto letto nell’articolo.
Io cosa dovrei fare per pensare che la sfiga mi perseguita? Come posso reagire?
Arriva un evento che mi crea difficoltà, cosa devo fare per reagire a tale evento? Io penso ad un esame, quando alla fine la risposta che hai dato non è abbastanza per passare e questo ti crea ancora più ansia. Cosa devo fare?
Grazie mille
Ciao sono in un periodo di “frignite ” acuta di quelli in cui vorresti solo abbracciare la tazza del cesso e cantare “non son degno di te”, ma non do la colpa alla sfiga anzi mi ritengo molto fortunato (salute,famiglia,lavoro, sono discretamente ok)e questo mi fa arrabbiare ancora di più con me stesso,perché una parte di me mi spinge ad accontentarmi, un altra vorrebbe qualcosa di diverso che non so ancora cosa sia. Scusa lo sfogo e una piccola richiesta potresti scrivere qualche cosa su come affrontare le nostre paure.Grazie
p.s. se ne hai già scritto scusami ed indicami per favore il link.
Ciao Livio,
prova a leggere questi 2 post: secondo me potrebbero darti qualche spunto interessante.
Il domino mentale
Sai dove inizia la tua vita?
Andrea.
“Che sfiga!…” “Madonna che sfiga!”
E’ fantastico quanta gente sento prendersela con la sfiga. Puntualmente mi viene da riprenderli dicendo “La sfiga e la superstizione è per deboli!”. Vedessi la loro faccia un pò sorpresa e un pò offesa! :D
Magari il mio non è proprio un comportamento da uno impegnato in un persorso di miglioramento e di crescita personale…Però mi fa male vedere che così troppa gente non capisce che dipende tutto da noi e dal nostro impegno. Prima o poi la ruota gira a favore! Basta volerlo
Un saluto affettuoso
Ciao Paolo,
grazie del commento. Personalmente trovo inutile “riprendere” le persone: non mi sento nella posizione di poter dare lezioni a nessuno e poi, senza una reale consapevolezza da parte di chi vive certi atteggiamenti mentali, certe indicazioni sono percepite solo come fastidiose puntualizzazioni, per quanto le tue intenzioni siano delle migliori.
A presto,
Andrea.
PERDONATEMI MA SE A UNA PERSONA GLI MUORE UN PARENTE E GLI LASCIA UNA GROSSA EREDITA FACENDOLO ARRICCHIRE MENTRE AD UN ALTRO GLI CAPITA DI PERDERE UN PORTAFOGLI CON 10MILA EURO SPIEGATEMI LA DIFFERENZA GRAZIE
Te hai ragione, ma credo che si riferiscono a non dargli troppo peso. Io mi considero sfortunato, e credo che questo mio modo di pensare crea tutti gli avvenimenti affinché io mi dia ragione
Articolo stupendo! è proprio vero, spesso riteniamo che la sfortuna ci perseguiti, senza neppure renderci conto che siamo noi a crearci il presente e il futuro. L’unica sfiga che può perseguitarci è la stessa alla quale permettiamo di esistere :)
Concordo però con @crystal, la battuta su Marco Masini ha lasciato l’amaro in bocca anche a me. Partendo dal fatto che ho capito il senso del tuo discorso, ci sono molte persone che purtroppo credono davvero che una persona può portar sfiga. Sono cose che mi fanno inorridire. Poi… beh, io amo Masini :D:D adoro i suoi testi, quindi sono di parte ;)
Ciao Claudia,
direi che siamo dalla stessa parte su Masini, ma la battuta è stata inopportuna da parte mia.
Ho risposto a Crystal e ho modificato il post originale.
A presto,
Andrea.
E no! Ora che hai contro il Mago Otelma?!?! ahahaha scherzo! xD
Comunque scherzi a parte, consiglio a tutti di ascoltare attentamente la canzone di Masini di cui si ricorda solo il ritornello per la nota parolaccia, ma credo che pochi abbiano posto l’attenzione sul testo, che è un vero e proprio urlo di rabbia, le parole sono forti e toccanti, l’interpretazione ancora di più, ogni volta che la sento ho la pelle d’oca ed è una vera dose di crescita personale nelle vene!
Ottimo articolo.
Il segreto che ritengo maggiormente utile: la costanza e la consistenza.
Non avevo mai considerato l’effetto chissenefrega…..ma è verissimo
ciao
Ciao Fabrizio,
sì il post sull’effetto chissenefrega ha riscosso molto interesse: ritengo che prenderne consapevolezza sia molto utile proprio per avere quella costanza e quella consistenza di cui parli.
Andrea.
Sono d’accordo con il tuo articolo. Troppo spesso ci dimentichiamo che la vita è nostra e siamo noi a guidarla, commettendo l’errore di preoccuparci troppo e rimuginare su ciò che ci succede e che non va a nostro favore.
Grazie Andrea, per darci ogni volta quel giusto “atteggiamento mentale” con cui si dovrebbero affrontare le cose!
Buona settimana!!:)
Grazie a te del commento Franci,
buona settimana.
Andrea.
Il destino mescola le carte…tu giochi la partita!
Questa mi piace molto Alessandro. La vorrei utilizzare in un futuro aggiornamento sui canali social di EfficaceMente :-)
Andrea.
Proprio oggi ho perso la corriera e mi sono dovuto fare mezz’ora di camminata, dopo tornato a casa apro l’email e trovo questo articolo.
Grazie per il tempismo! :D
E’ tutto studiato Fulvio ;-)
Ti osservo… XD
Andrea.
L’idea di “sfiga”, che attribuiamo agli incidenti di percorso sulla via per il raggiungimento dei nostri obiettivi, è una comoda scorciatoia autoassolutoria che usiamo quando vogliamo smettere di impegnarci/lottare.
Il conte Mascetti non avrebbe usato parole migliori Roby XD
Scherzi a parte, concordo molto sul fatto che molti di noi tendano a de-responsabilizzarsi. Lo ripeto spesso nei miei post: qualsiasi percorso di crescita personale serio ha inizio nel momento in cui ci assumiamo il 100% della responsabilità dei nostri risultati: non il 70%, l’80% o il 99%, ma il 100%.
A presto,
Andrea.
finalmente vedo supportato ciò che credo da un sacco di tempo. in famiglia e nel lavoro spesso incontro persone che si lamentano in continuazione; a volte sono dei problemi seri, altre volte sono delle vere scemenze e spinto da uno spirito altruista cerco di sollevare le persone dai loro turbamenti e dare soluzioni per cavarsi fuiìori i problemi.. le risposte che ricevo più spesso sono “la fai facile tu!!”, “tu lo dici perchè sei giovane e in salute. io da giovane saltavo i fossi per il lungo!! cosa credi?” oppure “tu sei fortunato perchè hai potuto studiare!”. ammetto che sono un ragazzo molto fortunato, nella mia vita ho potuto studiare,conoscere molte persone e viaggiare anche grazie al sostegno della mia famiglia, ma non per questo credo che l’atteggiamento di arrendersi in partenza e dare la colpa al mondo per ogni evento negativo che capita sia giusto. qualsiasi sia l’evento negativo che ti è capitato. sfogo finito, gran bell’articolo :D
Giacomo
Grazie Giacomo :-)
Alla prossima.
Andrea.
Bell’articolo Andre! Mi hai fatto ricordare una citazione che ho letto giorni fa: “Un ottimista cerca l’opportunità in ogni pericolo, un pessimista cerca il pericolo in ogni opportunità” E comunque per le canzoni di Masini, anch’io, come Claudia, sono di parte, in realtà nei suoi testi lui è molto ironico e ottimista, anche se per molti, il fatto che parli di cose un po’ scomode, significa che lui porti sfiga… Menomale che lui è un grande esempio di persona determinata e resiliente, che è tornato in pista nonostante un periodo di down! È riuscito davvero a trovare l’opportunità in ogni ostacolo, cambiando a suo favore la direzione dei venti! E oggi i suoi album sono vendutissimi, ora che è sbarcato anche nel mercato online! Cerchi una sua canzone su Youtube, l’ascolti, ti piace, e poi click su acquista! ;))
Ciao Andrea,
mi piace molto la frase che hai inserito :-)
Per quanto riguarda Masini, ho risposto a Crystal e Claudia. Giusto un paio di mesi fa ho acquistato “Il Cielo della Vergine”. Ricordo ancora con nostalgia quando mio babbo ci faceva ascoltare questa cassetta durante i nostri viaggi in giro per l’europa. La mia canzone preferita è Frankenstein :-)
A presto,
Andrea.
Oggi quando ho provato a leggere quest’articolo sono stato interrotto innumerevoli volte.
Dopo averlo letto una mia amica mi racconta come sia riuscita ad ottenere anni fa un tirocinio presso un’organizzazione importante che non aveva posizione aperte. Si è presentata bene ed è stata richiamata una settimana dopo. Alcune persone che conosce le hanno detto in seguito che ha avuto una grande colpo di “fortuna”.
Io sono rimasto colpito da come invece sia collegata l’AUTOSTIMA al SUCCESSO (ne hai parlato in diversi articoli Andrea). Lei è andata lì sapendo che poteva offrire le sue competenze ma senza arroganza e sapeva che poteva ricevere un no ma per questo motivo non ha rinunciato a CREARSI un’occasione!
E lo dice uno che combatte la frignite scoprendo negli anni che i peggiori pregiudizi li ho nei confronti di ME STESSO!
Bell’articolo! :)
Ciao Davide,
mi è piaciuto molto il tuo commento. In particolare il passaggio sull’autostima e quello sull’arroganza: spesso questi 2 elementi vengono confusi. A torto.
Ma avremo modo di parlarne in futuro ;-)
A presto,
Andrea.
Ed ecco che oggi vedo pure questo video!
Ciao Andrea,
Come sempre complimenti per l’articolo, sei bravissimo.
Neanche a me é piaciuta la battuta su Masini:sarebbe stato bello portarlo come esempio di chi è uscito da un vortice mediatico negativo e non ha mai mollato.
Non sono una sua fans ma non lo trovo cmq giusto come persona .
Ciao Vania,
grazie per i complimenti.
Per quanto riguarda il riferimento a Masini, ho cercato di rispondere a Crystal, Claudia ed Andrea.
E’ stata infelice, soprattutto perché volevo ironizzare proprio su chi ha creato quel vortice a cui hai accennato nel tuo commento. Ho modificato il post originale :-)
A presto,
Andrea.
ciao Andrea,semplice ma conciso complimenti. A questo proposito volevo da tempo chiederti cosa ne pensi di louise hay? In particolare a proposito di eventi drammatica da cui non riesci a risalire la china, e a proposito di pensiero positivo, di reagire agli eventi e quindi uscire dal ruolo di eventi. Ho cercato qualcosa sul web , interviste video etc.. Ed ero intenzionato a comprare qualche libro..
A presto,
Tony
Ciao Tony,
non ho letto molto di Louise Hay, non saprei darti un’opinione a riguardo.
Andrea.
Complimenti, utile come sempre, sopratutto di mattina prima di mettersi al lavoro.
PS: Le frasi in corsivo mi fanno sempre sorridere, grande!
Buona Giornata
Luca
Mi fa davvero piacere Luca.
Le frasi in corsivo c’è chi le odio e chi le trova simpatiche. Pensa che nel corso degli anni c’è chi mi ha chiesto di toglierle ;-) Fanno parte del mio stile di scrivere: sembrano banali, ma anche attraverso quel alterego rozzo e cafone cerco di raccontare la crescita personale a modo mio, sdrammatizzando e prendendo in giro quei para-guru che si prendono troppo sul serio.
A presto,
Andrea.
Voglio aggiungere che la domanda non è più un consglio sul libro,ma volevo sapere cosa ne pensi. Volevo confrontare 2 ” filosofie ” diverse , ma molto vicine tra loro, credo a mio modesto parere, quasi parallele. La crescita personale e il pensiero di Louise Hay.
Io sono una persona a locus esterno (ho fatto coaching eh!) quindi tendo a dare la colpa agli eventi esterni della mia situazione. Adesso sono in cassa integrazione, beh sinceramente è un evento completamente fuori dal mio controllo, non è colpa mia se l’azienda è collassata, le trattative le hanno fatte i sindacati direttamente con la proprietà. Quindi non è che uno può controllare proprio tutto della propria vita…
Parto con il frigno-frignonis: penso che il contesto Italia abbia una sua valenza. La situazione economica e culturale del Paese non lo pone tra i paesi avanzati e veramente moderni, questo si ripercuote molto nelle vite delle persone. Anche chi è “progressista” come me, alla lunga ne esce sconfitto, perché lotta con i mulini a vento. Ad esempio io ho una visione femminista della donna e mi sono resa conto che la maggior parte delle donne italiane vive come negli anni ’50. Personalmente porto avanti le mie idee con la mia vita, sono coerente tra quello che penso e quello che faccio, ma questo non cambia di una virgola il contesto esterno. La maggioranza delle donne italiane è indietro, quando poi diventano mamme, fanno due passi indietro in più e regrediscono definitivamente, perpetuando il modello nei figli. Tu puoi anche essere diversa e sgolarti per le tue idee, ma alla fine rimani isolata. Il contesto esterno determina molto le nostre vite, siamo influenzati più di quanto crediamo (ho appena studiato Psicologia Sociale). Ciao
Ciao Andrea, ottime strategie di combattimento della sfiga!
Per l’ultimo commento di gattolibero, vorrei dire che non posso non essere d’accordo. Non è sempre colpa nostra delle cose che ci capitano, in particolare, più consideriamo una ampia visione più le responsabilità si espandono.
Ti consiglierei di cercare il concetto di sfera di influenza e sfera di coinvolgimento di Stephen Covey, che ho appena appreso anche io, perché ti fa capire l’influenza che può avere il locus of control sulla tua sfera di coinvolgimento.
È chiaro che una singola persona non può influire direttamente sull’economia dell’Italia, che a sua volta causa il fallimento dell’azienda in cui lavora. Ma il fallimento si può prevedere e quindi evitare, oppure se ne possono attenuare gli effetti. La sfiga non esiste per chi ha un atteggiamento proattivo e reattivo!
Un saluto!
Ciao Matteo, grazie! Vado a cercarmi qualcosa su Covey, l’argomento mi interessa.
Ah ecco… Girovagando, la sfera di cristallo agisce su più campi !!! Pure la sfiga !!!
è persino divertente oggi come OGNI evento, comportamento, attualismo, possa esser tema di dibattito così aggrovigliati dove esporre tranquillamente le tematiche più disparate ed allo stesso tempo esser avvitato alla tematica principale.
Da domani, invece del pieno, mi faccio un LoC interno. Senza che se ne accorga !
Ma mi faccia lpiacereeeee !!!! :-)
Ciao Fabio,
ho letto 2 tuoi commenti e mi è spiaciuto vedere la “rabbia” che trasudano: mi auguro che riuscirai ad affrontare al meglio le eventuali difficoltà che stai attraversando in questo momento.
In bocca al lupo,
Andrea.
Ciao Andrea, gradisco proprio tanto i tuoi articoli interessantissimi –
Potresti inviare qualcosa che riguardi il nostro rapporto con la morte ? Quando si perde un figlio….i meccanismi quali sono ? Molteplici te lo assicuro, e devastanti (ti assicuro pure questo) –
Ma come capire quali reazioni possono essere naturali e ….se vogliamo …liberatorie, e quali invece dettate dal nichilismo che si abbatte su chi rimane? Grazie, se vorrai rispondere e a presto
Ciao Fio,
mi auguro di aver capito male quanto emerge da questo commento: se così non fosse, mi spiace davvero molto, per quanto queste parole, dette da uno sconosciuto, possano apparire vuote.
Personalmente non mi considero un tuttologo e preferisco non esprimermi laddove non ho esperienza diretta: lo trovo onesto nei confronti dei lettori e di me stesso.
Andrea.
ciao, sono Maurizio credo proprio che avrei bisogno di partecipare a uno di quei seminari sul locus of control da poter fare per qualche giorno full-immersion. potresti darmi gentilmente delle indicazioni o delle informazioni al riguardo? grazie
Ciao Andrea, ciao tutti. Sono arrivata casualmente a leggere queste interessanti conversazioni.Magari vi renderete conto come mai sono giunta proprio qui.
Non ho mai creduto alla sfiga o a iettature varie, ho sempre combattuto nella vita per ottenere tutto, e grazie alla perseveranza e alla forza di volontà sono ancora a credere che un giorno le cose per me andranno meglio.
Arriva però un punto in cui le forze ti abbandonano e credi che la cosa migliore possa essere chiudere definitavamente o fuggire dall’altra parte del mondo.Capisco ci possa essere un periodo no, ma quando il periodo dura da oltre 10 anni, credo di aver diritto a un pò di pace e di tranquillità , ma soprattutto di salute
La morte di mio marito a soli 36 anni, le mie malattie, il dover capire che in aziende o in ruoli prettamente maschili, devi lavorare il doppio. Mi sono drogata di lavoro ..abbandonando il resto. Morale, sei sicuramente una professionista riconosciuta , e questo è frutto del duro lavoro, della passione e dello sfogo della mia depressione in questo. Chi ti è intorno non capisce e non accetta una debolezza o il fatto come negli ultimi mesi sono sfinita da un pesante problema di salute, a cui tutti i giorni se ne aggiungono almeno altri due. Questa come vogliamo definirla? destino, sfortuna pregressa o non saprei. So che pur rantolando macino altre 12 ore di lavoro, meeting, viaggi e altro..Ok per la perseveranza, ma ho diritto di pensare che forse la sfiga esiste e essere consapevoli che non può continuare cosi.
Avete una risposta?
Serena, mi togli le parole di bocca…..anch’io vorrei focalizzare l’attenzione sula salute. Mi chiedo come vadano classificati i problemi di salute che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi e ti colpiscono così….all’improvviso, senza che tu possa aver fatto niente per procurarteli….anzi spesso capitano proprio ai più accorti e scrupolosi. Vanno nella categoria “sfiga” oppure “risultato delle tue scelte/azioni”?
Serena, qualunque sia la tua situazione, concentrati nel migliorare la tua vita
.
la vita è ingiusta, alcuni hanno condizioni facilitanti altri penalizzanti, ci sono situazioni su cui non abbiamo potere. Penso che la cosa migliore da fare sia accettare il nostro personale punto di partenza (situazione attuale) e andare avanti puntando ai propri obiettivi
Eh serena, la tua è una bella domanda… Purtroppo quando capitano problemi di salute (specie se uno è stato sempre attento ed ha condotto una vita sana) non c’è molto da fare. L’unica cosa che io ho notato è che l’atteggiamento mentale nei confronti della propria condizione può aiutare o almeno farla pesare di meno, mi spiego: se uno passa tutto il giorno a pensare ai propri malanni questi finiscono inevitabilmente con l’aggravarsi e pesare sempre di più, tutte le attenzioni e le energie sono costantemente puntate al pensiero della malattia e così ci si rovina la vita; se invece uno cerca di non pensarci, di fare le cose nonostante tutto (entro i limiti ovviamente), di essere ottimista, di pensare alle cose belle che ancora ha nella sua vita, allora affronterà meglio anche la malattia e non rovinerà il proprio tempo riempiendolo solo di pensieri negativi legati alla malattia.
Te lo dico da persona abbastanza ipocondriaca e che ha la tendenza a fissarsi sui propri problemi di salute. Più passa il tempo e più mi rendo conto che è un atteggiamento davvero sbagliatissimo…mi rovino la vita e mi limito in un sacco di cose per problemi che alla fine non sono troppo gravi e tutto sommato non mi impediscono di fare quello che la maggiorparte delle persone sane fa! Non so ora quale sia la tua condizione ma ho riportato il mio esempio sperando potesse tornarti utile ;)
Andrea EDUARDO De Filippo e non Edoardo…
Grazie mille Ciro! Corretto.
loc esterno … la sfiga è una scelta .. allora senti qua cosa ti dico .. NON ho scelto io di essere single per tutta la vita e tanto meno di essere condannato a lavorare gratis oppure starmene a casa in eterno. E poi mi vieni a dire che la sfiga è una scelta . .. dai su vediamo di aprire gli occhi e guardiamo in faccia alla realtà!!!!
Un ottimo ed utile articolo .
L’autostima è importante per raggiungere i propri obiettivi personali, credo sia la chiave insieme ad una mente libera da pensieri inutili se non auto sabotanti .
per rendere reali i vostri sogni, ed essere finalmente felici .
Peccato però, che la società stessa in cui siamo nati, non funziona in modo da volere la nostra felicità.
L’uomo più ambizioso, vincente, sano,forte, laborioso. furbo del mondo, riesce a raggiungere i suoi più grandi obiettivi personali, e a realizzare i suoi sogni
prima o poi acquisirà un minimo di coscienza su se stesso :e si renderà automaticamente conto che non c’è più niente da fare, perchè una volta realizzati tutti i sogni e saliti sulla vetta della montagna ;o si scende, o si rimane sopra, a morire congelati.
L’uomo si sbatte e soffre per raggiungere obiettivi che lo renderanno felice,
. Ma una volta che li raggiunge non sa più cosa deve fare, e si rende automaticamente conto che la sua esistenza non ha avuto alcun senso.
Soltanto quando saremo morti, vedremo cose davvero incredibili, e a quel punto capiremo il valore sacro della morte, della trasformazione e della rottura degli schemi dell’universo virtuale in cui viviamo : e capiremo, che siamo stati tutti ingannati da noi stessi, perchè per essere nati sulla terra, ci siamo persi cose meravigliose.
La vita non è fatta per essere felici
la vita è fatta per imparare,
e non tutto ha sempre un senso;..
compresa la vostra esistenza.
Niente è impossibile
ma tutto è relativo
compreso il senso della vostra esistenza.
E non pensate troppo a realizzare soltanto i vostri sogni,
Perchè non tutti hanno lo stesso cervello e il modo di ragionare da ” vincenti”.
La gente impara a realizzare i propri sogni
ma non pensa mai ad aiutare a realizzare anche quelli degli altri.
L’uomo non riesce e a darne un senso che vada oltre il ruolo che abbiamo nella società.
Perchè un giorno scoprirete che gli altri,
eravate sempre voi
e quello che avete o non avete fatto agli altri, sarà quello che avrete o non avete fatto a voi stessi.
Per la legge dei Grandi Numeri..ovviamente aumentare le occasioni non fa altro che aumentare le probabilità….ma se non si aggiunge un elemento di fortuna anche in questa equazione e molto improbabile che accada ciò che ti aspetti dalla vita…
Per quanto ho potuto vedere nelle mia vita esisto le persone Fortunate, che apparentemente o meno, senza meriti si ritrovano in situazione favorevoli….a costo zero…mentre per altri tutto diventa una rincorsa spietata e sfiancante..(mi riferisco anche ad aspetti sentimentali).
Quindi ben venga l ‘ atteggiamento propositivo e di fiducia in se stessi.. ma nulla a che a vedere con il ribaltare la situazione a proprio favore.
Io direi che le cause sono spesso interne,ma anche esterne(non neghiamo l’ ovvio), per se si nasce in un certo tipo di ambiente è molto più difficile “far emergere”il proprio potenziale…
C’è la storia di un leone che fu allevato dalle pecore fin da cucciolo e praticamente diventò come loro:belava,scappava ecc.
Un bel giorno,vicino al gregge passò un vecchio leone,mettendo in fuga le pecore e l’altro giovane leone;il vecchio leone ,si avvicinò incredulo mentre quello giovane lo supplicava di lasciarlo andare…
Il vecchio leone prese la testa del giovane e lo trascinò in uno specchio d’acqua;le urla di disperazione del giovane furono strazianti…
Il vecchio leone ordinò al giovane di specchiarsi e il giovane continuò a tremare e urlare…
Il vecchio leone ordinò severamente di specchiarsi e questa volta il leone si specchió…
Un tremendo ruggito spaventò tutta la foresta.
Il leone scoprí se stesso e la sua vera natura.
Questa era una storiella che ho letto una volta in un libro di Osho.
La morale è che ognuno deve scoprire ciò che è veramente ma devi anche essere fortunato da “trovare un maestro”perché la società NON insegna il coraggio ma lo reprime,i fattori del successo sono sia esterni che interni,serve la botta di culo ogni tanto oppure una scossa che ci svegli un po’.
50 e 50?
Stronzate la sfiga esiste e come!!! Sono 3 anni che mi perseguita locus di sta m..
Sicuramente pensarlo ti sta aiutando Angelo, lo si nota dalla pacatezza dei tuoi commenti.
Inutile fare teoremi su individui che programmano oppure no…la sfiga esiste…e chi non la conosce può scrivere questi articoli…quando lavori,programmi,con larghi anticipi qualunque evenienza…e improvvisamente accadono cose a cui non avresti mai nemmeno lontanamente pensato (rottura parabrezza auto, già tre volte cambiato,rottura cellulare “6 mesi di vita” bimbo con un’operazione da fare (per fortuna non grave,ma che stravolge i tuoi piani) dichiarazione dei redditi errata,e un dovuto che non sussiste,voli cancellati per ottemperare a delle esigenze urgenti…ecc ecc… la sfortuna non esiste??? Ma vai a vagare…non sai cosa significa…facile fare un articolo da psicologo…
La nostra vita è quello che ci leggiamo, e la tua vita è eccenzionalmente fortunata vista dagli occhi di chi sta attraversando difficoltà molto più grandi delle tue: hai uno splendido bambino, hai una macchina, hai un reddito da dichiarare, stamattina ti sei svegliato con l’acqua corrente in casa, puoi permetterti di volare in aereo.
Solo che noi tendiamo a concentrarci su quelle 4 cose che non vanno nella vita e ci piangiamo addosso sentendoci sfortunati.
Un tizio gioca la sua data di nascita da 17 anni al lotto. In tabaccheria incontra il vicino di casa. … Convenevoli…. Ci provo…su Genova, mi chiamo Giovanni…..10 euro. Alla sera Giovanni ha 45000 euro in più e l altro tizio, come al solito nemmeno due. Che tipo di loc è ? Interno o esterno, parliamo principalmente di Giovanni ……